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venerdì 31 luglio 2015

Bari, nascondeva cocaina sotto statua di Gesù bambino: arrestato 56enne

Bari, 31 lug. (LaPresse) - Nascondeva cocaina e hashish sotto la statua di Gesù bambino. È la scoperta fatta l'altra sera a Bari dai carabinieri della compagnia di Bari centro, che hanno arrestato un insospettabile 56enne, residente nel quartiere Japigia (Bari), ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Per l'uomo, su disposizione della procura della Repubblica di Bari, sono stati decisi i domiciliari.

Durante una perquisizione domiciliare i militari hanno scovato sotto la statua, riposta con un cuscino su di un antico bacile sorretto da piedistallo in ferro battuto con specchiera, tre dosi di cocaina e due di hashish. In una cassettiera, invece, hanno rinvenuto altri 45 grammi di hashish e 61 grammi di marijuana, oltre al materiale utile al confezionamento delle dosi, tra cui un taglierino e un rotolo di nastro isolante, tutto sottoposto a sequestro.

Salerno, bimba di 3 anni arrivata morta in ospedale: sospette sevizie

Salerno, 31 lug. (LaPresse) - E' arrivata in ospedale Martiri del Villa Malta di Sarno (Salerno). senza vita. A soli tre anni. Morta tra le braccia del padre. Per lei non c'è stato più nulla da fare.

Il sospetto è la piccola sia deceduta dopo aver ricevuto sevizie e violenze sessuali. A portare il corpo della piccola al pronto soccorso, ieri sera attorno alle 22, l'uomo. "La bambina è giunta che era già cadavere. Procederemo ora con un esame autoptico, come e quando lo disporrà il magistrato che deve ancora nominare il medico legale", spiega a LaPresse Vincenzo Crescenzo, direttore sanitario del centro ospedaliero. Del caso se ne occupano i carabinieri di Sarno e la procura di Nocera Inferiore che ha avviato l'indagine.

Fecondazione: nato primo bambino concepito in Sicilia con eterologa

Roma, 31 lug. (AdnKronos Salute) - È nato a Catania il primo bambino concepito in Sicilia con la fecondazione eterologa dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha abolito il divieto previsto dalla legge 40. "Il piccolo pesa 3,2 chilogrammi e si nutre di latte materno. Lui e la mamma stanno bene". Ad affermarlo è il Centro Umr (Unità di Medicina della Riproduzione)-Hera di Catania, dove è stato effettuato il trattamento di procreazione medicalmente assistita (Pma) dal team diretto dal ginecologo Nino Guglielmino. Il parto è avvenuto nella Clinica ostetrica universitaria del Policlinico di Catania, diretta da Antonio Cianci.

"È una gioia immensa, un sogno â€" sottolineano i genitori, entrambi quarantenni â€" che rincorrevamo da oltre dieci anni. Un primo tentativo fallito all’estero ci aveva fatto sperimentare le difficoltà, materiali e psicologiche, causate dalla necessità di recarsi in centri stranieri visto l’odioso divieto posto dalla legge 40. Abbiamo quindi atteso con trepidazione la sentenza della Consulta: non dimenticheremo mai quel giorno di aprile del 2014 che ha dato finalmente di nuovo il via libera in Italia alla Pma eterologa. Il progetto di genitorialità per noi così importante si è finalmente potuto realizzare nella nostra terra, non lontano dalla nostra casa immersa nel paesaggio dell’Etna, e soprattutto avvolti dal calore delle nostre famiglie".

I primi trattamenti di fecondazione eterologa compiuti dal Centro UMR-Hera di Catania, dopo il via libera della Consulta, risalgono all’ottobre 2014; da allora sono in corso oltre 30 gravidanze e altre nascite sono attese già nelle prossime settimane. "Il centro â€" sottolinea Nino Guglielmino â€" si è sempre battuto a fianco delle associazioni dei pazienti che rappresentano le coppie infertili e sterili. Rimuovere gli ostacoli posti dalla legge 40 al loro progetto genitoriale è stato un duro impegno decennale a difesa di quello che la Corte Costituzionale ha ritenuto sia da ricondurre tra i diritti incoercibili della persona, oltre che rientrare nella tutela del diritto alla salute fisica e psichica".

Vibo Valentia,atti osceni in spiaggia affollata da bambini: denunciato

Vibo Valentia, 31 lug. (LaPresse) - La guardia di finanza di Vibo Valentia ha arrestato un bagnante per atti osceni in luogo pubblico in presenza di minori. Il fatto è avvenuto lo scorso fine settimana nella spiaggia affollata di turisti di Marina dell'Isola, nota come 'mare piccolo': è stato un militare in libero servizio ad accorgersi del comportamento dell'uomo, incurante dei vicini d'ombrellone, soprattutto famiglie con bambini. Di nazionalità polacca con numerosi precedenti di polizia, alcuni anche per il medesimo reato, è stato immediatamente denunciato.

giovedì 30 luglio 2015

Salute, acido folico in gravidanza riduce rischio malformazioni

Roma, 30 lug. (LaPresse) - Per fortuna, in Italia, i numeri sulle malformazioni del sistema nervoso sono bassi. Ma è necessario non abbassare la guardia. Per questo il ministero della Salute ha lanciato una campagna informativa sull'assunzione di acido folico prima del concepimento e nei primi tre mesi di gravidanza. Secondo i registri nazionali delle malformazioni congenite, nel nostro Paese ogni anno vengono registrati circa 16 casi ogni 10.000 nati con malformazioni del sistema nervoso, di cui 6 ogni 10mila mostra dei difetti del tubo neurale, come la spina bifida, l'anencefalia e l'encefalocele. "In generale, una carenza di folati può essere un fattore di rischio per esiti avversi della gravidanza quali ritardo di crescita intrauterina, parto prematuro, lesioni placentari", spiega in un'intervista a LaPresse Pietro Carbone, ricercatore presso il Centro Nazionale Malattie Rare dell'Istituto Superiore di Sanità.

Evidenze scientifiche indicano che un corretto apporto di folati ed acido folico, nel periodo precedente il concepimento, è in grado di ridurre il rischio difetti del tubo neurale fino al 70%. Molto è stato fatto sul piano della comunicazione. Nei primi anni 2000 solo il 3-5% delle donne assumeva in modo corretto questa vitamina mentre nel 2013 erano salite al 30-40%. E' infatti del 2004 la raccomandazione del ministero per la corretta assunzione dell'acido folico. La dose consigliata è di 0,4 mg al giorno e il farmaco è inserito nella fascia A, a carico del servizio sanitario nazionale.

Negli ultimi anni è stata ampiamente dibattuta in letteratura la possibilità di un aumento di tumori ed in particolare di adenocarcinoma del colon legato ad un apporto eccessivo di acido folico. "Nel 2013 - ricorda Carbone - attraverso una valutazione di studi presenti in letteratura è stata pubblicata una meta-analisi che non ha evidenziato nessun decremento o incremento di neoplasie confrontando gruppi di soggetti con differenze nella folatemia (livello ematico della vitamina). Ciò tende ad escludere la possibilità di un incremento dei tumori legati all'assunzione eccessiva di acido folico", conclude.

Il consiglio dell'esperto è ad ogni modo chiaro: l'assunzione deve avvenire sotto controllo medico e limitata al periodo della gravidanza e pochi mesi prima del concepimento.

Roma, Salvamamme: Ad agosto gelati 'sospesi' ai bambini meno fortunati

Roma, 30 lug. (LaPresse) - 'Salvamamme Ice Cream Month' è l'iniziativa lanciata dall'associazione 'Salvamamme' che invita a lasciare 'in sospeso' un gelato per i bambini meno fortunati. L'inaugurazione ufficiale si terrà venerdì 31 luglio, alle ore 17 presso la gelateria 'Il pozzo', in Viale Isacco Newton 84, a Roma, tra i numerosi esercizi commerciali che hanno aderito alla campagna, testimonial dell'evento sarà la modella e attrice Youma Diakite. La campagna durerà fino al 31 agosto. Dalla Liguria alla Sicilia, dalla Lombardia alla Campania: dalle grandi città ai paesi in provincia, sono centinaia gli esercizi che hanno aderito e continuano ad aderire. La mappatura completa delle gelaterie sarà disponibile sul sito dell'associazione 'Salvamamme' www.salvamamme.it. "C'è voglia di solidarietà, nonostante tutto, e di piccole attenzioni tra famiglie, no nostante i tempi difficili - è il commento di Maria Grazia Passeri, presidente dell'associazione 'Salvamamme' - Un piccolo regalo per le famiglie che non possono comprare un gelato al proprio bambino e per anziani in condizioni di solitudine e difficoltà economica. Siamo fieri di riscontrare un sentimento di solidarietà ancora così vivo negli italiani, e sono sicura che in questi bar e gelaterie il gelato saprà davvero di buono".

Woody Allen: il segreto del matrimonio con la figlia

Woody Allen: il segreto del matrimonio con la figlia

C’è qualcosa di «paterno» che lega Woody Allen e Soon-Yi Previn, rispettivamente di 79 e 44 anni. Sarebbe proprio questa differenza di età, a parere del celebre regista, a far funzionare il matrimonio ancora oggi dopo ben 18 anni. La coppia aveva fatto tanto discutere a Hollywood, visto che la Previn è la figlia adottiva dell’ex moglie di Allen, l’attrice Mia Farrow.

«Sono stato fortunatissimo in questa mia ultima relazione. Ormai sono quasi 20 anni che sono sposato ed è stato bello. Credo che sia durato grazie al fatto che sono molto più vecchio di mia moglie», ha confessato il regista durante l’intervista con Sam Fragoso, della NPR.

«Ho 35 anni più di lei, e in qualche modo le dinamiche hanno funzionato, non è colpa di nessuno. Io sono sempre stato paterno nei suoi confronti. E lei ha sempre risposto bene a questo mio essere paterno. Mi è sempre piaciuta la sua giovinezza, la sua energia… io ho preso tantissime decisioni per lei, ma ho lasciato anche che lei si occupasse di tantissime altre cose».

Lo stesso divo di «Manhattan», inizialmente, era scettico riguardo alla storia d’amore con la giovane, ma con l’andare del tempo si è dovuto ricredere.

«Non pensavo che sarebbe diventato qualcosa di serio. E poi abbiamo iniziato ad uscire insieme, a vivere insieme, e ci è piaciuto. E la differenza di età non sembrava importare. Anzi, era una cosa a favore!», ha concluso.

Cover Media

Amadeus: presto un altro figlio

Amadeus: presto un altro figlio

Bambini in vista per Amadeus e la moglie Giovanna Civitillo.

Il presentatore televisivo sta vivendo un momento d'oro dal punto di vista professionale, con la conduzione di «Reazione a catena» fino al 20 settembre e la prossima edizione di «Mezzogiorno in famiglia». Ma anche dal punto di vista sentimentale le cose vanno a gonfie vele con la moglie tanto che vorrebbe un altro bebé, come rivela al settimanale Nuovo.

