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mercoledì 30 gennaio 2013

Salute: Al Bambino Gesu' Palidoro prima Unit per Sincope pediatrica

(ASCA) - Roma, 30 gen - Un'unita' specializzata nel trattamento della sincope pediatrica, la forma di perdita di coscienza transitoria e improvvisa che colpisce anche i piu' piccoli (il 15% dei ragazzi al di sotto dei 18 anni manifesta almeno un episodio e l'incidenza e' di 125 bambini su 100.000), oltre che gli adulti. Ne esiste una sola in Italia ed e' quella nata ad ottobre 2011 all'Ospedale Pediatrico Bambino di Gesu' di Palidoro. Domani la prima Sincope Unit Pediatrica d'Italia ricevera' ufficialmente la certificazione, come struttura specializzata nel trattamento della sincope in eta' pediatrica, per mano del consiglio Direttivo del GIMSI - Gruppo Italiano Multidisciplinare per lo Studio della Sincope - nel corso del Congresso SINCOPE 2013, a Bologna. ''La sincope e' una forma di perdita di coscienza transitoria e improvvisa che presenta una struttura molto articolata e la sua gestione e' molto complessa - spiega Fabrizio Drago, responsabile della Struttura Complessa di Aritmologia Pediatrica del Bambino Gesu' di Palidoro - e le cause che la determinano possono essere molteplici. Ci sono quelle cardiache, strutturali o aritmiche, quelle cardiovascolari extracardiache che possono essere confuse con condizioni simili non causate da una diminuzione dell'afflusso di sangue al cervello o con perdita di coscienza solo apparente, ovvero con le cosiddette 'non sincopi' o pseudo sincopi, comunemente ed erroneamente diagnosticate come sincopi''. La problematica legata alla natura stessa della patologia giustifica la necessita' di una struttura in cui sia possibile effettuare una diagnosi immediata e sicura, che non puo' essere raggiunta senza un percorso ben definito e predefinito e un team di specialisti e un'adeguata strumentazione. ''La Sincope Unit di Palidoro - prosegue Fabrizio Drago - e' un'unita' funzionale multidisciplinare dotata di tutta la strumentazione in grado di diagnosticare e trattare tutte le malattie che causano la sincope, cardiache ed extracardiache, in collaborazione continua con tutte le altre unita' semplici e complesse del Dipartimento di Cardiologia Pediatrica dell'Ospedale, riunendo e coordinando in modo rapido le competenze di diversi specialisti implicati nella gestione della sincope, al fine di ottimizzare il rapporto costo/efficacia del percorso diagnostico-terapeutico del singolo paziente''. Dall'ottobre del 2011 - data in cui la Sincope Unit ha avviato l'attivita' - ad oggi, sono stati diagnosticati e curati in maniera efficace gia' 281 pazienti. Dallo scorso anno e' stata avviata anche una valutazione psicologica dei pazienti con eventi sincopali. Tale valutazione mira a individuare una eventuale concausa psico-emotiva nella sincope del bambino. I risultati ottenuti fino ad ora sembrano essere molto interessanti e sono gia' stati oggetto di una comunicazione alla Societa' Italiana di Cardiologia Pediatrica e al Congresso Nazionale GIMSI di Bologna. red/mpd

Sanita': al Bambino Gesu' di Palidoro prima Unita' Sincope pediatrica

(ASCA) - Roma, 30 gen - Domani la prima Sincope Unit Pediatrica d'Italia, nata ad ottobre 2011 all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' di Palidoro, ricevera' ufficialmente la certificazione, come struttura specializzata nel trattamento della sincope in eta' pediatrica, per mano del consiglio Direttivo del Gimsi - Gruppo Italiano Multidisciplinare per lo Studio della Sincope - nel corso del Congresso Sincope 2013, a Bologna. La sincope pediatrica e' la forma di perdita di coscienza transitoria e improvvisa che colpisce anche i piu' piccoli, oltre che gli adulti. Lo comunica l'ufficio stampa dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu'. ''La sincope e' una forma di perdita di coscienza transitoria e improvvisa che presenta una struttura molto articolata e la sua gestione e' molto complessa - spiega Fabrizio Drago, responsabile della Struttura Complessa di Aritmologia Pediatrica del Bambino Gesu' di Palidoro - e le cause che la determinano possono essere molteplici. ''Ci sono quelle cardiache - aggiunge - strutturali o aritmiche, quelle cardiovascolari extracardiache che possono essere confuse con condizioni simili non causate da una diminuzione dell'afflusso di sangue al cervello o con perdita di coscienza solo apparente, ovvero con le cosiddette 'non sincopi' o pseudo sincopi, comunemente ed erroneamente diagnosticate come sincopi''. ''La Sincope Unit di Palidoro - prosegue Fabrizio Drago - e' un'unita' funzionale multidisciplinare dotata di tutta la strumentazione in grado di diagnosticare e trattare tutte le malattie che causano la sincope, cardiache ed extracardiache, in collaborazione continua con tutte le altre unita' semplici e complesse del Dipartimento di Cardiologia Pediatrica dell'Ospedale, riunendo e coordinando in modo rapido le competenze di diversi specialisti implicati nella gestione della sincope, al fine di ottimizzare il rapporto costo/efficacia del percorso diagnostico-terapeutico del singolo paziente''. com/rus

martedì 29 gennaio 2013

Influenza: in Italia sottovalutata. Vaccino solo per 25% bimbi a rischio

(ASCA) - Roma, 29 gen - Nel nostro Paese e' ancora molto scarsa la fiducia nei confronti della vaccinazione antinfluenzale: solo il 25% dei bambini a rischio viene vaccinato e la confusione mediatica creata 3 anni fa dalla pandemia ''e nell'ultima stagione dal ritiro dal commercio dei vaccini influenzali hanno ulteriormente peggiorato le coperture vaccinali''. Parola di Susanna Esposito, esperta di infettivologia pediatrica, Direttore della UOC Pediatria 1 Clinica presso la Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e Presidente della Societa' Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP), che ha focalizzato il suo intervento al Meeting OMS sull'influenza in corso a Hong Kong, sull'impatto dell'influenza proprio nei bambini con malattia cronica, sottolineando la necessita' di raggiungere elevate coperture vaccinali in questi pazienti e l'importanza di una corretta comunicazione sulle possibili complicanze dell'influenza e sulla efficacia e la sicurezza dei vaccini. 'Purtroppo, in Italia - ha dichiarato Esposito - l'influenza viene molto sottovalutata, anche dagli stessi operatori sanitari che dovrebbero promuovere la vaccinazione specie nelle donne in gravidanza e nei pazienti a rischio di complicanze e dovrebbero sottolineare l'importanza della prevenzione anche nei bambini sani che frequentano l'asilo nido, la scuola materna e la scuola elementare. Questo succede perche' il livello di conoscenza della patologia, e i relativi rischi di complicanze, e' ancora scarso o inadeguato''. Secondo un'indagine svolta dalla SITIP, alla domanda rivolta a circa 260 pediatri sul ''perche' non ha raccomandato la vaccinazione ai bambini con malattie croniche?'', circa il 58% del campione ha risposto ''a causa dei pochi dati sull'efficacia dei vaccini antinfluenzali'', mentre il 26% ha dichiarato ''perche' l'influenza non e' abitualmente una malattia grave in pediatria''. Eppure, ha sottolineato la specialista, ''in Italia, sono circa 8000 i casi di morte correlati all'influenza, ogni anno, tra adulti (in maggioranza) e bambini. Tra questi, il 60% dei decessi in eta' pediatrica avviene in bambini con malattie croniche, a causa di complicanze causate dall'influenza o per aggravamento delle patologie croniche di base. Da anni, il ministero della Salute offre gratuitamente il vaccino ai bambini asmatici, diabetici, cardiopatici, immunocompromessi e che soffrono di altre malattie croniche (in totale sono quasi 20 mila). Numerosi sono gli studi che dimostrano i grandi vantaggi della vaccinazione nei bambini che soffrono di queste malattie croniche''. L'influenza non va pero' trascurata neppure nei bambini sani, che andrebbero vaccinati, soprattutto nella fascia di eta' da 6 mesi a 5 anni, per evitare possibili complicanze e conseguenze di carattere socio-economico: perdita di giorni di scuola, assenza dal lavoro dei genitori, assistenza domiciliare da parte di persone diverse dai genitori, rischio elevato di trasmissione del virus ai familiari e, soprattutto, agli anziani. ''L'influenza - ha dichiarato Esposito - comporta un significativo aumento del rischio di ospedalizzazione, delle richieste di assistenza negli ambulatori dei Pediatri di Libera Scelta e nel Pronto Soccorso degli ospedali oltre ad un notevole incremento del consumo di antibiotici e di antifebbrili. L'estensione della vaccinazione influenzale anche al bambino sano limiterebbe certamente la circolazione del patogeno e consentirebbe di raggiungere elevate coperture vaccinali anche nei soggetti con patologie croniche''. red/mpd

Salute: pediatri OPBG, anche col freddo bimbi meglio fuori a giocare

(ASCA) - Roma, 29 gen - Sono arrivati i giorni della merla (gli ultimi 3 giorni di gennaio, tradizionalmente i piu' freddi dell'anno) e con essi il picco influenzale. Nonostante le temperature leggermente sopra la media stagionale, si tratta del periodo in cui le malattie delle vie respiratorie (otiti, tonsilliti, bronchiti, bronchioliti, polmoniti) registrano il picco maggiore. A dispetto di quella che sembrerebbe una logica correlazione, e' tutt'altro che evidente se il freddo rappresenti realmente un fattore favorente le infezioni respiratorie, anche perche' l'incidenza di tali patologie non sembra maggiore nei Paesi con temperature piu' rigide. Cio' che invece e' certo e' che il soggiornare in ambienti chiusi permette il diffondersi dei virus attraverso gli starnuti, i colpi di tosse, il contatto con oggetti manipolati da altre persone affette. Per questo il lavaggio delle mani rimane un presidio essenziale nella prevenzione del contagio. Per evitare le trappole del freddo quindi - soprattutto nella settimana del picco influenzale - molto meglio coprirsi bene e uscire un po' di casa che non restare chiusi in un ambiente bello caldo in cui i virus prolificano e si diffondono con maggiore facilita'. ''Evitare di restare tutto il giorno chiusi dentro casa durante i giorni piu' freddi, sfruttando per esempio le ore piu' calde della giornata e un appropriato abbigliamento invernale - spiega Antonino Reale, responsabile del Pronto Soccorso ed Emergenza dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' di Roma - non aumentera' le probabilita' di prendersi un bel raffreddore e, anzi, diminuiranno le occasioni di entrare in contatto con virus che attaccano le vie respiratorie''. Che fare dunque? ''Piu' i bambini sono piccoli - spiega Reale - piu' hanno difficolta' a mantenere una corretta termoregolazione (pensiamo ad esempio ai bambini nati di basso peso che necessitano di stare nella culla termostatica); quando sono piu' grandi vengono messi in atto dei meccanismi difensivi come la vasocostrizione periferica (le manine e i piedini potranno apparire un po' piu' scuri per non disperdere il calore), i brividi o l'aumento della motilita' degli arti per produrre maggior calore. La classica vestizione 'a cipolla' conserva intatta la sua validita'; e' infatti opportuno quando si entra in ambienti piu' caldi alleggerirsi dei vestiti, in quanto la le eccessive variazioni termiche possono costituire un fattore favorente l'instaurarsi di infezioni, specie virali. Anche se il bambino non gradisce molto cappelli e guanti, coprire maggiormente le estremita' evita un'importante dispersione termica''. E ancora: ''Per mantenere un'adeguata temperatura corporea - spiega l'esperto - e' necessario un adeguato 'carburante' che produca energia termica; per tale motivo, per far fronte alle diverse richieste metaboliche, si consiglia un maggior apporto calorico e un adeguato apporto di liquidi. Per i bambini con patologie croniche, quali cardiopatie o anemie croniche, in caso di freddo particolarmente intenso devono essere osservate maggiori precauzioni; e' quindi sconsigliato recarsi in montagna a quote elevate''. red/mpd

Pediatria: Bambino Gesu' Roma, nei giorni della merla meglio gioco fuori casa

Roma, 29 gen. (Adnkronos Salute) - Anche con il freddo meglio fuori a giocare, che chiusi dentro casa. Questo il consiglio degli esperti dell'ospedale Bambino Gesù di Roma per evitare le trappole del gelo. Sono arrivati i giorni della merla e con essi il picco influenzale. Nonostante le temperature leggermente sopra la media stagionale, si tratta del periodo in cui le malattie delle vie respiratorie registrano il picco maggiore. Per evitare le trappole del freddo, sostengono gli esperti, molto meglio coprirsi bene e uscire un po' di casa che non restare chiusi in un ambiente bello caldo in cui i virus prolificano e si diffondono con maggiore facilità.

