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lunedì 30 settembre 2013

Salute: a rischio non solo figli di baby-mamme, ma di tutte le under 30

Milano, 30 set. (Adnkronos Salute) - A rischio non solo i figli delle baby-mamme, ma di tutte le under 30. Lo suggerisce uno studio condotto nel Regno Unito, dove una mamma su 2 ha meno di 30 anni e la mortalità infantile tra i bimbi nati da queste donne supera dell'11% quella dei figli delle over 30 (tra i 30 e i 34 anni). Questa percentuale, secondo i dati inglesi, si traduce in circa 397 bimbi fino ai 9 anni morti in più ogni anno. Ma solo il 3,8% delle morti riguarda bimbi nati da mamme under 20, sulle quali c'è maggiore attenzione.

A lanciare l'allarme per promuovere una maggior assistenza per le mamme 'un po' meno baby' ma che, secondo gli esperti, hanno bisogno d'aiuto tanto quanto le giovanissime, è una charity inglese, la Family and Childcare Trust. Lo studio, i cui dati provengono dal Registro nazionale delle morti infantili nel Regno Unito tra il 1980 e il 2010, è pubblicato dal Royal College of Pediatrics and Child Health e firmato dai ricercatori dello University College London.

Alessandra Amoroso sogna un figlio

Alessandra Amoroso vuole un figlio col fidanzato Luca.

Dopo l'uscita del suo ultimo album, dal titolo emblematico «Amore Puro», la cantante salentina ha rivelato di avere importanti progetti di coppia in un'intervista a Grazia.

«Ne parliamo ma è ancora presto per decidere una data per le nozze. E poi, voglio almeno avere un figlio. Ce l'ho nel dna: è quello che mi hanno insegnato i miei, a prendermi cura del mio uomo».

La Amoroso ha conosciuto Luca a soli 16 anni. I due sono stati in passato grandi amici e oggi il fidanzato è anche il suo assistente personale.

«Ci vedevamo quasi ogni giorno, ho conosciuto tutte le sue fidanzate e lui i miei. E alla fine siamo tornati insieme: era la spina di pesce che mi è rimasta in gola».

Attualmente i due fidanzati vivono insieme e sembra che la loro unione vada a gonfie vele.

«Io e il mio fidanzato stiamo provando l’esperienza della convivenza», ha raccontato la cantante a DiPiù.

«Se potessi mi piacerebbe sposarmi oggi stesso con l’abito bianco. Vorrei creare una famiglia, vorrei due figli, un maschietto ed una femminuccia, un cane e una piccola casa con il giardino».

© Cover Media

venerdì 27 settembre 2013

Pediatria: oltre 100 piazze e 5.000 volontari Abio per diritti bimbi in ospedale

Roma, 27 set. (Adnkronos Salute) - Cento piazze per i bambini in ospedale: sabato 28 settembre i volontari Abio porteranno nelle città italiane il sorriso che ogni giorno regalano ai bambini e agli adolescenti in ospedale. Sarà possibile incontrare i volontari Abio della propria città, scoprire le attività che Fondazione Abio Italia realizza a livello nazionale e conoscere la Carta dei diritti dei bambini e degli adolescenti in ospedale. Per i bambini palloncini, giochi, sorrisi: una vera e propria festa dedicata alla solidarietà e al volontariato.

Tutti - evidenzia la nota - potranno sostenere Abio e ricevere un cestino di pere, simbolo della Giornata: grazie ai contributi le associazioni potranno realizzare corsi di formazione per portare nuovi volontari nei reparti di pediatria delle città italiane. Presso il centro commerciale 'Tuscia' - comunica in particolare l'Asl di Viterbo - sarà possibile incontrare i volontari di Abio Viterbo, e scoprire le attività che Fondazione Abio Italia realizza.

Fecondazione: Greco, diagnosi preimpianto poco realizzabile nel pubblico

Roma, 27 set. (Adnkronos Salute) - La diagnosi genetica preimpianto "è una tecnica estremamente sofisticata che purtroppo vedo al momento poco realizzabile nelle strutture pubbliche attualmente accreditate" almeno "nella nostra Regione", cioè il Lazio. A dirlo all'Adnkronos Salute è Ermanno Greco, responsabile del centro di biologia e medicina della riproduzione dell'European Hospital di Roma, commentando la sentenza del tribunale di Roma che ha dato la possibilità a una coppia fertile, ma portatrice di una malattia genetica, di avere accesso alla diagnosi pre-impianto in un ospedale pubblico della Capitale.

"Penso pertanto - aggiunge l'esperto - che per rispettare e rendere realmente realizzabile questa importante sentenza e soprattutto per offrire un servizio realmente efficace in questi pazienti, la Regione debba predisporre un convenzionamento, come già avviene in altre Regioni per la semplice Pma. Oltretutto ci sono fondi stanziati per la Pma nella Regione Lazio che potrebbero servire a questo scopo".

All'European Hospital, sottolinea Greco, "abbiamo effettuato circa 350 diagnosi preimpianto dal 2009 a oggi, più altre 50 prima del 2004". E sono una trentina le malattie genetiche rilevabili con questo esame, che ha consentito di far nascere bambini sani nel centro romano: "Beta-talassemia, emofilia A, X Fragile, distrofia muscolare di Duchenne, aniridia ottica, esostosi multipla tipo 1, esostosi multipla, fibrosi cistica, atrofia muscolare spinale, distrofia miotonica, mutazione gene AR, metil-malonico aciduria, Bpes, poliposi adenomatosa, traslocazione reciproca maschile, traslocazione reciproca femminile, traslocazione robertsoniana maschile, traslocazione robertosoniana femminile, rene policistico, incontinentia pigmenti, Niemann-Pick, sindrome emolitico uremica, retinoschisi, sindrome di Wiskott-Aldrich, distrofia Emery Dreifuss tipo II, malattia di Pelizaeus-Merzbacher, distrofia facioscapulomerale, neurofibromatosi, Dmd e adenoleucodistrofia".

"La diagnosi genetica preimpianto - ricorda l'esperto - è stata di fatto riammessa dopo la sentenza 151 della Corte Costituzionale del 2009, in cui è stato abolito il numero massimo di 3 embrioni da produrre in vitro. In questa maniera si è concessa la possibilità di formare più embrioni e quindi poter scegliere attraverso la diagnosi preimpianto gli embrioni sani o portatori sani di malattie genetiche. Tale tecnica era possibile solo per le coppie infertili, ossia che da 12/24 mesi hanno rapporti" sessuali mirati al concepimento "non protetti. In realtà, molte coppie potenzialmente fertili giunte alla nostra osservazione erano di fatto infertili, perché per paura di concepire un figlio malato avevano rapporti protetti. La sentenza di Strasburgo rendendo possibile la diagnosi nelle coppie fertili ha equiparato le coppie portatrici di malattie genetiche a quelle portatrici di malattie infettive che già potevano accedere alla Pma pur essendo fertili", chiarisce.

