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venerdì 29 luglio 2011

Estate: mal d'auto per 1 bambino su 10, ecco come prevenire nausea

Roma, 29 lug. (Adnkronos Salute) - L'esodo del fine settimana può trasformarsi in un incubo per un bambino su dieci. "Tanti, infatti, sono quelli afflitti da mal d'auto. Un disturbo che però può essere prevenuto, con una serie di accorgimenti".

Parola del pediatra di Milano, Italo Farnetani, che suggerisce di evitare l'assunzione di liquidi, dall'acqua ai succhi e al latte, nelle 4 ore precedenti alla partenza. "In questo modo - dice Farnetani all'Adnkronos Salute - si soffrirà un po' la sete, ma si eviterà che il bimbo rimetta in viaggio. Certo, se il percorso è lungo, si può concedere poca acqua, ma solo dopo che il piccolo ha mangiato un cibo solido, dal panino, alla pizza, alla schiacciatina".

Altro consiglio, mantenere l'abitacolo fresco "grazie all'aria condizionata. Inoltre bisognerebbe guidare in modo lineare, senza troppe accelerazioni, e fare uno stop ogni 2 ore consentendo al bambino di scendere.

Infine è importante distrarre il piccolo passeggero durante il viaggio: dunque si può ricorrere a racconti e canzoni - conclude il pediatra - per interessarlo e tenere lontano il mal d'auto".

giovedì 28 luglio 2011

Pediatria: sbagliato 'sculacciare' bimbi, rischio piccoli 'Pinocchio'

Roma, 28 lug. (Adnkronos Salute) - Per educare un bambino meglio uno sculacciata o il rigore di un rimprovero? Due scelte che spesso mettono in difficoltà i genitori alle prese con i pargoli troppo vivaci. Dubbiosi se usare le maniere forti o preferire altre strade, prima fra tutte il dialogo. Secondo uno studio canadese punire duramente i piccoli può ridurre la loro intelligenza emotiva e la capacità del bambino di capire dove ha sbagliato, per modificare autonomamente il proprio comportamento. A rivelarlo è Victoria Talwar della McGill University di Montreal (Canada).

"Questi metodi - afferma lo specialista - possono far rispettare al bimbo le regole nel breve periodo. Perchè ha paura di essere picchiato. Ma a lungo termine la scelta dello schiaffo fallisce nel fargli comprendere le vere ragioni della disciplina". Secondo lo studio questo tipo di educazione potrebbe portare a livelli più bassi di autocontrollo del bambino e ridurre la probabilità che saranno interiorizzare le regole decise dai genitori. E in futuro i bimbi finirebbero per assomigliare a Pinocchio, diventando più bugiardi rispetto ai coetanei, ma anche di sviluppare comportamenti anti sociali.

La ricerca ha monitorato 63 bambini di due scuole private in Africa occidentale, tra i cinque e i sei anni. In una struttura sono state utilizzate punizioni corporali quando ad esempio gli alunni avevano dimenticato una matita o interrompevano la lezione. Mentre nell'altra sono stati utilizzati metodi diversi, come avvertimenti verbali o 'time-out'. Tutti i bambini provenivano dalla stessa zona e avevano condizioni sociali simili. Inoltre i loro genitori erano d'accordo sull'utilizzo di punizioni 'violente', pur sapendo che nelle scuole non erano usate. Ai giovani sono state assegnate una serie di attività per testare le capacità di eseguire un compito.

I risultati, pubblicati sulla rivista 'Social Development', hanno mostrato come i ragazzi che hanno evitato le punizioni corporali hanno ottenuto un punteggio significativamente più alto in queste attività rispetto a quelli che erano stati puniti. Per Victoria Talwar, "I risultati suggeriscono che un ambiente educativo duramente punitivo può provocare ripercussioni negative a lungo termine sull'intelligenza verbale bambini". "Stiamo esaminando - afferma Kang Lee, dell'università di Toronto (Canada) e co-autore della ricerca - se il fatto di punire ogni giorno i ragazzi potrà avere altri impatti negativi sulla crescita dei bambini. Ad esempio: renderli più bugiardi o indurli a comportamenti anti sociali. Inoltre - prosegue Lee - stiamo indagando le conseguenze a lungo termine delle punizioni corporali. Soprattutto nei ragazzi che vivono in strada. Quale sviluppo potrebbe prendere il loro comportamento tra 5 o 10 anni?". "I risultati - concludono gli esperti - sono coerenti con le evidenze dimostrate in altre ricerche nelle quali è stato segnalato come la disciplina punitiva può rendere i bambini immediatamente attenti, ma anche ridurre la probabilità che in futuro le regole dettate dalla famiglia saranno interiorizzate in maniera corretta. Questo, a sua volta, può tradursi in una diminuzione di autocontrollo quando i bambini saranno più grandi". Questo studio dimostra che le punizioni corporali non insegnano ai bambini come comportarsi o a migliorare il loro apprendimento. "A breve termine - concludono - le maniere forti non hanno effetti negativi, ma se ripetute nel tempo, non risolvono i problemi dei bambini vivaci".

mercoledì 27 luglio 2011

Ricerca: abiti e trucco da teenager, mamme 'copiano' stile delle figlie

Roma, 25 lug. (Adnkronos Salute) - Il proliferare di borse, trousse e magliette di Betty Boop ed Hello Kitty poteva suscitare qualche sospetto, ma ora la certezza arriva dalla scienza: è la mamma a pescare nell'armadio della figlia, non il contrario. A svelare l'influenza delle ragazzine nelle scelte materne, soprattutto quando si tratta di abiti e trucco, è un nuovo studio della Temple University Fox School of Business, pubblicato sul 'Journal of Consumer Behavior'.

Dati alla mano, gli studiosi sono convinti che le ragazze abbiano una forte influenza sui prodotti acquistati dalle loro madri esclusivamente per se stesse, come trucco e abiti. Inoltre è molto più facile che siano le seconde a 'copiare' le prime, e non viceversa. "Questa scoperta fornisce un supporto al concetto di 'socializzazione al contrario', e suggerisce che gli adolescenti abbiano un'influenza sui genitori molto più profonda di quanto si creda", spiega Ayalla Ruvio, autore principale dell'indagine.

Questo fenomeno - un intenzionale processo decisionale in cui si sceglie chi imitare e come - è stato ribattezzato 'effetto doppelganger' (sosia) del consumatore. "I risultati - continuano i ricercatori - indicano chiaramente che i soggetti adulti intenzionalmente scelgono la figura che vogliono emulare e segnalano la loro propensione a imitarne i comportamenti" quando si tratta di shopping. Per capire come funziona il rapporto fra le due generazioni al femminile, i ricercatori hanno sottoposto a speciali questionari 343 coppie madre-figlia, con un'età media di 44 anni per le prime e 16 per le seconde.

Ebbene, gli studiosi hanno scoperto che più la mamma si sente giovane, conosce la moda e considera la figlia un'esperta di stile, più tenderà a 'copiare' le scelte della ragazza. D'altra parte se la figlia è una fashion addicted e si sente più matura della sua vera età, si riducono al lumicino le possibilità che guardi alle scelte materne come un modello.

Insomma, più la mamma è giovanile e attenta alla moda, più imita la figlia. Mentre in fatto di stile le ragazze di oggi appaiono decisamente più indipendenti e sicure di sè.

Secondo i ricercatori, la coppia madre-figlia sperimenta una "influenza bidirezionale": alla fine l'effetto doppelganger può andare in entrambe le direzioni. Ma secondo i ricercatori, a conti fatti, sono "i ragazzini a influenzare il comportamento di consumo dei loro genitori relativo a prodotti che gli adulti scelgono per se stessi". E non il contrario.

lunedì 25 luglio 2011

Psicologia: se mamma rifiuta stereotipi bimbe più brave in matematica

(ASCA) - Roma, 25 lug - Bimbe più brave in matematica se la mamma ne è convinta: è quanto emerge da uno studio realizzato dalle Università di Bologna, Padova e Chieti-Pescara e pubblicato su Developmental Psychology da cui emerge che, se la mamma pensa che con i numeri se la cavino meglio i maschi, sua figlia otterrà punteggi fino al 15% inferiori rispetto alle coetanee le cui mamme rigettano con forza lo stereotipo.
Nessuna influenza, invece, sembrano avere le opinioni dei papà. E' quanto emerge da uno studio sperimentale condotto su 124 bambine tra i 5 e i 7 anni. La spiegazione, affermano i ricercatori, ha a che vedere con lo stress indotto dall'ansia da prestazione: se le bambine temono di sbagliare perché hanno - inconsapevolmente - assimilato la convinzione che la matematica non sia pane per i loro denti, si concentrano con più fatica e tendono davvero a fare più errori nei quesiti più difficili. noe/sam/bra

venerdì 22 luglio 2011

Pediatria: Unicef, 720 mila bambini rischiano vita nel Corno d'Africa

Roma, 22 lug. (Adnkronos salute) - Sono quasi 720 mila i bambini che rischiano la vita; 2,23 milioni il totale di quelli che tra Somalia, Kenya ed Etiopia soffrono di malnutrizione acuta. Questi gli allarmanti dati forniti dall'Unicef conseguenti alla terribile carestia che sta attanagliando il Corno d'Africa."Se vogliamo salvare vite umane, dobbiamo agire ora - dichiara Elhadj Come Sy, direttore regionale Unicef per l'Africa orientale e meridionale - e portare al più presto quantità massicce di farmaci, vaccini e cure salvavita".