A dispetto di quella che sembrerebbe una logica correlazione, è tutt'altro che evidente se il freddo rappresenti realmente un fattore favorente le infezioni respiratorie, anche perché l'incidenza di tali patologie non sembra maggiore nei Paesi con temperature più rigide. Ciò che invece è certo è che il soggiornare in ambienti chiusi permette il diffondersi dei virus attraverso gli starnuti, i colpi di tosse, il contatto con oggetti manipolati da altre persone affette. Per questo il lavaggio delle mani rimane un presidio essenziale nella prevenzione del contagio. "Evitare di restare tutto il giorno chiusi dentro casa durante i giorni più freddi, sfruttando per esempio le ore più calde della giornata e un appropriato abbigliamento invernale - spiega Antonino Reale, responsabile del pronto soccorso ed emergenza del Bambino Gesù - non aumenterà le probabilità di prendersi un bel raffreddore e, anzi, diminuiranno le occasioni di entrare in contatto con virus che attaccano le vie respiratorie". E' consigliata la classica vestizione 'a cipolla', è infatti opportuno quando si entra in ambienti più caldi alleggerirsi dei vestiti, in quanto la le eccessive variazioni termiche possono costituire un fattore favorente l'instaurarsi di infezioni, specie virali.

Anche se i bambini non gradiscono molto cappelli e guanti, coprire maggiormente le estremità evita un'importante dispersione termica. Per mantenere un'adeguata temperatura corporea è necessario un adeguato 'carburante' che produca energia termica. Per questo motivo, per far fronte alle diverse richieste metaboliche, si consiglia un maggior apporto calorico e un adeguato apporto di liquidi. Infine, per i bambini con patologie croniche quali cardiopatie o anemie croniche, in caso di freddo particolarmente intenso devono essere osservate maggiori precauzioni. E' quindi sconsigliato recarsi in montagna a quote elevate.

Salute: Lega Filo d'Oro, la 'cura dell'acqua' per i bimbi sordo-ciechi

(ASCA) - Roma, 29 gen - L'idroterapia, la 'cura dell'acqua' contro l'isolamento assoluto di chi non puo' vedere, sentire, parlare. E' il servizio avviato con successo dalla Lega del Filo d'Oro ''per facilitare e amplificare il processo di apprendimento sia motorio che comportamentale e agevolare la mobilita' e l'autonomia delle persone sordocieche''. Il 95% di cio' che apprendiamo viene infatti percepito attraverso la vista e l'udito, e chiudere gli occhi e tapparsi le orecchie non restituisce la piena percezione di cosa significhi essere sordociechi. L'idroterapia si rivela particolarmente efficace poiche' le caratteristiche dell'elemento acqua offrono ai disabili la possibilita' di apprendere cio' che non riescono in contesti diversi: favorisce i contatti, consente la postura in piedi anche ai bambini e, non ponendo ostacoli fisici, rassicura e rende liberi dalle paure. Da quasi cinquant'anni la Lega del Filo d'Oro assiste, educa, riabilita e reinserisce nella famiglia e nella societa' le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali provenienti da tutta Italia attraverso un'accurata sinergia fra differenti ambiti di intervento. Per sostenere l'attivita' e contribuire a finanziare per un anno le attivita' di fisioterapia e di idroterapia, terapie particolarmente impegnative e costose, presso il Centro di Osimo, dal 27 gennaio al 24 febbraio, e' attiva la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi con SMS solidale al 45502. Anche per questa campagna la Lega del Filo d'Oro puo' contare sul prezioso appoggio di Renzo Arbore, storico testimonial dell'Associazione. Il valore della donazione sara' di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e No'verca. Sara' di 2 euro per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa TeleTu eTWT e di 5/10 euro per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb. red/mpd

lunedì 28 gennaio 2013

Influenza: infettivologi, in arrivo il picco. Bimbi i piu' colpiti

(ASCA) - Roma, 28 gen - Ci siamo quasi: e' in arrivo la nuova ondata d'influenza e, ancora una volta, i bambini sono i piu' colpiti. Dopo la grave epidemia che ha interessato a gennaio gli Stati Uniti, il picco di malattia nel nostro Paese e' atteso nelle prossime tre settimane. Considerata la particolare virulenza, i pediatri raccomandano la vaccinazione sia per i bambini che soffrono di patologie croniche sia per i soggetti sani dai 6 mesi ai 5 anni d'eta'. In caso di contrazione del virus dell'influenza, ''no agli antibiotici e agli antivirali - sottolineano gli esperti della Societa' Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP) - a meno che non si verifichi una sovrainfezione batterica o non ci si trovi di fronte a casi di patologie croniche, mai comunque senza prescrizione pediatrica. L'influenza va trattata esclusivamente con farmaci sintomatici (che curano i sintomi di una malattia)''. Per alleviare i sintomi, ricordano i pediatri, sono utili anche semplici accorgimenti, quali il riposo in un ambiente confortevole, la somministrazione di antifebbrili, l'adozione di una dieta bilanciata con particolare attenzione ad un'adeguata integrazione dei liquidi e di un apporto calorico minimo, considerando anche la difficolta' del bambino ad alimentarsi''. E mentre si attende il picco dell'influenza, gli esperti di tutto il mondo si sono riuniti al Meeting di Hong Kong, promosso dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS), per definire in vista della prossima stagione epidemica, strategie condivise nella prevenzione dell'influenza, una malattia da non sottovalutare soprattutto nelle donne in gravidanza e nei pazienti con malattie croniche. L'incontro ha rappresentato un grande passo in avanti e ha determinato un vero e proprio spartiacque nella lotta all' influenza, la cui gestione, fino ad oggi, e' stata appannaggio del sistema sanitario di ogni singolo Paese. Durante l'incontro, e' stata sottolineata l'importanza della vaccinazione antinfluenzale in gravidanza, anche a seguito della recentissima pubblicazione sul New England of Medicine di uno studio norvegese che ha dimostrato il rischio di morte fetale associato all'influenza contratta durante il concepimento e la sicurezza della vaccinazione. Gli esperti hanno anche discusso la necessita' di effettuare studi di efficacia sulla vaccinazione antinfluenzale nel lattante con meno di 6 mesi di eta' che, sulla base di ricerche preliminari, sembra dare risultati simili a quelli che la vaccinazione avrebbe nell'anziano e che permetterebbe di ridurre le complicanze e i ricoveri legati alla malattia, molto frequenti nei primi mesi di vita. red/mpd

Cinema: slitta al 14/03 ''Il figlio dell'altra'' di Lorraine Levy

(ASCA) - Roma, 28 gen - ''Il figlio dell'altra'' di Lorraine Levy con Emmanuelle Devos (''Sulle mie labbra'', ''Coco avant Chanel''), Pascal Elbe', Jules Sitruk e Mehdi Dehbi, non uscira' come precedentemente annunciato il 7 febbraio ma il 14 marzo. ''Il figlio dell'altra'', che ha fatto molto discutere in Francia, e' stato presentato al 25* Festival di Tokyo, dove ha vinto il Gran Premio della Giuria e il Premio per la miglior regia. Durante la visita per il servizio di leva nell'esercito israeliano Joseph scopre di non essere il figlio biologico dei suoi genitori: appena nato, durante i bombardamenti della guerra del Golfo ad Haifa, citta' abitata da ebrei e arabi, e' stato scambiato per errore con Yacine, palestinese dei territori occupati della Cisgiordania. La rivelazione getta lo scompiglio tra le due famiglie, costringendo ognuno a interrogarsi sulle rispettive identita' e convinzioni, nonche' sul senso dell'ostilita' che continua a dividere i due popoli.

domenica 27 gennaio 2013

Cultura: Caligiuri presenta il libro per ogni nato, 'la Costituzione' dei bimbi calabresi

Catanzaro, 27 gen. - (Adnkronos) - "Gli atti costitutivi americani sanciscono il diritto alla felicita'. Il libro che abbiamo appositamente predisposto puo' rappresentare la 'Costituzione dei bambini calabresi'". Ad affermarlo e' l'assessore alla Cultura Mario Caligiuri che ha cosi' commentato il libro 'Una storia In Attesa" realizzato da Sandro Natalini e Maria Sole Macchia, due dei piu' importanti autori per bambini d'Italia, che ha come tema proprio la felicita'. Il libro e' stato realizzato dalla Regione Calabria per essere consegnato a tutti i bambini calabresi appena nati.

L'iniziativa 'Un libro per ogni nato' e' stata presentata dall'Assessore Caligiuri a Lamezia Terme presso la 'Fondazione Terina' alla presenza di sindaci, direttori scolastici oltre che dei Lions Club della Calabria e delle associazioni dei medici pediatri. "In Italia la lettura e' un'emergenza sociale. Nel nostro Paese ci sono 2 milioni di analfabeti, 15 milioni di semianalfabeti e 15 milioni di analfabeti di ritorno. Le conseguenze sono devastanti per la democrazia, l'economia e la legalita'. La lettura, dunque, dovrebbe essere una priorita' politica nazionale", evidenzia l'assessore.

Caligiuri, che ha portato i saluti del Presidente Scopelliti, ha sottolineato che "chi legge conosce piu' parole, chi conosce piu' parole ha piu' idee, chi ha piu' idee riesce ad avere una visione del mondo. Nelle case dove ci sono piu' libri le prestazioni scolastiche dei bambini sono migliori, e migliore sara' pure il percorso della loro vita. In Calabria nascono ogni anno 17-18mila bambini. Da marzo, ogni bambino nascera' metaforicamente con un libro in mano, che verra' consegnato ai propri genitori, con la collaborazione dei comuni e dei pediatri. La pubblicazione verra' anche presentata al 'Salone del libro per bambini' di Bologna, che e' la manifestazione piu' importante del settore in Italia. (segue)

venerdì 25 gennaio 2013

Salute: anti infiammatori Fans a rischio insufficienza renale bimbi?