"La diagnosi genetica preimpianto - ribadisce l'esperto, che organizza il primo Corso 2013 European Fertility of Rome, in programma il 4 ottobre all'European Hospital a Roma focalizzato proprio sulla diagnosi pre-impianto - è una tecnica molto sofisticata, che per avere tassi di successo elevati richiede la stretta collaborazione di 2 equipe ad altissima tecnologia, una che fa la fecondazione in vitro e l'altra che fa la diagnosi genetica sulle cellule embrionarie. Attualmente la diagnosi genetica preimpianto si fa sulle blastocisti, embrioni nella quinta giornata di sviluppo e non più sugli embrioni al terzo giorno. In questa maniera l'embrione non viene danneggiato, perché vengono prelevate cellule esterne, che daranno origine alla placenta".

Tornando alla sua proposta, Greco chiede che "il convenzionamento avvenga per i centri di eccellenza dopo attenta ispezione delle apparecchiature e del personale da parte degli organi competenti. Non dimentichiamo che l'Eshre (Società europea della riproduzione umana) ha redatto i requisiti internazionali che devono avere i centri che effettuano questa tecnica. Per individuare i centri che realmente, e non a parole, in Italia effettuano questa tecnica basta attingere al Pgd Consortium, il registro dell'Eshre a cui i centri mandano i risultati e la loro reale esperienza data dal numero di casi effettuati".

Fecondazione: Cecos, con diagnosi preimpianto no aborti spontanei e terapeutici

Roma, 27 set. (Adnkronos Salute) - "La decisione del Tribunale di Roma tutela il diritto alla salute della futura mamma, del bambino e della famiglia allineandosi di diritto all'Europa. Con questa decisione la donna non andrà incontro a un aborto spontaneo, presente nella maggior parte dei casi clinici in cui l'embrione sia affetto da grave patologia genetica, né sarà costretta a interrompere con un aborto terapeutico la sua gravidanza, come è consentito dalla legge". Così Cecos Italia, associazione scientifica che raggruppa i maggiori Centri di fecondazione assistita in Italia, che globalmente effettuano circa 10.000 cicli l'anno, commenta la decisione del Tribunale di Roma che ha dato il via libera alla diagnosi pre-impianto per coppie fertili portatrici di malattie genetiche.

La decisione del Tribunale di Roma - prosegue l'associazione in una nota - pone un nuovo importante elemento di revisione all'applicazione della legge 40/2004. L'applicazione della legge 40 ha incontrato da subito grandi difficoltà, ha portato nei primi anni alla decrescita dei tassi di successo e all'aumento delle percentuali di gravidanze trigemine, si è quindi configurata da subito come una legge gravata da grossi limiti procedurali. Molte cose sono però cambiate dal 2009, quando la Corte Costituzionale ne ha modificato alcuni importanti aspetti semplicemente facendo cadere il limite dei tre ovociti da fecondare e riconoscendo al medico e alla coppia un ruolo decisionale.

Ora non ci sono più coppie fertili o infertili ma davanti alla salute riproduttiva siamo tutti uguali. Al momento attuale quindi anche nel nostro Paese è possibile prendersi cura di un numero più ampio di pazienti ed è stato effettivamente osservato il netto calo di trasferte all'estero per quanto riguarda i cicli di Pma omologa, mentre nulla è cambiato per quanto riguarda la fecondazione eterologa. "Auspico - conclude il presidente di Cecos Italia, Elisabetta Coccia - che la legge 40/2004 possa presto essere rivista. C'è bisogno di una normativa più coerente, che abbia gli stessi standard europei".

Tennis: Serena Williams, sarebbe bello fare un figlio

Roma, 27 set. - (Adnkronos) - E' Serena Williams, la donna che guida il tennis femminile in maniera quasi spietata. Nel 2013 ha vinto gli ultimi quattro tornei a cui ha partecipato e ha una striscia di 31 vittorie consecutive, la piu' lunga della sua carriera. Non e' mai stata cosi' forte come adesso, a 31 anni, che nel mondo del tennis equivalgono a 179. La Williams non fa compromessi, se non con se stessa: "Sarebbe bello fare un figlio. Ma c'e' sempre qualcosa a cui devi rinunciare in cambio del successo", spiega all'edizione italiana di Rolling Stone, in edicola dal 28 settembre. La potenza e' fondamentale per Serena, perche' non e' una giocatrice agile: "Sono goffissima, cado continuamente senza motivo. Ho una cicatrice in faccia, perche' da bambina sono caduta dalla bici. Ho accettato il fatto che uno dei miei punti deboli e' il peso", dice, mangiando un sandwich, "soprattutto dopo essere cresciuta con Venus, che e' cosi' alta e magra e sembra una modella. Io invece sono tutta fianchi e curve e tutto il resto. Volevo essere come lei, volevo essere magra, ma non ero io. E cosi', ho dovuto imparare ad andare in giro con delle tette enormi. Sono grossa, e mi piace cosi'. Credo sia importante per le ragazze formose essere sicure di se'". Sul futuro la statunitense non ha ancora le idee chiare. "Smettere? Ci ho pensato e mi sono detta: 'Non ho la minima idea di cosa faro' quando smettero' di giocare a tennis'. E mi e' venuto un attacco di panico". Poi c'e' la questione dei figli. Ha solo 31 anni, ma comincia a sentire l'orologio biologico. "Ho pensato seriamente di congelare gli ovuli. Non sto scherzando, ci ho pensato davvero. Pero' c'e' il problema dell'antidoping, con tutte le medicine che prendo, forse rischio di risultare positiva. Devo informarmi meglio". Sono tutte cose molto lontane, almeno al momento. Vuole giocare fino alle Olimpiadi del 2016, quindi ha ancora tre anni per pensare a un piano, o anche per diventare un'altra persona.

giovedì 26 settembre 2013

Hugh Jackman turbato dai giocattoli

Hugh Jackman è seccato dai giocattoli confezionati a sua immagine e somiglianza.

L'attore interpreta il super eroe Wolverine nella saga di X Men e dato l'enorme successo della serie, la produzione ha deciso di lanciare una serie di oggetti di merchandising tra cui dei bambolotti simili agli attori.