"Con la nostra logistica - ha detto Shanelle Hall, direttore del Magazzino centrale degli aiuti dell'Unicef - ci stiamo preparando a inviare una quantità di aiuti senza precedenti in tutto il Corno d'Africa, soprattutto alimenti terapeutici". Finora sono state consegnate 1.300 tonnellate di aiuti salvavita nelle zone più colpite del sud della Somalia, compresi alimenti terapeutici per oltre 66.000 piccoli malnutriti. Nei prossimi mesi, l'obiettivo è quello di raggiungere altri 240.000 bambini. Forniture d’emergenza del valore di 1,2 milioni di dollari sono state inviate nella regione 'Somali' dell’Etiopia e l'Unicef Kenya ha fornito ai partner 1,4 milioni di dollari di aiuti per i bimbi nelle zone pastorali colpite dalla siccità.

"Ogni minuto senza aiuti fa la differenza tra la vita e la morte, non ci può essere alcun compromesso rispetto all'obiettivo di salvare i bambini e le loro famiglie", sottolinea Sy. "L'Unicef sta usando ogni mezzo possibile per raggiungere tutti i bambini colpiti dalla siccità, con assistenza e attività di prevenzione", conclude, ma per poterlo fare avrà bisogno di 100 milioni di dollari nei prossimi sei mesi.

giovedì 21 luglio 2011

Psicologia: Ferraris su caso Parolisi, nonni alveo di sicurezza per bimba

Roma, 21 lug. (Adnkronos Salute) - L'affido ai nonni materni della piccola Vittoria, la bimba di 21 mesi figlia di Salvatore Parolisi, accusato della morte della moglie, "mi sembra la soluzione migliore per la bimba. Che così sarà circondata da persone che conosce, che le vogliono bene e le danno sicurezza". Lo dice all'Adnkronos Salute Anna Oliverio Ferraris, docente di psicologia dell'età evolutiva dell'università Sapienza di Roma, intervenendo sugli sviluppi del delitto di Melania Rea.

I nonni materni hanno chiesto l'affidamento temporaneo della nipote Vittoria, 21 mesi, dopo l'arresto del padre. "La bambina è piccola, ancora non capisce certe cose, ma sente già la mancanza della mamma", aggiunge l'esperta. Dunque "ora è importante che nell'alveo dei nonni ritrovi sicurezza in un momento delicato, in cui già sente la mancanza della mamma. Ancora non capisce, ma si affezionerà via via sempre di più ai nonni, che conosce bene e con cui, mi pare di capire, ha molta familiarità. In questi casi, infatti, la 'chiave' è proprio nel tipo di rapporti tra gli adulti e il minore".

Poi "c'è da considerare le spiegazioni che le dovranno essere date, sicuramente in futuro, su quanto è accaduto. Dunque - dice - mi sembra più opportuno che la piccola sia affidata alla famiglia materna. Comunque per raccontare e spiegare c'è tempo. Il problema sorgerà quando la bimba chiederà come è morta la sua mamma. Sicuramente - ribadisce - il fatto di crescere nell'alveo dei nonni la aiuterà". Per i chiarimenti e le informazioni "c'è tempo. Sarebbe inutile e ridicolo dire ora alla bimba" ciò che è accaduto: è troppo piccina. "Per lei adesso è preponderante il bisogno di sicurezza, sapere che c'è chi si prende cura di lei e la protegge, conosce i suoi tempi e le cose che ama. Per le spiegazioni c'è tempo, e bisognerà trovare le parole giuste. Di sicuro non sarà facile".

Alberto Di Monaco: una figlia dall'ex Ministro della Giustizia francese?

Alberto Di Monaco si è appena sposato ma il suo matrimonio non naviga certo in buone acque: dopo i gossip sulle presunte fughe di Charlene Wittstock nei giorni antecedenti le nozze e i rumors su un contratto che obbligherebbe la bella ex nuotatrice australiana a dare un erede al sovrano prima di poter ottenere il divorzio, ecco un'altra notizia sconvolgente che riguarda il famigerato terzo figlio illegittimo...Secondo alcune voci che si rincorrono da un po', la figlia di Alberto Di Monaco sarebbe una bimba di due anni e mezzo di nome Zohara. A fare scalpore è la mamma della piccola che non è certo una persona qualunque ma nientedimeno che l'ex Ministro della Giustizia francese Rachida Dati. La donna, 45 anni, ha da poco dichiarato di puntare alla presidenza. Si spera non venga travolta dallo scandalo. Per ora sono solo pettegolezzi, ma chissà come andrà a finire...

mercoledì 20 luglio 2011

Aids:8-900 bimbi con Hiv in Italia, casi aumentano ogni anno

(ANSA) - ROMA, 20 LUG - In Italia ci sono circa 800-900 bambini e adolescenti sieropositivi, che sono seguiti, fanno la la terapia e stanno bene, pur dovendo lottare con gli effetti avversi dei farmaci antiretrovirali: ma questo numero è destinato a crescere anche per l'arrivo di bimbi che si sono già infettati nel loro paese di origine i cui genitori, spesso, non sono neanche al corrente della sieropositività dei loro piccoli.
E' il quadro tracciato da Carlo Giaquinto del dipartimento di pediatria dell'Università di Padova, e coordinatore della rete pediatrica europea pr la cura dell'Aids, nel corso del congresso IAS 2011 che si chiude oggi a Roma.
E non ci sono solo i bimbi Hiv-positivi che si sono ammalati nel loro paese d'origine, infatti in Italia, rileva l'esperto, "il numero di donne ad alto rischio di trasmissione verticale resta rilevante e inaccettabile qui da noi: ci sono circa 500-600 gravidanze l'anno di donne sieropositive, quindi a rischio di trasmettere la malattia al nascituro. I rimedi preventivi ci sono ma purtroppo - osserva - anche da noi molte donne 'sfuggono' alla prevenzione perché spesso scoprono solo al parto di essere sieropositive, quindi non hanno fatto la terapia antiretrovirale in gravidanza, o perché non si riesce a incanalarle nel percorso preventivo durante il periodo dell'allattamento".
L'accesso ai servizi prenatali per queste donne a rischio di trasmissione verticale, spiega Giaquinto, è molto minore di quello delle donne italiane, per il problema della lingua che rende spesso difficile alla donne interfacciarsi col personale sanitario, ma anche per problemi culturali. Quindi, conclude il pediatra, l'accesso delle donne ad alto rischio è molto minore di quanto potrebbe e dovrebbe essere per prevenire la nascita di bimbi Hiv-positivi. (ANSA).

Salute: Gravidanza, lo stress della mamma si trasmette al bambino

(ASCA) - Roma, 20 lug - Lo stress subito dalla mamma durante la gravidanza può essere trasmesso al bebè nel grembo materno e sortire, nei nascituri, anche effetti duraturi, rendendoli più suscettibili alle situazioni stressanti e meno capaci di gestirle: a sostenerlo è uno studio pubblicato su Translational Psychiatry da un gruppo di studiosi tedeschi dell'Università di Costanza guidati da Thomas Elbert.

Gli studiosi hanno analizzato il profilo genetico dei figli di 25 donne e hanno scoperto che quelli le cui mamme avevano subito alti livelli di stress durante la gestazione - come violenze fisiche da parte del compagno - erano portatori di una mutazione in un gene, il recettore dei glucocorticoidi, responsabile della regolazione della risposta ormonale allo stress.

Gli studiosi rassicurano: le donne coinvolte nello studio avevano subito livelli di stress eccezionali, a cui molto difficilmente la maggior parte delle donne incinte potrebbe essere esposta.

noe/mau/ss

Adriana Volpe, otto mesi di gravidanza e non sentirli

Adriana Volpe sta vivendo un momento magico: è in attesa del suo primo figlio. La cicogna per la bella conduttrice si tingerà di rosa e presto verrà alla luce una splendida bambina. Prima del lieto evento, Adriana ha deciso di concedersi un vacanza a Saint Tropez, in Costa Azzurra, insieme al marito Roberto Parli. La coppia, come mostrano le foto di "Diva e Donna" nel numero edicola, appare molto affiatata e felice. La Volpe, poi, nonostante sia all'ottavo mese di gravidanza, sfoggia un fisico in perfetta forma, tanto da potersi permettere un bikini che scopre il bel pancione.© Diva e Donna

martedì 19 luglio 2011

Una foto pubblicata su Facebook salva la vita a un bambino malato

I critici di Facebook non mancano mai, ma tra questi di sicuro non c’è Deborah Copaken Kogan, la madre di un bambino che rischiava di morire per una malattia rara. (Clicca qui per approfondire [1] )

FOTO POSTATE SU FACEBOOK - La donna racconta che il social network ha salvato la vita del figlio, ed è convinta che se non fosse per il sito web, non gli sarebbe mai stata diagnosticata correttamente la sindrome di Kawasaki, potenzialmente fatale. Come scrive il Daily Mail, Deborah ha notato che Leo, di quattro anni, aveva un’eruzione cutanea e la febbre, e ha pensato avesse la scarlattina, ma non lo era.