(ASCA) - Roma, 25 gen - Un nuovo studio in via di pubblicazione sul Journal of Pediatrics riporta i risultati di un'indagine svolta sui bambini ricoverati in ospedale, nell'arco temporale di 11 anni e mezzo, a cui e' stata diagnosticata insufficienza renale causata dai FANS, i farmaci anti-infiammatori non steroidei, come l'ibuprofene e il naprossene, comunamente utilizzati per il trattamento del dolore e della febbre nei bambini. Jason Misurac e i suoi collaboratori della Indiana University School of Medicine e della Butler University hanno svolto un'analisi retrospettiva dei pazienti ricoverati al Riley Hospital for Children at IU Health, a cui fosse stata diagnosticata un'insufficienza renale. Dei 1015 pazienti considerati, 27 presentavano la patologia in associazione all'assunzione di FANS. Dei 27 pazienti affetti, il 78% aveva utilizzato FANS per meno di 7 giorni ed il 75% ne aveva assunto un dosaggio corretto. Nel 67% dei casi, la famiglia ha riferito che il bambino mostrava segni di disidratazione. Gran parte dei pazienti era teenager. Inoltre, i bambini al di sotto dei 5 anni di eta' sono risultati i piu' colpiti, presentando piu' spesso la necessita' di essere sottoposti a dialisi. Gli scienziati ipotizzano che tale frequenza sia dovuta ad una loro maggiore predisposizione agli effetti tossici dei medicinali FANS. Nessuno dei pazienti e' deceduto, ne' ha sviluppato condizioni gravi permanenti, ma il 30% di essi ha mostrato il persistere di lievi danni renali cronici. I costi delle cure associate all'insufficienza renale dovuta all'uso di FANS sono significativi, soprattutto considerato che si tratta di una condizione evitabile. In aggiunta a tali costi, occorre tenere conto di quello delle cure di lungo termine, dato che gli studi hanno mostrato che questi pazienti hanno sviluppato una maggiore predisposizione a malattie renali croniche. ''Questo studio sottolinea l'importanza di comprendere la storia delle insufficienze renali associate ai farmaci FANS, incluso il potenziale sviluppo di malattie croniche dei reni - sottolinea Misurac - i distributori dovrebbero continuare a fornire un'accurata preparazione ai pazienti e ai bambini''. red/mpd

Salute: Roma, domenica la JuniOrchestra suona per i bimbi dell'Umberto I

(ASCA) - Roma, 25 gen - Sono loro coetanei. Sono i piccoli degenti della Clinica Pediatrica del Policlinico Umberto I ai quali dedicheranno la loro musica. E sara' un concerto di beneficenza quello che il 27 gennaio (ore 19.00) nella Sala Santa Cecilia dell'Auditorium Parco della Musica vedra' protagonista la JuniOrchestra, l'orchestra dei ragazzi dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. I giovani musicisti, infatti, suoneranno per devolvere il ricavato della serata a favore del Reparto di Pediatria d'emergenza e terapia intensiva pediatrica del Policlinico. L'iniziativa e' mirata a ottenere fondi che consentano alla struttura ospedaliera di migliorare il livello qualitativo del proprio lavoro e di ridurre le difficolta' organizzative quotidiane. Diretta da Simone Genuini, la giovane compagine orchestrale di Santa Cecilia proporra' un programma musicale molto accattivante con un'antologia di brani celeberrimi di Haendel, Beethoven, Mendelssohn, Brahms. Elgar, Gardel e Badelt. La ''JuniOrchestra'' dell'Accademia di Santa Cecilia e' stata la prima Orchestra di bambini e ragazzi creata nell'ambito delle fondazioni lirico-sinfoniche italiane. Nata nel 2006 per volonta' del Presidente Bruno Cagli, e' attualmente composta da 250 strumentisti, suddivisi in quattro gruppi. I ragazzi vengono avvicinati al grande repertorio sinfonico ed eseguono musiche che spaziano da Rossini, a Mozart, Vivaldi, Tchajkovski, Bartok, Puccini, Beethoven e molti altri. Oltre a cio' i giovani musicisti si cimentano nel repertorio cameristico. La Juniorchestra si e' esibita in numerose occasioni alla presenza del Presidente della Repubblica o di altissime personalita' istituzionali in sedi come Il Quirinale, la Camera dei Deputati o il Campidoglio. red/mpd

Incendio in abitazione a Livorno: morto bimbo di 10 anni

Livorno, 25 gen. (LaPresse) - Un grosso incendio si è sviluppato all'alba di questa mattina all'interno di una palazzina di sette piani a Livorno, nel quartiere Salviano. Secondo quanto riferisce la questura, un bimbo di 10 anni è deceduto e altre 4-5 persone sono rimaste ferite, intossicate dal fumo o leggermente ustionate. Il piccolo era stato portato al Meyer di Firenze, mentre un adulto è stato portato all'ospedale di Pisa. Le cause ancora non sono state del tutto chiarite, ma dai primi accertamenti si pensa a una fuga di gas.

giovedì 24 gennaio 2013

Musica: Michel Buble' e sua moglie in attesa del primo figlio

Buenos Aires, 24 gen. (Adnkronos/dpa) - Il cantante canadese Michel Buble' e sua moglie, l'attrice argentina Lousiana Lopilato, sono in attesa del loro primo figlio. Lo ha annunciato su Facebook e Twitter la stessa Lopilato: "Mi piacerebbe condividere con voi questa grande gioia con cui Dio ha benedetto noi e le nostre famiglie. Ringrazio la mia famiglia per essermi stata vicina in tutti i momenti di ansia e per essersi presa cura di me", ha postato l'attrice sui social network, ringraziando gli amici.

La notizia della dolce attesa e' stata data attraverso un video in cui si sente in sottofondo la canzone 'Haven't Met You Yet'. Nel video c'e' anche l'ecografia che mostra lo stato di gravidanza e una foto della coppia, e termina con il messaggio: "Stiamo per avere un piccolo Buble'". La coppia si e' incontrata nel 2008, in occasione del concerto del cantante canadese al teatro Grand Rex di Buenos Aires. Si sono sposati con rito civile il 31 marzo 2011 e la cerimonia religiosa e' stata celebrata due giorni dopo.

Ricerca: genitori meno smart di bimbi di 8 anni, 95% in crisi da matematica

Roma, 24 gen. (Adnkronos Salute) - Genitori meno smart dei figli, almeno quando si tratta di somme, problemi e divisioni. Secondo una ricerca inglese destinata ad abbattere il morale di mamme e papà, infatti, il 95% dei genitori va in crisi di fronte a somme, divisioni e compiti di matematica assegnati alle elementari. E solo uno su 20 esegue in scioltezza i problemi assegnati ai figli dagli 8 ai 12 anni.

Insomma, su 2 mila volontari sottoposti a 10 tipici test di matematica destinati a bambini delle elementari, solo il 5% ha risposto correttamente. La ricerca, condotta dalla società britannica Pearson, evidenzia come a gettare in confusione i genitori siano anche i nuovi metodi di insegnamento adottati nelle classi dei figli.

Sia come sia, si legge sul 'Daily Mail', due genitori intervistati su tre hanno ammesso di essere riluttanti nell'aiutare i figli a fare i compiti di matematica. Questo perché, spiegano, hanno paura di confondere i pargoli per via dei 'vecchi sistemi' a cui sono abituati. Insomma, divisioni in riga e in colonna, griglie e altri 'rebus' mandano in confusione molti genitori. E ai piccoli non resta che cavarsela da soli.

mercoledì 23 gennaio 2013

Calcio: Beckham prova col Chelsea, ma e' il figlio Brooklyn

Londra, 23 gen. - (Adnkronos) - Beckham al Chelsea. Non David, ma suo figlio Brooklyn. Il 13enne primogenito dello Spice Boy ha effettuato un provino con i Blues, come scrivono i media inglesi. Beckham e' stato avvistato ieri a Cobham, nel centro tecnico del club londinese. La presenza del 37enne centrocampista, attualmente senza squadra, ha alimentato le voci relative ad un accordo imminente con i Blues. Invece, l'ex stella di Manchester United e Milan era sugli spalti per osservare il proprio 'erede'. Brooklyn e' abituato ad affrontare provini davanti all'illustre papa': lo ha gia' fatto in California con la maglia dei Los Angeles Galaxy, il team con cui Beckham ha vinto 2 titoli nella Major League Soccer.

Il provino sostenuto da Beckham junior ha ovviamente suscitato l'interesse dei bookmaker e in poche ore sono arrivate le quote per scommettere sul futuro dell'aspirante calciatori. A quanto pare Brooklyn se l'e' cavata bene e la sigla Ladbrokes, riferisce Agipronews, offre a 17,00 la possibilita' che il teenager firmi un contratto da professionista con i Blues prima dei 18 anni. Seguire le orme del padre al Manchester United entro il 2025 pagherebbe 26,00, il 7 sulla maglia (in una squadra qualsiasi) si gioca a 8,00, mentre la fascia di capitano della nazionale e' a 67,00.

Fecondazione: India vieta utero in affitto per coppie omosessuali e single

Roma, 23 gen. (Adnkronos Salute) - Stop ai viaggi della speranza in India per coppie omosessuali o single che vogliono avere un figlio con l'aiuto di una madre surrogata. Le nuove regole, trasmesse alle ambasciate straniere dalle autorità indiane per il 2013, limitano infatti il ricorso all'utero in affitto a coppie formate da un uomo e una donna, sposati da almeno due anni. E i futuri genitori devono fornire anche garanzie concrete che il loro Paese riconoscerà la nazionalità al bimbo nato da una madre surrogata, si legge sul quotidiano francese online 'Quotidien du medicin'. L'utero in affitto, legale in India da 10 anni, ha creato un vero e proprio business sanitario, attirando coppie omosessuali e single provenienti da Paesi dove questa pratica è vietata o è troppo cara, come gli Usa. Nel Paese asiatico, infatti, i costi per avere un bambino con questa tecnica sono almeno tre volte inferiori a quelli degli Stati Uniti: vanno dai 13.500 euro ai 22.500 euro, di cui solo 6.000 euro per la madre surrogata.

Salute: destino da centenarie per 4 bimbe su 10 nate nel 2013

Roma, 23 gen. (Adnkronos Salute) - Per le figlie del 2013 ci sono buone chance di 'imitare' il premio Nobel Rita Levi Montalcini - morta a 103 anni - almeno per quanto riguarda la longevità. Le bimbe nate quest'anno, infatti, in quattro casi su 10 arriveranno a spegnere 100 candeline, almeno secondo uno studio pubblicato su 'Bmj' online. A firmare la ricerca è John Appleby capo economista del King's Fund, che sottolinea come solo il 13% delle nate nel 1951 poteva arrivare a cento anni. Stando ai dati dell'Office for National Statistics britannico, invece, il 40% delle bimbe del 2013 potrà diventare una centenaria, e se il trend continuerà il 60% delle bimbe del 2060 supererà il secolo di vita. L'aspettativa di vita è più breve per i maschi, che comunque stanno guadagnando terreno, specie fra i ceti più benestanti. Appleby ha però sottolineato che nonostante l'attesa di vita si allunghi, questo non vuol dire che gli anni in più saranno in buona salute. Dunque si prospetta sempre di più un problema di risorse da destinare al numero crescente di anziani malati. "Vivere più a lungo è una cosa buona, ma non molto divertente se gli anni extra devono essere vissuti nel dolore e nel disagio", nota lo studioso. E se gli 'acciacchi' dei super-longevi rischiano di tradursi in pesanti costi sanitari in un futuro prossimo, lo stesso aumento della longevità sembra aver preso molti esperti di sorpresa, dal momento che ci si aspettava di aver raggiunto una sorta di plateau in questi anni. "Me se le persone vivono sempre più a lungo, cosa accadrà alla popolazione mondiale?", si chiede l'esperto, pensando comunque che sia molto improbabile vedere nei prossimi anni un rallentamento nella crescita del numero di abitanti del pianeta Terra. Uno scenario, quest'ultimo, che creerebbe seri problemi di sostenibilità: pochi giovani in età lavorativa si troverebbero a dover sostenere un gran numero di super-anziani.

martedì 22 gennaio 2013

Pediatria: tosse e raffreddore per 1,5 mln di bambini 'under 6 anni'

Roma, 22 gen. (Adnkronos Salute) - Tosse, raffreddore e mal di gola incombono in questi giorni su 1,5 milioni di bambini italiani sotto i sei anni. "Sono proprio i più piccoli, infatti, i più bersagliati dai malanni di stagione. Disturbi ai quali dobbiamo aggiungere la febbre (per 350 mila bambini), la congiuntivite (280 mila) e l'otite (150 mila)". Le stime arrivano dal pediatra di Milano Italo Farnetani, che spiega all'Adnkronos Salute come "l'influenza un po' in ritardo abbia finora lasciato largo spazio al virus della tosse e ai patogeni che bersagliano la gola".A essere più colpiti sono proprio i più piccoli, "che a causa delle caratteristiche anatomiche sono anche quelli che soffrono di più a causa di questi patogeni invernali. I bimbi nei primi anni di vita hanno infatti un ridotto canale naso-lacrimale, così l'infiammazione si concentra e si diffonde dalla gola al naso, sotto forma di rinofaringinte. Spesso poi, ed è un po' la novità di quest'anno, le lacrime che ristagnano favoriscono le congiuntiviti, e l'infiammazione coinvolge perfino l'orecchio con dolorose otiti", dice il pediatra, autore del volume 'Da 0 a 3 anni'. "Non solo, con il previsto peggioramento del clima e le temperature più fredde, la situazione nelle prossime settimane è destinata a peggiorare", prevede Farnetani. Cosa fare allora per proteggere i bambini da questi invisibili nemici? "Areare i locali in casa e a scuola, e portare fuori i bimbi al parco anche se fa freddo, purchè ben coperti - consiglia il medico - Inutile, invece, affannarsi a coprire le orecchie, non è il freddo ma l'infiammazione virale a causare le otiti. Occorre pulire spesso le secrezioni infette con fazzoletti usa e getta, lavare bene le mani del bambino e non lasciare in giro fazzoletti contaminati". E ancora: "Pulire bene le superfici e gli oggetti toccati dai bambini, curare in particolare l'alimentazione, che deve essere ricca di frutta e verdura fresche, ma anche l'idratazione del bambino, che con il freddo può sentire meno lo stimolo della sete. Infine mai mettere delle gocce in occhi od orecchie del piccolo senza sentire prima il pediatra - raccomanda - In caso di dolore, invece, sì al paracetamolo, che è un antinfiammatorio ma anche un potente antidolorifico. Per pulire gli occhi dalle secrezioni si può ricorrere a batuffoli di cotone bolliti in acqua".

