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martedì 30 giugno 2015

Martina Colombari: "Vorrei il secondo figlio ma non arriva"

Martina Colombari: Roma, 30 giu. (askanews) - Martina Colombari compie 40 anni, e si racconta al settimanale "Oggi" in edicola domani. della sua "fame di vita", dei segreti del suo legame con Billy Costacurta ("Il nostro amore resiste dopo 11 anni di nozze perché ci completiamo a vicenda... Ale è anche la spalla su cui posso piangere, riversare la mia fragilità"). Il desiderio? "Una commedia a teatro. Non ho mai interpretato un personaggio brillante. Invece sono romagnola di Riccione, lo sento nelle mie corde". Il sogno? "Da tempo c'è quello di un secondo bambino, ma ho capito che no n vuole arrivare...". Il rimpianto? "Non ho niente di cui pentirmi. Film o programmi tv che avrei fatto meglio a rifiutare? Ho detto anche molti no". A Oggi la Colombari racconta anche del suo rapporto con il marito, dopo 11 anni di nozze e un figlio. "Non abbiamo mai condizionato la vita dell'altro. Se Ale desidera uscire, io neppure commento. C'è grande libertà tra noi e rispetto. Eravamo già entrambi famosi quando ci siamo messi insieme, nessuno sbraitava per essere più popolare dell'altro. Io ero gratificata dal lavoro, lui dalle vittorie in campo. Mentre è facile essere gelosi della professione di tua moglie. In realtà, siamo una famiglia semplice". E il sesso, in una coppia rodata, è ancora importante? "Certo, e per fortuna che c'è. Ci si continua a cercare, c'è intimità e intesa. Mi ricordo ancora vent'anni fa, quando mi sono trovata con le ginocchia ustionate per le capriole sulla moquette della casa di Alessandro...".

Kim Kardashian: a dieta in gravidanza

Kim Kardashian: a dieta in gravidanza

Ha intenzione di restare in forma nonostante la gravidanza Kim Kardashian, che rispetto alla precedente gestazione presta ora molta più cura verso ciò che mangia.

La star, d’altra parte, è meno stressata circa il suo aspetto fisco di quanto non lo fosse mentre era incinta di North, e grazie all’esperienza precedente ha imparato a mantenere sotto controllo il proprio peso.

«Questa volta fa più attenzione alla sua dieta, ma è anche più rilassata verso i cambiamenti che avvengono nel suo corpo», ha fatto sapere l’amica Mayte Garcia sulle pagine della rivista inglese Heat.

«Ora sa che dopo il parto tornerà in forma, e vuole dimostrare a tutti che è in grado di farlo nel minor tempo possibile».

All’epoca in cui aspettava la primogenita Kim aveva messo su parecchio peso, parte del quale era dovuto alla ritenzione idrica. Questo l’aveva resa oggetto di aspre critiche da parte della stampa, dunque è decisa a non ripetere lo stesso errore.

Questa volta, infatti, la 34enne continua ad indossare gli abitini sexy e aderenti per cui è nota, nonostante si trovi già al quarto mese di gravidanza.

Allo stesso tempo, però, la socialite è meno ossessionata dal suo aspetto fisico rispetto al passato, principalmente poiché da quando North è venuta al mondo le sue priorità sono radicalmente cambiate.

«Durante la prima gravidanza era fissata con l’esercizio fisico. Ci allenavamo insieme e la sera mi mandava messaggi del tipo: “Domani iniziamo gli allenamenti alle cinque di mattina”», ha proseguito Mayte.

«Ora invece è una mamma, e nonostante curi il suo aspetto ha anche altre cose più importanti di cui occuparsi».

Cover Media

Caldo: giovedì bollino arancione, sale allerta per anziani e bimbi

Roma, 30 giu. (AdnKronos Salute) - Arriva il caldo rovente sull'Italia e scatta l'allerta del ministero della Salute sulle ondate di calore. Il bollettino prevede il bollino arancione, livello di allerta 2, per la giornata di giovedì 2 luglio. Le città interessate saranno Bolzano, Brescia, Milano e Torino. In questi capoluoghi le condizioni meteorologiche "possono rappresentare un rischio per la salute, in particolare nei sottogruppi di popolazione più suscettibili: anziani, bambini, donne in gravidanza, chi ha malattie croniche e ridotta mobilità". Domani 1 luglio è invece previsto bollino giallo, livello di allerta 1 (indica condizioni meteorologiche che possono precedere il verificarsi di un'ondata di calore), a Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Milano, Perugia, Torino, Roma e Verona.

Diego Abatantuono: «I nostri figli sono troppo viziati»

Diego Abatantuono: «I nostri figli sono troppo viziati»

Si intitola «Belli di papà» la nuova commedia che vede impegnato in questi giorni sul set Diego Abatantuono, diretto da Guido Chiesa.

La storia è quella di un padre vedovo e imprenditore che decide di sradicare i suoi figli dalle comodità di una vita agiata per impiantarli nella scalcinata casa di periferia dove è nato, fingendo che la florida ditta da lui creata sia al collasso. I tre ragazzi dovranno così trovarsi un lavoro.

«Tutti vogliono tenere nella bambagia i propri figli. Certi fallimenti sono imputabili ai genitori, che hanno avallato ogni richiesta della prole â€" spiega l’attore su Il Giornale riflettendo sul tema, quanto mai attuale, del film, prodotto da Medusa -. Il famoso pezzo di carta, per esempio: c'è stato un periodo in cui tutti mettevano a studiare i figli, anche per non far affrontare loro la fatica del lavoro. E adesso che questi bamboccioni, di parcheggio in parcheggio, sono arrivati a quarant'anni, non sanno ch e ca**o fare. Possibile che il governo non capisca che, se toccano le pensioni, toccano anche la sopravvivenza dei giovani, mantenuti dai vecchi?».

Anche il padre che interpreta nella pellicola, Vincenzo, vizia i suoi figli, ma poi cambia drasticamente direzione. «All'inizio Vincenzo pensa che sia colpa sua, se i figli sono debosciati. Ma poi si assume le sue responsabilità e porta a casa il risultato â€" sottolinea Abatantuono -. Il film si basa sul classico meccanismo di contrasto, che funziona sempre: il ricco e il povero, la miseria e la nobiltà, il padre tosto e i figli molli. Basti vedere il successo di “Benvenuti al Sud” o “Quasi amici” per capire che le opposizioni hanno successo».

In «Belli di papà» telefonini e tablet diventano off-limits: «Il problema base è non poter dire: “Basta col telefonino!” â€" continua l’attore -. Se lo dici adesso, sembri un co***one… Dopo la tivù, come parcheggio, sono arrivati il computer e lo smar tphone. D'altra parte anche i miei genitori mi parcheggiavano al cinema».

Anche nella vita vera Diego è padre di tre figli. «Cerco di trasferire loro la mia esperienza â€" rivela -. Insegno i valori basilari. L'importante è far bene le cose. Con i miei figli ho avuto una fortuna sfacciata: nessuno fa l'attore, quindi ho seminato bene».

Cover Media

lunedì 29 giugno 2015

A Expo Milano è stata presentata la Carta di Milano dei bambini

Rho Pero (Milano), 29 giu. (LaPresse) - Un documento dedicato ai bambini tra i 5 e i 12 anni per far comprendere ai più piccoli l'importanza dei temi legati alle sfide alimentari globali e alla lotta allo spreco. E' questa l'idea alla base della 'Carta di Milano dei bambini', presentata oggi a Expo durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato, tra gli altri, il ministro dell'Agricoltura, Maurizio Martina, il commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, e il direttore esecutivo del Laboratorio Expo, Massimiliano Tarantino.

"E' una delle tappe fondamentali - ha detto Martina - del lavoro intrapreso in questi mesi. E' un formidabile veicolo di conoscenza per le scuole e per i nostri ragazzi credo che sarà uno strumento formidabile per i centri ricreativi estivi e per settembre nelle scuole. Per me è importante - ha proseguito il ministro - che oggi si arrivi a completare il lavoro impostato con la Carta di Milano. E' un'occasione di confronto con le giovani generazioni".

Massimo Tarantino, direttore esecutivo di laboratorio Expo, si è soffermato sui temi principali del documento. "Una delle caratteristiche principali è la diversità del cibo che si fa cultura, e poi l'assunzione di responsabilità", ha spiegato Tarantino. I bambini possono "fare - ha aggiunto - tante azioni legate allo spreco e al riuso". La Carta di Milano junior potrà essere firmata anche dai bambini di tutto il mondo a Palazzo Italia", nel sito espositivo di Expo. A disposizione anche il sito www.carta.milano.it.

"Noi abbiamo cercato di costruire un'Expo - ha spiegato il commissario Sala - molto attrattiva per i bambini: dal farli divertire con il Children park a chiedere ai padiglioni di creare degli spazi per loro. Adesso chiamiamo i bambini già a un impegno. Ovviamente, il tema educativo deve partire da loro. Era un tassello mancante e ne mancheranno ancora altri, ma con questo passaggio facciamo un'operazione importante", ha concluso.

La 'Carta di Milano dei bambini' è un progetto di Fondazione Feltrinelli - Laboratorio Expo e i testi sono stati curati dalla Scuola Holden di Torino. C'è anche una versione in lingua inglese.

Vincent Cassel: «Sono un amico per le mie figlie»

Vincent Cassel: «Sono un amico per le mie figlie»

Un po’ mamma e un po’ papà. Ecco come si definisce Vincent Cassel parlando delle figlie Deva e Léonie, avute dall’ex moglie Monica Bellucci.

«Vorrei che imparassero a conoscermi meglio di quanto io abbia potuto fare con mio padre (l'attore Jean-Pierre Cassel, ndr ). La mia generazione non ha mai giocato con i propri genitori. C'erano autorità e distanza. Io sono amico delle mie bambine. E attraverso il rimescolamento di generi, quando Monica non c'è, sono un po' mamma, un po' papà».

Dopo due film a Cannes, «Mon roi» e l'italiano «Il racconto dei racconti», Cassel è impegnato nelle riprese di una pellicola controversa, «Un moment d'égarement» di Xavier Dolan. Sul set l'attore interpreta per l'appunto il ruolo di un padre confuso che si innamora delle figlia ancora minorenne del suo migliore amico.

Nella vita reale, se dovesse essere coinvolto in una dinamica simile con le sue due figlie, reagirebbe molto male.

«Pr enderei a pugni il mio amico: non concepisco che un maschio della mia età possa proiettarsi nel futuro con un'adolescente. Per fortuna Deva e Léonie sono ancora piccole. Anche se le bambine maturano presto. Hanno già l'istinto materno, una gravità sul senso della vita che i loro coetanei non hanno».

Il film è il remake del film scandalo di Claude Berri del 1977. Nella nuova pellicola la sceneggiatura è stata rimaneggiata per calare la storia nella modernità.