Jackman è un po' scosso dall'idea perchè si chiede cosa facciano i fan con il suo giocattolo sosia.

«C'è qualcosa di inquietante nel vedere dei bambolotti che assomigliano in tutto e per tutto a te», ha dichiarato il divo alla rivista inglese Shortlist.

«Ho sempre immaginato che la gente li metta in frigo o li infilzi con degli aghi!», ha dichiarato divertito l'attore.

Jackman è attualmente impegnato con le riprese di «Prisoners», pellicola che racconta la storia di un padre che va personalmente alla ricerca della figlia e di un amico perchè diffida del detective incaricato.

Nel film l'attore interpreta Keller Dover, un carpentiere fervente survivalista.

Sebbene fosse inizialmente scettico riguardo al personaggio, dopo aver fatto un viaggio in Canada Jackman ha cambiato idea.

«All'inizio ero un po' prevenuto sul movimento survivalista. Dicevo: “Ma dai, abbiamo davvero bisogno di fare scorte per sei mesi di alimenti in lattina?”. Ma forse al contrario è ingenuo credere che qualcuno ci tiri sempre fuori dai guai. Pensare insomma che il governo in qualche modo ci protegga», ha riflettuto il divo.

«Per una strana coincidenza di recente ero a Montreal e c'era un problema al sistema idrico della città per cui nessuno ha potuto bere acqua dai rubinetti per 24 ore. Così ho pensato... “E se invece di un giorno fossimo rimasti senza acqua una settimana? O due settimane?”».

© Cover Media

Eva Longoria: «Non so se avrò mai figli»

Eva Longoria non vuole diventare madre a tutti i costi.

Secondo la star di Casalinghe Disperate, una donna non ha «il dovere di procreare» per cui l'attrice non sente l'esigenza di avere un figlio a tutti i costi.

«Non sono una di quelle donne che continuano a ripetersi: “Devo avere un bambino!”», ha rivelato la star ad Access Hollywood.

«Io credo che i bambini siano il frutto dell'amore, per cui se trovi la persona giusta e hai intenzione di avere una famiglia con lei allora è quello il momento giusto per fare figli».

La Longoria non è preoccupata dalla possibilità di non sperimentare mai la maternità: preferisce rimanere sola piuttosto che diventare madre in tarda età costi quel che costi.

«Non mi vedo a 50 anni single e con un figlio: non voglio crescere un bambino da sola!».

La Longoria è stata sposata con la star di General Hospital Tyler Christopher dal 2002 al 2004 e con il giocatore di basket Tony Parker dal 2007 al 2011.

Dopo due matrimoni fallimentari, l'attrice non ha fretta di accasarsi nuovamente.

«Sono stata sposata due volte, per cui ho già sperimentato le nozze, già fatto!», ha dichiarato divertita prima di rivelare le qualità che cerca in un partner.

«Desidero che sia divertente ed educato, ecco quali sono le caratteristiche importanti per me».

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mercoledì 25 settembre 2013

Kazakistan, figlia di Shalabayeva denuncia chi espulse sua madre

Roma, 25 set. (LaPresse) - Madina, la figlia più grande del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov e di Alma Shalabayeva, espulsa illegalmente lo scorso 31 maggio dall'Italia, ha denunciato per sequestro di persona e ricettazione i funzionari del ministero degli Interni e della questura di Roma, oltre ai diplomatici kazaki che caldeggiarono l'esecuzione della misura nei confronti della madre e della sorellina Alua presso il governo italiano. "La denuncia è stata presentata questa mattina in procura a Roma da Madina Ablyazova, che risiede in Svizzera, per sequestro di persona aggravato perché vittima, tra l'altro è una bimba di 6 anni". Lo spiega l'avvocato Astolfo di Amato, che difende gli interessi di Madina e che questa mattina ha incontrato il procuratore Giuseppe Pignatone per un "colloquio illustrativo". "La denuncia - spiega ancora l'avvocato - si basa sulla relazione fatta dal capo della polizia Pansa e sui documenti allegati e si mette in rilievo che l'espulsione è stata illeggittima e quindi si è tradotta, come hanno detto le Nazioni Unite, in una extraordinary rendition". "Nella ricostruzione fatta da Pansa - ha concluso - si evidenzia che c'è stata una costante presenza dei diplomatici del Kazakistan, di cui sono stati fatti nomi e cognomi. Quindi la denuncia è rivolta ai funzionari del ministero dell'Interno che devono essere individuati oltre a questi diplomatici. Del fascicolo si dovrebbe occupare il dottor Albamonte"

Fecondazione: genitori grazie a diagnosi preimpianto, corso a Roma

Roma, 25 set. (Adnkronos Salute) - Diventare genitori grazie alla diagnosi preimpianto. Questa tecnica può trasformare in realtà il sogno di coppie portatrici di malattie genetiche trasmissibili alla prole, ma anche di donne che si sono sottoposte senza successo a numerosi tentativi di fecondazione assistita, conclusi in altrettanti aborti. La diagnosi genetica preimpianto - ormai eseguibile in Italia dopo le modifiche alla legge 40, che in origine la vietava - è la protagonista del primo Corso 2013 European Fertility of Rome, in programma il 4 ottobre all'European Hospital a Roma.

Sono 400 l'anno le diagnosi genetiche eseguite all'European Hospital, uno dei pochi centri nel nostro Paese in grado di farle. Durante il corso "verranno evidenziati - sottolinea all'Adnkronos Salute Ermanno Greco, responsabile del centro di biologia e medicina della riproduzione dell'European Hospital di Roma e presidente del corso - i reali vantaggi clinici dell'applicazione della diagnosi genetica preimpianto. Se le percentuali di successo della fecondazione assistita per le donne sotto i 35 anni si attestano al 40%, selezionando il singolo embrione sano si arriva al 70%. Evitando il rischio di gravidanza multipla, come si fa in Europa".

Non solo. Anche dopo precedenti tentativi di fecondazione in vitro falliti, "la tecnica promette buone percentuali di gravidanze a termine, circa il 63%. E può essere applicata anche alle aspiranti madri con età avanzata e alterazioni cromosomiche degli ovuli", afferma Greco.