LA DIAGNOSI CORRETTA
- La madre quindi ha iniziato a scattargli delle foto e le ha postate su Facebook. In meno di un’ora, tre dei suoi amici su Facebook l’hanno contattata e hanno identificato correttamente la malattia del bambino, cioè la sindrome di Kawasaki. La signora Kogan ricorda che la sua amica Stephanie l’ha chiamata e le ha detto: «Spero che mi scuserai se quanto sto per dirti ti urterà, ma devi portarlo in ospedale al più presto». Il figlio di Stephanie, che in passato ha avuto gli stessi sintomi, alcuni anni prima era stato ricoverato per la sindrome di Kawasaki. In ospedale, racconta la madre, è stato curato per la sindrome di Kawasaki e per i conseguenti danni al fegato, ma ha evitato dei rischi ben peggiori.

LA SINDROME DI KAWASAKI - Ma che cos’è la sindrome di Kawasaki? Si tratta di una malattia che coinvolge la pelle, la bocca e i linfonodi, causando un rigonfiamento delle arterie e in tutto il corpo e spesso colpendo i bambini sotto i cinque anni. Se i sintomi sono individuati con tempestività, i bambini con questa sindrome possono riprendersi entro pochi giorni. Se al contrario non è curata, può portare a serie complicazioni che possono danneggiare il cuore.

Per saperne di più leggi l'articolo approfondito su Il Sussidiario.net [2]

Le prime fotografie di Harper Seven, figlia di David e Victoria Beckham | Haisentito


lunedì 18 luglio 2011

Asili nido comuni, +32% bambini dal 2004

(ANSA) - ROMA, 18 LUG - Nell'anno 2009/2010 risultano iscritti negli asili nido comunali 154.334 bambini tra zero e due anni, mentre altri 38.610 bimbi usufruiscono di asili convenzionati o sovvenzionati dai Comuni, per un totale di 192.944 utenti dell'offerta pubblica.
Dal 2004 al 2009 il numero degli iscritti è aumentato del 32%, quasi 47 mila unità. Lo rivela l'Istat. La spesa impegnata nel 2009 per gli asili nido dai Comuni o dagli enti territoriali delegati è di circa 1 miliardo e 182 milioni.

domenica 17 luglio 2011

Estate di fame per milioni di piccoli studenti americani

Per molti l'estate significa un periodo di meritato riposo e divertimento, ma non per milioni di bambini statunitensi che vivono in povertà e che, dopo la fine della scuola, non riescono nemmeno a raggiungere i tre pasti al giorno.

Durante l'anno scolastico, le scuole pubbliche americane assicurano la colazione e il pranzo a milioni di studenti, ma con l'arrivo dell'estate molti genitori hanno serie difficoltà ad assicurare i pasti fondamentali ai loro figli.

Per far fronte alle situazioni più disperate sono nate delle organizzazioni di solidarietà che aiutano le famiglie bisognose offrendo assistenza, cibo e vestiti. Una di queste è la "Must Ministries", un'organizzazione di Cobb County (vicino Atlanta), i cui volontari, durante il periodo estivo, preparano ogni giorno 700 pasti per dare sostegno a migliaia di bambini in difficoltà.

Paula Rigsby, la coordinatrice di Must Ministries, ha iniziato a fare volontariato ben 11 anni fa. "Durante l'anno scolastico, i genitori non si devono preoccupare di provvedere ai pasti dei loro figli durante il giorno" afferma la Rigsby. "Ma dare da mangiare ai nostri bambini nei mesi estivi può essere complicato".
Le testimonianze delle famiglie che ricevono il sostegno di Must Ministries dimostrano quanto sia importante la presenza sul territorio di simili organizzazioni di solidarietà.
Per saperne di più: Feeding kids when parents, schools can't

sabato 16 luglio 2011

Caldo: pediatri, ecco come proteggere i bambini

(ASCA) - Roma, 15 lug - Norme di prevenzione e consigli adatti ai bambini e agli adolescenti per affrontare al meglio la stagione estiva, in vacanza e in città. Sono quelli messi a punto da Giuseppe Di Mauro, presidente della Sipps, Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, che ha voluto sostenere la campagna informativa gia' avviata dal ministero della Salute.

Ecco i consigli dei pediatri: evitare di uscire di casa nelle ore più calde e schermare le finestre esposte al sole; bere uno-due litri di acqua al giorno, comprendendo anche l'acqua contenuta nel latte, nei succhi di frutta, ecc.; consumare pasti leggeri, frazionati, abbondanti di frutta e verdure fresche; rinfrescare gli ambienti con ventilatori o condizionatori, però senza mai selezionare una temperatura inferiore ai 25 C*.

E ancora: ventilare una vettura che sia rimasta a lungo sotto il sole, aprendo gli sportelli e mettendo in funzione il condizionatore, prima di mettersi alla guida. Usare parasoli. Non lascare mai bambini soli in auto; ricorrere a bagni e docce, evitando pero' temperature inferiori ai 25 C* e conservare i farmaci lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta. Riporre in frigo tutti i farmaci che prevedono temperature non superiori ai 25-30 gradi, e tutte le confezioni tipo sciroppi, sospensioni e gocce, non appena aperti.

Al bambino, come all'adulto, evidenzia Di Mauro, ''il sole può apportare benefici molto importanti al tono dell'umore, al sistema immunitario, all'apparato osteo-articolare e alla pelle. Un'esposizione poco attenta e responsabile, tuttavia, può avere anche conseguenze sfavorevoli, quali ustioni, colpi di sole, e, nel lungo periodo, l'insorgenza di tumori, tra i quali particolarmente temibili sono i melanomi.

Sarà quindi indispensabile ricordare di on esporre i bambini al sole fino all'età di sei mesi, proteggerli a tutte le età con copricapo a falde larghe e bagnare spesso i capelli, fare indossare occhialini da sole, dotati di filtri particolarmente protettivi, e certificati dal marchio Ce, adattare i prodotti per la fotoprotezione al fototipo del bambino. Non usare mai fattori di protezioni inferiori a 20, e preferire nella prima settimana di esposizione quelli non inferiori a 50. Preferire i prodotti resistenti all'acqua e al sudore e i vestiti larghi, di cotone o di lino, ricordando che gli indumenti bagnati proteggono meno dalle radiazioni''.

com-map/cam/ss

venerdì 15 luglio 2011

Alimenti: per i bimbi "doppia piramide" alimentare e ambientale

Roma, 6 lug. (Adnkronos Salute) - Cereali, frutta, verdura, latte e latticini tutti i giorni. Carne 2-3 volte alla settimana, pesce almeno 3 volte, legumi almeno 2 volte, formaggi 2 volte e uova 1-2 volte a settimana. E' questa la composizione ottimale della dieta settimanale di un bambino secondo Barilla Center for Food & Nutrition, presentata oggi a Roma in occasione del convegno 'Alimentazione e ambiente: un pianeta migliore per i nostri figli'. E' stato presentato uno studio che dedica particolare attenzione alla fascia dell'infanzia e dell'adolescenza, sottolineando l'importanza di adottare abitudini alimentari sane e corrette fin dalla giovane età, alternando quotidianamente tutti i principali alimenti. E proponendo una 'doppia piramide' ambientale e alimentare su cui basarsi.

L'apporto calorico quotidiano dovrebbe essere suddiviso su 5 pasti: la colazione dovrebbe contribuire per il 20%, la merenda a metà mattina per il 5%, il pranzo per il 35%, la merenda pomeridiana per il 10% e la cena per il 30%. Parallelamente, gli esperti del Barilla Center propongono il modello della 'doppia piramide', che si basa su tre principali indici: consumo di territorio, generazione di gas a effetto serra e consumo di risorse idriche (Water Footprint).

Riclassificando gli alimenti sulla base del loro consumo di territorio, il modello della 'doppia piramide' mostra come i cibi per cui si consiglia un consumo più frequente siano anche quelli che determinano gli impatti ambientali minori. Al contrario, gli alimenti per i quali si raccomanda un consumo ridotto sono quelli che provocano le maggiori conseguenze sulla salute del pianeta.

Lo studio dimostra anche come le tecniche di cottura utilizzate nella preparazione dei cibi possano incidere in maniera differente sull'ambiente. Per esempio: impiegare mezzo litro d'acqua in meno per cuocere su un fornello a gas mezzo chilo di pasta, riduce l'impatto della cottura del 7%, pari a 30g di CO2.