«Allora c'era appena stata la liberazione sessuale, si discuteva del caso Polanski. Alcuni eccessi erano in qualche modo tollerati. Oggi la società non accetta che un uomo di 50 anni abbia una relazione con una ragazzina di 15. Nel nostro film gli anni di lei sono diventati 17, c'è solo una scena di sesso e Laurent ha subito coscienza dell'errore», ha spiegato il divo.

«Non volevamo fare una commedia solo maschile, e per questo abbiamo preso una sceneggiatrice, Lisa Azuelos. Ma ci accusano ugualmente di sessismo. Viviamo in un'epoca di neopuritanesimo».

Cover Media

venerdì 26 giugno 2015

Michael Bublé: il figlio sta meglio

Michael Bublé: il figlio sta meglio

Buone notizie per Michael Bublé, il cui figlio di 22 mesi Noah è finito in ospedale dopo essersi ustionato con dell’acqua bollente.

L’incidente è avvenuto ieri a Buenos Aires, mentre il divo si trovava negli Stati Uniti per lavoro. Con il bimbo c’era la mamma Luisana Lopilato, che l’ha portato d’urgenza alla clinica Aleman della città.

Dopo alcune ore di tensione la 28enne ha rassicurato i fan tramite un post su Facebook .

«Grazie a tutti voi per essermi stati vicini in questo momento. Mio figlio sta bene. Se Dio vuole presto torneremo a casa», ha scritto.

Noah, primogenito della coppia, compirà 2 anni ad agosto. Proprio per la sua sicurezza Bublé aveva recentemente affermato di voler lasciare la città di Buenos Aires, diventata troppo pericolosa per un bambino piccolo.

«Adoro vivere a Buenos Aires, ma sta diventando troppo pericoloso», p are abbia detto il 39enne secondo una fonte del Mirror.

Stando a quanto riportato dal tabloid inglese il musicista e la compagna stanno dunque pensando di trasferirsi a Miami, in Florida, dove di recente sono stati paparazzati insieme al piccolo.

D’altra parte, entrambi i genitori pubblicano spesso sui social affettuosi quadretti famigliari, com’è successo in occasione della recente Festa del Papà.

«Mi sono svegliato stamattina e ho trovato questo. Grazie Luisana Lopilato per farmi sentire così amato!», ha scritto Michael su Instagram accanto alla fotografia del suo regalo per la ricorrenza e della scritta «Best dad» (miglior papà, ndr) fatta con i palloncini.

«Ecco qui nel caso vi foste chiesti che cosa c’era nel pacchetto», ha poi aggiunto poco dopo, postando la foto di un biscotto decorato dal ritratto del figlio.

Cover Media

Cameron Diaz un anno ferma, vuole avere un figlio

Cameron Diaz un anno ferma, vuole avere un figlioRoma, 26 giu. (askanews) - Cameron Diaz abbandonerà le scene per un anno. La star di Hollywood secondo Us Weekly non accetterà nel corso di questo anno nessun tipo di compenso poiché ha in mente di avere un figlio. L'attrice è sposata dal gennaio scorso con la voce dei Good Charlotte Benji Madden. Secondo fonti vicine alla donna la Diaz prenderà un anno sabbatico proprio per concentrarsi sulla possibilità di avere un figlio. Eppure l'attrice meno di un anno fa aveva dichiarato che avere un figlio non le i nteressava poiché considerato un impegno che richiedeva molto tempo.

giovedì 25 giugno 2015

Milano, rapinano banche, palo porta anche il figlio, 8 arresti

Milano, 25 giu. (LaPresse) - La Squadra Mobile ha eseguito stamattina un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Alessandro Santangelo nei confronti di 8 italiani, pluripregiudicati, indagati per rapina aggravata e per porto e detenzione abusiva di armi. La banda il 12 giugno 2014 ha cercato di rapinate la filiale di Ubi Banca - Banco di Brescia in piazza Borromeo.

Quattro uomini parzialmente travisati, dopo essersi introdotti nella banca, avevano radunato clienti e impiegati, intimando a questi ultimi di consegnare il denaro presente nelle casse e nella cassaforte. I malviventi, però, temendo che un impiegato avesse azionato il dispositivo di allarme antirapina, erano fuggiti. Il 17 luglio 2014 tre uomini parzialmente travisati avevano messo a segno una rapina alla filiale della banca Unicredit di piazza Bausan, mentre un quarto uomo aveva fatto da palo all'esterno dell'istituto di credito. Con lui c'era anche il figlio di 9 anni. Una volta all'interno, i malviventi, dopo aver radunato i dipendenti e i clienti in una saletta adiacente le casse, hanno intimato al direttore di sboccare l'apertura temporizzata della cassaforte, asportando circa 129mila euro.

bdr/adr

251702 Giu 2015

Sanità: la denuncia, soccorre figlio diabetico e viene sospeso dal lavoro

Roma, 35 giu. (AdnKronos Salute) - Antonino Recupero, un insegnante di Agrigento, è stato sospeso dal servizio, con la perdita anche dello stipendio, per essere stato costretto a soccorrere il proprio figliolo diabetico durante una grave crisi di ipoglicemia che rischiava di comprometterne la vista. Lo denuncia la Federazione diabete giovanile: "Queste notizie purtroppo non sono una novità - afferma Antonio Cabras, presidente della Federazione Diabete Giovanile - e rappresentano una vergogna per l’intero sistema scolastico".

La Federazione ha annunciato che avvierà una procedura nei confronti della autorità scolastiche regionali e del ministero dell'Università (Miur), per fare piena chiarezza su quanto accaduto e ottenere il ritiro immediato del provvedimento a carico dell'insegnante. "Dopo avere ricevuto una telefonata allarmata da parte del figlio solo in casa- ricostruisce la Federazione - Recupero ha chiesto un regolare permesso per assentarsi e il tutto era stato autorizzato dalla responsabile del plesso staccato dalla direzione dell’Istituto Navarro di Ribera. Al momento della comunicazione della sospensione, l'insegnante, che vanta 24 anni di professione, è stato colto da malore ed è stato necessario l’intervento del 118".

Secondo Cabras, "non solo le scuole italiane non si sono adeguate al recepimento della legge che prevede assistenza specialistica per i ragazzi con diabete insulino-dipendente, ma - denuncia - vengono colpiti anche i genitori che si fanno regolarmente autorizzate per correre in aiuto dei propri figli. Insomma siamo veramente alle comiche, se non fosse che non si può scherzare sulla salute dei nostri ragazzi. La cosa più grave è che il ragazzo in questione rischiava di perdere la vista e in questo momento si sente colpevole della situazione vissuta dal papà".

Il figlio di Diddy' Combs vittima di bullismo

Il figlio di Diddy' Combs vittima di bullismo

Il figlio di Diddy’ Combs è stato «vittima di bullismo per tre anni» da parte del suo allenatore di calcio.

La star 45enne del rap è stato arrestato per aggressione a Sal Alosi, coach del figlio che gioca nella squadra di football dei Los Angeles Bruins dell'Università di California.

Diddy Combs è andato su tutte le furie quando ha saputo che il figlio 21enne è stato tormentato e molestato dal suo allenatore fin dal suo arrivo a UCLA nel 2012.

«Justin è stato preso in giro per oltre tre anni di fronte a tutta la squadra», ha riferito una fonte a Page Six parlando del comportamento di Alosi nei confronti del ragazzo che aveva il ruolo di difensore.

«Lui l'ha preso e l'ha fatto allenare, ma Justin è stato il vero capro espiatorio di ogni problema, è stato vittima di bullismo e alla fine Sal l'ha cacciato di squadra, gli ha detto di andarsene a casa e di non tornare fino alla fine dell'estate».

Sorpreso di vedere tornare il figlio a casa Diddy ha deciso di visitare il campo UCLA per chiedere al coach spiegazioni sul suo provvedimento disciplinare. Il rapper ha scelto di presentarsi da solo, senza guardie del corpo.

«Sean è andato a vedere cosa succedeva. È andato da solo senza sicurezza. Voleva risolvere il problema ma il coach si è rifiutato di parlare», ha riferito la fonte spiegando che ad un certo punto Sal gli avrebbe detto: «Esci dal mio ufficio o chiamo la sicurezza».

Il musicista si è rifiutato di andarsene e gli ha risposto: «Chiama pure la sicurezza, io chiamo la polizia. Voglio solo confrontarmi con te».

Di lì a poco la situazione è degenerata e sembra che Diddy Combs abbia preso in mano un kettlebell per difendersi. Questo gesto gli è costato l'arresto con ben tre capi di accusa: aggressione, minacce e violenza e percosse.

La carriera di Sal come giocatore nella National Football League è terminata nel 2010 a seguito di una sospensio ne dai New York Jets. L'atleta è stato bandito dalla squadra per aver fatto uno sgambetto ad un giocatore dei Dolphins.

Cover Media

Le 5 cose che avreste voluto sapere prima di avere figli e nessuno vi ha detto

Leggendo "Amori di mamma un #@**%" (Giunti), potreste avere l'impressione che Karen Alpert [1] non abbia preso benissimo la maternità. Per tutto il libro non fa che lamentarsi del proprio corpo ormai irriconoscibile, delle abitudini stravolte, dell'assillo dato dalle urla dei bimbi in auto con toni tra il furente e il riottoso. Be', forse non avete tutti i torti. Ma il suo memoriale può essere utile a tutte coloro che un figlio non l'hanno ancora avuto e che pensano - ingenue! - che mettere al mondo un bambino sia solo "semplicemente fantastico" e senza alcuna conseguenza. Karen Alpert scompiglierà le carte sul vostro tavolo, aiutandovi a sopravvivere anche grazie alla sua sferzante ironia.

Il vostro corpo cambierà. La prima mestruazione dopo la gravidanza non sarà una passeggiata: avete passato 15 mesi senza ciclo e vi siete rilassate, ma il vostro utero le ha tenute in serbo per voi. "La prima volta che ho avuto le mestruazioni dopo l'allattamento ho pensato che stavo morendo dissanguata e volevo chiamare l'ambulanza", dice la Alpert. Abbiamo osservato le nostre madri e ci siamo sempre chieste come siano arrivate ad avere quell'accumulo di grasso nella parte dove prima c'era solo il pube. Ecco, succede quando affronti e porti a termine una gravidanza. L'autrice lo chiama GASP (Grasso sopra la pancia) e vi provocherà non pochi grattacapi (certo, l'alimentazione americana non aiuta, ma noi abbiamo dalla nostra la d ieta mediterranea, a cui aggiungere un po' di esercizio fisico per contenere i danni). Inoltre potreste notare un indebolimento della vescica: prima c'era la scusa del bimbo che vi premeva, mentre alloggiava comodamente nell'utero, ma ora?