Salute: gli studi, diabetici piu' longevi e anche avere figli ha un effetto positivo

Barcellona, 25 set. (Adnkronos Salute) â€" Piu’ seguiti, piu’ attenti alle cure e alla dieta, e dunque piu’ longevi. La buona notizia per i diabetici arriva da uno studio britannico presentato al meeting dell’Easd (Associazione europea per lo studio del diabete) in corso a Barcellona. Il team diretto da Helen Colhoun dell’University of Dundee, insieme ai colleghi dello Scottish Diabetes Research Network ha monitorato 24.971 persone con diabete di tipo 1, per capire se i progressi in termini di assistenza e terapia avessero avuto un riflesso nell’aspettativa di vita dei malati. E la risposta e’ positiva. Non solo: un’altra ricerca â€" questa volta finlandese â€" evidenzia un insospettabile effetto protettivo legato al fatto di avere figli. Uno ‘scudo’ che pare proteggere soprattutto le donne.

Nel caso del primo studio secondo il team, che ha monitorato lo stato di salute dei diabetici scozzesi con piu’ di 20 anni tra il 2008 e il 2010, l’aspettativa di vita si e’ decisamente allungata rispetto alle attese. In particolare per il gruppo di 20-24 anni e’ risultata di 45 anni per i maschi e 47 per le femmine, rispetto alla stima di 56 e 61 anni per uomini e donne senza la malattia. Ancora meglio per i pazienti di 65-69 anni: la stima indica un’aspettativa di vita di 12 anni per entrambi i sessi, contro i 17 e 19 anni per uomini e donne della popolazione generale.

Insomma, la differenza si ‘assottiglia’ con il passare degli anni, notano i ricercatori. “Un fenomeno che e’ ancora stato poco evidenziato. Questi dati â€" sottolinea Shona Livingstone, illustrando la ricerca â€" suggeriscono un marcato miglioramento nell’aspettativa di vita per i malati di diabete di tipo 2 rispetto ai report precedenti. Un cambiamento di cui, sostengono gli studiosi, le assicurazioni sulla vita dovrebbero tenere conto”. “Le testimonianze aneddotiche raccolte dai pazienti ci dicono pero’ che ancora non e’ cosi’”, conclude Colhoun.

Quanto allo studio finlandese, il team di Lena Sjoberg dell’Universita’ di Helsinki ha monitorato oltre 5.000 adolescenti con diagnosi di diabete dal 1965-79 al 2010, confrontando i dati con quelli di altrettanti coetanei non diabetici. Ebbene, la mortalita’ generale nel gruppo dei pazienti e’ risultata, come ci si aspettava, piu’ alta rispetto ai non diabetici. Ma i ricercatori hanno notato il singolare effetto protettivo dei figli: piu’ sono i bimbi in famiglia, piu’ bassa risulta la mortalita’. Ma questo trend e’ meno pronunciato per gli uomini.

“In generale, comunque, la mortalita’ per tutte le cause e’ dimezzata per le persone che hanno avuto figli, sia con che senza il diabete”. Anche se il fenomeno e’ “meno pronunciato per gli uomini”. I ricercatori non sanno spiegare il motivo di questo ‘effetto salvavita’ dei bebe’, in particolare per le mamme. Ma ipotizzano una maggior attenzione delle mamme al controllo della malattia, complice la gravidanza e i timori di problemi per il neonato.

Sempre in tema di longevita’, un’altra ricerca presentata a Barcellona da un team britannico evidenzia il legame tra poverta’ e rischio di morte precoce per chi e’ malato di diabete di tipo 1. Il gruppo di Stephen Thomas del Guy’s and St Thomas’ Hospitals Nhs Foundation Trust (Gstt) di Londra ha monitorato il controllo di zuccheri nel sangue di 1038 pazienti con diabete di tipo 1 per 10 anni. Lo studio ha tenuto conto anche della capacita’ di spesa e dell’inserimento nel contesto sociale dei pazienti. Scoprendo cosi’ che anche il fatto di vivere ai margini della societa’ rappresenta un fattore di rischio indipendente di mortalita’ per i diabetici.

Immigrati, 200 profughi soccorsi in Canale Sicilia: 70 i bambini

Palermo, 25 set. (LaPresse) - Nuovo intervento di soccorso nel Canale di Sicilia da parte della guardia costiera che ha tratto in salvo circa 200 profughi, tra i quali una settantina di bambini. Questa volta l'allarme è scattato in seguito ad una segnalazione effettuata da un aereo che, nel corso di un servzio di pattugliamento, ha avvistato ieri pomeriggio un barcone con migranti in difficoltà a circa 100 miglia a sud est di Siracusa.

Sul posto sono stati dirottati dalla centrale operativa del comando generale della guardia costiera due mercantili che navigavano in zona e un pattugliatore rumeno impegnato in attività per l'agenzia europea Frontex, che hanno fornito la prima assistenza. E' stata inoltre disposta l'uscita da Catania di due motovedette della guardia costiera e richiesto l'intervento di un pattugliatore della guardia di finanza. A circa 50 miglia a sud di Siracusa, le unità hanno agganciato il barcone in difficoltà effettuando il trasbordo dei migranti, approdati in nottata nel porto di Siracusa.

martedì 24 settembre 2013

Morte bimba Tor Vergata, Federconsumatori: Policlinico ignora richiesta trasparenza

Alla richiesta avanzata da Federconsumatori di entrare a far parte della Commissione istituita per far luce sulla terribile vicenda della piccola Gloria Ascia (che ha perso la vita durante un intervento in ospedale) il Direttore Generale del Policlinico di Tor Vergata ha dato risposta negativa. 

"Ci lascia francamente stupefatti la risposta negativa ricevuta dal Direttore del Policlinico - scrive l'Associazione - Lo sconcerto deriva, oltre che dal rigetto di una legittima istanza, anche dalla dimostrazione della assoluta mancanza di conoscenza degli scopi statutari di una Associazione quale la Federconsumatori, che tutela gli interessi non del singolo, ma dei cittadini tutti, che vigila e garantisce anche l'imparzialità e la trasparenza dell'andamento della Pubblica Amministrazione. In questo caso nessuno dei nominativi indicati dalla Federconsumatori avrebbe portato alla Commissione elementi valutativi di parte, ma essi avrebbero semplicemente assistito e dialogato con gli illustri componenti tecnici, garantendo la correttezza di metodo e di merito delle relative verifiche. Il nostro intento è proprio quello di assicurare l’imparzialità dei lavori della commissione". L'Associazione si augura che vi sia un netto ripensamento: una decisione contraria potrebbe dare adito a ipotesi di “consorteria” e pareri di parte.

