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mercoledì 29 luglio 2009

Musica: Mantovani crea scuola in piazza per bambini Bologna

Musicisti del teatro Comunale terranno lezioni in Santo Stefano
(ANSA) - BOLOGNA, 28 LUG - Una scuola di musica per bambini in piazza Santo Stefano a Bologna. L'idea è dell'assessore Nicoletta Mantovani. Cinquanta musicisti del Teatro Comunale e della Scuola dell'Opera (che hanno rinunciato alle ferie) terranno, in uno dei luoghi simbolo della città, una serie di laboratori didattici per avvicinare i più piccoli alla lirica. I corsi inizieranno il 6 agosto, e proseguiranno ogni sera per tutto il mese. Dopo le 21.30, concerti lirici riproporranno le arie più famose, da Verdi a Puccini. (ANSA)."

Fonte:ANSA.it - Emilia Romagna - Musica: Mantovani crea scuola in piazza per bambini Bologna:

mercoledì 22 luglio 2009

I BAMBINI RIESCONO A CAPIRE LE EMOZIONI DEI CANI

"(AGI) - Washington, 21 lug. - I bambini riescono a capire i cani e a comprendere il significato dei vari modi di abbaiare anche se non hanno mai passato del tempo accanto a questi animali. Una ricerca della Brigham Young University, pubblicara sulla rivista Developmental Psychology, mostra che i bambini di soli 6 mesi sono capaci di distiguere i versi aggressivi e affettuosi che fanno i cani e associarli al linguaggio corporeo di questi animali. 'Abbiamo mostrato a dei bambini delle foto dello stesso cane in atteggiamento aggressivo o amichevole, e poi abbiamo fatto ascoltare dei suoni diversi, come ad esempio un ringhio basso e minaccioso ed un abbaiare allegro e festoso', ha spiegato Ross Flom, psicologo a capo dello studio. 'I bambini di sei mesi osservavano più a lungo la figura corrispondente al verso giusto, mentre i più grandi associavano suono e figura instantaneamente', ha proseguito. Da questo strano esperimento, i ricercatori sperano di ricavare maggiori informazioni su come i bambini imparano così rapidamente e come si sviluppa in loro la socialità. 'Anche se può sembrare bizzarro, esperimenti simili ci aiutano a comprendere lo sviluppo della mente infantile e la comunicazione. Abbiamo scelto i cani perché sono animali comunicativi sia per la loro postura fisica che per i loro versi', ha concluso Flom."

Fonte: Ultime Notizie Salute | Notizie Sanità | AGI

Inquinanti urbani possono abbassare QI bambini

(AGI) - Washington, 22 lug. - Gli inquinanti atmosferici in città possono danneggiare l'intelligenza dei bambini non ancora nati. Ricercatori del Columbia University Center for Children's Environmental Health (USA) hanno infatti scoperto che certi inquinanti urbani rilasciati dai carburanti, chiamati idrocarburi aromatici policiclici (PAH) possono influenzare negativamente il Quoziente Intellettivo dei bambini se le madri vengono esposte a questi inquinanti durante la gravidanza.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Pediatrics e finanziata dal National Institute of Environmental Health Sciences (NIEHS), rivela che i bambini esposti ad alti livelli di PAH avevano un QI dai 4.31 ai 4.67 punti più basso rispetto ai bambini meno esposti. I livello di esposizione delle madri è stato misurato durante tutta la gravidanza e i bambini sono stati seguiti fino ai 5 anni. 'Questo è il primo studio che mette in relazione l'esposizione ai PAH ambientali e il QI. Gli effetti negativi sono evidenti, che ci serva da avvertimento', ha detto Linda Birnbaum, direttore del NIEHS. Per Federica P. Perera, ricercatrice a capo dello studio, gli effetti dei PAH sull'intelligenza dei bambini 'sono paragonabili a quelli dell'esposizione al piombo. I risultati sono preoccupanti, e sono necessarie delle politiche di riduzione dell'inquinamento atmosferici'.

Fonte: Ultime Notizie Salute | Notizie Sanità | AGI

martedì 7 luglio 2009

Mamme moderne, state a casa!