Amerete le monovolume. Quando avete conosciuto il vostro attuale marito, eravate delle patite di auto sportive, vi piaceva farvi scarrozzare in lungo e in largo con la capote abbassatta, magari indossando un foulard e scicchissimi occhiali da sole. Ora vi piace la vostra monovolume. Anzi no, l'amate. Karen Alpert elenca sette ragioni per cui questo tipo di macchina diventerà il miglior alleato che potrete chiedere nella vostra giornata. Fra queste c'è l'abbondanza di sottobicchieri che possano contenere tutte le bibite di cui i vostri figli, a turno, hanno bisogno: nella sua ne conta 13. E poi, volete mettere la soddisfazione di poter infilare un carrozzino aperto dentro il cofano della vostra monomvolume, ampliato per l'occasione abbassando la terza fila di sedili?

La competizione. Dovrete confronarvi con madri che cercheranno a ogni occasione di farvi sentire - come dice la Alpert - "delle cacche". Vi racconteranno quanto è stato facile rimanere incinte o di quanto - nonostante tutto - riescano ancora a cucinare pasti di tre portate per cene con amici e parenti. Inoltre ricordatevi che per ogni foto "bimbo felice" postata da una mamma sui social, ne ha occultate o ha evitato di immortalare almeno 10 momenti in cui il pargolo non è affatto il ritratto della dolcezza, ma appare più simile a Satana. Per evitare il malessere derivante da questa continua corsa al premio inesistente di "Mamma migliore del mondo con figlio più intelligente/bello/calmo/simpatico del mondo", la Alpert lancia un appello: "Da ora in poi DOVETE, DOVETE, DOVETE sostenere le altre madri. Non stiamo facendo una gara. Siamo nella stessa squadra. E per quanto vi possa sembrare da sfigate, da oggi ci conforteremo a vicenda e cercheremo di far sentire meglio le altre riguardo al difficilissimo lavoro che stanno facendo". Amen, sorella!

Il tempo per espletare le funzioni vitali. Prima leggevate interi libri in bagno, completavate innumerevoli livelli di Candy Crush e riuscivate a organizzare le serate con le altre coppie amiche, tutto stando in bagno a fare le cose che fanno tutti gli altri esseri umani ogni giorno. Quando sarete mamme, il tempo da dedicare alle funzioni corporali diminuirà drasticamente e riuscire a fare la cacca nel minor tempo possibile, vi farà sentire come se aveste vinto un'olimpiade.

Viaggiare. Se scegliete di viaggiare con bambini al di sotto dei 4 anni, preparatevi alle occhiatacce delle persone che, mentre siete impegnati a scaricare di tutto al nastro dei controlli, vi guarderanno pensando "Ti odio con tutto il cuore e per carità divina non sederti nella mia fila". Benché potrete approfittare del bagaglio a mano extra e del fatto che i bambini fino a una certa età non pagano, ricordatevi che le compagnie aeree ve la faranno scontare in un modo molto subdolo: dovrete tenere in braccio i pargoli per tutto il volo. E ok, con un neonato è facile, ma provate voi a gestire un bambino di tre anni, professionista del calcio allo schienale e delle infinite domande tra cui la preferita di tutti noi: "Siamo arrivati? Siamo arrivati? Siamo arrivati?". Moltiplicatela all'infinito e avrete la versione contemporanea dell'Odissea di Omero.

Links
  1. ^ Karen Alpert (babysideburns.com)

Palinsesti - Papà e figli nel docureality di Cotroneo

Roma, 25 giu. (askanews) - Diversi i progetti nuovi che occuperanno la seconda serata di Rai 3 : Io e George, un viaggio attraverso l'Italia della scrittrice Simonetta Agnello Hornby e nel 2016 la docureality di un brillante regista come Ivan Cotroneo Chiedi a papà, interessante e divertente esperimento sociale di alcuni papà che verranno lasciati per gioco dalle proprie mogli per un periodo a dover gestire i figli piccoli.

La novità più strutturale prevede il ritorno di un grande marchio della Rete in coproduzione con Rai Sport, nei cui canali tematici era attualmente collocato: si tratta de Il Processo del lunedì, l'approfondimento sulle partite di calcio del giorno prima con Enrico Varriale.

Si prevede la riconferma di Gazebo, con Diego Bianchi in arte Zoro e tutta la banda, uno dei programmi unanimemente considerati più innovativi delle ultime stagioni, con un doppio appuntamento la domenica e il giovedì.

Al venerdì tornerà il grande racconto itinerante de I dieci comandamenti con Domenico Iannacone, che a settembre sarà in onda anche con due puntate di prima serata dedicate a Roma e Milano, osservate e attraversate in modo diverso, lontano dagli stereotipi e dai luoghi comuni che le caratterizzano.

Il sabato infine prosegue la nostra serie noir, con titoli collaudatissimi e di successo, come Un giorno in pretura di Roberta Petrelluzzi, Storie Maledette di Franca Leosini e il più recente Stelle nere di Marco Marra, con l'ausilio innovativo della graphic novel che si è definitivamente affermato.

Tra le seconde serate vari progetti nuovi in cantiere, tra cui Il grande freddo: grandi personaggi italiani dello sport, dello spettacolo o della politica, scomparsi ma ben vivi nel ricordo collettivo, vengono raccontati attraverso un viaggio a ritroso che parte dal raduno di un gruppo di loro amici nel luogo dove riposano e ripercorre le tappe più significative della loro vita.

La figlia di Whitney Houston trasferita in una struttura per malati senza speranza

New York, 25 giu. (AdnKronos/Dpa) - La figlia di Whitney Houston è stata portata in un ospedale specializzato in cure palliative, dopo che il 31 gennaio scorso è stata trovata priva di sensi in una vasca da bagno e da allora non si è mai risvegliata dal coma. Lo riferiscono i media americani che citano fonti della famiglia. Tecnicamente il trasferimento in una struttura per cure palliative vuol dire che la ragazza non risponde più a trattamenti specifici e l'evoluzione prevista nella stragrande maggioranza dei casi in cui si prende una decisione simile è la morte.

"Nonostante le grandi cure mediche ricevute in diverse strutture, le condizioni di Bobbi Kristina Brown hanno continuato a deteriorarsi. A partire da oggi è stata dunque trasferita in un ospedale per cure palliative", si legge in un comunicato della famiglia della giovane, che ha 22 anni. "Ringraziamo tutti per il loro sostegno e le preghiere. Bobbi ora è nelle mani di Dio", prosegue il testo, rilanciato da diversi media americani.

Bobbi Kristina è l'unica figlia avuta da Whitney Houston con il cantante R&B Bobby Brown. Sua madre, la cantante e attrice Whitney Houston era stata trovata morta nella sua stanza d'albergo a Los Angeles l'11 febbraio 2012, sempre in una vasca da bagno, dove era annegata dopo aver abusato di cocaina.

mercoledì 24 giugno 2015

Rai2: Coppie in attesa, la scelta della fecondazione assistita -2-

Roma, 24 giu. (askanews) - A Firenze incontriamo invece Elena ed Emanuele, una coppia in cui la differenza d'età - lui è più giovane di dieci anni - non sembra creare particolari problemi. Mentre attendono la nascita del primogenito Oliver, i due devono affrontare il trasloco nella nuova casa.

Il racconto di "Coppie in attesa" nasce dalla semplice domanda: come si diventa genitori oggi in Italia? Le quattro puntate del docu-reality raccontano la gioia di dare alla luce un figlio, l'emozione di tenerlo in grembo per nove mesi, la frenesia di stringerlo per la prima volta fra le braccia. Ma cosa vuol dire diventare genitori in uno dei paesi con il più basso tasso di natalità in Europa e nel mondo? Con questo interrogativo il programma parte per incontrare e seguire le coppie che, nonostante le difficoltà e le differenze, scelgono di mettere al mondo i propri figli. Perché fare figli in Italia ancora si può.

Rai2: Coppie in attesa, la scelta della fecondazione assistita

Roma, 24 giu. (askanews) - La fecondazione assistita sarà uno degli argomenti della terza puntata di "Coppie in attesa", in onda giovedì 25 giugno alle 21.15 su Rai2. Una delle storie che saranno raccontate ha come protagonisti i romani Luca e Vanessa: stanno insieme da sette anni ma i figli non arrivano. Per questo nel 2013 la coppia si rivolge alla medicina e grazie alla fecondazione assistita, nasce Andrea. A Settembre 2014, Luca e Vanessa decidono di allargare ancora la famiglia e si rivolgono nuovamente alla fecondazione assistita; per loro l'attesa inizia prima della gravidanza: il primo passo da affrontare nella fecondazione assistita è il prelievo di ovociti che dovranno essere fecondati ma il risultato non è garantito.

Nel primo episodio la piccola Midori, nata dal romano Luca e dalla giapponese Ruriko, atterra con i genitori a Tokyo e può finalmente conoscere l'altra metà della sua famiglia. La coppia di Siracusa, invece, è alle prese con la rottura delle acque di Lucrezia: Ugo è finalmente giunto in ospedale per sostenerla. La nascita della piccola Elisea ripagherà un'attesa lunga e travagliata ma i due saranno presto messi di fronte alle responsabilità di essere giovani genitori. Poi si va a Trieste, dove la coppia formata da Michele e Silvana trascorre una serata romantica in solitudine prima del parto. Dopo pochi giorni arrivano le contrazioni: Silvana è decisa a mantenere la calma anche se Zaccaria, ottavo figlio della coppia, sembra voler nascere molto in fretta per essere accolto con grande gioia da tutta la famiglia. (Segue)

A 'Coppie in attesa' fecondazione assistita e su web spopola filmato parto/Video

Roma, 24 giu. (AdnKronos) - "Qualsiasi emozione tu stia vivendo, Qualsiasi pensiero tu abbia, Qualsiasi fatica tu stia attraversando. Non puoi non fermarti e meravigliarti di fronte allo stupore della vita". E' il testo di un filmato che in queste ore sta spopolando su Facebook in cui si mostrano in meno di un minuto i momenti fondamentali di quattro parti, quelli della nascita del piccolo, tra attesa, dolore e gioia.

Un video che presenta la nuova puntata di "Coppie in attesa", il format originale prodotto da Stand by me in collaborazione con Rai Fiction, che arriva domani al giro di boa con una serata che affronterà, tra i temi, quello della fecondazione assistita. Un format innovativo, con il marchio di fabbrica della Stand by me, casa di produzione di qualità, che ha voluto portare la forma del docu-reality per raccontare in 4 puntate su Rai2 la gioia di dare alla luce un figlio.

Un format che si sta mostrando in forte crescita sul target femminile con un aumento nella fascia 15-24 anni. Nel contempo è cresciuto anche il target maschile (15-24) ed è probabile, dunque, che siano proprio le giovani coppie gli spettatori che maggiormente stanno apprezzando il format.