Internet: e' online Twigis,it, il primo social network per bambini

Milano, 24 set. (Adnkronos) - E' online il sito Twigis.it, versione italiana di Tweegee.com, primo social network per bambini nato nel 2008. Il gruppo si posiziona anche in Italia con la partnership con Rcs, lanciando anche nel nostro paese il social network per i bambini di eta' compresa tra i 6 e i 12 anni che offre loro uno spazio sicuro e controllato per esprimere la propria creativita', per giocare e imparare, informarsi e interagire con amici e compagni di scuola. "L'iniziativa e' stata di una start up israeliana -spiega Alceo Rapagna, chief digital officer del gruppo Rcs- e il social e' stato lanciato nel 2008. Presto si e' espanso in altri paesi come Russia, Turchia, Brasile e Argentina raggiungendo rapidamente gli oltre 4 milioni di bambini collegati al sito nel mondo". Twigis.it si propone di intercettare il crescente pubblico dei bambini sul web, offrendo loro una piattaforma che mescoli news e giochi. Secondo Audiweb, nel 2012, sono stati oltre 2 milioni i bambini collegati a internet e ad oggi sono oltre 4000 i bambini registrati alla versione beta del portale italiano, con circa un milione di pagine viste e un tasso di crescita mensile del 50%. Ogni utente registrato a Twigis.it naviga in media circa 19 minuti e visita 80 pagine durante ogni sessione, sfatando dunque il mito che i bambini passino tutto il tempo libero su internet. Le caratteristiche del sito, illustrate da Giuliano Benaglio country manager in Italia di Twigis, sono la creazione di un proprio profilo, l'esperienza di mondi virtuali, seguire le proprie passioni, interagire con la cerchia di amici, divertirsi con i giochi messi a disposizione. In piu' news italiane e internazionali selezionate e pensate per i ragazzi, condivisione di file e contenuti, calendari personali, forum e chat, ma anche fumetti e sfide.

Kevin Federline in rotta con Britney Spears per i figli

Kevin Federline non approva la scelta dell'ex moglie Britney Spears di coinvolgere il figlio maggiore nei suoi show a Las Vegas.

La coppia è stata sposata dal 2004 al 2007 e ha avuto due figli insieme, Sean Preston, di otto anni, e Jayden James, di sette.

A dicembre la Spears inizierà ad esibirsi al Planet Hollywood Resort & Casion per un resident tour di due anni e vorrebbe coinvolgere il figlio maggiore nello show.

Ma, a detta di TMZ, il padre del bambino è assolutamente contrario a questa scelta.

«Kevin Federline è in******o con la Spears per la sua stramba idea... di portare in scena il figlio nei suoi concerti a Las Vegas. Praticamente ha detto: “Deve passare sul mio cadavere!”», ha riportato il sito.

«Sembra infatti che il padre non sia stato interpellato al riguardo... e ci ha fatto chiaramente capire di non essere assolutamente d'accordo con la Spears».

Secondo alcuni dettagli trapelati sulle sue prossime performance, la popstar desidera dare un'atmosfera da club ai suoi concerti a Las Vegas e corrono voci che si esibirà ben 48 volte all'anno per i due anni previsti dal contratto.

Contrariamente a quanto pensa Federline, la Spears sembra seriamente intenzionata a coinvolgere il figlio maggiore nello show.

«Preston sarà sul palco con me mentre per James forse è un po' troppo presto», ha dichiarato di recente la cantante.

D'altra parte il parere del padre al riguardo è decisivo poiché il tribunale ha optato per la custodia congiunta dei bambini.

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lunedì 23 settembre 2013

Cinema: SalinaDocFest premia 'Il Muro e la bambina' di Silvia Staderoli

Roma, 23 set. (Adnkronos) - La settima edizione del SalinaDocFest, dedicata al Bene Comune, si e' chiusa con l'assegnazione del Premio Tasca d'Almerita per il miglior documentario in concorso al film 'Il Muro e la bambina' di Silvia Staderoli, "per aver saputo -si legge nelle motivazioni- vivisezionare la propria vita personale senza essere autoreferenziale, con onesta' e rigore. Attraverso l'esperienza di questo film, Silvia Staderoli e' riuscita ad affrontare la demolizione del muro doloroso che la divideva dalla sua famiglia, disarmando la citta' guerriera della sua infanzia: La Spezia. E' straordinario il finale in cui i genitori si ricongiungono, attraverso il montaggio di due immagini reali in tempi diversi, dove il bene comune e' Lei".

Due le menzioni speciali: 'Summer 82 - When Zappa come to Sicily' di Salvo Cuccia "per la capacita' di fondere immagini di repertorio con immagini di vita quotidiana e per aver creato una connessione tra la vita di un mito e la sua origine periferica, suscitando forti emozioni nel viaggio dagli Stati Uniti alla provincia siciliana dove la famiglia di Zappa ritrova le proprie radici", e 'Mirage a l'italienne' di Alessandra Celesia "per aver descritto, con grande originalita', una contemporaneita' precaria che ci riguarda da vicino. In questo viaggio dall'Italia all'Alaska, mentre i ghiacciai si sciolgono, i protagonisti della storia trovano la forza di affrontare le loro fragilita' e di immaginare un Futuro".

Cosi' si e' espressa, dopo una lunga e articolata discussione, la giuria popolare presieduta da Emma Dante e composta da un gruppo di appassionati selezionati fra i tanti eoliani che in questi sette anni hanno seguito e sostenuto il festival. Il Premio Signum, destinato al film piu' votato dal pubblico in sala, va al film 'Apolitics Now!' di Giuseppe Schillaci.

Anna Faris: «Sono più tonica grazie a mio figlio»

Anna Faris è tornata in splendida forma dopo il parto del suo primogenito Jack, avvenuto circa un anno fa.

L'attrice e cantante è convinta che il merito sia dell'esercizio fisico che avere un figlio richiede.

«Le mie braccia non erano mai state particolarmente toniche, mentre adesso lo sono grazie al fatto che tengo sempre mio figlio in braccio. È un bambino molto pesante. Ha una testa e un corpo enormi. Peserà quasi 30 chili!», ha scherzato durante un'intervista con la rivista People, rilasciata in occasione degli Emmy Awards.

La star ha avuto il piccolo Jack dal marito Chris Pratt, al momento impegnato con le riprese del film Marvel di prossima uscita «Guardians of the Galaxy».

Per interpretare il ruolo del supereroe Starlord, l'attore ha dovuto trascorrere molto tempo in palestra, ma la compagna non sembra particolarmente impressionata dalla sua nuova prestanza fisica.

«Un po' mi manca il suo “vecchio” fisico», ha infatti confessato, aggiungendo anche che viste le abitudini alimentari di entrambi, gli addominali d'acciaio del marito non dureranno a lungo.