«Io e Giovanna parliamo spesso di allargare la famiglia, anche se fino ad oggi non è stata una delle nostre priorità. A me piacciono tanto i bambini e presto potrebbero arrivarne anche altri. Ho due figli meravigliosi, Alice, nata da una precedente relazione, che studia all’estero, e José Alberto, che studia in una scuola internazionale perché spero che possa avere un avvenire all’estero».

Non è però tutto oro quel che luccica: Giovanna Civitillo, ex velina di L'Eredità ha infatti dovuto rinunciare a farsi strada n ella televisione dopo il matrimonio con il presentatore.

«Giovanna non lavora perché la sua carriera è stata stroncata: in questo mondo c’è bisogno di gossip e noi, che siamo una coppia normale, non facciamo notizia. Se Giovanna volesse diventare famosa, dovrebbe lasciarmi e fidanzarsi con un altro! Siamo due persone semplici, con tanti interessi in comune, riusciamo ad essere felici anche con poco».

Cover Media

Fecondazione: esperto, fertilità bene da difendere, estate momento d'oro

Roma, 30 lug. (AdnKronos Salute) - "La fertilità è un bene che si perde progressivamente con gli anni. Non soltanto con l'aumentare dell'età, ma anche a causa dell'influenza di fattori esterni come smog, fumo di sigaretta, stress, abitudini di vita, presenza di malattie infettive. Non è dunque solo il tempo che passa a mettere in moto l'orologio biologico, ma anche altri elementi, da tenere in considerazione per preservare questo patrimonio". A spiegarlo è Claudio Giorlandino, ginecologo, segretario generale Sidip (Italian College of Fetal Maternal Medicine), commentando con l'Adnkronos Salute il modello computerizzato messo a punto da esperti della Erasmus University di Rotterdam, che segnala alle coppie il momento giusto per iniziare ad avere figli.

"E' chiaro che non possono essere fatte statistiche uniche - precisa Giorlandino - perché ogni persona è a sé. Ci sono uomini e donne con problemi di sterilità molto presto nella vita, e altri che rimangono sani e fecondi fino in tarda età". Anche rimandare il momento in cui avere figli, con l'idea che in caso di successo c'è sempre la fecondazione in vitro a venire in aiuto, "è sbagliata. Certo, è un'opzione, ma non promette certezze".

Il messaggio della fertilità che decresce col tempo le donne sembrano comunque averlo recepito molto bene: "Sono aumentate molto - racconta il ginecologo - le richieste di conservazione degli ovociti. Prima era qualcosa che ci capitava occasionalmente, adesso è quasi la regolarità. Non c'è mese o anche settimana in cui una donna, soprattutto single, non giunga da noi a chiederci se può conservare i propri ovociti". Quanto al periodo migliore per concepire, l'esperto promuove quello estivo.

"Dal punto di vista maschile - spiega - durante il periodo estivo la fertilità sembrerebbe migliore: questo perché, 3-4 mesi prima, durante la primavera, si registra un picco dell'attività endocrina che migliora progressivamente attività e quantità degli spermatozoi. Se ad esempio questo 'risveglio' avviene ad aprile, poi a luglio-agosto" il momento sarà propizio per concepire un bebè.

"Nelle donne con ovulazione regolare - conclude Giorlandino - le stagioni influiscono meno, anche se esiste una sorta di meteoropatia che registriamo in generale, legata a cambiamenti di vita, a fusi orari diversi. E questo può verificarsi in positivo anche con l'allentamento dello stress durante le ferie estive".

Gli occhi dei bambini raccontano le opere d'arte contemporanee

Roma, 30 lug. (askanews) - Ogni opera d'arte ha tanto da raccontare, specialmente di fronte agli occhi di un bambino. Per questo motivo, nell'ambito del progetto espositivo ''Tracce di contemporaneo. Collezioni di Arte italiana da Lucio Fontana alla contemporaneità nelle ville della Brianza'', la ViDi (Visit Different) - societa' che idea, produce e organizza grandi mostre d'arte - ha deciso di realizzare un video con undici bambini che raccontano una particolare opera d'arte contemporanea esposta nelle cinque splendide sedi storiche della Brianza coinvolte nell'iniziativa: Villa Tittoni di Desio, Villa Brivio di Nova Milanese, Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno, Villa Filippini di Besana in Brianza e il Museo d'Arte Contemporanea di Lissone. L'idea nasce dalla volonta' di spiegare e di presentare l'arte contemporanea, molto spessa incompresa anche da u n pubblico adulto, nel modo piu' semplice possibile e, quindi, attraverso la fervida immaginazione e la liberta' di pensiero che contraddistingue i bambini. L'arte comunica qualcosa di unico a ognuno di noi e i bambini, grazie alla loro capacita' di andare oltre gli schemi della vita di tutti i giorni, riescono a coglierla nel modo piu' genuino possibile. Ai piccoli visitatori coinvolti e' stato chiesto, senza alcun tipo di preparazione o di spiegazione, di raccontare una serie di lavori di importanti artisti quali ''Senza Titolo'' di Alberto Biasi esposto nella Villa Tittoni di Desio, ''Foresta Distesa'' di Gio' Pomodoro esposto nella Villa Brivio di Nova Milanese, ''Forma Cranica'' di Enrico Baj esposto nelle sale affrescate del Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno, ''Concetto spaziale, attesa'' di Lucio Fontana esposto al Museo d'Arte Contemporanea di Lissone e ''Notte anavi, Yucatan'' di Alessandro Savelli esposto nella Villa Filippini di Besana in Brianza. red/mrr

Fecondazione: a che età iniziare a fare figli? Lo dice un 'calcolatore'

Roma, 30 lug. (AdnKronos Salute) - E' una domanda che molte persone si fanno a un certo punto della loro vita: quando dovrei iniziare a mettere su famiglia? Se si è sicuri del numero di bambini che si desidera, del fatto che in caso di insuccesso si prenderebbe, o meno, in considerazione la fecondazione in vitro, un modello computerizzato (chiamato 'Fertility Calculator') può suggerire quando provare ad avere il primo bebè. A metterlo a punto gli esperti della Erasmus University di Rotterdam in collaborazione con altri atenei.

Sareste felici con un solo figlio? Il modello consiglia di iniziare dai 32 anni di età per avere una possibilità del 90% di realizzare il proprio sogno, senza bisogno di fecondazione in vitro. Il sogno di una casa con almeno 3 figli, invece, comporta che bisogna partire a 23 anni per avere le stesse possibilità di successo. Se si attende fino ai 35, le chance calano al 50%. I suggerimenti sono basati su dati generali e, avvertono gli esperti, naturalmente le cose non sono così semplici nella vita reale.

Ma l'idea dietro questo progetto è quella di aiutare le persone a prendere una decisione condensando tutte le informazioni essenziali in una forma accessibile. "Abbiamo cercato di colmare l'anello mancante nel processo decisionale", spiega il ricercatore Dik Habbema. "Mio figlio ha 35 anni e molti dei suoi amici sono ancora indecisi su quando avere figli, perché ci sono così tante cose che vogliono fare", racconta.

Uno scenario ormai familiare a molti italiani: l'età media in cui si ha il primo figlio è lievitata negli ultimi 40 anni. E' di 28 nel Regno Unito e ha raggiunto e superato quota 30 in Italia, Spagna e Svizzera. Negli Stati Uniti, il tasso di natalità fra i 20enni ha toccato il minimo storico, mentre le cifre per gli 'over 35' sono sensibilmente aumentate.

Il nuovo modello, che di sicuro interessa più le donne, che hanno meno tempo a disposizione per riprodursi, incorpora dati provenienti da studi che hanno valutato come la fertilità diminuisce naturalmente con l'età nel corso degli anni, e anche quelli sui tassi di successo della procreazione medicalmente assistita. Si basa sulle medie e quindi non può applicarsi a tutti, ma potrebbe essere molto utile, dice David Keefe della New York University Langone Medical Center, "perché diffonde alcune statistiche che molte persone non conoscono".

Alcuni dei risultati messi nero su bianco fanno riflettere: ad esempio, secondo il modello, la gravidanza rimane un'opzione praticabile per le donne anche dopo i 40 anni, con la possibilità di concepire di circa il 50%. All'altro estremo, l'età di partenza considerata, i 23 anni, troppo precoce per una generazione che ormai attende almeno i 30 anni prima di iniziare a prendere in considerazione a una famiglia. E ancora, si scopre che se si desiderano due figli, a 34 anni si ha il 75% di probabilità di coronare il sogno senza ricorso a Ivf, mentre è necessario un anno in più per completare il progetto familiare con la fecondazione in vitro. Se ci si accontenta del figlio unico, secondo il modello si ha tempo fino a 42 anni per avere 50% delle chance anche per vie naturali.

mercoledì 29 luglio 2015

Usa, primo trapianto di mani riuscito su bambino di 8 anni -VIDEO

Milano, 29 lug. (askanews) - Deve imparare a scrivere e a giocare con le sue nuove mani perchè il piccolo Zion per gran parte della sua breve vita ha dovuto farne a meno. Il bimbo di solo 8 anni aveva perso le mani, gli avambracci e un piede, quando aveva solo 2 anni per una gravissima infezione. Ora grazie a un trapianto di mani e avambracci che ha del miracoloso potrà tornare ad afferrare gli oggetti come tutti i bambini.

Il piccolo, Zion Harvey, è stato operato al Penn Medicine and Children's Hospital di Philadelphia ed è molto orgoglioso del risultato.

"Non mi sento diverso perchè non ho mai dimenticato chi sono. Sono lo stesso di prima, solo che ho un bellissimo paio di mani nuove".

L'intervento, durato oltre 10 ore, è stato effettuato all'inizio di luglio ma i medici hanno voluto aspettare che non si verificassero episodi di rigetto prima di dare l'annuncio. Prudenza d'obbligo visto che nel mondo ci sono stati solo 25 trapianti di mano e questa è la prima volta che l'intervento ha avuto successo su un bambino.

"Non rinunciate mai ai vostri sogni perchè diventano realtà" conclude Zion soddisfatto.

Il video su askanews.it

Trapianti: primo di mani su bimbo di 8 anni

Roma, 29 lug. (AdnKronos Salute) - Per Zion, 8 anni, è iniziata una nuova vita grazie al trapianto di due nuove mani da un donatore cadavere. E' la prima volta al mondo su un bambino così piccolo. Il paziente è stato operato al Children's Hospital di Philadelphia ( Usa ) da un team di 40 medici e infermieri che per 11 ore si sono impegnati nel complesso intervento.

Zion aveva perso le mani e i piedi all'età di 2 anni per un cancrena e ha subito anche un trapianto di rene donato dalla madre. Mentre le protesi ai piedi - riporta il 'Daily Mail' - hanno permesso in questi anni al ragazzo di camminare, l'hadicap alle mani era l'ostacolo più difficile per un completo inserimento nella vita quotidiana.