Secondo il Global Footprint Network (Gfn), per un cittadino di un Paese ad alto reddito i consumi alimentari sono la prima voce in termini di impatto ambientale, con una rilevanza sull'impronta ecologica complessiva pari a circa il 30-40%. Per il cittadino italiano medio, sono 42 i metri quadri globali sfruttati per l'alimentazione, contro una media globale di 60. Dallo studio del Barilla Center for Food & Nutrition emerge che, confrontando due menù giornalieri entrambi equilibrati dal punto di vista nutrizionale, sia in termini di apporto calorico che di nutrienti, un menù a base di proteine animali derivanti soprattutto dalla carne ha un impatto due volte e mezzo superiore rispetto a quello vegetariano: 42 rispetto a 16.

giovedì 14 luglio 2011

Salute: fumo in gravidanza, dimostrati effetti negativi su bebé

(ASCA) - Roma, 13 lug - I ricercatori dell'University College di Londra (Regno Unito) guidati da Allan Hackshaw hanno per la prima volta dimostrato che fumare durante la gravidanza è molto dannoso per lo sviluppo del feto: il vizio delle sigarette può infatti portare a diverse malformazioni tra cui difetti cardiaci, deformità agli arti, piede equino, disturbi gastrointestinali e labbro leporino.
Per arrivare a questa conclusione sono stati revisionati tutti gli studi sull'argomento condotti negli ultimi 50 anni, per un totale di 173.687 malformazioni analizzate. Dallo studio emerge anche che nicotina, monossido di carbonio e catrame sottraggono al feto l'ossigeno necessario per un sano sviluppo, e che aumentano la probabilità per la gestante di incorrere in gravidanze ectopiche, sanguinamenti vaginali e distacchi della placenta.
I risultati sono stati pubblicati su Human Reproduction Update. noe/mar/rob
source: it.notizie.yahoo.com

Spendono una fortuna per avere una bambina

Scoprire il sesso del futuro nascituro in aluni posti del mondo è una vera e propria scienza divinatoria. Normalmente i genitori, divorati dalla curiosità, chiedono appena possibile di sapere se stanno per avere un maschio o una femmina. Ma Heather voleva una bambina a tutti i costi e non ha voluto né aspettare né correre rischi.

Heather Anspach, 30 anni, vive a Union, Kentucky, con i suoi 3 figli: Tyler, 10 anni, Trenton, 8 anni, e la piccola Madelyn, 6 anni. D’accordo con suo marito Paul, 43 anni, hanno deciso di avere un'altra bambina e, per scongiurare ogni tiro mancino della natura, Heather ha fatto un po’ di ricerche in rete: ha scoperto che realizzare il suo sogno gli sarebbe costato 24.000$.

“È fantastico avere due ragazzi, li amo più di ogni altra cosa al mondo: questo non cambiava il mio desiderio di avere una bambina. Avere già Madelyn è una gioia, ma sentivo che forse avrebbe avuto bisogno di una sorella più piccola con cui giocare”.

Dalle ricerche di Heather è spuntato fuori il nome del dottor Jeffrey Steinberg di Los Angeles, capace di determinare scientificamente il sesso del nascituro. Paul e Heather sono andati a Los Angeles a incontrare il dottor Steinberg: “Inizialmente eravamo perplessi: ci sembrava di essere in un racconto di fantascienza. Ma poi abbiamo entrambi pensato che fosse una grande idea”.

Per recuperare i 24.000$ Heather e Paul, lei addetta alle vendite, lui un autista di autobus, hanno attinto ai propri risparmi e poi hanno ipotecato la casa in cui vivono. Ma Heather assicura: “Ne è valsa davvero la pena”.

Dopo essersi ricoverata, Heather si è sottoposta a delle cure ormonali per stimolare la produzione di ormoni e ovuli. Dopo la verifica di questa produzione, gli ovuli sono stati prelevati e fecondati con lo sperma di Paul. Degli undici ovuli fecondati, solo sei sono sopravvissuti e soltanto due avrebbero originato bambine. Questi ultimi sono stati impiantati in Heather e da questo miracolo genetico è nata una bellissima bambina: il suo nome è Maliah, pesa 3.4 kg ed è nata al Bethesda North Hospital, in Kentucky.

“So che avrei potuto scegliere anche di selezionare altre caratteristiche, come il colore degli occhi, dei capelli... Ma non ho voluto farlo e non lo farei”. Paul era convinto che la selezione del sesso fosse solo una cosa da ricchi ed Heather sostiene fortemente la libertà di poter scegliere se partorire un maschio o una femmina: “Si tratta della nostra famiglia: è una nostra scelta”.
Se gli si chiede cosa diranno a Maliah qualora dovesse chiedergli com’è nata, la coppia risponde: “Glielo diremo quando riterremo opportuno. Abbiamo anche conservato delle immagini della piastra di Petri su cui è tecnicamente nata!”

“Non pensiamo che per lei sarà un problema conoscere questa storia, anzi: crediamo che questo spiegherà ancora meglio quanto ci teniamo a lei e quanto l’abbiamo desiderata”.

Salute: gravidanza, salute reni nascituro dipende da sale nella dieta

(ASCA) - Roma, 7 lug - Durante la gravidanza un'alimentazione troppo ricca o troppo povera di sale danneggia lo sviluppo dei reni nel feto, portando a futuri problemi di ipertensione.
Lo ha dimostrato uno studio dell'Università di Heidelberg (Germania) e di Aarhus (Danimarca), pubblicato sull'American Journal of Physiology-Renal Physiology.
I ricercatori hanno studiato lo sviluppo dei reni, la presenza di proteine a esso associate e la pressione arteriosa in topi le cui madri erano state alimentate con diverse quantità di sale, dimostrando che sia una dieta troppo ricca, sia un'alimentazione troppo povera di sale riducono il numero di glomeruli - le unità funzionali del rene - inibiscono i fattori associati allo sviluppo renale e aumentano la pressione sanguigna.

Pediatria: studio, dieta monotona e addio a feste per bimbi allergici

Roma, 14 giu. (Adnkronos Salute) - Una dieta fatta di pochi alimenti 'sicuri' e rarissime festicciole con gli amici, per non rischiare di incappare in cibi che possano scatenare pericolose reazioni. E' la vita dei bambini con allergie alimentari, 'fotografata' da uno studio presentato a Istanbul al congresso della European Academy and Clinical Immunology da esperti della Cork University (Irlanda).

Il team di studiosi ha raccolto informazioni da 250 questionari e interviste a bambini e adulti residenti in Europa, Asia, Australia e Stati Uniti. Gli argomenti trattati erano l'ansia legata all'alimentazione di un bimbo allergico, le restrizioni dietetiche e sociali da loro subite, l'impatto emotivo del fenomeno, l'etichettatura degli alimenti e le strategie intraprese dalle famiglie per gestire il problema. La ricerca fa parte di EuroPrevall, un progetto multidisciplinare finanziato dall'Unione europea per lo studio del costo e della prevalenza delle allergie alimentari in Europa.

L'indagine ha coinvolto anche l'Italia, rilevando che oltre il 75% dei bambini (5-11 anni) ha affermato di avere una dieta monotona e di essere poco interessato ad assaggiare nuovi alimenti. A causa delle allergie, inoltre, il 18% dei bambini non è mai andato a una festicciola. La maggior parte dei genitori, pari al 74%, ha riferito di essere preoccupato per la scarsità di etichette di avvertimento presenti sulle confezioni dei cibi e ha confermato che il proprio figlio ha paura di provare nuovi cibi. L'allergia genera infine limitazioni sociali: per esempio, secondo le mamme e i papà ci sono pochi ristoranti veramente sicuri dove le famiglie possano portare il bimbo allergico.

Alimentazione: solo 1% bambini segue corrette abitudini a tavola

Roma, 6 lug. (Adnkronos Salute) - Troppe proteine nel piatto dei più piccoli. Il cibo normalmente consumato nelle famiglie occidentali, infatti, contiene una quantità di proteine pari, mediamente, a 3-4 volte il livello ritenuto adeguato a soddisfare i fabbisogni in età pre-scolare e scolare. Non solo: appena l'1% dei bambini nei Paesi sviluppati adotta abitudini alimentari in linea con la composizione settimanale ottimale della dieta.

Questi alcuni dati presentati a Roma nel corso del convegno 'Alimentazione e ambiente: un pianeta migliore per i nostri figli'. E' stata l'occasione per presentare anche un approfondimento del modello della 'Doppia piramide alimentare e ambientale' che pone al centro dell'attenzione l'alimentazione nell'infanzia e nell'adolescenza. Nel mondo i bambini in sovrappeso sono 155 milioni, negli Stati Uniti questa condizione riguarda il 25% dei bimbi, mentre in Europa ogni anno sono 400.000 i bambini considerati sovrappeso.

La corretta educazione alimentare si traduce in minori costi per la società: in Italia la spesa sostenuta ogni anno in terapie e cure per patologie cardiovascolari, diabete e tumori è di 40 miliardi di euro, pari a circa 700 euro a testa. Negli Stati Uniti il fenomeno è decisamente maggiore, e le stime più recenti sul costo totale delle patologie cardiovascolari indicano un impatto di 473,3 miliardi di dollari, a cui si sommano oltre 228 miliardi di dollari per le patologie tumorali. In Europa il costo delle malattie cardiovascolari è di circa 192 miliardi di euro, a cui aggiungere i 56,6 miliardi di euro di costi stimati per i tumori. Per quanto riguarda il diabete, la spesa sostenuta a livello globale ammonta a circa 232 miliardi di dollari.

martedì 12 luglio 2011

Facchinetti sempre più felice per la gravidanza di Alessia Marcuzzi!