«Entrambi amiamo mangiare e bere, quindi sono sicura che riprenderà peso. A volte bisogna semplicemente godersi la vita!».

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venerdì 20 settembre 2013

Mostre: domani 'Enzimi di Pace' a Roma con opere bambini Siria

Roma, 20 set. (Adnkronos) - Domani la mostra 'Enzimi di Pace' e' l'evento clou della rassegna 'Arte per la pace' aperta a Roma da oggi a domenica nell'ambito del Fiducia Day 2013 (sesta edizione) in collaborazione con la Scuola di Pace di Italo Cassa e l'Associazione culturale Mameli 7: tre giorni di solidarieta' con i bambini della Siria. L'esposizione, in particolare, avra' inizio alle ore 16 a Spaziottagoni, in via Goffredo Mameli 7 e vedra' sfilare opere artistiche realizzate da bambini e ragazzi d'Italia, Romania, Bosnia, Serbia, Haiti, Libano e Siria. Alle 19.30, piu' in dettaglio, avra' inizio la serata dedicata ai bambini della Siria; mentre alle 20 Massimiliano Maiucchi leggera' per loro una favola scritta da Italo Cassa. A seguire musica, poesia e immagini con il rapper siriano Mc Abo Hajar e la propiezione del documentario 'Emozioni' sulla 'Missione Gioia' della Scuola di Pace per i bambini della Siria con gli interventi degli autori.

Dopo, alle 21,40, l'asta di opere artistiche sulla pace per la raccolta fondi destinati alla nuova Missione per i bambini della Siria. E alle 22 il Concerto dei Traindeville, un treno metropolitano che tocca le stazioni piu' colorate della musica etnica, dai Balcani al Bolero, da Roma al Flamenco passando per il klezmer, sulle ali del ritmo e della giocosita' (Ludovica Valori - Voce, fisarmonica, trombone Paolo Camerini - Contrabbasso Roberto Berini - Cajo'n, darabukka, percussioni).

Salute: nuovo trend, bambini portano mamme e papa' a fare sport

Milano, 20 set. (Adnkronos Salute) - I bambini portano mamma e papà a fare sport, e i genitori si appassionano. Questo il nuovo trend incoraggiato dal Sindacato medici pediatri di famiglia (Simpef), che vorrebbe vedere superato lo stereotipo del genitore un po' frustrato che cerca di rivivere attraverso i figli i sogni di gioventù 'mancati', a vantaggio di un "ritorno sano dell'adulto a fare sport". Lo spiega all'Adnkronos Salute Rinaldo Missaglia, presidente Simpef, in occasione del terzo Congresso nazionale della sigla.

Nuoto, corsa e bicicletta, in sequenza uno dopo l'altro senza soluzione di continuità: il Triathlon sembra essere la disciplina 'madre' di questo nuovo modello. "Sono attività che si possono fare a tutte le età - commenta Missaglia - Spesso i genitori portano i figli a nuotare, poi scoprono questa attività di cui a volte non avevano mai sentito parlare, e si appassionano anche loro". E i numeri lo confermano ampiamente, basti pensare che degli oltre 700 iscritti al Campionato italiano di Triathlon che si terrà il 5 e 6 ottobre a Lovadina (Treviso), "la metà sono genitori", afferma il pediatra.

Al Congresso Simpef sono presenti anche mamme, papà e figli triatleti, e tra questi la campionessa Anna Maria Mazzetti, che racconta la sua storia da quando è stata 'buttata' in acqua all'età di 3 anni fino a vincere la medaglia di bronzo alle Olimpiadi. Non è mai troppo presto per cominciare, spiega Missaglia: "Ci sono già bimbi di 4 o 5 anni - dice - che tornano a fare tutto quello che facevamo noi quotidianamente quando eravamo piccoli: i giochi da cortile, e si divertono molto". E questa, secondo l'esperto, è proprio la ragione che porta questo sport a coinvolgere mamme e papà, che "scoprono di potersi mettere ancora in gioco e che non sono destinati a stare in poltrona".

Le gare, oltre ad essere un'ottima scusa per monitorare la salute, rappresentano un'occasione per stare in compagnia e rendere più solido il rapporto genitore-figlio: "Si passano giorni insieme, e anche la competizione è vissuta come momento di aggregazione - sottolinea Missaglia - Non c'è astio. E non si parla di 'avversari', ma di concorrenti che fanno parte di una grande 'famiglia'".

Un altro sport di tendenza molto praticato dalle famiglie al completo è il 'nordic walking', una passeggiata fatta con dei bastoncini su strade a bassa inclinazione, e in generale le camminate in tutte le salse, dal trekking a quella con le ciaspole. "Un'ottima occasione per passare tempo insieme ai figli senza competizione", spiega all'Adnkronos Salute Michele Modenese, presidente dell'Associazione italiana psicologi dello sport (Aips), una delle prime fondate in Europa. "Negli ultimi 20 anni c'è stato una leggera inversione di trend - sottolinea - Prima era più difficile che gli adulti trovassero tempo per l'attività fisica, ora c'è una maggiore sensibilità sull'importanza di fare moto".

Per quanto riguarda il calcio, lo sport più amato dagli italiani, è invece ancora facile trovare papà che sognano di vedere i figli sfondare nel mondo del pallone, come forse avrebbero voluto fare loro, sottoponendo a eccessive pressioni i bambini. "Questi genitori metteno i bastoni tra le ruote agli allenatori, e non aiutano di certo i figli", commenta Modenese. E l'obbiettivo della Simpef sarebbe appunto "ribaltare questo stereotipo", sia per il bene dell'adulto che del bambino.

Gwyneth Paltrow: «Mia figlia è geniale»

Secondo Gwyneth Paltrow la figlia è particolarmente brillante sul piano intellettuale.

L'attrice ha una bambina di nove anni, Apple e un bambino Moses di sette, entrambi avuti col marito, il frontman dei Coldplay Chris Martin.

Secondo indiscrezioni la primogenita della star è particolarmente vivace intellettualmente parlando e spesso la Paltrow fa fatica a rispondere alle sue domande.

«Ha un cervello formidabile tanto che spesso mi chiede se l'universo ha una fine oppure perchè accadono le cose brutte, se sono opera del diavolo. O ancora se Dio esiste è solo uno spirito d'energia?», ha raccontato divertita e fiera l'attrice a E! News.

«È davvero super intelligente. Mi fa domande esistenziali».