Musica: il figlio di Pique' e Shakira nascera' oggi

Madrid, 22 gen. - (Adnkronos/Dpa) - Il figlio di Shakira e Gerard Pique' nascera' oggi. Lo ha annunciato il calciatore attraverso Internet senza fornire ulteriori dettagli. "Questo martedi' avremo il nostro primo figlio", ha scritto il giocatore del Barcellona nel suo profilo della rete social Instagram (http://dpaq.de/tkbAB). Gia' la scorsa settimana la coppia aveva condiviso su Internet l'annuncio dell'imminente parto che, stando ai mezzi di informazione spagnoli, avra' luogo nella clinica Teknon di Barcellona, cosa che il centro medico non ha ne' confermato, ne' smentito. I genitori della cantante colombiana e due dei suoi fratelli sono a Barcellona da dicembre per seguire la coppia dopo il parto.

Calcio: Pique'-Shakira, nascera' oggi il primo figlio

Barcellona, 22 gen. - (Adnkronos) - Il figlio di Shakira e Gerard Pique' nascera' oggi, lo ha annunciato il giocatore senza fornire ulteriori dettagli. "Martedi' avremo il nostro primo figlio", ha scritto il difensore del Barcellona su Instagram. La coppia aveva gia' condiviso la scorsa settimana attraverso i social network l'annuncio della nascita imminente, che secondo i media spagnoli avverra' nella clinica Teknon di Barcellona, e il centro medico non ha smentito ne' confermato. I genitori della cantante colombiana e due dei suoi fratelli sono a Barcellona da dicembre per stare vicini alla famiglia dopo la nascita.

Usa: bimbi iperattivi, in 9 anni impennate le diagnosi

Roma, 22 gen. (Adnkronos salute) - Negli Usa 'epidemia' di bimbi iperattivi. Il tasso dei piccoli con diagnosi di Attention Deficit Hyperactivity Disorder (Adhd) è aumentato drammaticamente tra il 2001 e il 2010, con un record per i bambini bianchi non ispanici. Lo testimoniano i numeri di uno studio del Kaiser Permanente Southern California pubblicato sulla rivista 'Jama Pediatrics', un lavoro che ha suscitato una serie di interrogativi legati al massiccio aumento di diagnosi fra i bambini. Lo studio ha esaminato le cartelle cliniche elettroniche di quasi 850.000 bambini di etnie diverse, tra 5 e 11 anni, seguiti nella struttura californiana tra il 2001 e il 2010. Si è visto che il 4,9% del totale, circa 39.200, aveva avuto una diagnosi di Adhd, con i bambini bianchi e quelli neri che hanno più chance di incappare nella diagnosi rispetto a ispanici e asiatici. Lo studio ha anche esaminato l'aumento dei tassi delle prime diagnosi: secondo i ricercatori si è passati dal 2,5% del 2001 al 3,1% nel 2010, un aumento relativo del 24%. "I nostri risultati suggeriscono che un gran numero di fattori possono influenzare i tassi di diagnosi di Adhd, compresi alcuni fattori culturali che possono influire sulle ricerche di un trattamento" da parte dei genitori, dice Darios Getahun, autore dello studio. Inoltre il lavoro ha rilevato che per i maschi sono tre volte maggiori le probabilità di una diagnosi di Adhd rispetto alle coetanee. Più possibilità anche per i bambini di famiglie con ridditi più elevati. "Se i motivi che sono all'origine dell'aumento dei tassi di Adhd non sono ancora ben compresi, una maggior conoscenza di questo disordine tra pediatri e genitori può aver portato alla crescita di diagnosi e trattamento", dice Getahun. I Cdc americani stimano che la sindrome da iperattività e deficit di attenzione colpisca il 4-12% dei bambini in età scolare, con costi sanitari che si aggirano tra 36 e 52 mld di dollari l'anno.

Usa: l'allarme, sempre più vaccinazioni in ritardo per bimbi piccoli

Roma, 22 gen. (Adnkronos Salute) - Genitori 'distratti' o critici in tema di vaccinazioni pediatriche. Secondo uno studio pubblicato oggi su 'Jama Pediatrics', i ricercatori del Kaiser Permanente hanno scoperto che il 49% dei bambini americani sotto i 24 mesi non ha ricevuto tutte le vaccinazioni raccomandate o non lo ha fatto rispettando il tempi previsti nel programma di immunizzazione nazionale dell'Acip (Advisory Commettee on Immunizations Prectices). I ricercatori hanno analizzato il Vaccine Safety Datalink per analizzare i dati di 323.247 bambini nati dopo il 2004. Le schede consentivano di quantificare il ritardo accumulato dai bambini rispetto agli appuntamenti vaccinali e le motivazioni, fra cui anche le scelte dei genitori scettici nei confronti dei vaccini. I bimbi che non hanno ricevuto l'immunizzazione per tempo sono stati considerati 'sottovaccinati'. "Se la grande maggioranza dei genitori negli Stati Uniti sceglie ancora di vaccinare i figli, un numero crescente è preoccupato per la sicurezza dei vaccini e ricorre a programmi di immunizzazione alternativi", spiega l'autore dello studio, Jason Glanz, del Kaiser Permanente's Institute for Health Research. "La comunità medica non ha molti dati su questi programmi alternativi, quindi speriamo che i risultati di questo studio offrano l'opportunità di esaminare la loro sicurezza ed efficacia". Ebbene, il numero di bambini vaccinati in modo improprio è aumentato in modo significativo durante il periodo di studio, e in un caso su otto i genitori dei bambini sottovaccinati hanno volutamente scelto di non aderire alle linee guida sulla vaccinazione dell'Acip. I programmi alternativi aumentano il tempo che intercorre tra le vaccinazioni o riducono il numero di immunizzazioni fatte in una sola seduta. Non solo, secondo i ricercatori i bimbi sottovaccinati sono anche meno spesso visitati dal proprio medico e hanno più probabilità di essere ricoverati in ospedali rispetto ai coetanei che hanno seguito il programma standard.

lunedì 21 gennaio 2013

Salute: Osp.Bambino Gesu' apre ambulatorio per aiuto ai neogenitori

(ASCA) - Roma, 21 gen - Perche' piange sempre? A cosa e' dovuto quello strano comportamento mai notato prima? Perche' rifiuta il cibo? Sembrano questioni banali che i genitori normalmente gestiscono da se'. Eppure, soprattutto per chi e' alle prime armi col mestiere di mamma e papa', ogni piccolo problema puo' rappresentare un ostacolo insormontabile. Per i genitori che ritengono di avere bisogno di un confronto e di un aiuto per la crescita e lo sviluppo del proprio bambino, e' nato a Roma, presso il Centro dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' di San Paolo Fuori le Mura (viale di San Paolo, 15), il primo ''Ambulatorio di attenzione precoce al bambino da 0 a 3 anni''. E' un ambulatorio di prima accoglienza per i genitori e per i bambini piccoli che possono avere problemi di sviluppo emotivo e del comportamento, che manifestino appena dopo la nascita disagi legati all'alimentazione, al ritmo veglia/sonno, difficolta' ad essere consolati o a interagire con chi li circonda. L'obiettivo e' fornire a mamma e papa' un aiuto tempestivo, accogliere le loro preoccupazioni, valutare priorita' e interventi adeguati al caso, prima che problemi superabili se individuati e affrontati tempestivamente si trasformino in situazioni piu' serie e di complessa gestione. L'attivita' di ascolto e orientamento e' effettuata da psicologi, psicoterapeuti dell'eta' evolutiva, logopedisti, terapisti della neuropsicomotricita' e si svolge nel corso di interventi brevi in ambulatorio ed eventualmente in Day Hospital in giornate e spazi dedicati. Nei primi due mesi di vita dell'Ambulatorio e' stata registrata una prevalenza di casi legati a disturbi alimentari precoci (difficolta' al momento dello svezzamento, evento simbolo della rottura del rapporto simbiotico con la mamma per l'acquisizione di maggiori autonomie), all'inserimento nel contesto scolastico, alla gestione dei piccoli in caso di separazione tra genitori e ai disturbi del sonno. L'ambulatorio e' attivo tutti i martedi' dalle 8.30 alle 11. Per prenotare un appuntamento si puo' contattare il Centro Unico Prenotazioni 06.68181. Tutte le informazioni su www.ospedalebambinogesu.it. red/mpd

sabato 19 gennaio 2013

Salute: Ido, bambini dislessici vivono male proprio ruolo in famiglia

(ASCA) - Roma, 19 gen - I bambini dislessici vivono male il proprio ruolo all'interno della famiglia e, se la disegnano, si rappresentano molto piu' piccoli rispetto alla loro eta' reale, eliminando spesso dall'immagine i fratelli e le sorelle. Inoltre, circa 1 bambino su 3 (il 31%) tende ad identificarsi con i genitori, che nel 60% dei casi risultano i personaggi piu' simpatici. Lo rivela uno studio dell'Istituto di Ortofonologia (IdO), condotto su 97 bambini con Disturbi specifici dell'apprendimento (Dsa), presentato oggi a Roma al XV convegno nazionale su 'Dislessie. Il ruolo della scuola nella complessita' degli apprendimenti', promosso dall'Istituto di Ortofonologia in collaborazione con l'istituto comprensivo Regina Elena. La ricerca dell'IdO ha rilevato che quando i soggetti dislessici ''si proiettano nella famiglia fanno emergere una modalita' piu' regressiva, presentandosi come si sentono realmente, ovvero piu' piccoli. Quando si rappresentano, invece, in una persona ( test figura umana) si disegnano come vorrebbero essere, piu' grandi e autonomi''. Quindi, questi bambini ''sono in grado di rispondere alle aspettative sociali - ha spiegato Magda Di Renzo, responsabile del servizio Psicoterapia Eta' Evolutiva dell'Ido - ma non presentano un'adeguata gestione sul piano emotivo. Sono soggetti - ha proseguito l'esperta - che sviluppano forme di conflittualita' indiretta, che vanno dalla distrazione all'opposizione, e che si caratterizzano per un atteggiamento piu' remissivo. In questo contesto, la famiglia si presenta ''dominata da relazioni piuttosto statiche e i genitori appaiono come figure idealizzate. Con questa affermazione - ha precisato la psicoterapeuta dell'eta' evolutiva - non voglio colpevolizzare nessuno, ma far comprendere che ad alcuni bambini occorrono genitori attenti alla loro particolare sensibilita'''. com-dab/

Cinema: New York Post, Mel Gibson padre dei figli di Jodie Foster?