Ticinonline - Benessere - Mamme moderne, state a casa!: "LONDRA - Affinché il suo bebè sia sereno e felice, la mamma dinamica e moderna farebbe meglio a mettersi il cuore in pace, e rinunciare al lavoro per almeno due anni. Non solo. In barba alle raccomandazioni di tanti pediatri, il frugoletto dovrebbe dormire nel lettone, o almeno nella stessa camera della madre, fino a 24 mesi. Le insolite raccomandazioni arrivano da Yehudi Gordon, del St John & St Elizabeth Hospital di North London, celebre ginecologo pioniere del parto in acqua in Gran Bretagna, che ha fatto nascere i bimbi di dive del calibro di Cate Blanchett, Jerry Hall e Elle McPherson.

Keystone / AP CHINATOPIX

Contro gli attacchi di panico - Gordon dice di aver fatto tesoro della sua esperienza trentennale nel pianeta mamma-bambino, e dopo una cosÌ lunga osservazione non ha dubbi. 'Stress, ansia, attacchi di panico e insonnia sono dovuti in larga parte alle insicurezze che ci segnano da bambini, quando siamo separati troppo presto dai nostri genitori', spiega il ginecologo, illustrando la sua visione delle cose sul 'Daily Mail'. 'Alla nascita gli esseri umani sono i mammiferi meno sviluppati del pianeta, e ciò che accade quando il cervello inizia a svilupparsi ha un marcato impatto su di noi nell'infanzia e nell'età adulta'.

Stare insieme il più possibile - Certo non è una sorpresa che un bimbo amato, che si sente sicuro e accettato all'interno di una famiglia unita, specialmente nei primi due anni di vita, sarà felice e in salute. Ecco perché, secondo l'esperto, 'per permettere ai bimbi di svilupparsi bene e alla coppia madre-figlio di essere davvero in sintonia, i due dovrebbero stare insieme il più a lungo possibile'. La mamma dovrebbe essere sempre presente, 'dormire nello stesso letto con il neonato senza pericoli, o nella stessa stanza', almeno 'finché il bimbo non compie i due anni, se questo è quello che il bambino vuole'. Certo, per molte donne il fatto di lavorare è un'esigenza anche economica. Tuttavia, l'ideale sarebbe che le mamme rinunciassero al lavoro per i primi due anni di vita del piccolo. I bimbi non possono essere programmati o resi indipendenti troppo presto, secondo il ginecologo.

Non imporsi regole troppo rigide - i bambini sono tutti diversi - Anche l'idea di rigide routine da rispettare non piace allo specialista. 'Ci sono piccoli che amano le regole, ma nella mia esperienza sono una minoranza. E questo perché le esigenze dei bimbi cambiano giorno per giorno, e settimana per settimana', dice. Per abituare il piccolo a dormire da solo, o nella sua stanza, l'esperto invita i genitori a non farsi prendere dalla fretta e a usare un sistema graduale. 'Ci sono bimbi che impiegano pochi giorni, altri due o tre mesi.

Le mamme hanno un istinto da seguire - Il grosso problema per le neomamme - riflette - è che amici e familiari dicono loro che sbagliano a comportarsi in un certo modo. Ci vuole molto coraggio per seguire il proprio istinto'. A partire dal momento del parto. 'Il modo in cui siamo nati e siamo stati allevati ha un impatto su chi siamo. Il modo migliore per nascere - conclude il medico - è con luci soft, in una stanza calma e tranquilla, salutati da persone che ci amano'."

Il pianto del neonato

IL PIANTO DEL NEONATO | Blog Notizie Musica | Bintmusic.it: "Perchè piange? Avrà fame, sete, caldo, le coliche... sarà malato? Cruccio di tutte le neo mamme e papà, i suoni, i versi e specialmente il pianto del neonato è diventato l'oggetto di uno studio curato dalla ricercatrice Daniela Lenti Boerio, docente di psicobiotica e psicologia fisiologica all'università della Valle d'Aosta, che insieme ad un gruppo di musicisti ha cercato di svelare i misteri espressivi che si nascondono nei lamenti dei neonati, anche dal punto di vista musicale.