L'attrice è orgogliosa delle doti intellettuali della figlia ma non vuole parlarle di certi argomenti prematuramente perchè a suo parere oggi i bambini spesso crescono precocemente, saltando tappe fondamentali.

«Spesso la causa di conversazioni così precoci è Internet!».

«Apple è così brillante perchè ha un amico con fratelli più grandi ed è venuta a conoscere prima certe cose».

«Ma alla fine ha solo nove anni e non vogliamo parlare di alcuni argomenti, è ancora troppo piccola!», ha spiegato la Paltrow che mette in guardia la figlia da usare Internet come fonte di informazione.

«Le dico: “Ci sono cose su Internet davvero brutte, difficili da mandar giù anche per un adulto. Per cui se hai un dubbio vieni da me e ti risponderò sempre ma non andare sul web, è pericoloso”».

© Cover Media

giovedì 19 settembre 2013

Sanita': oltre 31 anni eta' media al primo figlio per donne italiane

(ASCA) - Roma, 19 set - L'eta' media al primo figlio per le donne italiane e' quasi in tutte le regioni superiore ai 31 anni, con variazioni sensibili tra le regioni del nord e quelle del sud. Le donne straniere partoriscono il primo figlio in media a 27,7 anni. In generale l'eta' media della madre e' di 32,6 anni per le italiane mentre scende a 29,3 anni per le cittadine straniere. E' quanto emerge dal nono Rapporto sull'evento nascita in Italia, pubblicato oggi sul sito del ministero della Salute (www.salute.gov.it), che presenta le analisi dei dati rilevati per l'anno 2010 dal flusso informativo del Certificato di assistenza al parto (Cedap). Il 44,2% ha una scolarita' medio alta, il 33,3% medio bassa ed il 22,5% ha conseguito la laurea. Fra le straniere prevale invece una scolarita' medio bassa (51%). L'analisi della condizione professionale evidenzia che il 59,4% delle madri ha un'occupazione lavorativa, il 30,7% sono casalinghe e l'8% sono disoccupate o in cerca di prima occupazione. La condizione professionale delle straniere che hanno partorito nel 2010 e' per il 54,8% quella di casalinga a fronte del 65,7% delle donne italiane che hanno invece un'occupazione lavorativa. Nell'84,6% delle gravidanze il numero di visite ostetriche effettuate e' superiore a 4 e nel 73,2% delle gravidanze si effettuano piu' di 3 ecografie. La percentuale di donne italiane che effettuano la prima visita oltre la 12* settimana e' pari al 2,9%; tale percentuale sale al 13,8% per le donne straniere. Le donne con bassa scolarita' si sottopongono alla prima visita piu' tardivamente delle donne con scolarita' medio-alta (la prima visita e' effettuata oltre la 12* settimana dal 9,9% delle donne con bassa scolarita' e dal 3% delle donne con scolarita' alta). Per le donne piu' giovani si registra una frequenza piu' alta di casi in cui la prima visita avviene tardivamente (13,3% nelle madri con meno di 20 anni). In media, inoltre, sono state effettuate 13,6 amniocentesi ogni 100 parti. A livello nazionale alle madri con piu' di 40 anni il prelievo del liquido amniotico e' stato effettuato nel 38,72% dei casi. com-stt/sam/

Sanita': il rapporto, primo figlio dopo 31 anni per le mamme italiane

Roma, 19 set. (Adnkronos Salute) - Il richiamo dell'orologio biologico 'scatta' dopo i 30 anni per le italiane. Secondo il nono Rapporto sull'evento nascita in Italia, pubblicato oggi sul sito del ministero della Salute (www.salute.gov.it), l'età media delle madri è di 32,6 anni per le italiane, mentre scende a 29,3 anni per le cittadine straniere. L'età media al primo figlio, inoltre, per le italiane "quasi in tutte le regioni" supera i 31 anni, "con variazioni sensibili tra le regioni del Nord e quelle del Sud".

Discorso diverso per le straniere, che partoriscono il primo figlio in media a 27,7 anni. Inoltre, nel 18,3% dei parti le madri non hanno cittadinanza italiana: un fenomeno più diffuso al Centro Nord (oltre il 25%) e in particolare in Emilia Romagna e Lombardia, dove quasi il 28% delle nascite è riferito a madri straniere. Le aree geografiche di provenienza più rappresentative di queste donne sono quella dell'Africa (26,9%) e dell'Unione europea (25,5%). Le madri di origine asiatica e sudamericana sono rispettivamente il 18,4% e l'8,6% di quelle non italiane.

Se si guarda poi alla scolarità e alla condizione professionale delle madri, "il 44,2% ha una scolarità medio alta, il 33,3% medio bassa ed il 22,5% ha conseguito la laurea". Fra le straniere prevale invece una scolarità medio bassa (51%). L'analisi della condizione professionale evidenzia che il 59,4% delle madri (tra italiane e straniere) ha un'occupazione lavorativa, il 30,7% è formato da casalinghe e l'8% da disoccupate o in cerca di prima occupazione. La condizione professionale delle straniere che hanno partorito nel 2010 è per il 54,8% quella di casalinga, a fronte del 65,7% delle donne italiane con un'occupazione lavorativa.

Pediatria: Bambino Gesu' a Nativity con progetto Nutribus e quiz su verdure

Roma, 19 set. (Adnkronos Salute) - Educare ad una corretta alimentazione attraverso il gioco, con quiz e indovinelli per i bambini e le giuste informazioni per i genitori. E' il progetto 'Nutribus' con il quale l'ospedale pediatrico Bambino Gesù sarà presente dal 20 al 22 settembre a Nativity, l’appuntamento con la salute e il benessere del bambino previsto al Palazzo dei Congressi di Roma. Nutribus è un progetto dell’Ospedale per prevenire e contrastare l'obesità infantile, un programma educativo rivolto non solo ai bambini e agli adolescenti, ma anche alle famiglie, alle scuole e ai media.

Obiettivo, creare un percorso virtuoso di prevenzione a 360 gradi. "La corretta informazione sulla nutrizione, infatti, può e deve partire dai luoghi reali, dall’Ospedale e dalla scuola, fino allo spazio virtuale costituito da internet. Un’esigenza acuita anche dai numeri", spiegano i promotori. Secondo gli ultimi dati ufficiali, nel nostro Paese il 25% dei bambini è in sovrappeso, con un picco che si registra nella fascia d'età 9-11 anni, mentre il 13% è addirittura obeso. Ecco perché l'importante è che ci sia un dialogo continuo e sempre aggiornato tra tutti coloro che sono coinvolti nella gestione dei problemi nutrizionali in età pediatrico - adolescenziale.