Washington, 19 gen. (Adnkronos) - "E' Mel Gibson il padre dei figli di Jodie Foster?". A porsi questa domanda e' il tabloid 'New York Post', secondo cui l'attore e regista americano potrebbe essere il padre biologico di Charles e Kit, rispettivamente di 14 e 12 anni. A fare scattare il dubbio e' stata una frase pronunciata dall'attrice americana in occasione della cerimonia dei Golden Globe, a Los Angeles, in un discorso che ha fatto sensazione per la sincerita' con la quale ha parlato della sua omosessualita'. Gibson era al tavolo con i figli della collega e amica, e la Foster gli si e' rivolta durante il suo discorso dicendo: "lo sai, mi hai salvata anche tu".

Se cosi' fosse, suppone il tabloid americano, si spiegherebbe anche la particolare vicinanza della Foster all'attore quando venne accusato di antisemitismo e di abusi da Oksana Grigorieva, ex compagna di Gibson, dalla quale ha avuto l'ultimo degli 8 figli. "E' cosi' incredibilmente affettuoso e sensibile. Nel momento in cui l'ho incontrato sapevo che gli avrei voluto bene per il resto della mia vita", ha detto una volta la Foster parlando del loro legame. La loro amicizia risale al 1994 quando si incontrarono sul set di 'Maverick'. Poi Gibson ha anche recitato in 'The Beaver', pellicola diretta dalla Foster nel 2011.

La Foster non ha mai rivelato chi fosse il padre dei suoi due figli, che ha allevato assieme alla sua compagna Cydney Bernard, con la quale ha rotto nel 2008. L'attrice e regista ha ripetuto piu' volte di voler tacere finche' i figli non avranno 21 anni. Gli uffici stampa della Foster e di Gibson, conclude il tabloid, non hanno voluto commentare l'articolo.

Usa, bimba 'minaccia' amica con pistola bolle sapone: sospesa da asilo

Mount Carmel (Pennsylvania, Usa), 19 gen. (LaPresse/AP) - Sospesa dalla scuola materna perché ha minacciato una compagna con una pistola 'spara-bolle' di sapone. È successo in Pennsylvania, dove la frase della bambina di 5 anni è stata giudicata dalle autorità scolastiche di Mount Carmel una "minaccia terroristica". Il 10 gennaio la piccola aspettava lo scuolabus, quando avrebbe detto a un'amichetta di volerle sparare con la pistola rosa 'spara-bolle'. Per questo è arrivata la sospensione di 10 giorni, poi ridotti a due, ha spiegato l'avvocato Robin Ficker. Il legale è stato assunto dalla famiglia della bambina per opporsi alla decisione delle autorità scolastiche. Secondo i familiari, infatti, la scolara non aveva neppure con sè il giocattolo e tantomeno ha mai sparato con un'arma vera, essendo "la persona meno terrorista di tutta la Pennsylvania". L'avvocato del distretto scolastico, Edward Greco, ha fatto sapere che sul caso sono in corso verifiche.

venerdì 18 gennaio 2013

Salute: Bambino Gesu', arriva picco influenza. Ultimi giorni di vaccini

(ASCA) - Roma, 18 gen - E' in arrivo il picco dell'influenza. Quest'anno avra' una maggiore virulenza e interessera' una maggior parte della popolazione perche' sono presenti tre differenti ceppi, due dei quali assenti da qualche anno in Europa e quindi ''nuovi'' per buona parte dei soggetti, in particolare nell'eta' pediatrica che saranno quindi piu' esposti. A darne notizia, e' l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu'. ''Oltre all'ormai famoso virus H1N1 - spiegano gli esperti del nosocomio - in Italia il virus B e, molto meno che negli Stati Uniti dove sta facendo non pochi danni, il virus AH3N2. Tutti e tre i ceppi sono stati considerati nella formulazione del vaccino che puo' ancora per qualche giorno essere praticato con efficacia''. Pochi accorgimenti permettono di non correre inutili rischi, assicurano gli esperti dell'Ospedale Bambino Gesu': monitoraggio dell'andamento della malattia, ricorso al pediatra curante in caso di sintomi importanti e vaccinazione per i soggetti a rischio (cardiopatici, pneumopatici, pazienti affetti da fibrosi cistica e diabete). Quest'anno l'influenza si sta dimostrando piu' impegnativa rispetto agli ultimi 2 anni e interessera' oltre il 30% dei bambini e piu' del 10% degli adulti. E' importante consultare il medico in caso di sintomi importanti o che persistono troppo a lungo (oltre i 5 giorni), consigliano gli esperti. Si e' contagiosi dal momento in cui si contrae il virus e fino a 5-7 giorni dalla scomparsa dei sintomi. Per limitare il contagio e' utile lavare spesso le mani, coprire la bocca in caso di tosse e/o starnuti, usare fazzoletti di carta usa e getta, usare mascherine se esposti a contatto con altre persone non malate. I bambini che necessitano di ricovero perche' gravi e/o con complicanze, rappresentano una minoranza e l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' ne ha gia' accolti alcuni. com/gc

mercoledì 16 gennaio 2013

Ricerca: alcuni bimbi autistici 'superano' sintomi crescendo

Roma, 16 dic. (Adnkronos Salute) - Alcuni bimbi che da piccini avevano ricevuto un'accurata diagnosi di autismo, hanno perso i loro sintomi e la stessa diagnosi crescendo. I risultati dello studio dei National Institutes of Health su 112 bambini sembrano sfidare la convinzione diffusa che l'autismo sia una condizione permanente. Dunque, anche se non conclusivi, i dati pubblicati sul 'Journal of Child Psychology and Psychiatry' suggeriscono che almeno alcuni bambini potrebbero superare l'autismo con la crescita.

Ma gli stessi esperti invitano alla cautela: occorre molto più lavoro per riuscire a spiegare questi risultati. Il team di Deborah Fein dell'Università del Connecticut ha studiato 34 bambini con diagnosi di autismo nella prima infanzia, che crescendo hanno ottenuto gli stessi risultati di altri 34 compagni di classe non affetta di autismo. I test cognitivi e l'osservazione, nonché le relazioni da parte dei genitori e della scuola, mostrano come i bambini del primo gruppo a un certo punto fossero indistinguibili dai loro coetanei. In pratica, non presentavano più segni di difficoltà di linguaggio, comunicazione o interazione sociale.

A titolo di confronto, i ricercatori hanno studiato altri 44 bambini della stessa età, sesso e QI non verbale, che avevano avuto una diagnosi di autismo "ad alto funzionamento". E' risultato chiaro che i bambini del gruppo risultato ottimale - quelli che non avevano più segni riconoscibili di autismo - avevano avuto più lievi deficit sociali rispetto al gruppo ad alto funzionamento nella prima infanzia, anche se presentavano altri sintomi di autismo, come comportamenti ripetitivi e problemi di comunicazione altrettanto severi. I ricercatori sono anche tornati a controllare l'accuratezza della diagnosi originale dei bambini, ma non hanno trovato motivi per sospettare imprecisioni.

I ricercatori dicono che ci sono un certo numero di possibili spiegazioni per le loro scoperte. Potrebbe essere che alcuni bambini crescendo abbiano superato la loro condizione, o forse sono stati in grado di compensare le difficoltà causate dal disturbo. Secondo Thomas Insel, direttore del National Institute of Mental Health, "anche se la diagnosi di autismo non viene di solito persa nel corso del tempo, i risultati suggeriscono che vi è una gamma molto ampia di possibili esiti".

"I report successivi dovrebbero dirci qualcosa di più sulla natura dell'autismo e sul ruolo della terapia e di altri fattori per l'esito a lungo termine di questi bambini", aggiunge Insel. Ma secondo Judith Gould, direttore del Lorna Wing Center per l'autismo della National Autistic Society le cose non stanno proprio così: "L'autismo è una disabilità permanente che colpisce il modo in cui le persone comunicano e interagiscono con gli altri. Questo studio sta esaminando un piccolo campione di persone con autismo ad alto funzionamento e vorremmo invitare la gente a non saltare a conclusioni affrettate circa la natura e la complessità dell'autismo, nonché la sua durata".

"Con una terapia intensiva e il sostegno è possibile, per un piccolo sottogruppo di individui con autismo ad alto funzionamento, arrivare a imparare i comportamenti di coping e le strategie per 'mascherare' la loro condizione di base e cambiare i punteggi nei test diagnostici utilizzati in questo ricerca". Insomma, alla fin fine "questa ricerca - conclude l'esperta - conferma che una diagnosi di autismo di solito non si perde nel corso del tempo ed è importante riconoscere il sostegno di cui le persone con autismo hanno bisogno per vivere e raggiungere il loro pieno potenziale".

Salute: Ido su dislessia, tutti i bambini possono migliorare

(ASCA) - Roma, 16 gen - ''Per sviluppare una diagnosi di dislessia deve essere compromessa la tecnica di lettura. Per soddisfare questa diagnosi sono alterate sia la correttezza, che la velocita', ma la qualita' dell'errore commesso ci da' molte informazioni sul funzionamento alterato che ha determinato l'errore''. Lo spiega la logopedista Francesca Sgueglia, del servizio di valutazione dell'Istituto di Ortofonologia (IdO), che sabato trattera' il tema 'L'interpretazione degli errori. Gli strumenti compensativi in una dimensione qualitativa' al XV convegno nazionale dell'IdO sulle 'Dislessie', in programma a Roma presso l'Istituto Regina Elena in via Puglie n.4 dalle ore 9 alle 18. ''Una prova standardizzata di lettura - ha proseguito la logopedista - prevede che un bambino legga 297 sillabe in un minuto e venti secondi. Un tempo che puo' estendersi, rimanendo nella norma, fino a due minuti e quarantacinque secondi. Un bambino di quarta elementare con un Disturbo specifico dell'apprendimento (Dsa) severo - ha illustrato Sgueglia - legge 147 sillabe in due minuti e quarantacinque secondi, dunque 8 righe nel tempo massimo consentito''. Questo accade per motivi diversi e anche perche' ci sono dei bambini ''molto ansiosi che pur di non fare errori rallentano talmente l'atto di decodifica che leggono lettera per lettera. La correttezza sara' buona - ha aggiunto Sgueglia - ma destrutturano la morfologia della parola. Inoltre, una lettura sillabata gli rendera' molto complessa la comprensione del testo''. Nei casi clinici, secondo Sgueglia, c'e' una caratteristica comune: ''Sviluppo intellettivo nella norma ed elevati livelli d'ansia. Tutti i bambini hanno un disturbo iperansioso''. Per questo motivo, un corretto approccio terapeutico ''deve prevedere un intervento in ambito psicologico e un intervento in ambito specialistico e didattico, in modo da creare un contesto motivante in cui il bambino possa sperimentare le proprie capacita' e riconoscere i propri limiti favorendo l'autonomia organizzativa''. Si deve lavorare ''in modo intenso sulla consapevolezza dell'errore - ha spiegato la logopedista - il bambino l'errore lo deve conoscere per poterlo riconoscere fino al raggiungimento di una capacita' di autocorrezione: questo e' uno dei principali obiettivi nei Dsa e in particolare nei disortografici''. Gli strumenti compensativi e dispensativi ''devono essere appropriati al livello scolastico e alle capacita' del bambino. Bisogna garantire il massimo rendimento concettuale-contenutistico e non penalizzarli sul piano didattico. Se questi strumenti (pc, registratore, audiolibri) - ha sottolineato Sgueglia - vengono applicati a tutti e troppo presto il soggetto non migliorera' nell'atto della letto- scrittura. Nei Dsa, invece, tutti i bambini possono migliorare e si puo' arrivare ad un ottimo livello di compensazione, ma ci vuole prudenza nell'attivazione di tali misure. Se si da' tutto a tutti in modo indiscriminato creeremo una societa' di analfabeti e dislessici''. I docenti dovranno quindi ''essere formati - ha concluso la logopedista dell'e'quipe di specialisti dell'IdO - per poter comprendere da dove ha origine quello specifico disturbo dell'apprendimento di quel bambino e come deve essere definito un piano didattico personalizzato''. Al convegno verranno presentati anche i risultati di uno studio dell'IdO relativo a un nuovo filone di ricerca che riguarda i disturbi di apprendimento e le relazioni parentali, cercando di comprendere perche' i bambini con Dsa non raggiungono quelle autonomie di base che precedono la scolarizzazione. com-dab/