Ansie, speranze, paure, gioie, emozioni di otto coppie di futuri genitori: questo il racconto di "Coppie in attesa" particolarmente interessante perchè fa il punto sulla situazione dei neogenitori oggi in Italia, uno dei paesi con il più basso tasso di natalità in Europa e nel mondo. Ma è proprio la scelta di mettere al mondo un figlio nonostante le difficoltà il punto fondamentale del programma che segue le vicende di otto giovani coppie italiane che vedono la loro vita cambiare con l'attesa e la nascita del proprio bimbo.

Nella puntata di domani una delle storie che saranno raccontate ha come protagonisti i romani Luca e Vanessa: stanno insieme da sette anni ma i figli non arrivano. Per questo nel 2013 la coppia si rivolge alla medicina e nel 2013, grazie alla fecondazione assistita, nasce Andrea.

A Settembre 2014, Luca e Vanessa decidono di allargare ancora la famiglia e si rivolgono nuovamente alla fecondazione assistita; per loro l’attesa inizia prima della gravidanza: il primo passo da affrontare nella fecondazione assistita è il prelievo di ovociti che dovranno essere fecondati ma il risultato non è garantito.

E ancora, nel primo episodio in onda domani la piccola Midori, nata dal romano Luca e dalla giapponese Ruriko, atterra con i genitori a Tokyo e può finalmente conoscere l'altra metà della sua famiglia. Una coppia di Siracusa, invece, è alle prese con la rottura delle acque di Lucrezia: Ugo è finalmente giunto in ospedale per sostenerla. La nascita della piccola Elisea ripagherà un'attesa lunga e travagliata ma i due saranno presto messi di fronte alle responsabilità di essere giovani genitori.

Poi si va a Trieste, dove la coppia formata da Michele e Silvana trascorre una serata romantica in solitudine prima del parto. Dopo pochi giorni arrivano le contrazioni: Silvana è decisa a mantenere la calma anche se Zaccaria, ottavo figlio della coppia, sembra voler nascere molto in fretta per essere accolto con grande gioia da tutta la famiglia. A Firenze sono protagonisti invece Elena ed Emanuele, una coppia in cui la differenza d'età - lui è più giovane di dieci anni - non sembra creare particolari problemi. Mentre attendono la nascita del primogenito Oliver, i due devono affrontare il trasloco nella nuova casa.

Un format sperimentale, come ha spiegato Simona Ercolani, produttore creativo della Stand By Me, con trame intrecciate, una novità per la prima serata generalista. In "Coppie in attesa emerge anche una nuova figura di padre, distante dagli stereotipi: un padre molto consapevole del che lo attende e con una grande voglia di partecipare.

A 'Coppie in attesa' la fecondazione assistita e sul web spopola il filmato di un parto/Video

Roma, 24 giu. (AdnKronos) - "Qualsiasi emozione tu stia vivendo, Qualsiasi pensiero tu abbia, Qualsiasi fatica tu stia attraversando. Non puoi non fermarti e meravigliarti di fronte allo stupore della vita". E' il testo di un filmato che in queste ore sta spopolando su Facebook in cui si mostrano in meno di un minuto i momenti fondamentali di quattro parti, quelli della nascita del piccolo, tra attesa, dolore e gioia.

Un video che presenta la nuova puntata di "Coppie in attesa", il format originale prodotto da Stand by me in collaborazione con Rai Fiction, che arriva domani al giro di boa con una serata che affronterà, tra i temi, quello della fecondazione assistita. Un format innovativo, con il marchio di fabbrica della Stand by me, casa di produzione di qualità, che ha voluto portare la forma del docu-reality per raccontare in 4 puntate su Rai2 la gioia di dare alla luce un figlio.

Un format che si sta mostrando in forte crescita sul target femminile con un aumento nella fascia 15-24 anni. Nel contempo è cresciuto anche il target maschile (15-24) ed è probabile, dunque, che siano proprio le giovani coppie gli spettatori che maggiormente stanno apprezzando il format.

Ansie, speranze, paure, gioie, emozioni di otto coppie di futuri genitori: questo il racconto di "Coppie in attesa" particolarmente interessante perchè fa il punto sulla situazione dei neogenitori oggi in Italia, uno dei paesi con il più basso tasso di natalità in Europa e nel mondo. Ma è proprio la scelta di mettere al mondo un figlio nonostante le difficoltà il punto fondamentale del programma che segue le vicende di otto giovani coppie italiane che vedono la loro vita cambiare con l'attesa e la nascita del proprio bimbo.

Nella puntata di domani una delle storie che saranno raccontate ha come protagonisti i romani Luca e Vanessa: stanno insieme da sette anni ma i figli non arrivano. Per questo nel 2013 la coppia si rivolge alla medicina e nel 2013, grazie alla fecondazione assistita, nasce Andrea.

A Settembre 2014, Luca e Vanessa decidono di allargare ancora la famiglia e si rivolgono nuovamente alla fecondazione assistita; per loro l’attesa inizia prima della gravidanza: il primo passo da affrontare nella fecondazione assistita è il prelievo di ovociti che dovranno essere fecondati ma il risultato non è garantito.

E ancora, nel primo episodio in onda domani la piccola Midori, nata dal romano Luca e dalla giapponese Ruriko, atterra con i genitori a Tokyo e può finalmente conoscere l'altra metà della sua famiglia. Una coppia di Siracusa, invece, è alle prese con la rottura delle acque di Lucrezia: Ugo è finalmente giunto in ospedale per sostenerla. La nascita della piccola Elisea ripagherà un'attesa lunga e travagliata ma i due saranno presto messi di fronte alle responsabilità di essere giovani genitori.

Poi si va a Trieste, dove la coppia formata da Michele e Silvana trascorre una serata romantica in solitudine prima del parto. Dopo pochi giorni arrivano le contrazioni: Silvana è decisa a mantenere la calma anche se Zaccaria, ottavo figlio della coppia, sembra voler nascere molto in fretta per essere accolto con grande gioia da tutta la famiglia. A Firenze sono protagonisti invece Elena ed Emanuele, una coppia in cui la differenza d'età - lui è più giovane di dieci anni - non sembra creare particolari problemi. Mentre attendono la nascita del primogenito Oliver, i due devono affrontare il trasloco nella nuova casa.

Un format sperimentale, come ha spiegato Simona Ercolani, produttore creativo della Stand By Me, con trame intrecciate, una novità per la prima serata generalista. In "Coppie in attesa emerge anche una nuova figura di padre, distante dagli stereotipi: un padre molto consapevole del che lo attende e con una grande voglia di partecipare.

Chris Martin: i figli «approvano» Jennifer Lawrence

Chris Martin: i figli «approvano» Jennifer Lawrence

La love story tra Chris Martin e Jennifer Lawrence ha ripreso quota. La bella coppia ha iniziato a frequentarsi l’anno scorso, e nonostante gli alti e bassi, pare sia ora più affiatata che mai, soprattutto grazie al supporto dei figli del cantante, l’11enne Apple e il piccolo Moses, di 9 anni.

«Chris ha ricevuto l’approvazione dei figli e ora Jen può andare a vivere con loro», ha dichiarato una fonte.

«Lui è contentissimo di questo nuovo capitolo della sua vita. E avere tutto il sostegno dei ragazzi è davvero una cosa enorme».

Nel frattempo anche la mamma dei due bambini, l’attrice Gwyneth Paltrow, sembra felice di come tutto stia procedendo, soprattutto per ciò che riguarda la sua nuova relazione con Brad Falchuk.

«Anche Gwyneth ha dato la sua approvazione, e ha proposto a Chris un’uscita tutti insieme per far finalmente incontrare Jen e i bimbi. All’inizio non è stato facile per Gwyneth, ma ora che sta frequ entando Brad è contenta che sia lei che Chris abbiano voltato pagina e continuino a vivere le loro vite», ha precedentemente dichiarato un insider della rivista inglese Closer.

Il cantante è notoriamente riservato, ma secondo alcune indiscrezioni, uno dei motivi per cui la Lawrence aveva fatto marcia indietro è stato proprio l’attaccamento ancora molto forte tra Martin e la bionda 42enne.

Cover Media

martedì 23 giugno 2015

Salute, ecco i trucchi per combattere l'obesità dei bambini

Rho Pero (Milano), 23 giu. (LaPresse) - In Italia c'è una percentuale di obesi del 31%. Più al Sud che al Nord, ma il trend dal 2008 al 2014 è in leggero miglioramento. 'Obesità e nutrizione del bambino: falsi miti'. Ecco il tema dell'incontro organizzato oggi dal ministero della Salute nello Spazio Donna del Padiglione Italia ad Expo 2015.

"Se un bambino mantiene l'obesità nella pubertà - ha spiegato la professoressa Donatella Ballardini, pediatra specialista in scienze dell'alimentazione del Centro Gruber di Bologna - ha un rischio di mantenere questo problema nell'età adulta". I genitori, erroneamente, credono che non sia un problema "così dannoso, che si dissolve con l'età. Gli studi ci dicono che non è assolutamente vero. Nel momento in cui si manifesta - ha aggiunto - l'obesità crea gravi danni per la salute". Eccone solo alcuni: diabete, ipertensione, intolleranza al glucosio, ictus, neoplasie. "L'obesità genitoriale aumenta il rischio per i bambini che, se entrano in una condizione di normopeso, hanno minori rischi di ammalarsi", ha spiegato ancora la dottoressa Ballardini. "Molte mamme hanno una percezione sbagliata del peso del bambino", ha chiarito. D'altro canto, "diete molto rigide creerebbero uno stato di stress aggiuntivo".

L'obesità, inoltre, è "uno stigma sociale. Il sovrappeso discrimina indipendentemente dalle altre qualità del bambino. Le conseguenze? La depressione, ansia, bassa autostima, percezione negativa dell'immagine corporea", ha sottolineato la dottoressa Romana Schumann, psicologa del Centro Gruber, che ha puntato il faro sugli effetti psicologi legati alle cattive abitudini alimentari.

Come evitare l'obesità e il sovrappeso? Basta seguire la regola del cinque, secondo gli esperti. Partendo dal presupposto che "la colazione regola la fame del giorno". Insomma, cinque pasti, cinque porzioni di frutta e verdura al giorno e vegetali di cinque colori per l'apporto più alto possibile di vitamine e sali minerali. Il momento del pasto, ancora, "è importante che duri almeno 20 minuti".

I consigli: "Mangiare lentamente, stimolando il bambino ad assaporare il cibo; caricare moderatamente la forchetta e il cucchiaio; attendere la deglutizione prima di caricare nuovamente la posata; non imporre il piatto pulito ed evitare comportamenti ricattatori". E non solo. Ci sono altri trucchi: "Abituare il bambino a non mangiare in piedi o facendo altre cose; coinvolgerlo nella composizione del menu e nella preparazione dei cibi ed evitare di imporre rigidamente ciò che si è scelto per loro". La professoressa Ballardini ha poi fatto sapere che bisognerebbe "stimolare il gusto per frutta verdura con preparazioni gustose, sottoponendo più di 10 volte il gusto" stesso "per farlo accettare".