La ricerca è iniziata più di 20 anni fa e ha preso in esame i vagiti di cento bambini neonati registrati direttamente presso l'ospedale San Paolo di Milano in vari momenti della giornata, mentre altri dieci neonati sono stati registrati nella loro casa. I neo genitori sanno molto bene che nei primi giorni di vita il pianto rappresenta circa il 97% dei suoni emessi da un bebè: è il suo unico modo di esprimersi e comunicare (putroppo anche di notte...).

In realtà il pianto di un neonato ha comunque una propria musicalità (volume, timbro, ritmo, melodia...) e può essere analizzato da un punto di vista musicale nell'insieme delle sue frequenze. I ricercatori hanno quindi registrato il pianto dei bambini neonati in varie situazioni: dolore (in seguito ad un prelievo), sorpresa (sottoponendoli ad un movimento brusco durante esami neurologici) e fame (30 minuti prima della poppata).

Risultato? Il pianto di ogni neonato intanto ha un suono con caratteristiche uniche e ben distinguibili, diverso da quello degli altri neonati. In secondo luogo è molto sgradevole, disarmonico, per qualche mamma insopportabile (vedi casi limite di genitori che reagiscono in modo inspiegabilmente violento al pianto dei loro figli). Terzo punto, esiste un pianto differente per ogni richiesta: fame, dolore, stanchezza, noia...

Ma allora come distinguere perchè un neonato piange? Il pianto della fame è sospirato, con piccoli singhiozzi accompagnati dal movimento delle labbra; il pianto del dolore è un vero urlo, difficile da fraintendere (vedi coliche); il pianto della stanchezza è crescente, un piagnucolio che diventa lamento; il pianto della noia è intermittente.

Rimedi? Per far smettere di piangere un neonato, dando sollievo a lui e alle nostre orecchie, c'è un sistema solo: coccolarlo, cullarlo, tenerlo tra le braccia. Non abbiate paura di viziarlo: è testato sperimentalmente che i bimbi in questo senso 'più rassicurati', sono anche quelli che acquisiscono maggiore coscienza di sè, diventando caratterialmente più forti. Il risultato è che crescendo diminuiranno prima degli altri l'intensità e la durata delle loro disarmoniche lamentele."

Musica nati prematuri

MUSICA NATI PREMATURI | Blog Notizie Musica | Bintmusic.it: "Ascoltare musica fa bene e non solo agli adulti, aiutando ad esempio a combattere lo stress o a migliorare le funzioni cardiocircolatorie, ma produce effetti benefici fin dalla nascita, anzi di più: uno studio canadese ha dimostrato che fare ascoltare musica ai bimbi nati prematuri aiuta il loro sviluppo, facendoli crescere più rapidamente.

I bambini nati prematuri rappresentano solo in America circa un 6-8% delle nascite, ma aggiungendo anche i bimbi che alla nascita pesano meno di 2,5 kg, si arriva ad un 15% circa, per un totale di 350.000 bambini. Fino a pochi decenni fa molti di loro non sopravvivevano, ma ultimamente le tecniche di terapia intensiva neonatale consentono un tasso di sopravvivenza del 80-90%.

A queste tecniche sempre più sofisticate si aggiunge anche la musica che sembra in grado di alleviare le sofferenze dei bebè sottoposti a trattamenti medici intensivi. Le note tranquillizzano i bimbi migliorando i loro parametri fisiologici come il battito cardiaco e la respirazione: il risultato è che mangiano di più e la loro permanenza in ospedale diminuisce con grande gioia delle mamme.

A dimostrarlo ci sono studi statistici compiuti dall'equipe canadese sulla base dei molti ospedale canadesi che già utilizzano la musica per la cura dei bimbi nati prematuri: nelle corsie degli ospedali vengono diffuse ninne nanne e cantilene, musica classica come Mozart e anche musica dal vivo, come ad esempio ninne nanne cantate da voci femminili che si accompagnano da dolci strumenti come l'arpa.

Fondamentale risulta immergere il bimbo in un ambiente sonoro il più possibile rilassante e vicino a quello del grembo materno. Insieme alla musica, si utilizzano così anche altri rumori e campionamenti che riproducono quelli che ha ascoltato il feto durante la gravidanza all'interno della pancia della mamma. Anche se in cima alla classifica delle preferenze dei bebè ci sono le voci dei genitori."