Cinema: I Miserabili, mamma Hathaway gia' nel ruolo della figlia Anne

(ASCA) - Roma, 16 gen - Anne Hathaway e' stata candidata agli Oscar come Migliore attrice non protagonista per ''Les Miserables'', ma l'attrice era in realta' letteralmente cresciuta con questa musica, infatti anche la madre aveva lavorato con lo stesso produttore. Il legame di Anne Hathaway con il progetto e' infatti cominciato molto prima che i realizzatori del film la contattassero per fare un provino per il ruolo di Fantine. Quando Hathaway aveva sette anni, Cameron Mackintosh aveva scelto sua madre per la tournee nazionale negli Stati Uniti di Les Miserables nel ruolo di una ragazza della fabbrica; aveva anche interpretato Fantine varie volte durante il periodo in cui e' rimasta nella compagnia. L'attrice nelle note di produzione segnala poi la difficile preparazione per il ruolo: ''Nel corso di cinque settimane, ho perso circa 11 chili. E' stato molto intenso e molto estremo e, ad essere onesta, se mi fossi fermata a pensare veramente a quello che stavo facendo, mi sarebbe probabilmente sembrato troppo difficile. Sapevo che c'era un momento in cui tutto sarebbe finito, e tutto quello che avevo bisogno di fare era tenermi su di morale e concentrarmi su quel momento. Mi sono aiutata pensando che stavo interpretando una martire. Per cui ogni tipo di sofferenza che provavo non la sentivo come tale. La sentivo come lei, e questo cambiava tutto all'istante''.

martedì 15 gennaio 2013

Cinema: Gilles Bourdos, dal padre al figlio il mio omaggio ai 'Renoir'

Roma, 15 gen. - (Adnkronos) - Una giovane modella, Andre'e Heuscling, Auguste Renoir il pittore, Jean, il figlio regista. Una donna, due uomini. Un triangolo amoroso. Arte, passione, volutta'. Tra luci e ombre. Il regista francese Gilles Bourdos ha dedicato il suo ultimo film ai 'Renoir' partendo dal ritratto dell'ultima, giovane modella di Auguste Renoir (interpretato da Michel Bouquet), Andre' Heuschling (nel film Christa Theret), diventata poi la prima moglie del regista di 'La regle du jeu' (l'attore Vincent Rottiers). ''Il racconto di un'eredita' artistica, tra padre e figlio, attraverso la passione per una fanciulla'', ha spiegato al settimanale francese 'Point de vue', il regista Gilles Bourdos.

''E' questo il cuore della mia opera. Una straordinaria occasione -ha sottolineato- per raccontare gli ultimi giorni di un pittore e i primi passi di un gigante del cinema. Auguste, nonostante la malattia, l'artrosi che gli aveva deformato le mani, ha celebrato sino alla fine dei suoi giorni la volutta', la femminilita'. Scovolgente, affascinante. E' quello che, in fondo, ho voluto riportare nel mio film''. Nella pellicola Gilles Bourdos, parla naturalmente dei rapporti tra padre e figlio. ''Complessi, sfaccettati, difficili da descrivere''.

Una relazione schiacciante, comunque -ha spiegato ancora-. Anche se Renoir padre si mostrava particolarmente sollecito e affettuoso nei confronti del figlio. L'importante era non disturbarlo quando lui dipingeva. La storia di questi due uomini e' fantastica. E' cominciata a Limoges -ha proseguito il regista francese- con un fanciullo che dipingeva sulle porcellane e si conclude con suo figlio a Beverly Hills, tra Chaplin e i grandi di Hollywwod. Insieme coprono due guerre mondiali, insieme rappresentano due tra le maggiori arti del XX secolo. Cinema, pittura. La storia dell'arte o semplicemente la storia dell'umanita'''.

Influenza: California graziata ma e' record per virus 'killer' dei bimbi

Milano, 15 gen. (Adnkronos Salute) - Un virus respiratorio particolarmente pericoloso per i bambini sta allarmando la California, al momento 'graziata' dall'epidemia di influenza che ha travolto 47 Stati americani su 50. Mentre monitorano l'evoluzione dei virus stagionali, per i quali nelle prossime settimana si attende comunque un aumento dei casi, le autorità sanitarie dello Stato del sole sono alle prese con un'altra emergenza: il virus respiratorio sinciziale (Rsv), considerato un potenziale 'killer' bimbi per i suoi effetti tipicamente gravi in età pediatrica. "Stiamo registrando i più alti livelli di Rsv mai visti finora", afferma Jonathan Fielding, direttore del Dipartimento di salute pubblica della contea di Los Angeles. "Siamo particolarmente preoccupati per i bambini piccoli", ammette l'esperto.

Molte delle persone che si rivolgono agli ospedali locali per sintomi simil-influenzali, spiega Fielding, in realtà hanno il virus respiratorio sinciziale. Secondo i dati dell'ultimo rapporto - sottolinea il 'Los Angeles Times' online - la prevalenza del Rsv alla fine di dicembre era la più alta riportata negli ultimi tre anni. Complessivamente, durante la stagione influenzale in corso 460 persone sono risultate positive all'infezione polmonare, 143 delle quali solo nell'ultima settimana del 2012. Mentre negli adulti il virus respiratorio sinciziale provoca sintomi simili a quelli di una classica influenza, ricorda lo specialista, nei bimbi più piccoli può avere conseguenze estremamente gravi. Specie se nati prematuri, i bambini colpiti manifestano febbre, tosse grave, respiro corto e cianosi, con possibili complicanze come infezioni alle orecchie, bronchiti e polmoniti.

Se il virus respiratorio sinciziale sembra accanirsi soprattutto con la 'Città degli angeli', si sta diffondendo anche in altre aree del Paese parallelamente al norovirus, responsabile dell'epidemia di vomito che insieme all'influenza sta dilagando sulla costa Est degli Usa. Ma sulla costa opposta, i medici di Los Angeles testimoniano che anche in città il norovirus sta colpendo più duro rispetto allo stesso periodo degli anni passati.

Intanto la comunità scientifica americana sta cercando di capire quali potrebbero essere le ragioni di una stagione influenzale così cattiva come quella in corso. L'ipotesi avanzata da Thomas Frieden, direttore del Cdc di Atlanta, è che il contagio si sia diffuso tanto rapidamente anche a causa dell'esercito di persone che nelle scorse settimane hanno affollato gli ambulatori medici per colpa del norovirus, dello stesso virus respiratorio sinciziale o anche per un semplice raffreddore.

Sharon Orrange, medico internista e docente alla Keck School of Medicine dell'University of Southern California, tiene a sottolineare infine l'errore in cui incorrono molti pazienti, che magari si ammalano dopo essersi sottoposti alla vaccinazione antinfluenzale e quindi puntano il dito contro l'iniezione-scudo: "Loro credono che sia stato il vaccino a farli ammalare, ma non è assolutamente così. La colpa è di un altro virus", diverso da quelli contenuti nel vaccino, dunque "la verità è che si sarebbero ammalati comunque", assicura l'esperta.

Cosenza, ha abusato per 10 anni della figlia adottiva, arrestato orco

Cosenza, 15 gen. (LaPresse) - Nel corso della mattinata i carabinieri di Cosenza hanno tratto in arresto un cinquantenne cosentino, per violenza sessuale continuata aggravata nei confronti della propria figlia adottiva, minore. I fatti risalgono al 2003, quando una giovane coppia cosentina si recò in Bielorussia per un'adozione. Dopo una serie di contatti i coniugi ottennero l'affidamento di due bambine, rispettivamente di 9 e 10 anni, rinchiuse sin dalla tenera età in un orfanotrofio. Nel corso del periodo di frequentazione, della durata di un mese, le bimbe hanno dormito alternativamente con uno dei futuri genitori. Già in questi frangenti, l'uomo ha iniziato ad abusare della più piccola delle due. Una volta ottenuta l'adozione e con il rientro in Italia, l'orco, con assidua morbosità, ha continuato ad abusare della bambina, sottoponendola a ogni tipo di violenza sino alla maggiore età. Un incubo protrattosi per quasi un decennio. Le testimonianze raccolte, il "diario degli orrori" recuperato, i riscontri effettuati si sono conclusi con l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico del mostro.

Torino, uccide moglie e figlia nella notte, poi si costituisce

Torino, 15 gen. (LaPresse) - Ha ucciso moglie e figlia nel cuore della notte a colpi di martello e coltellate. Poi si è costituito. E' successo a Cavour (Torino) intorno alle 3. Franco Pons, 68 anni, in preda a un raptus, ha ucciso così la moglie, Maddalena Livatino, 64, e la figlia Barbara, di 43 anni, nella loro casa in via Alighieri 40 a Cavour. L'uomo si è costituito poi intorno alle 5 dai carabinieri di Pinerolo. Sono in corso le indagini per capire dinamica e movente.

lunedì 14 gennaio 2013

Salute: il fast-food favorisce l'asma in adolescenti e bambini

(ASCA) - Roma, 14 gen - Bambini e adolescenti che mangiano troppo di frequente fats-food rischiano maggiormente di ammalarsi di asma. E' quanto e' emerso da uno studio dell'International Study of Asthma and Allergies in Childhood (ISAAC), lanciato nel 1991 su circa mezzo milione di teen-ager fra i 13 e i 14 anni e bambini fra i sei e i sette anni e le loro abitudini alimentari. Secondo la ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati su Thorax, giornale dell'associazione dei medici bitannici, tre o piu' pasti a base di fast-food ogni settimana aumentano il rischio di asma del 39% negli adolescenti e del 27% fra i bambini, oltre all'aumento di possibilita' di eczemi e riniti gravi. Al contrario, tre o piu' porzioni di frutta a settimana portano a una riduzione dell'11% e del 14% delle possibilita' di contrarre queste malattie. (fonte AFP). red-uda/

venerdì 11 gennaio 2013

Influenza: ceppo particolarmente aggressivo in Usa, morti 21 bambini

(ASCA) - Roma, 11 gen - Oltre 2.200 ricoveri in tutto il Paese per un ceppo particolarmente aggressivo di influenza che negli USA ha gia' provocato la morte di almeno 21 bambini dall'inizio di dicembre a oggi. Secondo i dati diffusi dalle autorita' americane, il virus influenzale (un misto fra i ceppi H1N1 e H3N2) si e' gia' propagato in 47 Stati e il vaccino lo ha bloccato, finora, solo nel 62% dei casi anche se riduce il rischio di complicazioni. L'influenza e' molto dura da combattere, ci vogliono anche due settimane per arrivare alla guarigione e spesso degenera in polmonite. Solo a Boston, l'area piu' colpita, ci sono gia' stati 12 morti. Le autorita' USA hanno invitato tutta la popolazione a vaccinarsi e a restare a casa ai primi sintomi. red/mpd