La scelta dei medici e della famiglia è stata quella di aspettare un possibile donatore cadavere che avesse le stesse caratteristiche fisiche di Zion. La stima dei camici bianchi era di 15 bambini-donatori in un anno. E dopo mesi d'attesa è arrivata la telefonata dall'ospedale: l'operazione è avvenuta all'inizio di luglio, ma solo ora è stata rivelata la notizia. Secondo gli specialisti, l'intervento è riuscito e apre la strada a future operazioni di questo tipo.

lunedì 27 luglio 2015

Dopo il caffè arriva il gelato 'sospeso' per i bambini in difficoltà

Torino, 27 lug. (LaPresse) - In principio era il 'caffè sospeso' ora è la volta del 'gelato sospeso' per i bambini provenienti da famiglie in difficoltà economica. "Lascia pagato a un bimbo un gelato" è lo slogan per questa rielaborazione in chiave 'ice' di una vecchia tradizione napoletana: si ordinava un caffè ma se ne pagavano due. Il secondo era detto 'sospeso', appunto, a beneficio di uno sconosciuto che sarebbe entrato dopo e, non avendo la possibilità di pagarselo, avrebbe chiesto se qualcuno aveva lasciato un caffè in offerta. Ora è la volta del gelato. Un'idea nata dall'iniziativa dell'associazione 'Salvamamme'. Le gelaterie che decideranno di aderire alla campagna, in programma dal 31 luglio al 31 agosto 2015, dovranno limitarsi a esporre una locandina e a dotarsi di un vaso trasparente per raccogliere le offerte.

kan/ctr

272306 Lug 2015

Giovanni Allevi: «Sul palco ritorno bambino»

Giovanni Allevi: «Sul palco ritorno bambino»

Quando si esibisce Giovanni Allevi cerca di tirare fuori la sua parte più autentica e vera, «il bambino che è dentro di lui».

Così il pianista e compositore racconta il suo rapporto genuino con il pubblico.

«Più passa il tempo, più aumenta la consapevolezza che un concerto non è solo suonare davanti a un pubblico, ma entrare in contatto con l'animo di chi ti ascolta. E ci si riesce solo guardandosi dentro, confrontandosi con i propri demoni, con il proprio lato oscuro alla ricerca di Luce. La magia è quando questo succede anche al pubblico», ha dichiarato il musicista intervistato dall’Ansa in occasione del suo attesissimo ritorno a Roma, dopo il sold out a marzo alla Cavea all'Auditorium Parco della Musica.

E dagli applausi scroscianti che hanno dato il benvenuto cadenzando regolarmente la sua performance, sembra che Allevi abbia proprio scoperto il segreto della comunicazione vincente con il pubblico.

D'altra parte, il p ianista ha curato con particolare attenzione la scaletta per la data romana del suo Love - Piano Solo Tour, inserendo non solo brani tratti dal suo ultimo lavoro, «Love», ma anche hit della sua carriera ventennale come «Monolocale 7.30 a.m.», «Abbracciami» e «Il bacio».

«Per una mia etica personale, non mi sembrava giusto rifare lo stesso concerto di qualche mese fa, volevo regalare al pubblico qualcosa di diverso e così ho pensato una scaletta molto più ampia: credo sia stato il concerto più esteso che io abbia mai fatto con piano solo», ha concluso.

Cover Media

Cristina D'Avena: "Eterna bambina, porto serenità con cartoon"-VIDEO

Roma, 27 lug. (askanews) - Per le generazioni nate negli anni '80 e '90 è un idolo, la regina delle sigle tv dei cartoni animati. E ancora oggi dopo oltre 30 anni, Cristina D'Avena attira e conquista centinaia di fan che canticchiano a memoria i brani della loro infanzia. L'abbiamo incontrata a Roma, durante una tappa del suo tour estivo in giro per l'Italia, dove si è esibita al centro commerciale Porta di Roma insieme ai Gem Boy, davanti a una folla incredibile.

Nei suoi concerti cerca di accontentare tutti, ma non è semplice. "Me le chiedono quasi tutte. 'Occhi di gatto', 'Mila e Shiro', 'Kiss me Licia', 'Memole', 'Lady Oscar'". "I ragazzi quando faccio i concerti provano a chiedermele tutte. Ovviamente, ne ho cantate più di 700, non è possibile farle tutte, però me ne chiedono tante, queste non possono mancare. Come 'Creamy', se non la canti ci rimangono male e iniziano a urlare finché non la faccio".

Ma non ci si stanca a cantare da anni le stese cose? Cristina assicura di no, dice di amare quello che fa, è per lei ogni volta è come se fosse la prima volta, anche l'entusiasmo è sempre quello. La sigla preferita? "La canzone che mi rappresenta di più e mi fa gioire se la canto è la canzone di Kiss me Licia".

Personaggio del cartone, ma anche interpretato nei telefilm da Cristina, che si sente ancora un po' Licia. Oggi i cartoni, ci dice, sono cambiati, e anche le sigle sono varie e spesso per questioni di diritti restano quelle originali. Lei però non cambia e a 51 anni si diverte come prima con i suoi cartoni. Ma com'è Cristina D'Avena nella vita? "Sono una persona solare, giocosa, che ha conservato un po' questa parte 'Peter Pan' nel cuore, ti dà la possibilità di affrontare i problemi in modo più leggero". "Sono questa 'eterna bambina' che ha tanta voglia di sorridere, vivere e trasmettere al pubblico tanta serenità, e io come posso con musica e sorriso cerco di dare serenità, amore e affetto".

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Expo, Iss: Acido folico riduce malformazioni bimbo del 30%

Rho Pero (Milano), 27 lug. (LaPresse) - "E' una priorità etica per una società degna di questo nome tutelare la madre e il bambino". Così il dottor Paolo Salerno, del Centro nazionale malattie rare dell'Istituto superiore di sanità, durante l'incontro dal titolo 'Corretta alimentazione, stili di vita in gravidanza e prevenzione di malformazioni congenite', oggi nell'ambito delle iniziative del ministero della Salute ad Expo, nello Spazio Donna.

"La diagnosi prenatale è un capitolo enorme. Ma qui si tratta di sviluppare delle strategie di prevenzione", ha spiegato lo specialista. E si parte, innanzitutto, dall'evitare l'alcol e le sigarette. "In gravidanza - ha aggiunto - anche un consumo minimo di alcolici può pregiudicare la salute e lo sviluppo del feto. Alcuni effetti dannosi del fumo, inoltre, si possono verificare anche con poche sigarette. E bisogna fare anche attenzione al fumo passivo". Secondo l'esperto dell'Iss, è raccomandabile consumare frutta e verdura fresca, di stagione, e preferire prodotti locali controllati, perché una catena di distribuzione più limitata corrisponde di solito ad un prodotto più fresco.

Poi un focus sulla vitamina B9, implicata nella replicazione cellulare, più nota come acido folico. "E' dimostrato che una carenza di questa vitamina - ha detto il dottor Salerno - è una delle principali cause di sviluppo di gravi malformazioni congenite note come difetti del tubo neurale, come la spina bifida. Frutta e verdura - ha proseguito - sono fonte naturale di questa vitamina. Le verdure a foglie verde, i legumi e la frutta secca ne sono molto ricchi. Ma - ha poi avvertito - l'alimentazione non è in grado di assicurare il fabbisogno di questa vitamina in previsione di una gravidanza. Un supplemento di acido folico, quindi, è sempre necessario". In quali dosi? Si tratta di 0,4 milligrammi al giorno, almeno un mese prima dell'inizio della gravidanza e fino al primo trimestre.

Assumere vitamina B9 riduce, per esempio, fino al 30% il rischio di malformazioni congenite.

"Questi temi dovrebbero essere sviluppati nei corsi prematrimoniali, nei centri fitness, dai parrucchieri e in altri contesti di socialità per la donna. Ognuna - ha specificato lo specialista - è una mamma diversa, perché ha un lavoro e stili di vita differenti. Il ruolo del papà? Deve smettere di fumare e di bere. Soprattutto deve rappresentare un elemento di confronto, di sostegno e di promozione di comportamenti di prevenzione per limitare i rischi legati ai difetti congeniti".

Eppure, "un bimbo sano non si può promettere a nessuna donna allo stato attuale", ha concluso il dottor Salerno. Per maggiori informazioni scrivere un'e-mail ad acido.folico@iss.it.

Dopo 7 mesi di agonia muore la figlia di Whitney Houston - VIDEO

Dopo 7 mesi di agonia muore la figlia di Whitney Houston - VIDEOHollywood, 27 lug. (askanews) - E' morta Bobbi Kristina Brown, figlia di Whitney Houston e del musicista Bobby Brown. Aveva 22 anni. Era stata trovata lo scorso 31 gennaio riversa nella vasca da bagno della sua casa ad Atlanta in Georgia che divideva con Nick Gordon, il suo compagno, il primo ad avvertire i soccorsi. Da allora non aveva mai ripreso conoscenza e da febbraio era in coma farmacologico. Una fine analoga a quella della madre il cui corpo senza vita fu trovato nella vasca da bagno della sua stanza al Beverly Hills Hotel poco prima dei Grammy Award, nel 2012.

Il video è su askanews.it

Whitney Houston: la figlia è ufficialmente morta

Whitney Houston: la figlia è ufficialmente morta

Non ce l’ha fatta Bobbi Kristina Brown, la figlia di Whitney Houston trovata priva di sensi nella vasca da bagno di casa sua all’inizio di quest’anno.

Da allora la giovane era stata posta sotto coma farmacologico dai medici, che avevano cercato di salvarla. Ogni tentativo si era tuttavia rivelato vano, e già alcune settimane fa Bobbi Kristina era stata trasferita nel reparto malati terminali dell’ospedale di Duluth, in Georgia.

Ieri la ragazza è stata dichiarata ufficialmente morta, in presenza del padre Bobby Brown e degli altri parenti.

«Finalmente riposa in pace, tra le braccia di Dio», recita un comunicato stampa diffuso dalla famiglia Houston e pubblicato da ET Online.

«Desideriamo ringraziare nuovamente tutti quanti per il grande amore, compassione e supporto dimostrati in questi mesi».

Secondo il The Inquisitor l’ex compagno della 22enne Nick Gordon potrebbe ora essere arrestato con l’accusa di omicidio.< /p>

Lo scorso giugno, infatti, i parenti della giovane avevano intentato una causa legale contro di lui accusandolo di aver ferito gravemente la ragazza e di averle sottratto migliaia di dollari.

Le carte sottoposte al tribunale dipingono un uomo crudele e senza scrupoli, incline a presentarsi agli interlocutori come il marito ufficiale di Bobbi Kristina «al solo scopo di controllarla e rubarle soldi». Tra gli altri capi d’accusa a carico del ragazzo ve ne sono alcuni riguardanti gravi episodi di violenza domestica: «Gordon l’ha colpita in viso con un pugno facendole saltare un incisivo, e l’ha trascinata su per le scale tirandola per i capelli», recitano le carte.

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Morta Bobbi Kristina Brown, figlia 22enne di Whitney Houston

Atlanta, 27 lug. (AdnKronos/dpa) - E' morta ieri in un ospedale di Atlanta Bobbi Kristina Brown, la figlia di Whitney Houston. La ragazza, che aveva 22 anni, era in coma da gennaio scorso, quando era stata ritrovata priva di sensi nella vasca da bagno. "Finalmente è in pace tra le braccia di Dio", ha dichiarato la famiglia Houston, ringraziando "tutti per l'incredibile amore e sostegno ricevuto nel corso di questi ultimi mesi".