STAMINALI. Studio USA: placenta ne ha più del cordone ombelicale (23/06/2009)

Vita.it [Notizie] STAMINALI. Studio Usa: placenta ne ha più del cordone ombelicale (23/06/2009): "Lo studio firmato dai ricercatori dei Children's Hospital and Research Center sulla placenta

Uno studio firmato dai ricercatori del Children's Hospital and Research Center di Oakland (Usa) è il primo ad aver individuato una nuova strada per fare il pieno di cellule staminali dalla placenta umana. O, meglio, dalla placenta 'avanzata' dopo la nascita di bebè sani.

La ricerca, che sarà pubblicata a luglio su 'Experimental Biology and Medicine', ha anche svelato che ci sono molte più cellule 'bambine' nella placenta che nel sangue da cordone ombelicale, e che queste preziose cellule possono essere estratte per il trapianto. Oltretutto è 'molto probabile' che le staminali placentari, come quelle da cordone e da midollo, possano essere usate per curare malattie legate al sangue, come talassemia e leucemia. Lo studio, diretto da Frans Kuypers e Vladimir Serikof, è stato condotto raccogliendo ed esaminando placente da donne sane sottoposte a taglio cesareo per dare alla luce bebé nati a termine.

«Sì, le staminali ci sono, sono disponibili e possiamo prenderle», ha spiegato Kuypers. Le cellule bambine possono essere trasformate virtualmente in ogni 'mattoncino' del nostro organismo, dalle cellule muscolari a quelle cerebrali, fino a quelle del sangue. Utilizzando staminali da cordone ombelicale, proprio i medici del Children's Hospital hanno curato oltre 100 bimbi con malattie del sangue. Il tutto grazie a un programma di donazione attraverso i fratellini compatibili, iniziato nel 1997. Ma per molti pazienti può essere difficile trovare un donatore compatibile, e Kyupers ha spiegato che anche quando si riceve un trapianto di sangue da cordone possono non esserci sufficienti staminali per curare con successo la patologia.
Invece nella placenta sana ci sono molte più cellule bambine di quante ne contenga il sangue da cordone ombelicale. «La maggiore scorta di staminali nella placenta probabilmente aumenterà le chance» di cura, spiega il ricercatore. «Rendendo oltretutto il trapianto disponibile per più persone: più sono le cellule staminali, maggiore è la possibilità di successo», assicura Kyupers.

Il gruppo ha anche sviluppato un metodo, protetto da brevetto, che permetterà di raccogliere e conservare con sicurezza le staminali della placenta. Il procedimento prevede il congelamento della placenta in un modo che ne consente il successivo scongelamento. Inoltre la 'miniera' di staminali viene trattata con un composto che favorisce l'estrazione delle cellule bambine. I ricercatori, che sono in cerca di un'alleanza con l'industria per condurre studi su larga scala, sono ottimisti. «Un giorno potremo salvare molti più bambini e adulti da queste orribili malattie del sangue», concludono."

Vanno sostenute le famiglie che adottano bimbi con disabilità!

Superando.it - Vanno sostenute le famiglie che adottano bimbi con disabilità!: "Vanno sostenute le famiglie che adottano bimbi con disabilità!
(di Donata Nova Micucci*)
Si rivolge direttamente a Carlo Giovanardi - sottosegretario di Stato con Delega alle Politiche per la Famiglia - l'ANFAA (Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie), con una lettera nella quale solleva un problema assai delicato, come quello dei mancati sostegni alle famiglie che hanno adottato o adottano minori ultradodicenni o con disabilità accertata, ragazzi che a causa delle loro condizioni personali, riescono solo con grandi difficoltà a trovare una famiglia che li accolga

Madre e bimbo che giocano
Apprendiamo dal Decreto di ripartizione del Fondo per le Politiche della Famiglia, da Lei sottoscritto e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 2 maggio 2009 [è il Decreto del 3 febbraio 2009. Lo si legga cliccando qui, N.d.R.], che sono stati stanziati 25 milioni di euro per il 'Fondo bebè' da spendere nel 2009 e 100 milioni di euro per il Piano Straordinario dei Servizi Socio-Educativi che verranno gestiti dalle Regioni.
Il fondo per l’anno 2009 ammonta complessivamente a 186 milioni e 571.000 euro, di cui 86.571 milioni per interventi relativi a compiti e ad attività di competenza statale e 100 milioni per interventi relativi a compiti e attività di competenza regionale. Di questi ultimi, ben 25 milioni di euro sono destinati al sostegno delle adozioni internazionali.
Riteniamo positivo l’aver riconosciuto - tramite questo consistente stanziamento - l’importanza di un sostegno istituzionale alle adozioni internazionali che si realizzano nel nostro Paese.