Sanita': Zingaretti, disastro figlio cattiva politica Regione

(ASCA) - Roma, 11 gen - ''Il disastro che si sta abbattendo sulla sanita' del Lazio e' figlio della storia di questa Regione e della cattiva politica che spesso l'ha governata. E' la storia di una lunga stagione di malasanita', nella quale il debito cresceva senza essere contabilizzato fino a diventare un macigno di oltre 10 miliardi sulle nuove generazioni, perche', ai tempi della giunta Storace, non venivano presentati nemmeno i bilanci delle Asl''. E' quanto afferma Nicola Zingaretti, candidato alla presidenza della Regione Lazio, in un intervento pubblicato sul suo sito internet dal titolo 'Un nuovo modello per la sanita' del Lazio'. ''Ed e' la storia di una cattiva gestione - aggiunge Zingaretti - ben presente ai cittadini che hanno sperimentato l'abbassamento del livello dei servizi e nota anche allo stesso governo, persino al governo Berlusconi, che in piu' riprese ha bocciato l'operato del Commissario Polverini, bloccando parte dei trasferimenti economici dello Stato''. ''Mancano visione strategica e programmazione - conclude Zingaretti - quanto capacita' gestionale e controllo della spesa, dalle attivita' sanitarie al sistema di acquisti di beni e servizi. Si e' praticamente affossata anche la centrale unica degli acquisti, pensata per limitare gli sprechi o la corruzione. Il Lazio e' una delle poche Regioni italiane che non ha nemmeno comunicato alla Corte dei Conti a quanto ammonta per il 2011 il debito delle Asl e degli ospedali relativo ai propri fornitori di beni e servizi''. com/gc

giovedì 10 gennaio 2013

Tv: Belen, mio figlio si chiamera' Santiago, nascera' a Milano

Firenze, 10 gen. - (Adnkronos) - Il figlio si chiamera' Santiago, il nome lo ha scelto lei, e nascera' a Milano. Lo assicura la showgirl argentina Belen Rodriguez, a Firenze per debuttare come stilista a Pitti Immagine Uomo. Conversando con i giornalisti, Belen ha confidato di portare ''spesso la mano sulla pancia, e' un gesto che non riesco a trattenere, mi sveglio cosi' anche la notte. Penso che sia un gesto come se la mano fosse una fascia''.

Quanto al nome del piccolo, che aspetta dal compagno Stefano De Martino, la showgirl rivela: ''L'ho scelto io, e' un nome che ho sempre desiderato, da quando avevo 17 anni''. Santiago, se tutto andra' come programmato, ''nascera' a Milano - svela Belen - sono decisioni, come dire, che vengono dall'alto. Almeno, stiamo pianificando il parto a Milano, poi se mi si rompono le acque, ad esempio a Roma, partoriro' a Roma''.

Fecondazione: Brasile, donna di 51 anni partorisce nipotine gemelle

Roma, 9 gen. (Adnkronos Salute) - Una donna di 51 anni, madre di tre figli, ha partorito le sue due nipotine gemelle a Goiânia, in Brasile. La donna, Maria da Gloria, casalinga, ha accettato di prestare l'utero e gli ovuli a sua figlia Fernanda, che non era in grado di avere bambini. Fernanda, infatti, era stata sottoposta a un intervento di rimozione dell'utero quando era adolescente. Così la madre ha accettato, dopo una serie di controlli medici, di diventare la madre surrogata dei suoi nipoti, ed è riuscita a restare incinta al secondo ciclo di fecondazione. Sottoposta a un cesareo quattro settimane prima del termine della gravidanza, la donna ha partorito due bimbe sane, chiamate Emmanuel e Julia.

"Non potrei essere più felice", ha detto alla stampa locale Fernanda Medeiros, 34 anni. La neomamma, riferisce il 'Daily Mail', ora sarà sottoposta a un trattamento per indurre l'allattamento, dal momento che spera di riuscire a dare il suo latte alle piccole.

mercoledì 9 gennaio 2013

Cinema: la figlia di Klaus Kinski rivela, 'mio padre abusava di me'

Roma, 9 gen. (Adnkronos) - L'attrice teatrale Pola Kinski, figlia dell'attore tedesco Klaus Kinski, morto nel 1991, ha dichiarato sul settimanale tedesco 'Stern', che suo padre ha abusato di lei sessualmente durante tutta la sua infanzia e adolescenza. "Anche quando ho cercato di difendermi, gridandogli che non volevo - ha affermato l'attrice, sorellastra di Nastassja Kinski - a lui non importava niente".

La Kinski ha raccontato tutto, per la prima volta, in un libro biografico che uscira' prossimamente in Germania, dal titolo 'Kindermund' ('Parole di un bambino'). L'attrice ha inoltre affermato di aver scritto quest'opera in risposta alla venerazione che si e' formata intorno al padre, considerato un attore geniale soprattutto per le sue interpretazione di personaggi psicopatici. "Io non riuscivo davvero a capacitarmi: 'Tuo padre! Geniale! Un genio! Io l'ho sempre amato!'- ha spiegato l'attrice - Soprattutto dopo la sua morte questa adorazione e' andata crescendo".

La Kinski, che ha vissuto tutta la sua infanzia con la paura perenne del padre, ha inoltre affermato di non averlo mai considerato un attore: "Quando lo vedevo nei film, mi sembrava esattamente come era a casa. Si e' aprofittato di tutti. Non ha mai avuto rispetto per nessuno". Klaus Kinski, morto negli Stati Uniti all'eta' di 65 anni, e' stato uno degli attori preferiti di Werner Herzog, per il quale ha recitato in 'Nosferatu, il principe della notte' e in 'Woyzeck'. Kinski ha avuto tre figli, nati da tre diverse relazioni.

martedì 8 gennaio 2013

Usa, polemica per show su rapper che ha 11 figli con 10 donne diverse

Pasadena (California, Usa), 7 gen. (LaPresse/AP) - È polemica per la serie televisiva sulla vita del rapper Shawty Lo, che ha 11 figli con dieci donne diverse, realizzata dalla rete Oxygen. Il Parents Television Council ha chiesto all'emittente di rinunciare alla trasmissione, definendo lo show intitolato 'All My Babies' Mamas' (Le mamme di tutti i miei bimbi) come "irresponsabile in maniera grottesca". La richiesta del gruppo arriva dopo la petizione lanciata della scrittrice Sabrina Lamb, che ha raccolto oltre 20mila firme contro la trasmissione.

lunedì 7 gennaio 2013

Salute: fatina scaccia-tosse e trucchi per aerosol a bimbo senza lacrime

Roma, 7 gen. (Adnkronos Salute) - In piena stagione invernale, tra tosse, catarro e raffreddore, spesso è necessario far fare al bambino un ciclo di aerosol. Ma spesso i genitori impegnati nel rispettare le prescrizioni del pediatra si trovano di fronte a pianti e strepiti. "Le terapie inalatorie - spiegano gli esperti delle Terme Pompeo a Ferentino - non hanno uguali per la cura delle malattie respiratorie: dal comune raffreddore alla tosse, dalle più gravi sinusiti alle bronchiti e polmoniti, il pediatra tenderà sempre a prescriverlo, nonostante la difficoltà dei bambini a sottoporsi a questo tipo di trattamenti". Ecco che raccontare la storia della fatina scaccia-tosse o fare il trattamento davanti allo specchio può aiutare mamme e papà a 'superare' le resistenze dei baby-pazienti.

"Il copione di molte famiglie vede bambini urlanti e genitori afflitti e combattuti tra la somministrazione dei farmaci e il cedimento al capriccio. E allora si dà il via alla ricerca di trucchi e stratagemmi per aiutare i piccoli malati a vivere meglio il contatto con la mascherina e a trascorrere quei dieci/quindici minuti di aerosol senza disperarsi. Innanzitutto - raccomandano gli esperti - è importante sapere che esistono in commercio aerosol silenziosi, ad ultrasuoni, che hanno però l’inconveniente di non essere adatti a tutti i tipi di patologie e di farmaci. Perciò se si deve acquistare un macchinario nuovo chiedere consiglio al pediatra. Altrimenti, se si ha già in casa la macchina tradizionale, si badi alla pulizia dei suoi componenti e del filtro. La reazione dei bambini nei confronti della macchinetta cambia a seconda dell’età ma l’insofferenza verso la somministrazione di questo tipo di terapia accomuna tutte le fasi della crescita".

Ecco alcuni dei suggerimenti di Terme Pompeo per affrontare al meglio il momento dell’aerosol. "Cominciamo con lo sconsigliare due usanze molto diffuse. Non serve fare l’aerosol quando il bimbo dorme - spiegano gli esperti - e nemmeno è indicato mettere la fiala nell’umidificatore. La soluzione va inalata con la bocca e con respiri profondi quindi non mentre si dorme. Diffondendo poi il vapore con l’umidificatore c’è troppa dispersione e la quantità di farmaco che arriva nei polmoni del bambino è troppo bassa per avere efficacia, soprattutto nelle fasi acute".

Quando i bambini sono molto piccoli (fino ai sei mesi) e quindi limitati nei movimenti, si può pensare di tenerli in braccio e legare la mascherina alla testa in modo tale che anche se si muovono un po’ o piangono, questi continuino a respirare la soluzione. Se il capriccio è insostenibile, si può pensare anche di togliere la mascherina e tenerla vicina alla bocca. Meglio se si è in due. "Un modo originale per eseguire il trattamento è davanti allo specchio (per esempio del bagno) per controllare la posizione", tenendo il bambino in braccio o nel marsupio. In questo modo il bimbo è completamente a contatto con il corpo materno e si tranquillizza.

E ancora: intrattenerlo con una canzoncina, preferibilmente tranquilla e allegra che sovrasti il rumore dell’apparecchio mentre il piccolo respira, è un buon modo per passare il tempo. Eventualmente si può togliere la mascherina e far mordicchiare al bimbo il tubo: se è già in fase dentizione gradirà un oggetto duro da mettere in bocca e il trattamento meno fastidioso. Dai 6 mesi in poi bisogna dare sfogo a tutta la fantasia per trovare un modo che renda accettabile e meno critico il momento dell’aerosol. Se funziona, si può continuare con la strategia dello specchio: il bambino sarà molto attratto e distratto dalla sua figura e da quella della mamma riflessa, che lo terrà sempre in braccio, nel marsupio o, se più grande, nel seggiolone.Con le costruzioni in equilibrio sulla macchina dell’aerosol si può fare una torre e vedere quando cade con le vibrazioni dell’apparecchio stesso.

Stessa cosa con le macchinine, bamboline o pupazzetti; l’importante è che il divertimento sia farle cadere per terra. Forse poi non tutti sanno che l’aerosol si può trasformare in un aereo che vola dalla bocca del genitore a quella del bambino. Poi inizia a fare rifornimento, atterra, decolla, quasi sempre, sul visino del bambino. Esiste poi la soluzione tv: anche se non a tutti piace, è un sistema che funziona per quei bambini che si distraggono davanti al cartone animato.

"Per i più tecnologici si può provare il metodo youtube - dicono gli esperti - da ascoltare in cuffia. Il volume però non deve essere alto. Il bambino sarà distratto dalla novità delle cuffie e per un po’ funzionerà. Infine bimbi e bimbe un po' più grandi si possono distrarre con un libro, bellissimo, da leggere solo quando si fa l’aerosol. Utile anche far fare l'aerosol al peluche o alla bambola: il principio dell’imitazione di solito funziona anche se dopo un po’ annoia quindi si consiglia prenderlo in considerazione solo per brevi periodi".

E ancora: "C'era una volta una fatina buona che faceva passare la tosse: raccontare storie legate alla pratica dell’aerosol, ad esempio che la fatina buona dentro il nebulizzatore fa passare la tosse, una fatina che non si vede perché è fatta di pasta di nuvola (vapore)". Altro suggerimento: trovare un gioco divertentissimo da fare solo prima e dopo l’aerosol. Anche qui ci vorranno un paio di giorni per abituarsi ma poi il bambino man mano che crescerà legherà il divertimento all'aerosol.