Anche la madre di Bobbi Kristina, la cantante Whitney Houston, era stata trovata morta nella vasca da bagno di un albergo di Beverly Hills nel febbraio 2012, annegata in seguito a un'eccessiva dose di droghe. Aveva 48 anni. Il padre di Bobbi Kristina è il musicista Bobby Brown.

Dopo sette mesi di agonia è morta Bobby Kristina, la figlia di Witney Houston

Dopo sette mesi di agonia è morta Bobby Kristina, la figlia di Witney HoustonRoma, 27 lug. (askanews) - E' morta Bobbi Kristina Brown, figlia di Whitney Houston e del musicista Bobby Brown. Aveva 22 anni. Lo riferisce la famiglia in un comunicato nel quale si legge: "Bobbi Kristina Brown si e' spenta domenica, 26 luglio 2015, circondata dalla sua famiglia". Era stata trovata lo scorso 31 gennaio riversa nella vasca da bagno della sua casa ad Atlanta in Georgia che divideva con Nick Gordon, il suo compagno, il primo ad avvertire i soccorsi. Da allora non aveva mai ripreso conoscenza e da febbraio era in coma farmacologico. Una fine analoga a quella della madre il cui corpo senza vita fu trovato nella vasca da bagno della sua stanza al Beverly Hills Hotel poco prima dei Grammy Award, nel 2012. Una inchiesta è in corso sia sul compagno di Bobby Kristina sia sulle cause della morte.

domenica 26 luglio 2015

Expo, domani incontro ministero Salute su alimentazione in gravidanza

Milano, 26 lug. (LaPresse) - Domani alle 11.30 nello Spazio Donna di Expo continuano le iniziative di promozione del ministero della Salute di una corretta alimentazione in gravidanza con la relazione di Paolo Salerno, ricercatore del Centro Nazionale Malattie Rare dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS). La carenza di vitamina B9 (più nota come acido folico) rappresenta uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo nel neonato di gravi malformazioni del sistema nervoso centrale, tra cui la più nota è la spina bifida.

Lo sviluppo delle strutture embrionali da cui si formeranno il cervello e il midollo spinale del feto, si completa appena 28 giorni dopo il concepimento, quando spesso la donna ancora non sa di essere in gravidanza. Alcune semplici azioni di prevenzione da attuare prima della gravidanza sono in grado di ridurre fino al 70 % il rischio che il neonato sviluppi queste MC.

Durante l'incontro l'esperto cercherà di stimolare tra le donne presenti la loro capacità critica, le loro conoscenze pregresse sull'argomento sviluppando con loro una discussione strutturata utile a renderle consapevoli e in grado di controllare al meglio le proprie abitudini alimentari ed i propri stili di vita e di renderle quindi le vere protagoniste della promozione della propria salute e di quella dei loro futuri bambini.

Palermo, tenta di ferire la moglie che ha in braccio il figlio: arrestato

Palermo, 26 lug. (LaPresse) - Una donna in fuga con un neonato in braccio vicino a corso Vittorio Emanuele. E' la segnalazione che ha ricevuto ieri mattina il 113 di Palermo. Poco dopo, la polizia ha arrestato un 19enne palermitano responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia.

Le forze dell'ordine, arrivate immediatamente, hanno trovato la donna, in evidente stato di shock e con il figlio neonato in braccio, mentre veniva aiutata da alcuni passanti. Ha raccontato che il marito la stava inseguendo e che, solo il suono delle sirene della polizia, lo aveva convinto a fuggire.

Gli agenti hanno subito preso tra le braccia il neonato e, dopo aver tranquillizzato la donna, si sono fatti raccontare l'accaduto. La giovane, con voce rotta dal pianto, ha spiegato che la sera prima si trovava con il marito in compagnia di altre persone. Una volta rientrati in casa, il marito l'ha accusata, senza alcun fondamento, di intrattenere relazioni sentimentali con altri uomini e non credendo alle risposte della donna che negava decisamente, è andato su tutte le furie sferrandole calci e pugni, nonostante tenesse suo figlio in braccio.

Il giovane marito ha continuato a dare in escandescenze per tutta la notte, impedendo alla moglie di uscire, minacciandola e scagliandole contro un martello ed alcuni coltelli, con uno dei quali ha tentato anche di ferirla al volto.

I poliziotti, dopo aver soccorso la donna, si sono recati nell'abitazione della coppia trovandola completamente messa a soqquadro: a terra ancora quattro coltelli e il martello. La donna è stata accompagnata in ospedale e poi a casa genitori. Anche il marito si era rifugiato a casa dei suoi familiari da dove è stato prelevato dalla polizia è condotto in commissariato. Poi, su disposizione dell'autorità giudiziaria competente, è stato trasferito nella casa circondariale 'Pagliarelli', in attesa di giudizio.

sabato 25 luglio 2015

Torino, abbandona figlio in auto per andare al bar: denunciato

Torino, 25 lug. (LaPresse) - Aveva lasciato il figlio da solo nell'auto chiusa a chiave, con i finestrini serrati. Un cittadino marocchino di 30 anni è stato denunciato per abbandono di minori dagli agenti del commissariato San Paolo a Torino. I poliziotti, passando in corso Racconigi, a Torino, si sono accorti della presenza di un bambino che dormiva all'interno di un'auto chiusa a chiave e con i finestrini alzati. A quel punto, per accertarsi delle condizioni di salute del minore, hanno bussato ripetutamente al finestrino per svegliarlo. Quando il piccolo ha aperto gli occhi, ha riferito ai poliziotti che suo padre lo aveva lasciato a dormire in macchina mentre lui era al bar con amici.

Gli agenti hanno contattato il proprietario dell'auto, che ha riferito che il padre del bambino era lì con lui in un bar di via Monginevro. L'uomo si era recato al bar in compagnia di suo figlio sin dalla tarda serata precedente. Dopo aver trascorso la notte a bere in compagnia di un suo amico che non incontrava da tempo, intorno alle sette del mattino, vedendo il bambino stanco e assonnato, lo ha accompagnato in macchina. Lì il minore si è addormentato prima di essere notato e svegliato dai poliziotti circa due ore dopo. Il padre invece era ritornato al bar, dove è stato raggiunto dagli agenti che lo hanno poi denunciato.

Elisa Toffoli: «Mia figlia vuole farsi bionda come Emma»

Elisa Toffoli: «Mia figlia vuole farsi bionda come Emma»

Intervistata da Top, Elisa Toffoli ha raccontato il rapporto speciale che la lega a Emma Marrone (con la quale ha lavorato in occasione dell’ultima edizione di Amici di Maria De Filippi) rivelando un divertente dettaglio: «Mia figlia mi ha già detto che vuole farsi bionda come Emma. Però almeno fino a quando non frequenterà la prima media non se ne parla proprio», ha spiegato la cantante, che ha avuto due figli da Andrea, musicista della sua band.

Grazie all’amicizia con Emma, l’ex coach del Blu è riuscita a svelare al pubblico gli aspetti più ludici e scanzonati della sua personalità. «Ho imparato a credere in me stessa, indipendentemente dagli altri, dai commenti che venivano da fuori, sia positivi sia negativi â€" ha riflettuto -. Ho imparato a divertirmi di più, a non prendere troppo sul serio la mia immagine». Chissà se, anche se nella prossima edizione del talent show, le due amiche si troveranno di nuovo insieme.

Cover Med ia

venerdì 24 luglio 2015

Milano, travolse madre incinta e figlio: condanna 2 anni e 4 mesi

Milano, 24 lug. (LaPresse) - Roberto Andrea Luciano, il giovane che il 20 ottobre 2013 in viale Famagosta, a Milano, travolse e uccise con la sua auto Magda Niazy Sehsah, 28 anni, egiziana incinta di 7 mesi e suo figlio di 4 anni, è stato condannato oggi a due anni e quattro mesi di carcere. Il 30enne era accusato di omicidio colposo e procurato aborto. La sentenza è stata emessa dal gup del Tribunale di Milano Roberto Arnaldi, che ha disposto un anno e quattro mesi di sospensione della patente. Le motivazioni verranno rese note fra 90 giorni. Il pm Marcello Musso aveva chiesto tre anni. Come era emerso con il deposito di una perizia cinematica e come poi riportato nell'imputazione, Luciano, quando investì la donna incinta e il bimbo, stava viaggiando con la sua auto di sera e in una strada bagnata per la pioggia ad una velocità di circa 100 chilometri ora ri, quando il limite in quel tratto è di 50 km/h.

L'avvocato del marito e padre della vittima, che si è costituito parte civile, Domenico Musicco, presidente dell'Avisl (Associazione vittime incidenti stradali sul lavoro e malasanità) ha commentato dopo la lettura della sentenza: "Pena congrua. Il massimo che si può pretendere, purtroppo, in queste occasioni. Sono soddisfatto per l'esito, ma aspettiamo al più presto la legge sull'omicidio stradale. L'elemento della velocità è stato determinante per la condanna". Il marito della donna ha fatto sapere: "La legge è questa. In Egitto la pena sarebbe stata più alta".

Secondo le indagini condotte dalla procura di Milano, la donna egiziana, mentre attraversava la strada in un punto senza strisce pedonali, era stata colpita dalla parte davanti sinistra dell'auto e il bambino di quattro anni era finito a circa 40 metri di distanza dopo l'impatto. I soccorritori, infatti, nel tardo pomeriggio del 20 ottobre 2013, non si erano accorti che anche il piccolo era un'altra vittima dell'incidente. Il bimbo fu trovato solo dopo un'ora, quando il padre, arrivato all'ospedale San Paolo dove perse la vita la moglie incinta, disse ai dottori che l'altro figlio era in compagnia della donna.

Tumori: lo studio, 2.360 ricoveri bimbi in 2009-11, a Roma più che a Napoli

Roma, 23 lug. (AdnKronos Salute) - Sono stati 2.362 i nuovi ricoveri per tumore tra il 2009 e il 2011 fra i bambini e giovanissimi fino a 19 anni d'età, mentre salgono a 43.141 quelli fra i giovani adulti dai 20 ai 49 anni, in maggioranza donne. Sono i primi dati dello studio Epikit, che analizza l’incidenza dei ricoveri per tutte le neoplasie in Italia attraverso l’utilizzo del database nazionale Sdo (Schede di dimissione ospedaliera).

"Ci siamo concentrati sui tumori pediatrici e quelli dei giovani adulti giovani adulti fino a 49 anni di età - spiega Gaetano Rivezzi, presidente dei Medici per l’ambiente della Campania (Isde) e coordinatore del gruppo di studio Epikit, insieme all'epidemiologo Prisco Piscitelli, ricercatore dell’Istituto scientifico biomedico Euro Mediterraneo - perché si tratta di patologie che maggiormente possono risentire di fattori e inquinanti ambientali, in particolare dell’azione dei cancerogeni come il PM 2.5 e PM 10".