E torniamo a parlare della nostra Alessia Marcuzzi, incinta ormai da molti mesi, e quasi pronta a dare alla luce la sua meravigliosa creatura! Nonostante i fan siano a dir poco curiosi di vedere il pancione della bella Alessia Marcuzzi, in questo periodo la star sembra abbia deciso di prendere un periodo di vacanza, ed anche sulla sua pagina Facebook i messaggi da lei scritti sono davvero pochini. Lo stesso non possiamo di certo dire di Francesco Facchinetti, il suo strafelice fidanzato, che a quanto pare ha deciso di scrivere tutto quello che gli passa per la mente nel famoso social network!

Nei giorni scorsi il famoso conduttore televisivo aveva pubblicato dei messaggi dai quali si percepiva chiaramente tutto il suo entusiasmo all’idea di diventare padre!

Ebbene, pochissimi giorni fa ecco che Facchinetti, recentemente attaccato dal cantante Morgan, pubblica un messaggio che ha fatto saltare sulle sedie non poche persone: “Ragazzi è fatta, ho partorito!”, scriveva il simpatico ragazzo! Un messaggio un tantino equivoco, dal momento che la sua bella fidanzata è in dolce attesa e dovrebbe partorire tra poche settimane.

A quanto pare in realtà Facchinetti, che con il gioco di parole aveva davvero stupito tutti i suoi fan, voleva dire: “Ho partorito un’idea della Madonna!”, come ha spiegato poco dopo! Sempre il solito buontempone Francesco Facchinetti!

Non ci resta che attendere qualche indiscrezione sulla gravidanza della nostra Alessia, anche voi siete curiose di conoscere gli ultimi pettegolezzi?

Gravidanza: Istruzioni per l'uso



Durante una gravidanza che non presenta complicazioni l’attività fisica è estremamente consigliata; questa infatti, non solo fa bene al corpo, ma anche all’umore, e ha ripercussioni positive sul bambino.
I medici consigliano vivamente, insieme a un sano regime dietetico , di fare un po’ di movimento per rafforzare le articolazioni, attivare la circolazione nelle gambe, stimolare la respirazione, etc.
Ovviamente il nuovo stato di cose non permette di svolgere sport stressanti o molto faticosi, né di trascorrere molte ore in palestra. Giusto il necessario per mantenersi in movimento!
Marcia, ginnastica dolce, aquagym e nuoto, questi alcuni degli sport ideali durante la gravidanza.
Il nuoto è particolarmente indicato nei mesi caldi, aiuta tanto a muoversi in assenza di gravità nell’acqua, e a svolgere esercizi con maggiore facilità.
Sono assolutamente proibiti tutti gli sport anaerobici, gli sport violenti, l’attività agonistica in generale, i tuffi e le immersioni, tutti gli sport che possono arrecare traumi, gli sforzi in alta quota e tutte le attività che comportano un prolungato carico sulla punta dei piedi (tipo la danza).
Per rilassarsi si può optare per lo yoga o il pilates, sport raccomandati alle donne incinta.
Spesso i centri specializzati organizzano dei corsi specifici, finalizzati ad alleviare i piccoli dolori tipici di chi aspetta un bimbo, e a preparare un parto dolce e naturale.
Inoltre per ultima, e non a caso la più diffusa, é la semplice e salutare passeggiata di mezz’ora tutti i giorni, evitando zone troppo trafficate.
Un’attenzione maggiore è richiesta alla donna nell’ultima fase della gravidanza, a causa dell’aumentato lavoro del cuore e, naturalmente, dell’incremento di peso e del volume corporeo.
E attenzione a non esagerare mai! Un’attività fisica eccessiva potrebbe consumare troppo ossigeno e nutrimento, causando una riduzione dell’afflusso di sangue alla placenta, un ridotto apporto di glucosio al feto oppure una situazione di ipertermia (riscaldamento) fetale.
In ogni caso, bisogna sempre seguire una regola fondamentale, che è quella di smettere appena vi sentite stanche!
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Concepimento e igiene dentale - KidZone

Concepire un figlio non sempre è cosa semplice.
Può capitare che si debbano fare più tentativi prima di riuscire a rimanere incinta.

Molti sono spesso i fattori che possono ritardare il concepimento in coppie che non presentano problemi di fertilità.

Spesso si è indagato sull' alimentazione , tanto che a volte si sono classificati dei cibi come alleati [1] oppure nemici di una gravidanza.

Uno studio presentato in occasione del meeting annuale della Società Europea della riproduzione umana ed embriologia - Eshre tenutosi a Stoccolma motrerebbe come le donne che voglio avere una gravidanza debbono prestare attenzione anche ad un'altro aspetto l'igiene orale.

Lo studio che ha coinvolto circa 3700 donne sembrerebbe mostrare che quelle che presentavano alcuni problemi di salute dentale avevano più difficoltà a rimanere incinta tanto da dover effettuare più tentativi. Sotto accusa sembrerebbe la paradontite.

Si tratta di un primo caso in cui la salute dei denti viene presentata tra le cause di difficoltà temporanea di concepimento e sarà curioso capire come andrà a finire [2] : ci saranno nuovi studi? I dati sono poi così attendibili?
Davvero oggi le donne nel check-up che si fa quando si programma una gravidanza dovranno inserire anche la visita dal dentista?

Certo è che una sana igiene orale è consigliabile indipendentemente dal desiderio di maternità. Inoltre visto che quando si aspetta un bambino bisogna stare attenti a molti medicinali, se si programma una gravidanza , una visita ai denti e eventuali cure da fare prima del concepimento potrebbero essere un ottimo modo per evitare problemi successivi.

Fonte Immagine: Vita di Mamma [3]

Links
  1. ^ alleati (abagnomaria.blogosfere.it)
  2. ^ sarà curioso capire come andrà a finire (www.vitadamamma.com)
  3. ^ Vita di Mamma (www.vitadamamma.com)

Alimentazione corretta per un bambino più intelligente

Studi recenti hanno dimostrato come una corretta alimentazione aiuti lo sviluppo intellettivo del feto. Sembra che ci sia una particolare correlazione tra adeguata dieta della futura mamma e quoziente intellettivo che svilupperà il bambino crescendo.
A volte capita di pensare che una donna in gravidanza abbia bisogno di mangiare di più perché deve alimentarsi per due. In realtà questo mito è stato sfatato, in quanto pare che sia sufficiente aumentare di circa 300 calorie al giorno la propria dieta per poter alimentare correttamente anche il bambino.

Un aumento di peso eccessivo può causare vari disturbi sia alla donna (legati alla cattiva circolazione, alla comparsa di smagliature, i mal di schiena, etc.), sia al bambino che sembra sarà in tal modo maggiormente predisposto all’obesità da grande.
Ora penserete: “è già tanto difficile abituarsi ai tanti cambiamenti del corpo, alle nausee, agli improvvisi attacchi di fame, alle smagliature , a gambe e piedi gonfi , all’idea che una nuova vita dipenderà in tutto e per tutto da me, ora devo anche farmi venire angosce sul peso?”.
Non è una tragedia, l’importante è gestire in modo sereno la propria alimentazione, possibilmente con l’aiuto del medico.

In gravidanza il peso può aumentare in relazione alla propria fisicità, ma non deve comunque superare un aumento totale di 10-12 kg. In alcuni casi durante la gravidanza si può addirittura dimagrire (ad esempio in presenza di patologie legate al mal funzionamento della tiroide)!
Un trucco potrebbe essere di annotare tutto quello che si mangia su un taccuino per evitare di esagerare. È importante poi provare a non cambiare le proprie abitudini alimentari, evitare di mangiare tra i pasti, non mangiare troppo dolci, caramelle e stuzzichini

I medici consigliano un regime di circa 1800 Kcal al giorno ripartite tra colazione, pranzo, spuntino pomeridiano e cena.
Gli alimenti da privilegiare sono quelli che contengono vitamine, necessarie al corretto sviluppo del bebè, alcune dei quali sono particolarmente importanti.

Il calcio, per esempio, contribuisce alla formazione dei denti e delle ossa del bambino, ed è anche essenziale per le donne, da assumere nella quantità di 1 g al giorno: si trova nel latte, nello yogurt, formaggi, verdure a foglia verde scuro, legumi e uova.

La vitamina D consente all’organismo di assorbire il calcio e le donne in gravidanza ne devono assumere 10 microgrammi al giorno: essa si trova soprattutto in pesci grassi (sardine, tonno etc.) e uova, ma è sufficiente anche esporsi correttamente al sole per consentire la sintesi delle quantità necessarie, senza assumerla con la dieta.

Lo zinco è essenziale per la crescita e lo sviluppo del sistema immunitario del feto: si trova nella carne magra, nei cereali integrali, nel formaggio e nella frutta secca, ma il suo assorbimento viene ostacolato se l’alimentazione contiene quantità eccessive di fibre.