Che cosa bisogna fare per evitare il sovrappeso e l'obesità? "Intervenire precocemente; promuovere un comportamento alimentare sano ed equilibrato; favorire la pratica di sport ed evitare l'utilizzo di diete rigide", ha detto ancora Ballardini. Senza dimenticare il fatto che "lo sport è fondamentale e una corretta dieta normo-energetica associata ad attività fisica potrebbe aiutare a risolvere i problemi di sovrappeso". La tv è, invece, un nemico per il corretto sviluppo dei bambini.

Salute: su benessere donne e bambini Italia 18ma al mondo

Roma, 23 giu. (AdnKronos Salute) - Sicurezza, disoccupazione, accesso all'istruzione e ai servizi sanitari: il progresso della società non si misura solo attraverso indicatori economici ma anche analizzando le condizioni di vita dei soggetti più a rischio di 'esclusione sociale', come donne e bambini, ovvero il 70% della popolazione mondiale. Per questo è nato il WeWorld Index che valuta, tramite 34 indicatori, il loro livello di 'inclusione sociale' in 167 nazioni. E l'Italia, secondo il nuovo indice presentato oggi alla Farnesina, si classifica tra i primi 20 paesi al mondo con 'sufficiente inclusione'. Non male la sua posizione al 18esimo scalino se non fosse che per singole categorie, come spesa d'istruzione, corruzione e accesso a internet, i vertici della classifica invece si allontanano notevolmente.

I paesi del Nord Europa, dove sono garantiti oltre ai servizi base, le pari opportunità tra uomini e donne nella vita politica, economica e sociale, si guadagnano i primi posti del WeWorld Index 2015, lanciato dall'omonima ong che si occupa della tutela dei diritti di donne e bambini in Italia e nel sud del mondo. Sono invece 102 su 167 i paesi che non raggiungono un livello di inclusione nemmeno sufficiente. Si tratta dei paesi africani dove l'accesso ai servizi base (acqua, educazione e salute) è una chimera e per questo si trovano tutti dopo l'82° posizione (Ruanda).

"Abbiamo dato importanza ad aspetti che incidono profondamente sulle possibilità di vita di una persona: la sicurezza, il livello di inquinamento, l'alfabetizzazione degli adulti", dichiara Marco Chiesara, presidente di WeWorld. "Alcune di queste categorie - continua - agiscono in maniera diretta rispetto all'inclusione, altri hanno effetti più diretti di quanto possa sembrare a prima vista. Per questo crediamo che tutti questi valori, insieme, ci permettano di ottenere una misurazione puntuale dell'inclusione. Indipendentemente dalla ricchezza di un Paese, vivere in un contesto con un tasso di omicidi alto o in una nazione che ha subito conflitti ha ricadute profonde sul tessuto sociale, in particolare su donne, bambini, bambine e adolescenti".

Il nostro Paese ottiene i risultati migliori nell’ambito della salute di bambine/i e donne, e dell’educazione di base. Queste dimensioni, unite ai buoni risultati relativi al capitale umano ed economico, ai bassi livelli di conflittualità, al contesto democratico, permettono al nostro Paese di posizionarsi tra i primi 20 al mondo. Tuttavia, il Belpaese sta vedendo il suo contesto ambientale ed economico degradarsi abbastanza rapidamente quindi è poco probabile che possa conservare questa posizione se non verranno prese iniziative lungimiranti in tema di occupazione femminile, crescita economica e salvaguardia dell’ambiente.

Alla presentazione del rapporto WeWorld Index 2015 alla Farnesina sono presenti tra gli altri Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato e Vincenzo Spadafora, Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza.

Su "Chi" le foto di Corona riabbracciato dal figlio

Su Roma, 23 giu. (askanews) - Le foto esclusive pubblicate su "Chi" in edicola domani di Fabrizio Corona, appena uscito dal carcere di Opera, con la madre Gabriella e il figlio Carlos. L'agente fotografico, scarcerato lo scorso 18 giugno, è stato portato alla Comunità "Exodus" di Don Mazzi a Lonate Pozzolo: qui dovrà completare il suo recupero riabilitativo per curare le sue dipendenze. "Dormiamo insieme, non vai più via, vero?". Queste sono state le prime parole del piccolo Carlos quando ha visto suo padre, che ha risposto: "No, staremo sempre insieme amore mio!". Parole d'amore quelle di Corona, ma la vicenda non è finita: l'ex re dei paparazzi sta attendendo che un nuovo giudice in camera di consiglio confermi il suo sconto di pena, altrimenti le porte del carcere si riapriranno.

L'INTERVISTA/Salute, la pediatra: Tre bambini su dieci sono obesi

Di Luca Rossi

Rho Pero (Milano), 23 giu. (LaPresse) - 'Obesità e nutrizione del bambino: falsi miti' è il tema dell'incontro organizzato oggi al ministero della Salute nello Spazio Donna del Padiglione Italia ad Expo 2015. Donatella Ballardini, pediatra specialista in scienze dell'alimentazione del Centro Gruber di Bologna, ha coordinato l'evento, raccontando gli errori più comuni e dando buoni consigli alle famiglie, per aiutare i più piccoli a crescere in salute.

Quali sono i numeri legati all'obesità infantile in Italia? "Purtroppo,l'Italia ha un triste primato in Europa nel senso che la percentuale di obesità infantile è tra le più alte. Attualmente, secondo le ultime ricerche del 2014, siamo intorno a un valore globale tra sovrappeso e obesità intorno al 31% a livello nazionale, però ci sono regioni che hanno un valore molto più alto e altre molto più basso. E' un problema molto grosso per tutta l'Italia, ma soprattutto al Sud. Molto critico per l'età pediatrica e, molte volte, sottovalutato".

Quali sono i falsi miti legati all'obesità infantile? "Uno di questi è che il sovrappeso o l'obesità del bambino sia un indice di salute. Molte mamme non hanno una percezione del grado di sovrappeso del proprio figlio. Nel momento in cui si instaura l'obesità, intanto, è molto difficile curarla per una serie di motivi sia di tipo biologico che di tipo ambientale. Perché spesso sono le abitudini familiari che si sono instaurate che hanno portato l'obesità infantile e sono difficili da modificare. Dal punto di vista biologico, in più, nel bambino obeso si innescano problematiche di salute che vediamo anche nell'adulto obeso. Con un rischio di alterazione del metabolismo degli zuccheri e, quindi, rischio di diabete. Oltre a un aumento della pressione sanguigna: abbiamo anche bambini obesi che hanno ipertensione. E tutta un'altra serie di complicanze legate all'accrescimento scheletrico: il bambino in sovrappeso ha problematiche ortopediche con frequenze più alte ri spetto a un bambino normopeso. Se non una vera e propria patologia con un forte rischio anche per l'adulto. Perché uno dei fattori di rischio principali per l'obesità infantile è che si mantenga anche da adulti".

Per quanto riguarda la prevenzione, che cosa dovrebbero fare i genitori? "Sarebbe importante fin dallo svezzamento, dal primo anno di vita, seguire l'accrescimento del proprio bambino sulle curve di crescita e individuare quando c'è una crescita ponderale squilibrata rispetto all'altezza. In questo caso, rivolgersi al proprio pediatra o a un medico specialista in scienze dell'alimentazione che sia in grado di correggere le abitudini alimentari sbagliate della famiglia. E' sempre sulla famiglia che bisogna intervenire. Purtroppo, un bambino da solo non è in grado di seguire una dieta. Non dobbiamo dare una dieta ipocalorica a un bimbo, perché rischia di avere problemi di accrescimento. Dobbiamo semplicemente, con un'alimentazione corretta e equilibrata, favorire un giusto rapporto peso-altezza".

Cremona, partorisce in macchina: mamma e bimbo stanno bene

Cremona, 23 giu. (LaPresse) - Stavano andando in ospedale per il parto di lei, una donna di 36 anni, ma la giovane coppia si è trovata a dover dare alla luce il loro bimbo in automobile sulla statale di Dovera (Cremona). L'ambulanza della Croce rossa e l'automedica di Lodi hanno raggiunto i novelli genitori dopo che il parto era già avvenuto, con la sola assistenza del neo papà. Mamma e bimbo sono stati trovati in condizioni cliniche buone e trasportati al pronto soccorso di Lodi.

Serena Autieri: «I figli ti migliorano»

Serena Autieri: «I figli ti migliorano»

Impegnata al teatro Sistina di Roma con il musical «Vacanze romane», Serena Autieri si gode un momento molto positivo della carriera, ma anche sul fronte privato si considera pienamente soddisfatta. Da quando ha dato il benvenuto a Giulia, la sua vita è drasticamente cambiata in meglio.

«Sono diventata mamma e sono una donna felicemente sposata â€" ha affermato, come riporta spettegola.it -. Come attrice ho fatto cose diverse, ho fatto ricerca su di me, sulla mia voce, sulla mia persona, sul mio corpo. In questo spettacolo cercherò di trasmettere quello che ho imparato. I figli ti fanno cambiare tanto, ti migliorano a volte. Speriamo che anche la mia Giulia lo faccia!».

«Ora non sono più concentrata su me stessa e anche se il lavoro da attore è totalizzante, io cerco di coinvolgere mia figlia anche se è piccolina. Cerco di farle respirare questo mondo dello spettacolo perché la trovo una cosa sana: è un modo per regalarle l’arte, per fargliela annusare. Ora ho in programma un film per il cinema e una fiction, ma non posso aggiungere altro».

Sul progetto che la vede protagonista ha poi spiegato: «Sono felice. Da una parte sono rilassata, dall’altra commossa ed emozionata, perché questo è uno spettacolo che dà grande emozione. I due protagonisti, diametralmente opposti, trovano un modo per potersi amare e stare insieme. La scenografia è di grande impatto, così come lo sono le musiche».

Cover Media

Papa saluta Torino: i valdesi, i parenti e finale coi bambini

Di Elena Andreasi Torino, 22 giu. (LaPresse) - Papa Francesco lascia Torino al termine di due giorni intensissimi, fatti di bagni di folla e incontri importanti, uno dei quali - quello al tempio Valdese di stamane - addirittura storico. L'ultimo saluto, però, dopo un lungo incontro con i parenti piemontesi all'Arcivescovado, l'ha voluto riservare ai bambini, il futuro della società, radunatisi in piazza Solferino insieme ai loro animatori dei centri estivi, che l'hanno acclamato mentre passava di fianco alla piazza a bordo della papamobile.