"Quello che emerge da questo primo lavoro Epikit - aggiunge Piscitelli - è che non sono solo Napoli e la Campania ad avere dei problemi, nonostante il grande clamore mediatico. Roma ad esempio ha un numero assoluto di tumori pediatrici (380) superiore a quelli della provincia di Napoli (330) oltre ad avere un tasso standardizzato di ricoveri per tumore più elevato (9.6 per 100.000 abitanti contro 8.7). Segue la provincia di Milano con 280 casi (con un tasso standardizzato di 7.1 per 100.000 abitanti)". Il primato per i ricoveri nei giovani adulti tra 20 e 49 anni di età va anch'esso a Roma, "con una media di 3.605 casi annui, in questo caso accompagnato dal primato per il tasso standardizzato tra i più elevati d’Italia (88 per 100.000 abitanti, un tasso quasi pari a quelli di Ravenna e Cagliari, con soli 300 casi; fa peggio solo Ascoli Piceno con un tasso di 98 per 100.000 ma solo 200 casi). Napoli e Milano seguono a debita distanza con mille casi in meno e tassi di circa 75 per 100.000", evidenziano gli esperti.

"L’originalità di questo lavoro Epikit - sottolinea Priscitelli - consiste nell’aver esaminato il problema dei tumori pediatrici e nei giovani ragionando anche in termini di numeri assoluti oltre che ovviamente per tassi. Soprattutto, dovremmo chiederci come adoperarci per ridurre l’esposizione alle sostanze identificate dall'agenzia internazionale per la ricerca sul canro (Iarc) come cancerogeni certi per l’uomo (ben 212 sostanze), a cui continuiamo ad essere esposti, con limiti di legge spesso calcolati per adulti di 60 kg di peso e senza tener conto né degli effetti somma, né del fatto che l’80% degli effetti sulla salute si manifestano al di sotto delle soglie limite definite dalla legge (come nel caso del PM 2.5)".

Dopo tre anni di studi, analisi e trattamento dei dati, i primi risultati di Epikit sono stati inviati per la prsentazione alla Conferenza europea sul cancro (Ecco 2015), che si svolgerà a Vienna a fine settembre.

giovedì 23 luglio 2015

Pordenone, autobus con 47 bambini in un burrone: almeno 4 feriti

Pordenone, 23 lug. (LaPresse) - E' di almeno 4 feriti il bilancio dell'incidente che nel pomeriggio ha coinvolto nei pressi di Pordenone un autobus su cui viaggiavano 47 bambini. Il mezzo, per cause ancora da accertare, sarebbe precipitato giù per un dirupo. Altri 16 piccoli avrebbero riportato alcune contusioni e livi escoriazioni ma senza gravi conseguenze. I feriti sono stati trasferiti in ospedale in elicottero. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Comando di Sacile.

Belen Rodriguez: «Figli? Santiago starà da solo per un po'»

Belen Rodriguez: «Figli? Santiago starà da solo per un po'»

I social? Con sei milioni di follower tra Facebook e Twitter Belen Rodriguez ne è una regina quasi incontrastata. «Ciò che mi ha spinta a usarli, all'inizio, era la possibilità di dire la mia: in 10 anni di successo sono stata spesso descritta in maniera diversa da come sono, per fortuna i fan mi credono e si fidano di me. E poi non c'è più il divismo di una volta, con i personaggi irraggiungibili, oggi basta un telefonino. E questo mi incuriosisce», ha raccontato in un’intervista su Chi, dove ha ribadito che sul rapporto con il marito Stefano De Martino non c’è nemmeno una nube, dopo il temporaneo allontanamento della scorsa primavera: «Non era una crisi da lasciarsi, quella non c'è mai stata, discutiamo come discutono tutti e lo faremo ancora».

Sulla storia d’amore tra Emma Marrone e Fabio Borriello, fratello del suo storico ex Marco Borriello, Belen ha poi comme ntato: «Questi ragazzi li conosco da 10 anni, siamo in buoni rapporti, non c'è niente di strano. Lei si è fidanzata con lui, ma è normale che io lo veda, è il mio ex cognato».

Ultimo capitolo, la maternità: «Vorrei riprovare la gioia della maternità â€" ha confessato -. Quando ho avuto Santiago ho detto che avrei fatto subito un altro figlio, ma ho capito che lui ha bisogno ancora di avere l'esclusiva e per qualche anno ancora sarà da solo».

Cover Media

mercoledì 22 luglio 2015

Vittorio Sgarbi: «Alba, la mia terza figlia»

Vittorio Sgarbi: «Alba, la mia terza figlia»

Vittorio Sgarbi ha parlato approfonditamente su Oggi di sua figlia Alba, 16 anni, che ha riconosciuto nel 2012. «Lei non è una figlia che io ho voluto, ma una figlia che è nata e della quale io ho saputo in quel momento â€" ha spiegato il critico d’arte -. Ho preso atto della mia responsabilità di padre, ma non della mia volontà che è un “a priori” che presuppone che uno stia con una persona perché vuole un figlio».

Sgarbi ha altri due figli, Carlo Brenner, 27 anni, ed Evelina, nata nel 1998 dalla relazione con una donna torinese, Barbara.

Alba è invece stata concepita con una cantante lirica albanese conosciuta in occasione di un concerto alla Camera. Sgarbi l’ha riconosciuta dopo una lunga battaglia legale con la madre, che era sposata e diede alla bambina il cognome del marito, rimasto sempre ignaro del tradimento. Alla sua morte, però, la donna ha chiesto al critico d’arte di prendersi le sue responsabilità di padre. «Lei ha un carattere straordinario di grande dolcezza. Ma è stata sua madre a educarla. Una donna sensibile, che ha pensato che potesse avere bisogno anche di una figura paterna e allora negli ultimi anni ci siamo avvicinati â€" ha proseguito -. Quello che lei oggi cerca da suo padre lo cerca per sua volontà e non per mia imposizione… Su di lei non ho un progetto educativo, non c’è niente che le è imposto, ma c’è solo quello che lei vorrebbe avere da suo padre».

«Lei ogni tanto mi accarezza, a me non viene in mente di accarezzare lei, ma questo non vuol dire che io non riconosca in lei delle virtù che mi rendono felice che sia mia figlia», ha concluso.

Cover Media

martedì 21 luglio 2015

Chirurgia: prima calotta cranica in 3D per bimba cinese

Roma, 21 lug. (AdnKronos Salute) - Stanno facendo il giro del mondo le immagini della piccola Han Han, la bimba cinese di 3 anni che ha ricevuto per la prima volta al mondo l'impianto di una intera calotta cranica in titanio ricostruita e stampata in 3D. Il tutto grazie a un intervento chirurgico durato 17 ore, nel Second People's Hospital della provincia di Hunan, in Cina. La bimba soffriva di idrocefalo congenito, malattia che provoca un accumulo di liquido cerebrospinale in eccesso nel cervello e che le ha fatto diventare la testa quattro volte più grande del normale.

Un fenomeno che la esponeva a una serie di problemi di salute, fra cui il rischio di rottura del cranio. La procedura ha previsto una ricostruzione completa in 3D e la stampa tridimensionale in titanio di una scatola cranica nuova, per riposizionare il cervello della bambina. "Se non fosse stata sottoposta al trattamento - ha detto il dottor Bo a 3Dprint.com - Han Han non avrebbe superato l'estate". L'operazione è stata possibile grazie al fatto che Chen Youzhi, il padre di Han Han, è riuscito a raccogliere i 400-500 mila Yuan necessari, grazie a una serie di donazioni online, come riferisce il 'Daily Mail'.

L'INTERVISTA Expo, l'esperto: Ogni 10 giorni un bambino muore soffocato

Di Luca Rossi

Rho Pero (Milano), 21 lug. (LaPresse) - "Un bambino ogni dieci giorni in Italia muore soffocato per ostruzione delle vie aree mentre mangia o gioca. Questa è la terza causa di mortalità per i più piccoli dopo gli incidenti e l'annegamento. Sono cinquantamila i soffocamenti in Europa" per cui i bimbi rischiano di perdere la vita. Ecco l'allarme lanciato da Mirko Damasco, formatore di Salvamento Academy, che - con il collega Alessio Baghin - ha tenuto oggi pomeriggio nel 'Vivaio Scuole' di Palazzo Italia a Expo un incontro dal titolo 'Manovre di disostruzione per evitare il soffocamento da cibo'. L'iniziativa nell'ambito di SalutExpo, il progetto organizzato dal ministero della Salute.

Di che cosa si occupa Salvamento Academy?

"È un progetto che portiamo avanti con il ministero della Salute sulla disostruzione, ovvero cosa fare se qualcuno, in particolare un bambino, soffoca. Noi giriamo l'Italia per lo più gratuitamente per insegnare questa tecnica. Perché un bambino ogni dieci giorni in Italia muore soffocato per ostruzione delle vie aree mentre mangia o gioca. Il problema è che continuano a morire bambini, perché chi è con loro non sa che cosa fare. C'è questo progetto per portare ovunque le manovre di disostruzione, quindi insegnare a tutti che cosa fare quando un bambino soffoca.

Sono complicate?

"In realtà, sono banali. Il problema è farle conoscere. Si chiamano manovre di Heimlich e sono diverse se si tratta di un bimbo fino a un anno o da un anno fino ai 12-13. Il 78% dei bambini in Europa si soffoca mentre mangia. E' nato, quindi, il progetto 'Pillole di sicurezza', video brevi per insegnare ai genitori, ai ristoratori o alle mense scolastiche come servire il cibo ai bambini. Questo è un grave problema: abbiamo tantissimi ristoranti e mense scolastiche che servono alimenti pericolosi come i pomodori di Pachino, le mozzarelle ciliegina e i wurstel tagliati male o non tagliati a bambini piccoli di due o tre anni che possono avere degli incidenti".

Come tagliare il cibo?

"Nulla deve avere una forma rotonda. Tutto ciò che ha questa forma va neutralizzato. Se, ad esempio, si taglia il wurstel a rondelle come fanno tutti, si crea esattamente un tappo che, nel momento in cui va nelle vie aree, le ostruisce. Il wurstel va tagliato per lungo e poi in tanti pezzettini. Lo stesso per la mozzarella. È banale. Sono i consigli della nonna che, però, purtroppo in molti non seguono".

Lirica: estate alla Scala con i bambini venezuelani di El Sistema (3)

(AdnKronos) - “El Sistema â€" dice il Sovrintendente Alexander Pereira â€" è un progetto non solo artistico ma sociale che dimostra il potenziale dell’educazione musicale e ci interroga sui metodi di insegnamento della musica. In Europa i bambini studiano musica da soli, chiusi per anni in una stanza vedendo solo il loro maestro. Il messaggio che ci viene dal Sistema è di insegnare ai nostri bambini a fare musica insieme. In Venezuela ci sono quasi 500.000 ragazzi che fanno parte delle orchestre giovanili, ma questo modello è arrivato anche da noi con il Sistema Europa e il Sistema Italia. Portare questo progetto a Milano nell’anno di Expo significa dare un forte segno per il rinnovamento dell’educazione musicale”.