Il ferro è necessario per la produzione dei globuli rossi del nascituro e per mantenere quelli della madre al giusto livello; l’assorbimento del ferro aumenta se il pasto viene accompagnato da alimenti ricchi di vitamina C, come agrumi e succhi di frutta.
Si è infine accertato che gli acidi grassi omega tre sono molto importanti per un sano sviluppo del cervello e degli occhi: le fonti alimentari più ricche di tali grassi sono pesce, crostacei e noci.

Ricordatevi soprattutto di bere acqua! Sono consigliati tra i 1,5 e i 2 litri di acqua al giorno, da integrare con succhi di frutta, infusioni, tè.

Yvonne Seller: storia di una mamma surrogata

"Sono mamma di tre splendidi bambini, tutti nati prima del 2002 e, quando ho avuto il terzo figlio , che ora ha 20 anni, ho capito quanto mi piacesse la sensazione della gravidanza . È questa la ragione principale per la quale ho scelto di intraprendere questa strada, il resto è venuto da sé. Ho sentito la mia missione era aiutare le coppie che non potevano gioire del più grande dono della vita". Queste le parole di Yvonne Seller, madre surrogata per ben dieci volte.

È passato un anno da quando mamma Yvonne ha portato a termine l'ultima gravidanza.
Una missione durata ben 8 anni che ha potuto aiutare tutte quelle madri che non sono riuscite a vivere in prima persona la gravidanza per svariati motivi.

La maternità surrogata, detta anche sostitutiva, sta diventando sempre più una valida opzione alternativa: durante il programma, gli embrioni dei genitori committenti vengono portati nel grembo di una madre "in affitto" che non ha nessun legame genetico con il figlio che partorirà.

Tornando al "caso Seller", dopo l'ultima maternità surrogata, il medico le ha sconsigliato di portare avanti la sua missione. Da qualche tempo, la donna ha deciso di supportare e offrire consulenza a tutte le donne che scelgono d'intraprendere questa strada.

Mamma Yvonne docet.

Leggi anche su alfemminile.com:
> Rischi di una alimentazione scorretta in gravidanza
> Il meglio del sole anche in gravidanza

Foto: ©KikaPress

Fecondazione: è italiano il record degli ovuli congelati




Ben 3.284 cicli di fecondazione in vitro con ovuli congelati riportati nel 2008.

Numeri altissimi che mettono l’Italia in cima alla classifica dei Paesi europei che usano questa tecnologia.

Lo ha rilevato l’European In Vitro Fertilization Monitoring group (EIM) secondo cui la classifica continua con Finlandia (325 cicli), Russia (220) e Spagna (199).

Il gap con gli altri Paesi è notevole. Perché?
Secondo gli esperti la motivazione dell’ampio ricorso al congelamento degli ovuli sarebbe una conseguenza della legge 40 del 2004 in materia di fecondazione assistita che impone che in ogni ciclo di fecondazione siano utilizzati al massimo tre ovuli, senza che ci sia la possibilità  di congelare gli embrioni ottenuti.

Devo essere sincera, non ne so molto di fecondazione assistita. Ma ho l'impressione che non sia un primato di cui andare particolarmente fieri

lunedì 11 luglio 2011

Fecondazione: la Germania dice sì alla diagnosi preimpianto. In Italia il ministro Fazio è inerte contro l'omissione del servizio pubblico sanitario che la prevede.

 Dichiarazione Filomena Gallo, avvocato, Vice segretario associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica

 Apprendiamo con soddisfazione che  in Germania è stato approvato il disegno di legge che consente la selezione embrionale per malattie genetiche nelle procedure di fecondazione in vitro.
Dopo questa decisione, sono ora 16 i Paesi Europei che consentono la selezione pre-impianto: Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica Ceca, Regno Unito, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia.

In Italia, nonostante una giurisprudenza consolidata e la previsione esplicita di indagine diagnostica sull’embrione sia consentita dalla legge 40(Art. 13 e 14), ancora oggi molte coppie devono subire il diniego delle strutture pubbliche ad eseguire l’indagine e  quindi sono costrette a rivolgersi alle strutture private a proprie spese senza usufruire del Servizio Sanitario Nazionale, in violazione del principio di uguaglianza e del diritto alla salute.

Il ministro della Salute Fazio dovrebbe intervenire immediatamente contro questa illecita omissione di servizio pubblico sanitario, garantendo l’equità dell’accesso alle cure che in questo caso non manca, anche in violazione alla legge in materia in vigore nel nostro Paese, nonostante  numerose sentenze abbiano confermato che la coppia può richiedere di conoscere lo stato di salute dell’embrione e che possono essere effettuate indagini cliniche diagnostiche sull’embrione e che è obbligo del medico trasferire in utero solo gli embrioni sani.
In assenza di una politica che operi per il diritto alla salute dei cittadini, dovremo nuovamente adire ai Tribunali per ottenere anche nelle strutture pubbliche ciò che è già consentito?
Lunedì, 11 luglio, 2011 - 18:59

Smettere di fumare in gravidanza è un obbligo morale

fumare in gravidanza pericolo
Smettere di fumare in gravidanza non è solo un atto di buon senso, ma un obbligo morale. E lo ha dimostrato un nuovo studio presentato Nick Macklon dell’University of Southampton (Regno Unito), durante cui ha potuto dimostrare che le mamme fumatrici che smettono con il vizio prima o durante la gravidanza danno alla luce bambini sani e con lo stesso peso di quelli nati da mamme non fumatrici. Ciò significa che i danni non sono perenni e che per la salute dei piccoli si può assolutamente fare. Lo studio ha coinvolto 50 mila donne.


Dopo aver incrociato i dati raccolti con i parametri dei neonati , gli studiosi hanno scoperto che i bambini le cui madri avevano smesso di fumare erano normali, proprio come quelli nati da mamme non fumatrici. A tal proposito Macklon ha dichiarato: “ I bimbi hanno un peso alla nascita molto più alto dei bambini nati da madri che avevano continuato a fumare e hanno raggiunto la stessa età gestazionale e la medesima circonferenza della testa di quelli nati da donne che non avevano mai fumato”.

Con la sigaretta in bocca per avere bimbi più piccoli e un parto più facile, ma si può?

11 lug

Fumare, si sa, fa male. E fumare in gravidanza fa anche peggio perché nuoce alla salute della futura mamma e anche del bambino.
Le più coscienziose abbandonano la sigaretta appena vengono a sapere di essere in stato interessante, altre limitano al massimo il numero delle “bionde”. Altre invece aumentano volontariamente il numero delle sigarette nella speranza di avere un bimbo più piccolo e quindi un parto più facile.
Incredibile, ma vero!

Quando ho letto l’agenzia ho pensato: che grande fesseria!
Invece è tutto vero. Questa strana moda è partita dall’Inghilterra e pare si stia diffondendo a macchia d’olio. Ci sono donne che fumano in gravidanza, anzi che addirittura iniziano a fumare proprio in quel periodo con l’obiettivo, o la speranza, di avere un parto facile.
A denunciare il fenomeno è Nick Macklon della Southampton University (GB), che all’Annual meeting dell’Eshre (Società europea della riproduzione e dell’embriologia) di Stoccolma ha cercato di convincere le signore che le cose non vanno proprio così e che “fumare in gravidanza non è solo dannoso per madre e bebè, ma anche per l’adulto che verrà”.

“E’ importante dunque che le persone convinte che un neonato più piccolo equivalga a un parto più facile – ha aggiunto l’esperto alla stampa britannica – sappiano dell’aumento dei rischi di complicanze per le fumatrici, e dei pericoli di malattie per i bimbi di basso peso alla nascita”.
Macklon e il suo team hanno condotto uno studio sull’effetto dell’addio alle “bionde” in gravidanza. I ricercatori hanno esaminato 50 mila donne nell’area di Southampton, analizzando il peso alla nascita dei loro piccoli e le abitudini con le sigarette. Ebbene, le fumatrici incallite avevano bimbi di basso peso. E anche il numero delle sigarette accese ha un riflesso sulle dimensioni del neonato.

In particolare, i figli delle donne che accendevano più di 10 bionde al giorno erano in media 300 grammi più leggeri di quelli delle non fumatrici.

Ma c’è una bella notizia: se si smetteva di fumare al momento del concepimento, le chance di avere un piccolo normopeso tornavano le stesse di chi non ha mai fumato.

Quindi… è un motivo in più per abbandonare il vizietto… ;-)

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Arriva la cicogna

Come mantenere l'eros in gravidanza

Gravidanza ed eros possono andare d'accordo? Certo che sì. Basta chiedere i consigli giusti al ginecologo. E, soprattutto, sfatare molti luoghi comuni che ruotano attorno a un pancione sotto le lenzuola. Stefania Cecchetti, giornalista e scrittrice, ha appena scritto il libro Niente sesso sono incinta! [1] (ed. Terre di Mezzo) dove elenca "137 leggende e verità su gravidanza e allattamento". Ecco alcune dritte, se sei alla prima gravidanza e ma non vuoi rinunciare al piacere.