IL PAPA AL TEMPIO VALDESE - Collaborazione e fraternità pur nel rispetto delle differenze. E' questo il concetto che è emerso dalla storica visita di Papa Francesco al tempio Valdese di Torino. "Da parte della Chiesa cattolica vi chiedo perdono per gli atteggiamenti e i comportamenti non cristiani, persino non umani che, nella storia, abbiamo avuto contro di voi. In nome del Signore Gesù Cristo, perdonateci", ha detto il Papa durante il suo intervento nel tempio. Una scusa ufficiale, quella del Pontefice, che ha chiesto perdono per le persecuzioni del passato. "Un ambito in cui possiamo lavorare sempre di più uniti è quello del servizio all'umanità che soffre, ai poveri, agli ammalati, ai migranti", ha poi sottolineato Francesco. "Le differenze su importanti questioni antropologiche ed etiche, che continuano a esistere tra cattolici e valdesi, non ci impediscano di trovare forme di collaborazione in questi ed altri campi", ha aggiunto ancora.

RICHIESTA DI PERDONO COMMOVENTE. Lo stesso messaggio di collaborazione è stato lanciato dal pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola valdese: "Crediamo anche noi che l'unità cristiana possa e debba essere concepita così: come diversità riconciliata, in cui occorre sottolineare sia la parola diversità, sia l'esigenza che sia riconciliata". E anche per Bernardini un'attenzione particolare va data al problema immigrazione: "La 'fortezza Europa' respinge i profughi che bussano alla nostra porta rigettandoli nell'abisso di sofferenze, persecuzioni e dolore da cui fuggono - ha affermato -. Ma la legge che il Signore afferma ci impone di accogliere lo straniero, l'orfano e la vedova. E l'Evangelo che predichiamo ci invita ad aprire la porta della nostra casa, perché solo accogliendo chi soffre si può accogliere Cristo". "La sua richiesta di perdono ci ha profondamente toccati e l'abbiamo accolta con gioia. Naturalmente non si può cambiare il passato, ma ci sono parole che a un certo punto bisogna dire, e il Papa ha avuto il coraggio e la sensibilità per dire la parola giusta", ha voluto sottolineare Bernardini.

L'INCONTRO CON I PARENTI - Papa Francesco si è concesso un lungo incontro con i suoi parenti piemontesi prima di tornare in Vaticano: per loro ha tenuto una Messa in forma strettamente privata, pranzando poi con cugini e nipoti. "Sono dovuta venire via prima per l'emozione. Ho avuto come una crisi di panico quando l'ho visto. Ero invitata al pranzo ma sono andata via in anticipo". Così Giuseppina Ravedone, vedova di Francesco Martinengo, cugino di Papa Francesco, ha descritto a LaPresse l'emozione di incontrare Bergoglio dal vivo. "C'era tanta polizia intorno a lui e gli ho consigliato - ha proseguito l'anziana signora - di ritirarsi a vita privata, perché anche lui è anziano adesso. Poi gli ho fatto vedere una sua foto e lui scherzando mi ha risposto: 'Chi è quel brutto muso?'", ha detto ancora la parente del Papa, fuori dall'Arcivescovado.

LE IMPRESSIONI DI PAPA FRANCESCO - "Ogni incontro è stato molto importante: con il mondo del lavoro, la famiglia salesiana, i giovani, la comunità del Cottolengo. Incontri che hanno assunto un valore fondamentale nel contesto del grande momento di preghiera silenziosa davanti alla Sindone e dell'incontro di stamane con i fratelli e le sorelle valdesi", ha dichiarato il Pontefice al termine della visita al tempio Valdese, secondo quanto riportato dal vicedirettore della sala stampa vaticana Ciro Benedettini. "Un grande valore ha assunto per me - ha detto ancora Bergoglio - la visita alla chiesa di Santa Teresa, dove si sono sposati i miei nonni paterni, ed è stato battezzato mio papà Mario". "Il Santo Padre è molto contento e soddisfatto della calorosa accoglienza ricevuta a Torino. Accoglienza che è andata ben oltre le sue aspettative", ha fatto sapere ancora Benedettini. Per lui è stato "'un ritorno a casa', come faceva ogni volta che da Buenos Aires veniva in Ital ia. Ed è per questo che anche in questa occasione ha voluto incontrare i suoi familiari: sei cugini carnali con le proprie famiglie, una trentina di persone in tutto".

LE IMPRESSIONI DEI FEDELI - Per i torinesi che in questi due giorni hanno 'rincorso' Papa Francesco per il centro della città, il Pontefice è l'uomo della libertà e del popolo. Francesco e Francesca, per esempio, sono una coppia di catanesi in visita a Torino, dove vivono alcuni dei loro sette figli. Hanno fatto in modo di far coincidere il loro viaggio con la visita papale, per poterlo vedere dal vivo e, mangiando un panino fuori dall'Arcivescovado, con il sorriso sulle labbra lo hanno definito così: "Papa Francesco è il Papa della libertà, è aperto e tollerante, non fa proselitismo e per questo ci piace".

Photo Osservatore Romano/LaPresse

news

21 June 2015

Pope Francis in Turin

DISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE

lunedì 22 giugno 2015

Garante: in Italia sempre più figli unici e con un solo genitore

Roma, 22 giu. (LaPresse) - Si restringono le famiglie italiane, diminuiscono quelle con i nonni e aumentano quelle col un solo genitore. Senza contatto che la crisi ha diminuito anche il numero di famiglie con entrambi i genitori occupati. Ma soprattutto domina sempre di più il "figlio unico". E' il triste quadro fornito dal Garante per l'infanzia e l'adolescenza, Vincenzo Spadafora, nella sua relazione annuale al Parlamento.

GIOVANI SENZA LAVORO -. Gli adolescenti e i giovani italiani sentono un forte senso di esclusione derivante dalle difficoltà per entrare nel mondo del lavoro: il 25% dei minorenni e il 37% dei giovani dichiara di sentire questo stato di esclusione. A rivelarlo sono i dati estratti dal sondaggio Swg e inclusi nel rapporto annuale del garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, presentato questa mattina al Senato. Emerge, inoltre, che i giovani tra i 14 e i 17 anni avvertono una forte presenza dello Stato di fronte alle notizie che riguardano i politici e la corruzione.

NASCITE IN CALO E UN FIGLIO SOLO PER FAMIGLIA -. "Nel 2014 le nascite sono state 509 mila, il livello minimo dall'Unità d'Italia. Inoltre, il numero medio di figli per donna è fermo a 1,4 come nel 2013, ancora distante dalla media dell'Unione europea (1,5 figli nel 2012, fonte Eurostat) e insufficiente a garantire il necessario ricambio generazionale". È quanto si legge nel rapporto presentato dal garante per l'Infanzia e l'adolescenza, presentato questa mattina al Senato.

"In Italia i residenti con età inferiore ai 18 anni, al primo gennaio 2014, sono circa 10 milioni - si legge ancora - e oggi si contano ben 154 anziani ogni 100 giovani". Sulla popolazione straniera, poi: "Sul totale dei residenti sono l'8%, ma i minorenni rappresentano il 22% del totale degli stranieri e l'11% del totale dei minorenni".

Dai dati, raccolti grazie alla collaborazione con l'Istat, emerge ancora che le famiglie diventano sempre più "strette e lunghe": in pochi vivono in famiglie in cui ci sono ancora i nonni e il "modello dominante" è quello del figlio unico. Inoltre, sono quasi raddoppiate le famiglie monogenitoriali che passano dalle 535mila del 2000 alle 954mila del 2014.

INTERNET PER TUTTI - "I dati sui nativi digitali mostrano che le giovani generazioni hanno ormai superato in larghissima parte la barriera dell'accesso a Internet, nel 2014 il 68,3% dei ragazzi in età 6-17 residenti in Italia ha usato internet. Al crescere dell'età, crescono gli utilizzatori di Internet. L'uso di internet interessa il 44,4% dei bambini tra 6 e 10 anni, la quota sale al 78% tra i giovanissimi di 11-13 anni e riguarda il 90,4% dei ragazzi 14-17enni". Questi sono i dati emersi dalla presentazione del rapporto del garante per l'Infanzia e l'adolescenza, presentato questa mattina al Senato.

"Sono ben 2 milioni e 106 mila i giovani esclusi, il 30% dei bambini e dei ragazzi di 6-17 anni - si legge nella nota diffusa dal garante - tale quota scende a 201 mila giovani nella classe di età 11-17 anni".

Un altro elemento sottolineato dalla relazione del garante riguarda l'uso dei social network come strumento di partecipazione alla vita sociale e politica del Paese: "Circa il 22% dei giovani di 15-17 anni ha espresso in rete opinioni su temi sociali o politici e il 5,2% ha partecipato a consultazioni o votazioni su tali temi".

800 MILA MINORI IN CONDIZIONI DI POVERTA' - "Sabato scorso le famiglie in piazza a San Giovanni in Laterano a Roma; oggi l'allarme lanciato dal Garante per l'infanzia e l'adolescenza Spadafora: il tasso di natalità in Italia ai livelli minimi dell'Unità d'Italia e 800 mila minori in condizioni di povertà assoluta. Un Paese senza bambini è un Paese senza futuro: l'Italia ha bisogno del 'fattore-famiglia'. È un problema non solo di risorse economiche ma prima di tutto culturale". È la reazione del vicesegretario vicario Udc Antonio De Poli ai dati contenuti nella Relazione annuale al Parlamento del Garante per l'infanzia e l'adolescenza Vincenzo Spadafora.

Il vicesegretario Udc De Poli mette in evidenza alcuni dati: "L'Italia, secondo il Centro studi Impresa Lavoro, spende, per il sostegno alla famiglia e alla natalità, risorse pari all'1,4% del Pil, una cifra che è 1/3 rispetto a quanto spende la Germania (3,2%). Peggio di noi fanno solo Portogallo e Olanda. Anziché perdere tempo con le discussioni ideologiche sulle unioni civili, forse è il caso che i tempi maturi della politica diano spazio a un dibattito più serio e costruttivo per invertire questa tendenza. Chi rema contro la famiglia, rema contro il futuro dell'Italia", conclude.

LOTTA CONTRO IL BULLISMO -"Le cose di cui ci siamo occupati sono tante, e nel rapporto abbiamo lavorato a decine di temi", come "il bullismo, e le nuove dipendenze". Ora "bisogna passare ai fatti". Queste le parole del garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, Vincenzo Spadafora, in occasione della presentazione al Parlamento della relazione annuale sull'infanzia.

"Mi preoccupa molto il dato sulla povertà minorile, in crescita nel nostro Paese, con più di 800mila ragazzi in situazione di povertà assoluta", ha sottolineato, aggiungendo che la proposta di costituire una "misura di sostegno del reddito non è una proposta inutile". Spadafora ha sottolineato che è necessario "portare tutti ai nastri di partenza". Non è possibile che "nascere in una Regione o in un'altra possa fare la differenza".