“L'estate di questa straordinaria stagione di ExpoinCittà prosegue con un’iniziativa che mira a coinvolgere nella programmazione di una delle più importanti istituzioni culturali cittadine migliaia di ragazzi che, grazie all’accordo con il Teatro alla Scala, potranno condividere l’esperienza e la grande musica eseguita dalle orchestre di ‘El Sistema’ â€" ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno â€". Orchestre che non solo portano in tutto il mondo musica di grande qualità, ma testimoniano anche la bontà di un progetto sociale che fa dell’accessibilità alla bellezza, e del suo potere salvifico, il suo tratto distintivo: un tratto che la accomuna in maniera perfettamente coerente con lo spirito di questa iniziativa”.

“Questa iniziativa rientra in quell’idea di rete per il sociale e la cura della persona che caratterizza l’azione della nostra Amministrazione e coinvolge, in un’azione comune ed efficace, anche enti prestigiosi come la Scala â€" dichiara Pierfrancesco Majorino, Assessore alle Politiche Sociali e Cultura della Salute â€". Si tratta di un gesto concreto per permettere a molti ragazzi che restano in città questa estate di avere accesso a concerti straordinari e comprendere come la cultura e la musica possono essere, oltre che occasioni di conoscenza e aggregazione, anche un veicolo di socialità”.

Lirica: estate alla Scala con i bambini venezuelani di El Sistema

Milano, 21 lug. - (AdnKronos) - Dal 12 agosto al 4 settembre il “Festival delle Orchestre Internazionali per Expo” al Teatro alla Scala presenta il “Progetto El Sistema” che coinvolgerà 1.000 giovani strumentisti appartenenti alle orchestre e ai cori giovanili e infantili del Venezuela per 8 concerti al Piermarini, 2 in Conservatorio, uno in San Marco e due al Parco Sempione. Un grande progetto musicale che culminerà con i concerti diretti da Riccardo Chailly e Gustavo Dudamel e che si unisce agli sforzi del Sistema Italia per promuovere e rinnovare l’educazione musicale.

“El Sistema”, ideato da José Antonio Abreu in Venezuela nel 1975, è il più vasto progetto di educazione attraverso la musica mai concepito e offre gratuitamente ai bambini un’alternativa alla strada coinvolgendoli, fin da piccolissimi, nell’attività di decine di orchestre infantili e giovanili. Nel corso degli anni “El Sistema” è cresciuto coinvolgendo nel solo Venezuela più di due milioni di ragazzi: oggi le orchestre sono 300, i giovani coinvolti nel 2015 quasi 500.000 e molti musicisti hanno intrapreso brillanti carriere internazionali.

Il “Progetto El Sistema” al Teatro alla Scala è realizzato grazie al sostegno di Hilti Foundation. Un accordo tra il Teatro alla Scala e gli Assessorati alla Cultura e alle Politiche Sociali del Comune di Milano permetterà a 3.000 tra ragazzi, famigliari e accompagnatori di assistere ai concerti del “Progetto El Sistema”, che porterà a Milano 6 compagini tra orchestre e cori infantili e giovanili venezuelani . I biglietti saranno distribuiti a cura dell’Assessorato alle Politiche Sociali con particolare attenzione a situazioni di difficoltà e disagio.

Mara Carfagna: "Sento il bisogno di avere un bambino"

Mara Carfagna: Roma, 21 lug. (askanews) - "Come tutte le donne, ho sofferto e ho fatto soffrire. Adesso sto bene con Alessandro Ruben. Un uomo presente e attento che compensa con la sua solarità il mio carattere rigido e severo. Sento il bisogno di un figlio. Arriverà al momento giusto". Così Mara Carfagna , ex ministro per le Pari Opportunità del governo Berlusconi, racconta in esclusiva al settimanale "Chi" in edicola da mercoledì 22 luglio a sua ritrovata felicità accanto ad Alessandro Rub en. Una serenità giunta dopo l'annullamento da parte della sacra Rota del suo breve matrimonio con Marco Mezzaroma. "Ripensandoci, ora sorrido, ma allora l'ho vissuta malissimo", racconta a "Chi" l'ex ministro. "Mi sono ritrovata a un anno dalle nozze, sola, in viaggio per Zanzibar con una mia cara amica. E quello avrebbe dovuto essere il romantico anniversario con mio marito, magari in attesa di un bambino... Mi sono sentita sola e fuori luogo come Bridget Jones" . Mara Carfagna risponde anche a due domande su temi scottanti. Il primo la fecondazione eterologa: "E' un tema sul quale mi interrogo. E nutro seri dubbi". Il secondo, sulle Unioni di fatto: "Riconoscimento solo per coppie omosex e nessuna equiparazione al matrimonio", spiega a "Chi" l'ex ministro.

Bari, picchia moglie e figli: arrestato 46enne

Bari, 21 lug. (LaPresse) - Un uomo di 46 anni è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Cassano Murge (Bari) con l'accusa di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minaccia aggravata. Una telefonata effettuata al numero di emergenza 112 ha segnalato in piena notte una violenta lite in famiglia.

Sul posto è intervenuta una pattuglia dei Carabinieri che ha bloccato l'uomo mentre nel cortile di casa, impugnando un coltello a serramanico, poi sottoposto a sequestro, stava minacciando un condomino affacciatosi sul balcone.

Dopo aver soccorso la donna i militari hanno appurato che poco prima l'uomo, rincasato, avrebbe aggredito e minacciato di morte la moglie, coetanea, nonostante la presenza dei figli, uno dei quali minore. Tra gli aggrediti, solo la figlia maggiore è dovuta ricorrere alle cure mediche dell'ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, da dove è stata dimessa con una prognosi di alcuni giorni per delle lesioni riportate in varie parti del corpo.

Tratto in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, processato per direttissima, l'uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso l'abitazione di un congiunto.

lunedì 20 luglio 2015

Ricerca: selettività a tavola dei bimbi autistici non incide su patologia

Roma, 20 lug. (AdnKronos Salute) - La selettività alimentare è un problema rilevante tra chi è affetto da autismo, interessa infatti un bambino su due. Spesso si manifesta in forme estreme perché si combina ad alcune caratteristiche tipiche della malattia come la ritualità, la ripetitività o l’ipersensibilità. Ci sono bambini particolarmente attenti ai colori, ad esempio, che scelgono di nutrirsi esclusivamente con cibi rossi o verdi o gialli. I ricercatori della Neuropsichiatria infantile dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma hanno dedicato a questo fenomeno uno studio specifico, il primo a indagare le differenze tra bambini autistici con selettività alimentare e senza selettività.

Dallo studio è emerso che non esistono differenze cliniche o comportamentali tra i bambini autistici selettivi e non. Hanno lo stesso quoziente intellettivo, stessi problemi e stesse abilità. Il rifiuto di alcuni o di molti cibi, quindi, non accresce né è determinato dalla gravità della patologia. La ricerca è stata condotta su un gruppo di 158 bambini e ragazzi tra i 3 e i 18 anni con sindrome dello spettro autistico, la metà dei quali con abitudini alimentari molto particolari. Nella ricerca sono stati coinvolti anche i genitori. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista 'Appetite'.

Si è scoperto che la selettività incide significativamente sulla percezione che i genitori hanno della gravità della malattia del proprio figlio. A parità di condizioni cliniche tra i due gruppi, i bambini selettivi vengono ritenuti da mamma e papà più problematici rispetto a quelli non selettivi e per questo motivo vengono trattati in modo diverso. La gestione del pranzo, della cena o la preparazione di pasti 'speciali' innalza i livelli di stress di questi genitori, perché fonte di frustrazione e preoccupazione.

La selettività è un comportamento alimentare atipico che porta i bambini a discriminare i cibi in base a parametri diversi. Riguarda circa il 30% della popolazione pediatrica generale. Tra i bambini con sindrome dello spettro autistico la percentuale cresce considerevolmente: oltre il 50%, infatti, seleziona gli alimenti in base a forma, colore e consistenza, rendendo il pasto un momento difficile che può incidere sul loro benessere e su quello della famiglia.

Alla luce di quanto emerso dall’indagine, i ricercatori del Bambino Gesù stanno sviluppando nuove modalità di trattamento destinate alle famiglie con bambini autistici selettivi. La seconda fase dello studio punterà infatti sul 'parent training': una serie di tecniche comportamentali da insegnare ai genitori per prepararli a gestire il momento complicato del pasto, far alimentare in maniera adeguata i figli e migliorare l’approccio al problema, abbassando la soglia di preoccupazione e di ansia.

Borsellino, il figlio Manfredi: Le mie parole hanno scosso tutti

Roma, 20 lug. (LaPresse) - "La 'partita Borsellino' era stata liquidata in un attimo dopo quelle dimissioni provocate da chiacchiere, maldicenze e attacchi. Quattro pedine risistemate e via. Con le mie parole si è rimesso tutto in gioco. Si sono scossi tutti. Lucia non poteva parlare e ci ho pensato io". Lo racconta in un colloquio al 'Corriere della Sera' Manfredi Borsellino, figlio del magistrato ucciso, che durante la commemorazione della strage di via D'Amelio ha preso a sorpresa la parola. "Nulla di concordato - spiega Borsellino - Lei, in vacanza con nostra sorella Fiammetta a Pantelleria, non si aspettava niente di tutto questo. Io non ci ho dormito la notte. Avevamo deciso di non andare alle manifestazioni. Sapevo che il presidente Mattarella alle 3 sarebbe andato al palazzo di giustizia. A mezzogiorno ho buttato giù qualche riga. Alle 2 mi sono p resentato in tribunale, dal presidente della Corte di appello, Gioacchino Natoli. Ho chiesto un contatto col cerimoniale. Un breve incontro con il capo dello Stato. E poi ho parlato nell'aula magna". E in quell'aula magna Manfredi racconta di aver avuto la sensazione di "rivivere lo stesso sconforto di Rosaria Schifani ai funerali di 23 anni fa. Fortunatamente è stato un attimo, solo un attimo, poi è prevalso l'ottimismo che ci hanno lasciato i nostri cari caduti a Capaci e in via D'Amelio".

Sul caso che ha coinvolto la sorella Lucia, Manfredi Borsellino aggiunge: "Io per il lavoro che faccio come commissario della polizia di Stato non entro nel merito del contraddittorio con uomini politici. Non posso essere trascinato in dibattiti politici. È roba che non interessa me, la mia famiglia, la stessa Lucia che in questi anni non ha fatto politica. Lei è stata assessore tecnico - conclude -. Ha operato tra mille difficoltà e poi è andata via".

sabato 18 luglio 2015

Sun: la regina Elisabetta bambina fa il saluto nazista - VIDEO

Londra, 18 lug. (askanews) - Buckingham Palace ha espresso il suo disappunto dopo la diffusione da parte del tabloid The Sun di alcune immagini in bianco e nero tratte da un filmato inedito degli anni Trenta, in cui si vede la regina Elisabetta II, allora di 6 anni, mentre alza il braccio nel saluto nazista con al suo fianco la regina madre che fa lo stesso.

A spingere la principessa e la regina fu lo zio di Elisabetta che dal 20 gennaio 1936 all'11 dicembre 1936 sarebbe diventato re Edoardo VIII. Dopo la sua abdicazione nel 1936, l'ex sovrano andò a incontrare personalmente Hitler ribadendo le sue dichiarate simpatie nazional-socialiste.