Spiace tuttavia dovere ancora una volta constatare che nessuno stanziamento specifico è stato previsto per il sostegno, anche economico, delle famiglie che hanno adottato o adottano minori ultradodicenni o con handicap accertato, nati in Italia o provenienti da altri Paesi. Questi, i minori grandi e/o handicappati, come Lei ben sa, sono coloro che, a causa delle loro condizioni personali, con grande difficoltà riescono a trovare una famiglia che li accolga.

Il comma 8 dell'articolo 6 della Legge 149/01 [Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, recante «Disciplina dell'adozione e dell'affidamento dei minori», N.d.R.], recita: «Nel caso di adozione dei minori di età superiore a dodici anni o con handicap accertato ai sensi dell’articolo 4 della legge 5 febbraio 1992 n. 104, lo Stato, le regioni e gli enti locali possono intervenire, nell’ambito delle proprie competenze e nei limiti delle disponibilità finanziarie dei rispettivi bilanci, con specifiche misure di carattere economico, eventualmente anche mediante misure di sostegno alla formazione e all’inserimento sociale, fino all’età di diciotto anni degli adottati».
L’inciso «nei limiti delle disponibilità finanziarie dei rispettivi bilanci» rende questa norma - molto positiva nel suo assunto - non cogente e quindi purtroppo non impegna le istituzioni a fornire i sostegni e gli aiuti previsti, in quanto gli stessi sono subordinati appunto alle «disponibilità finanziarie dei rispettivi bilanci».

Come l'ANFAA (Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie) ha più volte segnalato, la Regione Piemonte è fino ad ora l’unica che abbia assunto provvedimenti atti a rendere queste disposizioni un diritto realmente esigibile, erogando attraverso gli enti gestori degli interventi assistenziali, un contributo spese equiparato alla pensione minima INPS a favore dei genitori adottivi di minori sopra i 12 anni o con handicap accertato, sino alla loro maggiore età.
Ma le famiglie che adottano questi bambini non devono essere abbandonate a loro stesse! E la loro disponibilità deve essere accompagnata e sostenuta da tutta la società civile, e in primo luogo dalle istituzioni.

Riteniamo pertanto necessario e urgente da parte del Governo - oltre ad un immediato stanziamento adeguato alle necessità - l’emanazione di disposizioni che rendano questo sostegno obbligatorio. Queste disposizioni infatti, trattandosi di materia afferente ai Livelli Essenziali di Assistenza (purtroppo non ancora emanati) ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione, sono tuttora di competenza statale.
La mancanza di un sostegno attivo da parte delle istituzioni è a mio avviso uno se non il principale motivo per cui tanti bambini con handicap, malati o grandicelli - dichiarati adottabili - non trovano una famiglia che li accolga.

*Presidente dell'ANFAA (Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie)."

Grandi Navi Veloci e Brevi per il comfort dei bambini in traghetto

Grandi Navi Veloci e Brevi per il comfort dei bambini in traghetto: "Grandi Navi Veloci e Brevi per il comfort dei bambini in traghetto
Comunicato del: 22-06-2009 di Intarget.net

Campagna educational e nuova dotazione di prodotti Brevi per i più piccoli su tutte le navi della flotta GNV.

Grandi Navi Veloci, compagnia di navigazione tra le più importanti del Mediterraneo Occidentale, e Brevi, azienda specializzata in prodotti per la prima infanzia, si sono unite per coccolare i bambini a bordo e garantire il massimo comfort a tutta la famiglia.

Per tutte le mamme e i papà che questa estate inizieranno la loro vacanza a bordo di una nave GNV è nato “Brevi Moving Care”, un progetto pensato per mettere a disposizione delle famiglie esperti, know how e prodotti che vedono Brevi tra le aziende più importanti del settore.