INDIVIDUARE FIGURA DI GOVERNO - La proposta del garante è quella di concretizzare il lavoro fatto "non soltanto attraverso i fondi per le politiche sociali, che sono passati da circa un 1 miliardo di euro nel 2007 a poco più di 300 milioni del 2015", ma anche attraverso "una figura di governo che abbia il coordinamento sui temi dell'infanzia e dell'adolescenza". Infine Spadafora ha concluso sottolineando che in base al rapporto "il bilancio è sia positivo, se pensiamo che abbiamo individuato una soluzione, sia negativo, dato che da 4 anni diciamo le stesse cose ma non riusciamo a farci ascoltare".

Pediatria: poco pesce in menù bimbi, mini-polpette per vincere diffidenza

Roma, 22 giu. (AdnKronos Salute) - "In media i bambini italiani mangiano pesce solo una volta a settimana, contro le tre volte raccomandate. Troppo poco. E a suscitare diffidenza, oltre all'odore, c'è il timore di incappare in una lisca". Lo sottolinea il pediatra di Milano Italo Farnetani, che oggi tiene una relazione all'Expo su 'Il gusto del mare', presso lo stand della Regione Marche. Secondo il pediatra, il sistema per superare la diffidenza e convincere i baby-palati è semplice: "Scegliere un pesce che si delisca bene - raccomanda all'Adnkronos Salute - e preparare polpette grandi come un'oliva: mini-polpette, dunque, da friggere nell'olio extravergine d'oliva".

Farnetani, per fare il punto sulla dieta dei bimbi, ha consultato medici, insegnanti e genitori. "I bambini - spiega - imparano ad amare o detestare il sapore del pesce fin nel pancione, attraverso il liquido amniotico materno. Se la mamma non lo mangia, per loro è qualcosa di estraneo. Sarebbe dunque bene incentivare il consumo di pesce anche durante la gravidanza". Un errore comune è quello di 'mascherare' il pesce con creme e salse: "I bambini vogliono riconoscere ciò che mangiano". Inoltre le 'palline' affascinano i piccoli, che ameranno il pesce "se è piccolo e rotondo: cioè cucinato in mini-polpette delle dimensioni di una oliva ascolana, fritte in padella con l'olio extravergine di oliva".

Ma quando iniziare a proporre le mini-polpette di pesce? "Si possono dare appena il bambino ha compiuto un anno. Se ha più di 36 mesi - aggiunge il pediatra - si possono suggerire anche le olive alleascolana nella variante di San Benedetto del Tronto, cioè ripiene di pesce, anche solo pesce azzurro. Sono ottime per la vista e il palato", assicura Farnetani.

"Piccole e rotonde, rappresentano un modo per abituare al consumo del pesce. Inoltre la presenza dell'oliva fa introdurre anche sostanze vegetali, in particolare acidi grassi di origine vegetale, sempre poco presenti nella dieta di bambini e adolescenti", osserva il medico. Secondo Farnetani, inoltre, questa soluzione è adatta anche ai piccoli stranieri in visita all'Expo. "Il pesce fritto e tondo piace a tutti, e può aiutare l'integrazione con i coetanei italiani", conclude.

'Freestyle Pc', sistema operativo (in una chiavetta) per bimbi: l'idea di un giovane informatico

(AdnKronos) - Una chiavetta da inserire, un click e il gioco è fatto. In tre passaggi il computer si trasforma in un ambiente sicuro e ideale per il bambino. Estraendo la chiavetta, il pc torna come prima senza rischi di perdere dati e documenti. E' 'Freestyle Pc for Kids', progetto creato da Stefano Tagliabue, 26enne tecnico informatico di Paderno Dugnano, dedicato ai bambini dai 3 ai 10 anni e personalizzato a partire dal sistema operativo Open Source Linux (FOTO).

Un'idea da oltre 1.000 ordini in un mese, senza investimento pubblicitario, grazie al passaparola. Una soluzione che sta aumentando in popolarità e che si prepara a muovere i primi passi anche in Europa.

"Non mi aspettavo questa richiesta iniziale e non mi aspettavo che arrivassero molti ordini anche dall'estero - spiega il fondatore - quando ho lanciato la prima versione (dopo due anni di lavoro è stata lanciata ufficialmente lo scorso aprile, ndr) stavo già lavorando alla seconda. Ora è pronta per essere lanciata e stiamo provvedendo anche alla traduzione in altre lingue, in particolare in inglese, francese, tedesco e spagnolo".

La nuova chiavetta USB da 8 GB ha al suo interno quattro suite informatiche con circa 100 giochi e attività diverse per un totale di quasi 400 percorsi educativi (matematica, musica, geografia, disegno)

. Non mancano inoltre un software per imparare l'uso della tastiera e del mouse, una suite 'Office' interamente pensata per i bambini e un'area dedicata all'apprendimento dell'inglese. C'è anche un browser con un motore di ricerca sicuro già impostato e dedicato ai più piccoli con i filtri per la sicurezza.

"Sono stati proprio i feedback degli utenti a darci delle indicazioni preziose su come procedere - aggiunge Tagliabue - e sono certo che continueranno ad esserci d'aiuto anche per lo sviluppo delle prossime versioni".

"Per il momento - prosegue - stiamo andando avanti con le nostre forze a livello economico, anche se abbiamo avuto diverse proposte da parte di potenziali investitori. Vogliamo prima di tutto cercare di crescere in modo consapevole perché, se è vero che ricevere un finanziamento notevole è molto positivo e permette una crescita molto rapida, è altrettanto vero che bisogna essere in grado di gestire determinate cifre".

"Sentiamo di voler crescere con le nostre gambe per creare prima di tutto una struttura solida. Non sono un imprenditore navigato e non ho esperienza decennale, lo sto diventando giorno dopo giorno - conclude il fondatore - voglio prima dare delle risposte concrete, voglio essere concentrato sul mio lavoro, sui numeri e sulla creazione di un'azienda che sia capace di camminare anche da sola". Al momento, conclude, "siamo in contatto con le istituzioni per capire se si può avviare un progetto pilota nelle scuole e stiamo creando una rete di rivenditori in tutta Italia".

Justin Timberlake pubblica una foto del figlio

Justin Timberlake pubblica una foto del figlio

Prima foto social per Justin Timberlake e il figlio Silas Randall, avuto lo scorso aprile dalla moglie Jessica Biel. Lo scatto postato su Instagram in occasione della Festa del Papà ritrae il 34enne con in braccio il bebè abbigliato con una tutina azzurra dove campeggia la scritta «I love dad» (amo il mio papà, ndr).

«Felice Festa del Papà a tutti i padri del mondo, da parte dell’ultimo arrivato nella confraternita!», ha scritto allegro Justin accanto all’immagine.

A quanto pare il divo ama il figlio a tal punto da essere diventato iperprotettivo nei suoi confronti, talvolta fin troppo - almeno così sembra pensarla la Biel.

«Jessica è profondamente scocciata per via di questo suo atteggiamento», aveva fatto sapere poco tempo fa una fonte vicina alla coppia interpellata da Star magazine.

«Non escono mai, anche se ovviamente lui lo fa in buona fede».

Pare infatti che Timberlake abbia preso precauzioni piuttosto es treme per assicurarsi che Silas sia al sicuro in ogni momento della giornata: ha tappezzato l’intera abitazione di telecamere a circuito chiuso, e inoltre nessuna babysitter fatta eccezione per sua madre Lynn può avvicinarsi al piccolo.

«Ogni mattina lui fa il giro per assicurarsi che tutte le telecamere di sicurezza della casa funzionino bene», ha aggiunto l’insider.

«Inoltre non vuole che Silas dorma in una stanza tutta per sé, per lui il suo letto deve stare accanto a quello dei genitori».

Cover Media

venerdì 19 giugno 2015

Sanità: Bambino Gesù, da noi nessun fondo per acquisizione Idi

Roma, 19 giu. (AdnKronos Salute) - Con riferimento alle notizie riguardanti l'inchiesta della procura di Trani sulle case di cura della Divina Provvidenza, riportate dagli organi di informazione, l'ospedale Bambino Gesù di Roma "smentisce categoricamente che propri fondi di bilancio, meno che mai fondi pubblici, siano stati destinati all'acquisizione dell'Istituto dermopatico dell'Immacolata".

Angelina Jolie: il settimo figlio non arriverà

Angelina Jolie: il settimo figlio non arriverà

Sei figli sono abbastanza per Angelina Jolie , mamma di Shiloh, Vivienne, Knox, Maddox, Pax e Zahara insieme al collega e marito Brad Pitt . La possibilità di accogliere il bimbo numero 7 è dunque sfumata per la supercoppia di Hollywood, anche se amici e famigliari stentato a crederlo.

«Ange ha cambiato idea sull’adozione di un altro bambino, almeno per ora. Non riuscirebbe a gestire 7 figli e ha paura di mettere troppa pressione sul suo matrimonio. E anche sugli altri figli. I loro amici sono rimasti scioccati da questo cambiamento!», ha rivelato una fonte del magazine britannico Closer.

Prima di tornare sui suoi passi, la bellissima 40enne aveva in mente di accogliere in famiglia una bimba proveniente dalla Siria. Il divo di «Fight Club», tuttavia, pare ancora intenzionato a procedere con l’ adozione.

«Brad sta cercando di convincere Ange e di farle cambiare idea», ha aggiunto l’insider.

«Crede che un'altra figlia li avvicinerebbe ancora di più, ma lei non ne vuole sapere, ed è convinta che questo porterebbe un forte stress sia dal punto di vista della famiglia che del lavoro».

E non è stato certo un anno privo di stress per la star, che dopo la doppia mastectomia preventiva del 2013, si è recentemente sottoposta ad un nuovo intervento di rimozione delle ovaie per abbassare il rischio di contrarre un tumore.

«Ora come ora Ange non vuole avere altre responsabilità, e lo ha reso molto chiaro a Brad. Gli ha detto di lasciar perdere e di smettere di insistere», ha concluso il beninformato.

Cover Media

Medicina: 'super-mappa' del microbiota intestinale, test al Bambino Gesù

Roma, 19 giu. (AdnKronos Salute) - Una super-mappa dei batteri dell'intestino, per curare i bambini ma anche gli adulti con patologie gastrointestinali e metaboliche. Il Bambino Gesù di Roma mette a disposizione un nuovo test diagnostico avanzato, sviluppato dai ricercatori dell'ospedale pediatrico della Santa Sede, per l'analisi globale del più forte modulatore del genoma umano: il microbiota. Si tratta di trilioni di microrganismi localizzati nell'intestino, dal peso di quasi 1,5 kg, strettamente integrati con lo stato di salute o di malattia individuale. Agiscono infatti come barriera contro i patogeni, regolano l'assorbimento dei nutrienti, la produzione dell'energia e lo sviluppo del sistema immunitario.