Le immagini sono estratte da un filmato amatoriale di una ventina di secondi, girato nel 1933 o 1934 nella dimora estiva della famiglia reale, il castello scozzese di Balmoral.

Il video è su askanews.it

Michelle Hunziker: al mare con la figlia Aurora

Michelle Hunziker: al mare con la figlia Aurora

Tempo di vacanze per Michelle Hunziker , attualmente al sole di Forte dei Marmi in compagnia della primogenita Aurora, avuta da Eros Ramazzotti.

La ragazza ha ormai 18 anni, e inevitabile è stato il confronto da parte dei media tra il fisico della figlia e quello della madre, di 20 anni più grande di lei.

Quel che emerge a guardare le foto diffuse dall’agenzia Olycom è tuttavia che le due donne, più che madre e figlia, sembrano amiche o sorelle - merito del corpo tonico e senza difetti della Hunziker, che sfoggia un ventre piatto e un lato B da ragazzina.

D’altra parte - racconta chi le conosce bene - il rapporto tra Aurora e Michelle somiglia proprio a quello tra due sorelle, per via della grande onestà e sincerità che le lega.

Assente dalla scena era Tomaso Trussardi, attuale marito della showgirl svizzera con cui - secondo alcuni - ci sarebbe già aria di crisi.

Un gossip tuttavia smentito dalla stessa Hunziker, che ha accusato i media di gettare fango sulle vite altrui.

«C’è tanto amore, e tanto lavoro, dietro a una famiglia. Quando si usano certe parole nei confronti di una coppia con due bambine piccole, bisognerebbe avere, se non rispetto delle persone, almeno le informazioni giuste. Altrimenti si getta fango sulla vita degli altri. Gli amici ti chiamano per sapere se va tutto bene, al lavoro ti danno una pacca sulla spalla: non è il massimo doversi giustificare».

Cover Media

venerdì 17 luglio 2015

Tea Falco: "Voglio un figlio da Stromae e adoro Marlon Brando"

Giffoni Valle Piana (Salerno), 17 lug. (AdnKronos) - Elogio della timidezza e dell'autoironia. E di Stromae. Tea Falco conquista Giffoni nel corso della giornata inaugurale. La 28enne attrice catanese, 'madrina' della 45esima edizione del Giffoni Experience, sorprende tutti per la sua personalità che era emersa anche dopo la sua interpretazione della fiction 1992. Gonna plissè di seta verde con disegni geometrici e top nero che lascia intravedere l'ombelico, fiori tra i capelli, Tea non dà mai risposte banali. "Voglio un figlio da Stromae, mi piacerebbe un figlio di colore" è una delle sue prime risposte che dà ai ragazzi che la sottopongono a domande di tutti i tipi. "Da bambina ero molto timida -racconta Tea- crescendo lo sono diventata ancora di più. L'unica differenza è che ora riesco a mascherare la mia timidezza. Da piccola immaginavo come potes se essere la mia vita futura e penso proprio di non essere cambiata nel carattere. La timidezza la considero una dote, è una forma di rispetto che non va più di moda: non esistono più persone che per rispetto non ti guardano negli occhi. Io invece penso che la timidezza sia una forma di saggezza". Tea ricorda gli inizi da fotografa: "Ho iniziato a fare foto perchè non avevo niente da fare. Non ho intenzione di abbandonare la passione per la fotografia, mi ha aiutato a capire molte cose all'inizio della mia carriera e mi ha insegnato ad osservare gli altri. L'osservazione è una caratteristica fondamentale nella mia vita. Quando incontro una persona mi piace immaginare cosa ha fatto, che vita ha avuto, da dove viene. Il mio carpe diem è cogliere l'attimo di parlare con le persone. Come diceva Pirandello, siamo il frutto delle persone che abbiamo incontrato nella nostra vita".

Ma ora il presente la vede come una delle nuove protagoniste del cinema italiano. La sua interpetazione di 1992 ha diviso la critica e spiazzato il pubblico e lei, per difendersi, ha piazzato un ironico video su facebook in cui ha risposto a chi ha stroncato la sua dizione "sbiascicata": "Fatico a difendermi dalle accuse-dice- L'arma migliore è il sorriso e l'ironia. Bisogna pensare che spesso le persone che ti accusano non sono serie. Quindi, meglio rispondere con una battuta. Possibilmente pungente". E anche con i giovani giurati, difende la serie tv rispondendo per le rime a un ragazzo che la definisce una soap opera: "Non ti lascio dire che è una soap opera senza dirti che non sono per niente d'accordo".

Tra i suoi sogni impossibili c'è quello di conoscere Marlon Brando e anche Einstein. "Perchè mi piace la fisica quantistica", spiega. E a una ragazza che la sfida sulla materia, tiene una veloce e dotta digressione sul tema che la porta a parlare della manipolazione della realtà. "Quanto a Brando -spiega- aver lavorato con Bertolucci mi ha portato a vedere i suoi film e ad amarlo: sento dentro la forza delle sue interpretazione e del suo sguardo, anche se a volte me la dimentico, ma di continuo ripeto a me stessa 'posso essere Brando'". Tea parla a lungo del suo maestro Bernardo Bertolucci che l'ha lanciata in "Io e te": "Per me è tuttora un padre spirituale -dice- Ci sentiamo, è una persona fantastica e ironica". La bellezza aiuta? "Da piccola era grassa, tipo Tiziano Ferro -dice- e ora non sempre mi sento bella. Ma non importa: quello che è importante è credere sempre, sempre nei vostri sogni. Non smettete mai di farlo". La chiusura è ancora sulla musica: "A part e Stromae -dice- amo molte canzoni: quella della mia vita è "Le temps de l'amour" di Francoise Hardy".

Bruce Willis e Demi Moore: la figlia debutta a Broadway

Bruce Willis e Demi Moore: la figlia debutta a Broadway

Passi da gigante per Rumer Willis. Dopo la vittoria come ballerina a «Dancing with the Stars», la figlia di Bruce Willis e Demi Moore mette a segno un altro traguardo: ad agosto approderà a Broadway nel musical «Chicago».

Per velocità e determinazione Rumer ha battuto persino il padre che è riuscito a sbarcare a Broadway solo l'anno scorso ad ottobre, dopo decenni di carriera, recitando in «Misery».

«Sono spaventato a morte», aveva dichiarato Bruce ospite del David Letterman Show prima della sua apparizione a teatro. «Ma è così, sarò a Broadway!».

Rumer seguirà le orme di Ashlee Simpson e Christie Brinkley che prima di lei si sono cimentate nel ruolo di Roxie Hart nel musical.

La ragazza è entusiasta e deve molto in termini di autostima all'esperienza come ballerina al fianco di Val Chmerkovskiy nello show televisivo.

«Mi sento una persona completamente diversa da quella che incontrò per la prima volta Val», aveva dichiarato la star ad Us Weekly a pochi giorni dalla sua vittoria a «Dancing with the Stars».

«Ho continuato a chiedermi se desideravo veramente ballare ma poi essere in grado di stare in piedi e lanciarti sulla pista mostrando semplicemente chi sei e avere un tale successo... Beh vedere così tante persone entusiaste per quello che abbiamo fatto penso che sia la cosa più bella in assoluto».

Cover Media

giovedì 16 luglio 2015

Eutanasia: vuol morire in Svizzera, figlie organizzano party per raccolta fondi

Roma, 16 lug. (AdnKronos Salute) - In vendita i biglietti per un party con un finale amaro. Due sorelle britanniche hanno lanciato così una raccolta fondi per permettere alla madre di raggiungere la Svizzera e ricevere l'eutanasia nella clinica Dignitas. Le ragazze vogliono esaudire il desiderio manifestato dalla donna, 59 anni, dopo che le è stata diagnosticata la malattia dei moto neuroni, patologia neurologica progressiva, che causa disabilità grave. Jackie Baker è peggiorata velocemente e vive in sedia a rotelle.

Le figlie stanno cercando disperatamente di raggiungere le 8 mila sterline - quasi 11.500 euro - necessarie a che la madre "possa morire con dignità" in Svizzera. E hanno messo in vendita i biglietti per una serata fuori fra ragazze, con sexy camerieri e spettacolo di drag queen, organizzata in un popolare pub della zona, nel Galles meridionale.

Dalla Gran Bretagna - riporta il Telegraph - arriva un malato terminale su 4 che decidono di porre fine alla propria vita nella clinica svizzera. La gran parte lo fa per malattie neurologiche. Il Regno Unito è secondo dopo la Germania, mentre l'Italia si colloca al terzo posto nella classifica del 'turismo' dell'eutanasia.

Minori, Save the Children: Un bambino su 5 non fa sport

Roma, 16. lug (LaPresse) - Quasi un bambino su cinque (il 17%) in Italia non fa sport nel tempo libero. Di questi, il 27% non lo fa per mancanza di disponibilità economica della famiglia. Circa un minore su dieci non pratica attività motorie neppure a scuola (l'11%), per mancanza di spazi attrezzati o per l'assenza di attività nel programma scolastico. Questi i dati principali che emergono dalla ricerca 'Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi', realizzata da Ipsos per Save the Children e Gruppo Mondelez in Italia e presentata oggi ad Expo 2015, in occasione dei quattro anni di 'Pronti, Partenza, Via!', progetto promosso da Save the Children insieme a Mondelez International Foundation nelle aree periferiche di 10 città italiane (Ancona e Aprilia, Bari, Catania, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Sassari e Torino) a favore della pratica motoria e sportiv a e dell'educazione alimentare dei bambini.

Il progetto, realizzato in partnership con Centro Sportivo Italiano (Csi) e Unione Italiana Sport Per tutti (Uisp) - con il patrocinio della Società Italiana di Pediatria - ha coinvolto negli ultimi quattro anni 96.000 beneficiari tra bambini e genitori e sono 1400 i professionisti interessati nelle attività. Sulla scia dei risultati raggiunti, Save the Children e Mondelez International Foundation hanno annunciato stamattina che il progetto verrà esteso fino al 2016 e le buone pratiche consolidate in questi anni verranno proposte anche a Roma, Brindisi, Gioiosa Ionica e Scalea, all'interno delle attività dei Punti Luce di Save the Children, strutture "ad alta densità educativa" dove bambini e adolescenti possono studiare, giocare, avere accesso ad attività sportive, culturali e creative.

CHIUSI IN CASA PERCHE' NON CI SONO SPAZI -. I ragazzi trascorrono in casa o a casa di amici (62%) molto del loro tempo libero, anche perché non ci sono spazi all'aperto dove incontrarsi o, anche quando ci sono, sono sporchi e poco sicuri (66%). E' quanto emerge dalla ricerca 'Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi', realizzata da Ipsos per Save the Children e Gruppo Mondelez in Italia e presentata oggi ad Expo 2015.