Links
  1. ^ ninete sesso sono incinta (libri.terre.it)
source: www.style.it

Victoria Beckham incinta: bambina in arrivo - News Gossip

Victoria Beckham incinta
Da settimane sappiamo che Victoria e David Beckham aspettano un altro bambino. Solo da qualche ora, però, il gossip inglese ha fatto sapere che l’ex Posh delle Spice Girls appenderà un bel fiocco rosa. Secondo quanto scrive il The Sun la star sarebbe al settimo cielo, poichè da tempo aveva espresso il desiderio di voler avere una bambina, dopo tre maschietti. Questo sarà l’ultimo figlio per i Beckham e per loro sapere che stanno per avere la bambina tanto desiderata è la ciliegina sulla torta, ha detto una fonte al tabloid inglese.
Ho delle grandi novità da annunciarvi: Victoria e io stiamo aspettando il nostro quarto figlio per la prossima estate. I ragazzi sono davvero eccitati all’idea dell’arrivo di un nuovo fratellino o di una sorellina, aveva detto David Beckham, annunciando la nuova gravidanza della mogliettina.
Da quanto si legge in rete pare che i Beckham rimarranno in Gran Bretagna fino alla fine del mese, poi partiranno alla volta di Los Angeles, dove il calciatore comincerà la sua stagione con i Los Angeles Galaxy.
Victoria, invece, metterà da parte, almeno per un po’, i suoi numerosi impegni di lavoro. Da tempo impegnata sul fronte della moda, di recente l’ex cantante ha pensato bene di farsi rimuovere le protesi impiantate al seno, poiché vuole allattare il suo nuovo erede.

Gravidanza, rischio aborto spontaneo se il futuro papà è un fumatore

LA RICERCA

Il fumo danneggia anche il buon esito di una gravidanza. Per la donna feconda c’è infatti un maggiore rischio di aborto spontaneo se il futuro papà è un fumatore. A sostenerlo sono i biologi del laboratorio di analisi genetiche del centro di medicina per la riproduzione assistita “ProCrea” di Lugano.

Lo studio, che è stato presentato a Stoccolma in occasione del congresso annuale “Eshre” (European Society of Human Reproduction and Embriology), ha interessato 816 pazienti maschi. «Abbiamo analizzato il grado di frammentazione del Dna spermatico per poter comprendere meglio gli effetti che questo valore può avere sulla gravidanza e come poter intervenire– ha detto Giuditta Filippini, direttrice del laboratorio di genetica umana del centro “ProCrea” – Dividendo in due il gruppo dei pazienti, abbiamo visto che la frammentazione del Dna spermatico non incide sulla percentuale di gravidanze ma sugli aborti spontanei. Ovvero, utilizzando per la fecondazione un seme maschile caratterizzato da un’elevata frammentazione del Dna, abbiamo registrato un livello elevato di aborti spontanei.

Più facilmente la donna fecondata con un seme di questo tipo va incontro ad un’interruzione di gravidanza». Questa scoperta ha permesso ai medici di stabilire delle procedure mirate a seconda dei pazienti. «Sappiamo infatti – ha continuato la dottoressa – che tra le cause più diffuse che provocano la frammentazione c’e', per esempio, il fumo. Quindi, a fronte di un paziente che sappiamo tabagista, prevediamo una cura a base di vitamina E, oltre ad invitare l’uomo a ridurre, se non addirittura sospendere, la cattiva abitudine. In alcuni casi poi, il problema della frammentazione può essere superato nell’arco di qualche mese, come nelle situazioni in cui è determinato dall’utilizzo di particolari farmaci. Basta la sospensione del farmaco per ristabilire la situazione».

Insomma sono sufficienti piccoli accorgimenti e il problema di una elevata frammentazione del Dna, causa non solo di una probabile infertilità ma anche di un aborto spontaneo, può essere superato in breve tempo.

source: www.online-news.it

domenica 10 luglio 2011

Gravidanza Carla Bruni

Carla Bruni incinta

PARIGI / Non ci sono più dubbi: la premiere dame francese Carla Bruni è in dolce attesa, e cammina fiera con il suo pancione in vacanza a a Bormes-Les-Mimosas, nel Sud della Francia. La Bruni è in vacanza con il marito Nicolas Sarkozy al mare, dove la premiere dame non è riuscita proprio a nascondere il pancione, ormai ben visibile. Il parto, secondo i ben informati, sarebbe previsto tra ottobre e novembre.
Il padre di Nicolas Sarkozy, nel frattempo, rivela al settimanale tedesco Bild che i genitori “non vogliono sapere il sesso del bambino”, dicendosi però certo che “se sarà femmina sarà bella come Carla”.

News: Fecondazione assistita "Made in Italy": un incubo per molte coppie

Inserito il 10 luglio 2011 alle 21:45:00 da GMamm . IT - salute
Con la PMA coppie sterili o infertili possono generare un figlio anche se tra mille patimenti.
In Italia il 30% delle coppie ha problemi ad avere bambini. Negli ultimi anni nel nostro paese, quasi 59000 partner hanno fatto percorsi di fecondazione assistita. Nel mondo la cifra sale a 80 milioni. Lo stress, le malattie genetiche e virali, il tenore di vita rendono sempre più difficile procreare. L’infertilità maschile è in aumento e la “colpa”non è più solo della donna e spesso ci si accorge troppo tardi del problema. Le percentuali di riuscita della PMA arrivano fino al 20%.
Nelle prime fasi del percorso di fecondazione, sono doverosi dettagliati esami del sangue e accertamenti. Ciò che sfianca i futuri genitori però sono le leggi in materia “grazie” alle quali in molti scelgono di andare all’estero per avere un bimbo. La mancanza d'informazione a riguardo costringe sempre più spesso i genitori a ritrovarsi in raduni, forum o veri e propri ghetti in cui discutono delle problematiche che riguardano il cammino per concepire un bebè.
La fecondazione assistita prevede tre livelli. Nel primo livello la fecondazione avviene nell’utero della donna che viene sottoposta ad una stimolazione ormonale al fine di produrre un maggior numero di ovociti. Vi è inoltre l’inseminazione intra uterina ( IUI) che prevede la raccolta del seme maschile poi selezionato e sottoposto a trattamenti. La donna, stimolata con ormoni, nel giorno della sua ovulazione, riceve in utero, attraverso un trasferimento con catetere, gli spermatozoi migliori. Le tecniche di secondo e terzo livello invece vedono il realizzarsi della fecondazione non più nel corpo della donna ma in provetta. In questi casi è necessaria un'ospedalizzazione. La fecondazione in vitro più conosciuta è la FIVET. Nella FIVET la donna viene anche qui stimolata per produrre ovociti e in anestesia locale o totale vengono prelevati quegli ovociti formatisi direttamente in ovaio. Nel frattempo si raccoglie e si tratta il seme maschile. Si sceglie l’ovocita da fecondare, mettendolo poi insieme a parte del seme in un medesimo liquido di coltura e li la natura fa il suo corso. Dopo tre o cinque giorni, dopo che è avvenuta la fecondazione, gli embrioni formati vengono ritrasferiti nel corpo della donna. Le metodologie più sofisticate non finiscono qui. Esiste, infatti, l’ ICSI in cui si parte con stimolazione ormonale, prelievo e selezione degli ovociti migliori per la donna mentre per l’uomo raccolta e selezione del seme. In seguito però, un singolo spermatozoo selezionato attraverso l’utilizzo di un potente microscopio, viene iniettato nell’ovocita. Anche in questo caso si deve aspettare da tre a cinque giorni e gli embrioni formati vengono ritrasferiti in utero per avere la tanto attesa gravidanza. Dal 2004 in Italia la legge 40, regola la fecondazione assistita ponendo a riguardo molti vincoli. Molte coppie si oppongono sostenendo che la legge rende più impervio il percorso. Dopo numerosi interventi in tribunali la legge sta cambiando. Secondo la legge 40 gli embrioni dovevano essere al massimo tre e andavano impiantati, tutti e tre insieme, nell’ovocita da fecondare e non era possibile congelarli ed impiantarli successivamente a meno di gravi motivi di salute. Con una legge simile nel nostro paese c’è stato un sostanziale aumento di parti multipli dopo fecondazione assistita. I parti trigemellari in Italia sono il doppio rispetto a media europea. E’ altresì giusto rilevare che le gravidanze multiple sono spesso a rischio aborto. Sul numero degli embrioni la Corte costituzionale ha dichiarato illegittima la legge 40 e le cose sembrano cambiare, anche se con lentezza. Ricorsi e carte bollate pian piano stanno riscrivendo una legge tra le più restrittive d’Europa. La legge 40 però sotto altri punti di vista ha apportato comunque delle innovazioni come ad esempio l’istituzione di un registro nazionale dei centri di fecondazione assistita e fondi per ricerche e campagne di comunicazione che malgrado l’andamento a singhiozzo e altalenante la sensibilizzazione sembra essere partita. Moltissimi italiani però, nonostante tutto per la PMA preferiscono ancora paesi come Belgio, Spagna e Repubblica Ceca in cui vige una legislazione differente rispetto a quella italiana, con costi più bassi e strutture di buon livello.