Grazie all’accordo tra le due aziende, su tutte le navi della flotta GNV i più piccoli potranno vivere al meglio il loro viaggio grazie a una dotazione di prodotti Brevi comodi e funzionali, indispensabili per accogliere i passeggeri under 3 in una traversata piacevole e a misura di bebè: seggioloni, lettini, sponde letto, materassini fasciatoio e scaldabiberon.

Per rendere ancora più facile il tempo trascorso in nave, GNV e Brevi hanno dato vita anche a una campagna di educazione che vede nel benessere dei più piccoli l'obiettivo principale e che testimonia l’impegno delle due aziende verso tutte le famiglie con bimbi dai 0 ai 3 anni.

Su tutte le unità della flotta GNV verranno affissi divertenti e accattivanti pannelli con consigli per la cura dei bambini durante la traversata. Alle famiglie sarà inoltre distribuito un libretto con informazioni utili sul tema della pappa, della nanna e del comfort dei bimbi in ogni momento della loro giornata a bordo.

Grandi Navi Veloci offre da sempre aree giochi attrezzate e programmi di animazione ad hoc ideati per unire in modo intelligente aspetti creativi e ricreativi. Attraverso la partnership con Brevi ha voluto completare l’offerta con un servizio di alto valore aggiunto che dà continuità alla propria mission di massima cura e attenzione per i propri clienti.

Fonte: Viedelmare.gnv.it

Ufficio Stampa Brevi:
Encanto Comunicazione
Maria Amendolagine: 02.6698.3707, 348 5404443
e-mail: m.amendolagine@encanto.biz

Ufficio Stampa Grandi Navi Veloci:
Dragonetti&Montefusco Comunicazione
Annachiara Montefusco: 02.4802.2325, 339.7218836
e-mail:montefusco@dragonettimontefusco.com

Link proposto: Viedelmare"

Latte di mamma. I bambini allattati al seno sono più magri e più sani. - Newsfood.com

Latte di mamma. I bambini allattati al seno sono più magri e più sani. - Newsfood.com: "Latte di mamma. I bambini allattati al seno sono più magri e più sani.

Bambini sani fin dai primi mesi: va privilegiato il latte materno, con l'aggiunta di cibi sani a base di frutta e verdura. Attenzione a non esagerare con le proteine ed il latte di mucca

© Matteo Clerici/NEWSFOOD.com - 23/06/2009

Il latte materno non è solo in grado di potenziare il sistema immunitario, ma è addirittura in grado di far diminuire la massa grassa potenziale del bambino.

In questo modo, i piccoli guadagnano un grosso aiuto per un futuro da normopeso, con tutto ciò che consegue.

Questo è il messaggio di una ricerca dell' università di Southampton, pubblicata sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism.

I medici inglesi hanno osservato la dieta dello svezzamento di 536 piccoli pazienti tra i 6 ed i 12 mesi di vita, mentre sottoponevano le loro madri ad un questionario con varie richieste: il numero di poppate e la durata dell'allattamento, ma anche l'età al momento dell'inizio dello svezzamento e la frequenza con cui i piccoli mangiavano svariati cibi.

Al compimento dei 4 anni d'età, si valutava la massa grassa dei bebè. La differenza era netta, come illustra Sian Robinson, il responsabile della ricerca: 'I bimbi allattati al seno più a lungo avevano una quantità di grasso inferiore, non spiegabile con differenze dovute all'altezza o all'ereditarietà familiare. C'è di più: secondo i dati che abbiamo raccolto, conta molto anche ciò che si sceglie di dare ai bimbi durante lo svezzamento. Indipendentemente dalla durata dell'allattamento, infatti, i piccoli nutriti in questa fase con molta frutta e verdura e con cibi di qualità, preparati in casa, hanno una minor massa grassa'.

Giuseppe di Mauro, presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale concorda con i colleghi britannici: 'È proprio così: le basi della prevenzione dell'obesità e del sovrappeso si pongono davvero nel primo anno di vita del bambino. Con l'allattamento al seno a richiesta e dando al piccolo tutto il tempo che gli occorre per la suzione del latte, innanzitutto, si sviluppa un sistema di feedback che insegna al bimbo la sazietà e i suoi segnali: in altre parole, un bambino allattato al seno in maniera corretta impara a non mangiare mai più del necessario'.