Minori, Save the Children: 4 bimbi su 10 mangiano con tv accesa

Roma, 16 lug. (LaPresse) - Il 74% di bambini e ragazzi mangia frutta e verdura almeno una volta al giorno, ma il 22% non ha l'abitudine di fare colazione tutte le mattine. Un bambino su due mangia a pranzo con almeno un genitore (52%) e il 27% lo fa a mensa con i compagni. A cena la famiglia italiana sembra riunirsi intorno al tavolo: l'87% dei ragazzi dichiara infatti di cenare sempre o quasi con i genitori.

Quattro bambini su 10 affermano però di farlo ogni giorno con la tv accesa. E' quanto emerge dalla ricerca 'Lo stile di vita dei bambini e dei ragazzi', realizzata da Ipsos per Save the Children e Gruppo Mondelez in Italia e presentata oggi ad Expo 2015.

mercoledì 15 luglio 2015

Dramma familiare per Nick Cave: morto il figlio Arthur

Dramma familiare per Nick Cave: morto il figlio ArthurRoma, 15 lug. (askanews) - Tragedia familiare per l'artista Nick Cave. Il figlio quindicenne, Arthur è caduto da una rupe ed ha perso la vita. La scogliera, una delle più famose di Ovingdean Gap, a Brighton in Inghilterra è stata fatale per il giovane che era in compagnia del fratello quando è scivolato. E' stato ritrovato da alcuni turisti poco dopo privo di sensi sulla strada adiacente alla scogliera con fratture multiple. Dopo i primi soccorsi è stato trasportato d'urgenza in ospedale dove è morto poco dopo. Sono stati lo stesso Nick Cave e la moglie Susie Bick a dare l'annuncio: "Era il nostro bellissimo e amorevole ragazzo e adesso chiediamo la privacy necessaria che la nostra famiglia necessita in questo momento così difficile".

Elena Santarelli: «Un figlio? Non bisogna averlo per forza»

Elena Santarelli: «Un figlio? Non bisogna averlo per forza»

Un figlio? Se dovrà essere, sarà, ma senza l’ansia di doverlo avere per forza. Riflettendo sull’argomento sul settimanale Visto in Elena Santarelli prevale il buon senso. Sposata con l’ex calciatore e oggi commentatore Mediaset Bernardo Corradi, Elena ha già un bambino, Giacomo, cui in futuro non dispiacerebbe dare una compagno di giochi. «Ho sempre detto che mi piacerebbe avere un altro figlio, ma se sarà quest'estate, tra tre mesi o un anno proprio non lo so. Molte persone mi dicono spesso: "Devi farlo in questo periodo della tua vita, altrimenti ci saranno troppi anni di differenza con Giacomo", che adesso ha sei anni», ha spiegato.

«Ma queste non sono cose che si devono fare per forza, non mi piacciono le imposizioni e nemmeno i calcoli matematici, quando si parla di figli â€" ha sottolineato -. Un bambino non è un etto di prosciutto da comprare al supermercato. Mio marito e io faremo un altro figlio solo quando ne avremo davvero vogli a».

La starlette è poi tornata per l’ennesima volta sulla sua presunta lite con Belen Rodriguez, contro la quale secondo i media si sarebbe scornata nel dietro le quinte de Lo spettacolo sta per iniziare, condotto all’Arena di Verona insieme a Paolo Bonolis.

«Belen e io andiamo d'accordo. Certo, non ci frequentiamo tutte le settimane perché lei vive a Milano e io a Roma, ma tra di noi non ci sono mai stati problemi di alcun tipo, né in passato né di recente â€" ha ribadito -. Del resto ho tante amiche altrettanto belle e famose, come Alessia Marcuzzi. (...) Se anche avessi avuto qualche contrasto con un collega, sicuramente non l'avrei fatto sapere a tutti. Inoltre non mi piace urlare con la gente, non lo faccio mai. Figuriamoci, con una collega famosa come Belen e in un contesto come quello dell'Arena. Sono state dette tante cose su quella serata ma la verità è solo una: siamo amiche».

Cover Media

Palermo, arrestato padre che aveva accoltellato il figlio in una lite

Palermo, 15 lug. (LaPresse) - Arrestato un 64enne palermitano accusato del reato di lesioni gravi nei confronti del figlio.

L'aggressione, a colpi di coltello, sarebbe maturata all'interno dell'abitazione del padre, al culmine di una violenta lite avuta con il figlio, per questioni legate a una relazione sentimentale che il padre avrebbe intrapreso con una donna. Gli agenti di polizia del commissariato Mondello sono arrivati nei pressi dell'abitazione intorno alle 19,30 di ieri. Nella casa hanno trovato un uomo sanguinante con alcune ferite all'addome. Era stato il padre a colpirlo con un coltello a serramanico della lunghezza di circa 15 centimetri. La vittima ha riportato diverse ferite da taglio guaribili in 10 giorni.

martedì 14 luglio 2015

Jake Gyllenhaal: «Sogno un figlio»

Jake Gyllenhaal: «Sogno un figlio»

Jake Gyllenhaal sogna la paternità. A 34 anni, il divo è uno degli attori più influenti di Hollywood, ma oltre alla carriera sul set pensa anche alla famiglia.

«Non sono ancora padre, ma quello di diventarlo è senza ombra di dubbio uno dei miei sogni più grandi», ha confessato lo stesso Gyllenhaal durante un’intervista con Entertainment Tonight.

Nel suo nuovo film «Southpaw â€" L’ultima sfida», il divo si cala nel ruolo di un pugile al fianco di Rachel McAdams, che interpreta la parte di sua moglie, e della piccola Oona Laurence, che veste invece i panni di sua figlia.

Proprio con la ragazzina Jake ha instaurato nel corso delle riprese un’amicizia sincera, a riprova del suo forte istinto paterno.

«Ho due nipotine che amo e ho anche altri bambini nella mia vita, ma quando ho visto Oona per la prima volta me ne sono subito innamorato. Mi ha rapito il cuore!», ha continuato.

«Quando ho iniziato a recitare insieme a lei, era lei che mi guidava. Siamo migliorati moltissimo insieme; lei prendeva le decisioni ed io la seguivo improvvisando. Questa era la dinamica».

Nel frattempo, pare che Gyllenhaal abbia iniziato a far coppia con la McAdams anche nella vita privata; ad ogni modo, per le news di una paternità i fan dovranno aspettare ancora.

Cover Media

lunedì 13 luglio 2015

Pediatri, per i bambini il 60% delle calorie tra colazione e pranzo

Roma, 13 lug. (AdnKronos Salute) - Arriva l'estate e anche l'alimentazione dei bambini deve seguire delle regole precise anche per battere il caldo. Gli esperti della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) hanno elaborato una serie di consigli per sottolineare l’importanza di pasti sani e fornire utili suggerimenti per orientarsi nella scelta dei cibi. "Un primo e fondamentale suggerimento â€" afferma Elvira Verduci, componente del Consiglio direttivo della Sipps - è quello di suddividere l’apporto calorico giornaliero in 4-5 pasti: colazione e spuntino 20%, pranzo 40%, merenda 10%, cena 30%".

Il fabbisogno di nutrienti è definito per la popolazione italiana dai cosiddetti Livelli di assunzione di riferimento di energia e nutrienti (Larn 2014). Questi rappresentano i livelli che, sulla base delle conoscenze scientifiche attualmente disponibili, si ritengono adeguati a coprire i bisogni nutrizionali di tutte le persone in buon stato di salute e in grado di proteggere la popolazione dal rischio di carenze nutrizionali.

"La colazione - prosegue Verduci - deve essere ricca (latte o yogurt insieme a cereali come pane, fette biscottate, biscotti, prodotti confezionati adeguati nutrizionalmente, magari un frutto o una spremuta d’arancia); il pranzo (maggior pasto della giornata) e la cena (meno ricca del pranzo) devono saziare ed essere pasti completi (porzioni adeguate per età); ogni giorno si dovrebbero assumere 4-5 porzioni tra frutta e verdura di stagione; i metodi di cottura devono essere semplici (al vapore o al forno); come condimento - precisa - deve essere utilizzato olio d’oliva extravergine; si deve bere molta acqua soprattutto in estate e si dovrebbe condurre una vita attiva riducendo le occasioni di sedentarietà".

“L’insieme dei fuori pasto (spuntino e merenda), soprattutto nei bambini in età scolare â€" prosegue l'espera - rappresenta complessivamente una quota significativa dell’apporto di energie e di nutrienti e quindi può contribuire in maniera rilevante agli squilibri quantitativi e qualitativi della razione alimentare totale giornaliera. Per contro, le merende e i fuori pasto in genere, se scelti con attenzione, concorrono ad equilibrare e si integrano perfettamente con l’alimentazione dei ragazzi e vanno perciò considerati come una parte importante delle abitudini alimentari quotidiane".

"La scelta dei fuori pasto â€" osserva Giuseppe Di Mauro, presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (Sipps) - deve dunque riguardare alimenti che contengono soprattutto zuccheri a basso indice glicemico (fonti di energia), proteine (per la costruzione dell’organismo), vitamine e fibre alimentari (che forniscono maggiore senso di sazietà), senza esagerare con i grassi, in particolare con i grassi saturi. Gli alimenti possono essere scelti tra frutta di stagione, yogurt parzialmente scremato, latte con biscotti (meglio biscotti secchi), ghiacciolo o sorbetto di frutta, pane con la marmellata o olio e/o pomodoro, merendina di composizione adeguata".

"Dolci e gelati - aggiunge Di Mauro - dovrebbero essere assunti in estate circa due volte a settimana, preferendo gelati alla frutta. Tra il sorbetto o il ghiacciolo e il gelato meglio preferire i primi in quanto, essendo prodotti senza latte, non rappresentano una fonte in eccesso di lipidi. Soluzione interessante per i bambini sono i gelati alla frutta che presentano un basso apporto calorico. Alcuni tipi di gelato hanno qualità nutrizionali indicate per la merenda dei bambini, per una pausa dalle attività quotidiana o come spuntino per gli sportivi”.

La piramide alimentare è un modello di corretta distribuzione dei nutrienti nella dieta - ricordano i pediatri - anche e soprattutto nel periodo estivo. Frutta e verdura sono le fondamenta della piramide alimentare, insieme ai cereali ed ad un’adeguata assunzione di acqua, e vanno consumate ogni giorno e 2-3 volte al giorno. E’ meglio scegliere frutta e verdura fresca di stagione che vanno consumate con la buccia, che fornisce fibra, e a pezzi, a morsi perché ciò contribuisce ad aumentare il senso di sazietà. "Ogni giorno â€" precisa Di Mauro - è inoltre necessario introdurre una quota di calcio pari a quanto raccomandato per età del bambino, che si ottiene assumendo latte e latticini (latte parzialmente scremato, yogurt naturale con l’aggiunta di frutta fresca, formaggi freschi)".

"Bisogna poi evitare l’eccessiva assunzione di bevande gasate zuccherate e preferire l’acqua naturale per un’adeguata idratazione. Visto il periodo estivo si può preparare - conclude Di Mauro - come piatto unico un’insalata di cereali (miglio, quinoa, farro, orzo o pasta di grano meglio integrale) con pezzettini di pesce o legumi (piselli) o formaggio morbido o prosciutto cotto e verdura cotta a vapore".