Queste funzioni si definiscono fin dalla nascita e sono fortemente condizionate dal tipo di allattamento, materno o artificiale, che riceve il bambino e, successivamente, dall'alimentazione e dagli stili di vita, ricordano gli esperti del Bambino Gesù. Ogni cambiamento dell'equilibrio della popolazione batterica intestinale influisce significativamente sull'andamento di molte malattie, compresa l'obesità, gli stati allergici, le malattie e le sindromi infiammatorie intestinali, le patologie metaboliche. Il nuovo test diagnostico del microbiota sviluppato al Bambino Gesù fornisce una fotografia dell'intero ecosistema intestinale: da cosa è composto, come funziona, come si modifica, come si altera.

Frutto della combinazione del sequenziamento genomico di seconda generazione (Next Generation Sequencing) con tecnologie di spettrometria di massa avanzate, il test disegna una mappa genetica completa delle specie di batteri che compongono il microbiota, insieme a una mappa biochimica, ovvero un quadro complessivo di come questi batteri interagiscono tra di loro e come si modificano in rapporto allo stato di salute o di malattia. Una mole di informazioni indispensabili per riequilibrare la popolazione dei microbi intestinali attraverso l'ottimizzazione della dieta, la somministrazione di probiotici, fino al trapianto di microbiota, quando necessario.

La dieta, in particolare quella mediterranea, ha un ruolo fondamentale nella modulazione del microbiota e per questo motivo può essere considerata a tutti gli effetti una terapia: una ciboterapia. Il Bambino Gesù "è il primo ospedale in Europa a mettere a disposizione un servizio diagnostico basato sulla costruzione di profili che integrano molte centinaia di migliaia di segnali prodotti dal test". Questa mappatura della popolazione batterica intestinale può essere richiesta - sia per i bambini che per gli adulti - dai medici di base o dai centri clinici di riferimento per le patologie associate alle alterazioni della flora batterica intestinale.

Caserta, maltrattava moglie e figli minorenni: arrestato un 48enne

Caserta, 19 giu. (LaPresse) - I carabinieri di Aversa (CE) hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia un 48enne di Lusciano, in provincia di Caserta, a seguito delle denunce della compagna. L'uomo, colto in flagranza di reato la sera del suo arresto, picchiava la coniuge convivente e i tre figli, due dei quali minorenni. L'arrestato si trova ora ai domiciliari presso altra abitazione diversa dal domicilio domestico.

Justin Timberlake: «paranoico» con il figliol

Justin Timberlake: «paranoico» con il figliol

È un padre iperprotettivo Justin Timberlake, che lo scorso aprile ha dato il benvenuto al primogenito Silas insieme alla moglie Jessica Biel.

Da quando è diventato papà, tuttavia, l’attore e cantante ha smesso quasi del tutto di uscire, e secondo i rumor non perde mai di vista il bebè nemmeno per un secondo.

«Jessica è profondamente scocciata per via di questo suo atteggiamento», ha fatto sapere una fonte vicina alla coppia interpellata da Star magazine.

«Non escono mai, anche se ovviamente lui lo fa in buona fede».

Justin ha inoltre preso precauzioni piuttosto estreme per assicurarsi che Silas sia al sicuro in ogni momento della giornata: l’intera abitazione è ormai letteralmente tappezzata di telecamere a circuito chiuso, e nessuna babysitter fatta eccezione per sua madre Lynn può avvicinarsi al piccolo.

«Ogni mattina lui fa il giro per assicurarsi che tutte le telecamere di sicurezza funzionino bene», ha prose guito l’insider.

«Inoltre non vuole che Silas dorma in una stanza tutta per sé, per lui il suo letto deve stare accanto a quello dei genitori».

Nonostante gli eccessi da neo-genitore, tuttavia, sembra che Timberlake si goda appieno la paternità, e anche Jessica è entusiasta del suo bambino.

«Jessica si vede perfettamente nel ruolo di mamma», aveva svelato tempo fa un’altra fonte ad Us Weekly.

«Justin è davvero emozionato, è sempre felicissimo e su di giri».

Già lo scorso marzo, quando la Biel era prossima al parto, il divo le aveva dedicato un toccante discorso in occasione degli iHeartRadio Awards.

«Non puoi pensare di innovare senza creare per cui voglio ringraziare la mia migliore amica, la mia collaboratrice preferita, mia moglie Jessica che ci sta guardando da casa», aveva detto di fronte al pubblico.

«Amore, non aspetto altro che vedere la nostra più grande creazione. Non preoccuparti, il papà tornerà pres to a casa per rinnovarsi imparando come si cambia un pannolino e come si culla un neonato».

Cover Media

giovedì 18 giugno 2015

Gravidanza, sport e alimentazione equilibrata proteggono mamma e neonato

Che durante una gravidanza il fabbisogno calorico aumenti è cosa nota: una donna normopeso può mediamente arrivare ad accumulare circa 10-12 chilogrammi durante i 9 mesi. Un aumento del tutto giustificato e che, in qualche modo, va a corroborare la frase nota ai più "devo mangiare per due". Ma c'è un limite che non bisogna valicare: prendere troppi chili, infatti, può portare ad ipertensione, aumento del rischio di diabete gestazionale, probabilità di parto cesareo e maggior rischio di obesità nella vita adulta.

Leggi anche: Gli sport estremi rischiano di avvelenare il sangue

Questi rischi, però, non devono spaventare: possono essere difatti prevenuti con una buona dieta e dell'esercizio fisico (camminata veloce, corsi di aerobica, danza e pilates). È quanto hanno rilevato gli autori di uno studio pubblicato da "The Cochrane Library", che ha analizzato oltre 37 studi precedenti (effettuati tra ottobre 2011 e novembre 2014) che hanno preso in esame oltre 11mila donne in attesa di pa rtorire. Ebbene, un intervento precoce (che prevedeva programmi di esercizio fisico e dieta nella donne a rischio) ha fatto diminuire significativamente il rischio ipertensione, di tagli cersarei e del numero di bambini nati oltre i 4 chilogrammi di peso.

A proposito della gravidanza, Tess Lawrie, uno degli autori dell'analisi, ha sottolineato: "La gravidanza è un periodo in cui le donne hanno molte più occasioni di venire a contatto con medici ed ostetriche. Incontri che vanno sfruttati: non c'è infatti momento migliore per coinvolgere e sostenere le future mamme a fare scelte di vita salutari. Ci auguriamo che questi risultati incoraggino le donne ad evitare di mangiare troppo e a spingere loro ad effettuare regolarmente attività fisica. Le donne devono essere consapevoli che i loro sforzi saranno ricompensati con un minor aumento di peso in gravidanza e migliori condizioni di salute sia per loro stesse sia per il bambino".


A proposito di gravidanza, niente alcol per chi vuole diventare papà... Guarda il video! 

Immigrazione, Onu: Nel 2014 quasi 60 milioni di profughi, metà bambini

Londra (Regno Unito), 18 giu. (LaPresse/Reuters) - Quasi 60 milioni di persone nel mondo sono state sfollate da conflitti e persecuzioni alla fine dello scorso anno, il numero più alto mai registrato. A farlo sapere è l'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr), nel suo rapporto annuale Global Trends Report. Oltre la metà delle persone fuggite dalle situazioni di crisi in Siria, Afghanistan e Somalia è composta da bambini. Nel 2014, ogni giorno erano in media 42.500 le persone che diventavano rifugiati, richiedenti asilo o sfollati interni. Il loro numero è quadruplicato in quattro anni, ha spiegato l'agenzia. "La risposta richiesta sta ora facendo chiaramente impallidire qualsiasi cosa mai vista prima", ha dichiarato l'alto commissario A ntonio Guterres.

IN SIRIA IL MAGGIOR NUMERO DI SFOLLATI-. La Siria, dove dal 2011 infuria un conflitto civile, è la maggiore fonte di sfollati interni e rifugiati. Alla fine dell'anno scorso, gli sfollati interni erano 7,6 milioni e i rifugiati almeno 4 milioni, in grand parte in Libano, Giordania e Turchia. "Anche in mezzo a questo drastico aumento nei numeri, la distribuzione globale dei rifugiati resta fortemente sbilanciata tra le nazioni più ricche e quelle meno ricche", ha detto Guterres. Gli sfollati per conflitti all'interno dei confini nazionali erano 38,2 milioni, quasi cinque milioni in più rispetto all'anno precedente. A far salire il dato i conflitti in Ucraina, Sud Sudan, Nigeria, Repubblica Centrafricana, Repubblica democratica del Congo.

Dei 19,5 milioni di rifugiati che vivono fuori dal loro Paese, 5,1 sono palestinesi. Siriani, somali e afghani costituiscono più della metà degli altri 14,4 milioni di rifugiati, secondo i dati Unhcr. Inoltre, 1,6 milioni di persone ha chiesto asilo politico in un Paese straniero lo scorso anno, un incremento del 50% rispetto all'anno precedente. Ciò è in gran parte dovuto ai 270mila ucraini che hanno chiesto asilo in Russia .

Fonte Reuters - Traduzione LaPresse

Jack Osbourne: è nata la figlia

Jack Osbourne: è nata la figlia

È nuovamente papà Jack Osbourne, che lo scorso 13 giugno ha avuto una seconda bambina - Andy Rose - dalla moglie Lisa.

La notizia è stata riportata soltanto adesso da Hello! Magazine che ha anche riferito il peso della piccola alla nascita: due chili e ottocento grammi.

La coppia vip ha già una figlia di nome Pearl Clementine, che oggi ha tre anni.

A conferma dei rumor Lisa ha condiviso l’articolo di Hello! sulla sua pagina Twitter, aggiungendo un’emoticon sorridente. Jack - al contrario - non ha ancora rilasciato alcun commento in proposito.

Il giovane di casa Osbourne aveva confermato l’arrivo di un secondo figlio lo scorso febbraio, tramite un post su Instagram.

«Sorpresa! #bebèinarrivo #round2», aveva scritto accanto ad una foto della primogenita Pearl che riposava con la testa appoggiata al ventre già visibilmente lievitato della madre.

All’epoca anche la donna si era espressa in proposito, condividendo con i fan tramite il suo blog www.raddestmom.com l’emozione per l’arrivo della neonata.

«Sono incinta! Anche Pearl è felice all’idea di diventare una sorella maggiore», aveva spiegato entusiasta.

«Legge diligentemente i suoi libri sull’argomento e mi ripete a memoria i suoi piani per quando dovrà far fare alla sorellina il bagnetto o dovrà darle la pappa».

«Siamo già al quinto mese di gravidanza e siamo molto felici ed emozionati all’idea di essere nuovamente genitori. Grazie a tutti per gli auguri».

 

Cover Media