Cantare canzoncine insieme: la mamma metterà le mani davanti alla bocca, producendo così un suono ovattato invitando il bambino a riprodurre lo stesso timbro sonoro cantando dentro l’aerosol. È fondamentale "che i genitori non cedano ai capricci: la loro salute vale di più", concludono gli esperti.

venerdì 4 gennaio 2013

Influenza: H1N1, in Sardegna contagiate altre 5 persone. 2 sono bambini

(ASCA) - Cagliari, 4 gen - Altre 5 persone (di cui 2 bambini), delle 13 in tutto che sono entrate in contatto con il paziente ogliastrino affetto da influenza H1N1, sono risultate positive al tampone. Lo rende noto la Regione Sardegna , assicurando, pero', che le loro condizioni sono buone, stanno bene e non hanno sintomi della malattia e il fatto che siano risultate positive non implica che debbano sviluppare la stessa influenza. La Asl 4 di Lanusei e l'assessorato della Sanita' stanno comunque monitorando il loro stato di salute e hanno adotatto tutte le misure di profilassi necessarie per evitare l'eventuale diffusione del virus. red/mpd

Sanita': Roma, 2mila notti in albergo per famiglie pazienti Bambin Gesu'

(ASCA) - Roma, 4 gen - Duemila notti gratuite in vari alberghi della capitale a disposizione delle famiglie dei piccoli ricoverati dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu'. Una nuova opportunita' di accoglienza per le mamme e i papa' che sempre piu' numerosi si rivolgono al Bambino Gesu' da ogni parte d'Italia e dall'estero per la cura dei propri piccoli. E' il frutto dell'accordo tra Associazione Bambino Gesu' Onlus e Confimprese Turismo Italia. ''Un accordo - spiega Giuseppe Profiti, Presidente dell'Ospedale Pediatrico - che fa parte della terapia Bambino Gesu', che non e' solo ospedaliera ma si fa carico dei bisogni complessivi dei piccoli e delle loro famiglie. L'intesa siglata oggi consolida la capacita' dell'Ospedale di farsi promotore e coordinatore sul territorio di reti di collaborazione e solidarieta'''. L'iniziativa avra' la durata di un anno, le prime stanze verranno messe a disposizione gia' a partire dall'Epifania e l'obiettivo e' arrivare ad offrire 2000 pernottamenti nell'arco dei prossimi 12 mesi. Le camere potranno accogliere ognuna 2 o 3 persone e verranno assegnate, tramite l'Associazione Bambino Gesu', a chi ha maggiori difficolta' a sostenere le spese di lunghe degenze lontano dalla propria citta' di provenienza. ''L'accordo raggiunto oggi per accogliere le famiglie dei bambini degenti ci riempie di soddisfazione, e' la nostra 'befana' per i piccoli pazienti dell'Ospedale - afferma Giuseppe Sarnella, Presidente di Confimprese Turismo Italia. E' la prima volta che una federazione turistica romana promuove un'iniziativa cosi' importante e utile. L'obiettivo e' di coinvolgere tutte le strutture ricettive, dagli alberghi ai bed and breakfast passando per le casa vacanze ai motel. Mi auguro che anche altre realta' associative, private e non, e altre strutture indipendenti possano seguire il nostro esempio dando la loro disponibilita' per questa nobile iniziativa. Auspichiamo che quanti sono interessati possano mettersi in contatto con noi o con l'Associazione Bambino Gesu' Onlus''. ''Il processo di cura dei bambini e i percorsi, spesso lunghi, che portano alla guarigione dei piccoli pazienti sono accompagnati da un elemento fondamentale per il Bambino Gesu': l'accoglienza delle famiglie che vengono da lontano. Un iter nel quale famiglie stesse e Ospedale stringono una vera e propria alleanza''. Lo sottolinea Luca Benigni, Presidente dell'Associazione Bambino Gesu' Onlus. ''Le cure d'avanguardia proposte dall'Ospedale hanno ampliato l'affluenza dei pazienti da tutto il territorio nazionale e dall'estero. Malgrado la disponibilita' di posti letto per le famiglie in questi anni sia aumentata, grazie ad iniziative meritorie come questa sostenuta da Confimprese, il bisogno di strutture di accoglienza e' ancora molto forte''. Nel 2012 sono stati 25mila i ricoveri dei piccoli pazienti al Bambino Gesu', per un totale di 146mila giornate di ricovero. red/mpd

giovedì 3 gennaio 2013

Pediatria: mamma denuncia, scuola negata a mio figlio con fibrosi cistica

Milano, 3 gen. (Adnkronos Salute) - Niente scuola dell'infanzia, il bambino ha la fibrosi cistica. E' la motivazione con cui una scuola in provincia di Catanzaro ha negato l'iscrizione a un aspirante scolaro di 5 anni affetto dalla grave malattia genetica. A denunciarlo è la mamma del bimbo che, secondo quanto conferma in una nota la Lega italiana fibrosi cistica (Lifc) onlus - associazione Calabria, avrebbe ricevuto un no alla domanda di iscrizione del figlio, esplicitamente legato alla sua malattia.

La donna, racconta la Lifc calabrese, si sarebbe sentita rispondere dalla dirigente scolastica che l'istituto "non può essere scambiato per un ospedale e non può quindi assistere persone affette da malattie infettive". Inutile, spiegano dall'associazione, si è dimostrato il tentativo della donna di spiegare che la fibrosi cistica non è una malattia contagiosa, ma sono piuttosto anche i piccoli raffreddori delle persone che circondano il paziente a compromettere il suo già precario stato di salute. Il fatto è accaduto a Montepaone Lido, in provincia di Catanzaro, lo scorso novembre. La scuola che, secondo quanto raccontato dalla mamma, ha rifiutato l'iscrizione del piccolo con fibrosi cistica è pubblica (scuola dell'infanzia 'Suor Salvatorina Casadonte').

La donna, dopo il no, non si è arresa e ha iscritto il figlio in una scuola di Soverato. Ma per frequentare il piccolo deve percorrere diversi chilometri e fare avanti e indietro tutte le mattine. Così la mamma, stanca del pendolarismo quotidiano, ha deciso di raccontare tutto alla Lifc Calabria che sul caso ha scritto una lettera indirizzata al ministro dell'Istruzione, al sindaco del Comune di Montepaone, all'Ufficio scolastico regionale della Calabria e a quello provinciale di Catanzaro, chiedendo "un intervento immediato teso alla definitiva risoluzione del problema, concedendo il diritto all'istruzione e alla socializzazione al bambino discriminato".

"Il fatto - scrive Silvana Mattia Colombi, vicepresidente e responsabile Qualità della vita della Lifc - è estremamente grave perché un bambino affetto da fibrosi cistica è costretto per la sua malattia a rinunciare a molte delle belle cose che i coetanei possono fare, è un bambino che vive a contatto con medici e ospedali, è un bambino che deve curarsi ogni giorno per contrastare la malattia da cui è affetto. La sua non è una malattia contagiosa, né pericolosa per gli altri, ma solo per sé. La sua frequenza scolastica aumenta la possibilità di entrare in contatto con virus stagionali e di contrarre sia infezioni respiratorie che gastrointestinali dagli altri bambini".

Quando, prosegue, "il genitore riesce, seppur a fatica, a superare le sue paure, non dovrebbe trovare sulla sua strada ostacoli di alcun genere. Invece gli ostacoli sono ancora una volta posti proprio da quelle istituzioni che dovrebbero tutelare il bambino e consentirgli un totale e sereno inserimento scolastico e sociale e che invece, con troppa superficialità, lo hanno discriminato".

Eppure, continua Silvana Mattia Colombi, "nel corso degli anni sono state emanate molte norme nazionali e internazionali che tutelano il diritto all'istruzione, alla socializzazione e all'integrazione dei bambini fin dalle scuole dell'infanzia. Il dirigente scolastico, prima di negare un diritto avrebbe dovuto informarsi e, se necessario, impegnarsi per trovare la giusta soluzione o l'eventuale alternativa, nel totale e prioritario interesse del minore. Ancora una volta invece ci si è scontrati con la mancanza di informazione, con il pregiudizio, con la discriminazione". L'appello alle istituzioni interpellate è di "mettere in atto tutte le iniziative perché il diritto all'istruzione venga garantito a tutti i bambini, compresi quelli malati di fibrosi cistica". Anche la Lega italiana fibrosi cistica, conclude, "si riserva comunque di prendere tutte le iniziative a tutela dei malati".

martedì 1 gennaio 2013

Capodanno, bilancio della festa: 2 morti e 361 feriti tra cui 53 bimbi

Roma, 1 gen. (LaPresse) - Due morti e 361 feriti, tra cui 53 bimbi sotto i 12 anni. E' il bilancio complessivo degli incidenti legati ai festeggiamenti di capodanno. Il numero dei feriti complessivo - sottolinea però il Viminale - appare in forte diminuzione: furono 561 lo scorso anno. Mentre sono 92 i minorenni rimasti feriti, a fronte dei 135 complessivi dell'anno precedente (furono 76 quelli sotto i 12 anni).

Nell'ambito dei consueti controlli, le forze di polizia hanno arrestato o denunciato 261 persone, sequestrando 147 lanciarazzi, 9 armi comuni da sparo, oltre 18mila munizioni, quasi 378mila manufatti esplodenti, 128 chilogrammi di polvere da sparo e di oltre 600 detonatori.

Ma il pericolo maggiore, soprattutto per i bambini, non è ancora finito. "Un richiamo forte viene fatto - è l'appello del ministero dell'Interno - affinché si vigili anche in queste ore per evitare che eventuali botti inesplosi, lasciati incautamente per le vie, vengano maneggiati, specie dai bambini più piccoli". Già un bimbo di 11 anni, a Milano, ha perso tre dita dopo aver raccolto un petardo inesploso, ai giardinetti di via Cretese.

A perdere la vita sono stati invece un 51enne e un 49enne, entrambi in Campania. Il primo, Pasquale Zacchia, titolare di un ristorante, stava provando un fuoco d'artificio professionale all'esterno del proprio locale, a Pontelatone, nel casertano, intorno alle 18.30, con l'intenzione di vederne l'effetto per decidere se comprarne altri. Gli è scoppiato in faccia, di fronte alla moglie e al figlio di 29 anni. Portato in fin di vita all'ospedale di Caserta, è morto un'ora dopo.

Il secondo, Atonio Serino, imprenditore edile, si trovava nel giardino dell'abitazione di parenti a San Martino Sannita, frazione Cucciano, nel beneventano, a pochi chilometri da paese dove risiedeva, a Montefusco (Avellino). Durante i preparativi per far partire una batteria di fuochi pirotecnici, a ridosso della mezzanotte, è stato colpito al volto dall'esplosione di un razzo. E' morto sul colpo.

Come sempre, è Napoli la città che registra il bilancio più grave dopo la notte di capodanno: 82 feriti tra il capoluogo partenopeo e la sua provincia, fra cui una bambina di 6 anni dimessa con una prognosi di venticinque giorni per ferite da scoppio e ustioni multiple al corpo e anche agli occhi. Il più piccolo fra i feriti è un bimbo di 5 anni che ha riportato ustioni al viso ed è stato dimesso con una prognosi di cinque giorni.

A Roma sono una trentina le persone rimaste ferite, una decina i casi più gravi. Tra questi, quattro hanno subito gravi danni alle mani. Per un uomo, un romeno, è stata necessaria l'amputazione della mano sinistra. Ad altri tre, italiani, due uomini e una donna, sono state amputate alcune dita: un uomo di Tivoli ne ha perse quattro, mentre la donna, romana, ne ha perse due. Si tratta anche per la capitale, spiegano dalla questura, di un bilancio meno grave dell'anno scorso, quando morì un 31enne e una bimba rimase gravemente ferita nell'esplosione di un appartamento nel quartiere di San Basilio.

A Poviglio, in provincia di Reggio Emilia, un 63enne artigiano è rimasto ferito: ha sparato un colpo di fucile in cortile per festeggiare il capodanno ma il colpo gli è esploso in mano. Stessa scena a Cinisello Balsamo, nel milanese, dove un uomo si è presentato stanotte intorno all'una all'ospedale Bassanini, con una ferita d'arma da fuoco a pallini alla gamba destra.