Ricerca a parte, il dottor di Mauro offre alle neo-mamme (o a quelle che pensano di diventarlo) una serie di consigli per indirizzare il figlio sulla strada della salute e dell' alimentazione sana.

Innanzitutto, dimenticare l'idea che un bimbo cicciottello è un bimbo sano: è tendenzialmente il contrario. Un bambino sovrappeso nei primi anni di vita ha buone probabilità di portarsi dietro tale condizione anche nell' età adulta, con le conseguenti patologie come diabete e malattie cardiovascolari.

Non bisogna perciò eccedere con le proteine (madri del grasso futuro) ma dare spazio a prodotti a base di frutta e verdura.

Inoltre, ricordare che il latte materno è l'alimento migliore per i 'cuccioli': l'ideale sarebbe allattare fino al primo anno di vita, ma va bene arrivare fino ai 6 mesi con l'allattamento esclusivo.

Attenzione anche al latte vaccino perché, come ricorda di Mauro, è 'latte adatto per l'appunto a un vitellino, con una quantità di proteine 4 volte superiore a quella necessaria a un bambino' tale alimento va comunque bene, ma in dosi 'controllate' e dopo il primo anno d'età.


Matteo Clerici

Brescia: rottweiler feriscono bimbi

Due in condizioni serie, ma nessuno in pericolo di vita

(ANSA) - GAVARDO (BRESCIA), 1 LUG - La fuga di due rottweiler dal recinto in cui erano custoditi a Gavardo (Brs) si e' conclusa con il ferimento di quattro bambini. I piccoli che hanno circa dieci anni erano nei paraggi con amici. I cani erano stati affidati dalla proprietaria a suo padre che li aveva liberati nel giardino. Gli animali sono riusciti a fuggire attraverso un varco nella rete e hanno azzannato i bambini. Nessuno dei quattro è in pericolo di vita, ma due sono in condizioni più serie rispetto agli altri.

Fonte: http://www.borsaitaliana.it/borsa/area-news/news/ansa/dettaglio.html?newsId=133661

G8: SAVE THE CHILDREN, LEADER AUMENTINO AIUTINO PER BAMBINI


(ASCA) - Roma, 6 lug - Aumentare la qualita' e l'efficacia degli aiuti ai paesi in via di sviluppo mantenendo l'impegno di raggiungere lo 0,7% del Pil, aumentare gli investimenti da parte dei Governi donatori in modo da arrivare a 15 miliardi di dollari nel 2015 e impegnarsi a far si' che nessun paese a basso reddito con un piano credibile per la riduzione della mortalita' materno-infantile debba rinunciare a quest'obiettivo per mancanza di fondi. Queste le richieste che Save the Children ha fatto ai leader mondiali che si incontreranno al G8 attraverso un appello pubblicato oggi sul ''Corriere della Sera''.

Ma non solo. Secondo l'organizzazione internazionale bisogna anche aumentare gli impegni a favore dell'educazione per contribuire a raggiungere i 9 miliardi di dollari necessari per realizzare l'obiettivo dell'Istruzione Primaria Universale e includere e finanziare l'educazione come parte integrante di ogni risposta internazionale alle emergenze.

''Senza una riposta chiara e decisa da parte dei paesi del G8,- annuncia Save the Children - le prospettive per i milioni di bambini poveri della terra sono assai preoccupanti. Gia' ora 9,2 milioni di bambini sotto i 5 anni muoiono ogni anno a causa di malattie facilmente prevenibili, senza contare i milioni che soffrono di malnutrizione, e i 40 milioni che non possono andare a scuola a causa di conflitti ed emergenze''.

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Fonte: http://www.asca.it/news-G8__SAVE_THE_CHILDREN__LEADER_AUMENTINO_AIUTINO_PER_BAMBINI-843600-ORA-.html

Benvenuti in Bambini in Fiera


Questo sito si propone come il punto di riferimento di famiglie con bambini, per stare sempre al passo con le notizie e gli avvenimenti dal mondo dei più piccoli.
In futuro troverete sempre nuove notizie riguardanti i bimbi dai 0 ai 12 anni, e perché no, anche alla vita dei genitori e alle mamme in dolce attesa.
Restate sincronizzati perché, come i nostri piccoli, ...non si finisce mai di imparare.