Giorgio Mammoliti

Fecondazione assistita: no dei ginecologi per le over 50

Quello della fecondazione assistita è un tema molto delicato da affrontare, soprattutto se riguarda le donne che hanno superato i 50 anni di età. A sostenerlo sono i ginecologi del Sigo, la società italiana di ginecologia ed ostetricia. Il presidente, Nicola Surico, si è mostrato nettamente contrario alle delibera della regione veneto che permetterebbe la fecondazione assistita anche a donne ultracinquantenni; il problema, secondo Surico, è relativo alla scarsa possibilità di successo e alla probabili complicazioni che seguirebbero un processo del genere.In Italia comunque il fenomeno è molto più sentito rispetto al resto d’Europa: basti pensare, infatti, che dal 2005 al 2008, i casi di fecondazione assistita portati avanti da pazienti di età compresa tra 40 e 45 anni sono aumentati del 6,1%.
La proposta di Surico è quella di destinare i fondi per la fecondazione assistita dopo i 50 anni a campagne per la sensibilizzazione  delle donne alla sterilità, causata da un errato stile di vita. Un fenomeno in conitnuo aumento.
Insomma diventare madri è la cosa più bella del mondo, ma purtroppo presenta delle tempistiche da rispettare.

source: www.vivicool.it

Mal di schiena in gravidanza? I rimedi e gli esercizi per combatterlo

Mal di schiena gravidanza esercizi
Il mal di schiena in gravidanza è molto comune, soprattutto durante l’ultimo trimestre, quando pancione si fa ingombrante e il suo peso aumenta considerevolmente. Nonostante sia una condizione inevitabile, ci sono una serie di accorgimenti e di esercizi che permettono alla futura mamma di trovare sollievo e di non soffrire più del necessario. Infatti, alla fine si tratta di pochi mesi, che non devono certo pregiudicare la salute della schiena in generale, né il buon andamento della gravidanza . Consideratelo un piccolo disagio, al pari della nausea dei primi mesi o del mal di testa.


La prima cosa da tenere a mente quando si resta incinta, soprattutto quando la donna non è più giovanissima, è quello di non aumentare troppo di peso. Aggiungere, infatti, kg di adipe in più oltre all’aumento ponderale normale (che non deve superare, in media, i 12 kg al termine della gestazione), sarebbe davvero un aggravio anche per la vostra zona lombare. Ma vediamo a cosa è essenzialmente dovuto il mal di schiena gravidico e come si può averne sollievo.

Mal di schiena in gravidanza: cause e tipologie

Il dolore alla schiena durante la gravidanza può essere di tre tipi. Può interessare l’area dorsale (si tratta del mal di schiena meno comune), oppure localizzarsi più in basso, nell’area lombare (lombalgia), o in quella sacrale, un dolore che si diparte dal bacino e scende fino ai glutei. Queste due ultime tipologie di mal di schiena sono le più frequenti, e particolarmente a rischio di soffrirne sono le gestanti che fanno un lavoro sedentario, o che avevano già avuto problemi alla schiena pregressi. Anche le mamme che abbiano avuto gravidanze ravvicinate possono avere maggiori ripercussioni proprio alla schiena. Di solito, le fitte dolorose insorgono a fine giornata, o addirittura durante la notte, un po’ come capita ai crampi alle gambe, altro tipico disturbo della gravidanza. Che fare, in tutti questi casi? Intanto, vediamo i rimedi per prevenirli e alleviarli.

Mal di schiena in gravidanza: prevenzione e rimedi

Innanzi tutto, la postura. Molti mal di schiena sono proprio posturali, nel senso che, a causa della pancia che cresce e dello spostamento del baricentro corporeo, la donna incinta tende e inarcare la zona lombare. Sbagliatissimo, molto meglio mantenere la corretta posizione dritta. Un altro accorgimento è quello di non sollevare mai pesi facendo forza sulla schiena, meglio piegarsi sulle gambe; idem quando vi sedete, sollevatevi sempre pesando sulla muscolatura di gambe e cosce. Per accomodarvi, scegliete sedili in cui non si sprofondi, e nel caso di divani “smollati”, sistemate sotto di voi dei cuscini duri. Anche il letto, logicamente, dovrà aiutarvi, quindi se non avete quello con le doghe in legno, mettete una tavola sotto il materasso, o procuratevi un materasso rigido o in lattice. Ancora, usate scarpe comode e basse o con poco tacco , se necessario procuratevi dei plantari. Acquistate anche delle pancere regolabili, in modo che la vostra schiena sia sostenuta mentre la pancia aumenta di volume. Infine, lasciate da parte i farmaci, antidolorifici o antinfiammatori che siano, non servono e, in più, possono creare problemi al feto .

Mal di schiena in gravidanza: esercizi per alleviarlo

La cosa migliore per prevenire il mal di schiena in gravidanza, sarebbe quello di iscrivervi ad un corso specifico, come pilates, nuoto o yoga , perché questi sport, oltre a mantenervi in forma ed elastiche, aiutano la muscolatura della schiena a non “cedere” al peso. Anche frequentare un corso pre parto è una buona cosa , perché vi verranno fornite tante “dritte” proprio sugli esercizi specifici per stare bene e non affaticare la schiena. Ma vediamo anche noi qualche facile esercizio che potete fare a casa proprio per dar sollievo alla vostra zona lombare e sacrale così messa a dura prova dalla gravidanza.

  • Primo esercizio. Questo è un esercizio adatto proprio a chi soffre di lombalgia. Dovete mettervi carponi e inarcare la schiena verso l’alto (proprio come un gatto) espirando contemporaneamente. Quindi, dovete spostare il bacino in avanti tenendo i muscoli dell’addome e dei glutei contratti, e poi, inspirando e rilassandovi, tornare alla posizione di partenza. Questo esercizio va ripetuto una decina di volte
  • Secondo esercizio. Dovete mettervi supine, con le gambe sollevate e unite, i talloni a terra e anche i glutei devono poggiare a terra. Espirando, portate una gamba piegata verso di voi tenendola con le mani. Restate così per qualche secondo, poi inspirando tornate alla posizione di partenza e ripetete con l’altra gamba. Contate una decina di esercizi per gamba
  • Terzo esercizio. In piedi, dovete tenere le gambe divaricate e leggermente piegate, mentre le braccia saranno distese lungo i fianchi. Per 15 volte portate il bacino in avanti e poi tornate alla posizione di partenza

I bambini nati da ovociti congelati sono in continuo aumento

fecondazione in vitro ovociti congelati
Cresce il numero di bambini venuti al mondo grazie alla tecnica della fecondazione assistita e soprattutto grazie al congelamento degli ovociti. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità dal 2005 al 2009 nel nostro Paese sono nati così 1170 bambini e sono stati 15068 i cicli di scongelamento di ovociti. Se ci pensate sono numeri incredibili per una tecnica così giovane e soprattutto che sta cambiando totalmente la vita di molte coppie, che oggi non rinunciano al sogno di avere un piccolino.

Possiamo aggiungere un altro tassellino a questo quadro: quello dell’Italia in questo campo è sicuramente un primato mondiale. Inoltre, con la tecnica di congelamento si passa anche un classico problema etico , quello legato alla conservazione degli embrioni. L’ovocita è un gamete e non una potenziale fonte di vita.

Il nostro Paese continua a essere uno di quelli con il maggior numero di nuovi nati da ovociti congelati , e tutti i dati dimostrano che si tratta di una tecnica sicura. E questa è una cosa molto importante sia per la salute della mamma, sia per quella dei bambini.

Andrea Borini, responsabile clinico e scientifico di Tecnobios Procreazione, ha dichiarato: “Il Registro Internazionale che doveva riportare i dati di tutti i bimbi nati da ovociti congelati non è partito, ma tutti i dati raccolti anche dopo il 2008 confermano che non ci sono differenze nell’incidenza di problematiche genetiche. Certo, non stiamo parlando di una casistica di milioni di bambini e quindi la cautela è sempre obbligatoria”.

sabato 9 luglio 2011

Salvamamme al Sanit: 100 mamme per "Io allatto dove mi pare"

Anche quest’anno Salvamamme prenderà parte al SANIT – Forum Internazionale della Sanità presso il Palazzo dei Congressi di Roma Eur, per promuovere e diffondere la cultura dell’allattamento al seno.
Nella mattinata di venerdì 17 giugno dalle ore 12,30 alle ore 13,30 presso la sala 12 piano terra, 100 mamme dell’Associazione allatteranno i loro bambini in uno spazio dedicato, indossando un grande bavaglino con la scritta ‘Io allatto dove mi pare’. Partecipa all’incontro Roberta Angelilli, Vicepresidente del Parlamento Europeo e Delegata del Comune di Roma per i diritti dei minori, da anni al fianco dell’associazione come donna e come madre.
“Le mamme che parteciperanno al SANIT indosseranno dei bavaglini provocatori per promuovere un diritto indiscutibile di ogni madre: quello di poter allattare il proprio bambino ovunque ci si trovi. Ogni estate si ripropone il problema in ristoranti ed alberghi. L’allattamento è un momento di speciale sintonia tra mamma e bambino, una scelta naturale che non deve essere fonte di discriminazione” ha dichiarato Grazia Passeri, Presidente dell’Associazione.