A Nativity il Bambino Gesù sarà presente con il desk Nutribus che informerà sulla gestione pratica dei problemi legati all’alimentazione e sui percorsi specifici organizzati dall’Unità operativa di progetto di educazione alimentare della struttura. Ci saranno anche numerosi giochi a scopo didattico e laboratori del gusto, con quiz, indovinelli, a proposito di frutta e verdura. Predisposti due workshop sui temi dell’obesità e dell’alimentazione della primissima infanzia, a cura del dottor Giuseppe Morino, responsabile dell’Unità di progetto di Educazione Alimentare. Il primo, intitolato 'Obesità colposa, esiste?' è previsto per sabato 21 alle ore 10,30 e potrà essere seguito sia sul profilo Twitter e sia sulla pagina Facebook dell’ospedale pediatrico. Il secondo, 'L’alimentazione nei primi mille giorni', avrà luogo domenica 22 settembre alle 15.30. Oltre al progetto Nutribus, il Bambino Gesù sarà presente a Nativity anche con i suoi specialisti per una serie di consulti gratuiti.

Pediatria: 1 bimbo su 6 fa pipì a letto, disturbo 'tabù' che va curato

Milano, 20 set. (Adnkronos Salute) - Un sesto dei bimbi 'over 6' fa ancora la pipì a letto. E' un problema fisico che può portare allo sviluppo di disturbi psicologici e che quindi "va curato subito", ma spesso i genitori si vergognano e non lo dicono. Lo spiega Antonio D'Alessio, professore di chirurgia pediatrica dell'università degli Studi di Milano, oggi nel capoluogo in occasione del terzo Congresso nazionale del Sindacato medici pediatri di famiglia (Simpef).

Da un'indagine epidemiologica condotta dalla Simpef, che ha coinvolto le famiglie di 2.166 bambini lombardi di età compresa tra i 6 e gli 8 anni, è emerso che 355 bimbi (15%) soffrono di enuresi notturna. La patologia ha prevalenza maschile: "Per ogni bambina che soffre di enuresi notturna, ci sono 2 maschi con lo stesso problema", spiega Rita Caruso, responsabile dell'Ambulatorio di enuresi dell'Icp-ospedale Bassini di Cinisello Balsamo. Dei 335 bimbi con il disturbo, 150 soffrono di una condizione 'severa', cioè bagnano il letto almeno 3 volte a settimana, e il 2% si porta dietro il problema fino all'adolescenza.

Spesso i genitori si vergognano e non ne parlano con il pediatra. Molti sono convinti che si tratti di un problema psicologico, ma gli esperti assicurano che è esattamente il contrario: "L'enuresi è un problema fisico che crea gravissimi effetti psicologici negativi, come l'insicurezza nell'adolescente - afferma Caruso - E' un falso mito quello che nasca da un problema psicologico, il problema psicologico lo crea". E le conseguenza si vedono anche in tarda età, quando l'ex bambino malato di enuresi rischia l'incontinenza.

"Un 40% delle persone incontinenti in età avanzata era un bambino che soffriva di enuresi - avverte D'Alessio - L'enuresi è una malattia che non si cura con il pannolone".

Le cause sono di natura fisica possono variare da caso a caso. Per esempio può essere la dimensione della vescica a indurre il bimbo a fare pipì più volte, oppure esistono motivazione di natura ormonale. Per curare la malattia ci sono dei farmaci oppure accortezze da seguire, in base alla gravità della situazione.

Ad esempio, mamma e papà dovrebbero "evitare di far bere al bambino il latte prima di andare a dormire, perché oltre ad essere liquido contiene il calcio che favorisce un aumento della produzione di pipì. Inoltre - conclude D'Alessio - meglio evitare la sera di far mangiare salato al bambino che poi beve troppo".

Influenza in arrivo, SIPPS: vaccinate i bambini!

Con l’autunno alle porte si preparano a fare la loro comparsa anche le malattie da raffreddamento. I dati forniti dal sistema di rilevazione INFLUNET, attivo dal 1999, mostrano un’incidenza media di periodo pari a 3,5 casi per 1.000 per settimana, per tutta la popolazione e rilevano, per le settimane di picco dell’epidemia influenzale, incidenze variabili da 5 a 14 casi per 1.000. Il vaccino antinfluenzale, oltre ad una protezione soggettiva, garantisce la salvaguardia di quanti sono a contatto con il vaccinato (“protezione di gregge”), impedendo in tal modo la diffusione del contagio ai conviventi e contatti. La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale auspica che tale vaccinazione, praticabile a partire dal 6° mese di vita, possa essere attivamente offerta a tutti i soggetti in età pediatrica a  rischio di conseguenze gravi, perché portatori di patologie croniche, in particolare dell’apparato respiratorio e cardio-circolatorio, come indicato nella Circolare del Ministero della Salute.

“L’influenza - dichiara il Dott. Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS - è una delle più comuni malattie nel mondo e, al tempo stesso, rappresenta una potenziale minaccia di pandemia. E’ un grave problema che affligge la Sanità Pubblica a causa della ubiquità, contagiosità e variabilità antigenica dei virus influenzali, oltre all’esistenza di serbatoi animali e delle possibili gravi complicanze. Siamo convinti che la vaccinazione antinfluenzale rappresenti il mezzo più efficace e sicuro per prevenire la malattia e le sue complicanze. Tengo inoltre a sottolineare l’efficacia dei vaccini antinfluenzali: la loro composizione viene infatti aggiornata ogni anno”.

“Rapportando tali dati alla popolazione italiana â€" spiega Gianni Bona, Direttore della Clinica Pediatrica dell'Università del Piemonte Orientale presso l'Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità di Novara e vicepresidente SIPPS - si stima che ogni anno vengano colpiti, in media, da sindromi simil influenzali (ILI) circa 5 milioni di soggetti (con circa 8 milioni di soggetti colpiti negli anni di picco). I bambini e adolescenti fino ai 14 anni contraggono di più e per primi l’infezione contribuendo maggiormente alla diffusione della epidemia; i soggetti >65 anni sono quelli che pagano il maggior prezzo in termini di mortalità per le complicanze ad essa dovute”.

Save the Children: 6 milioni bimbi all'anno morti di mali curabili

Roma, 19 set. (LaPresse) - Ogni anno 6,6 milioni di bambini muoiono prima di aver compiuto 5 anni per cause prevenibili e curabili, come malaria, morbillo, polmonite, complicazioni neonatali o dissenteria. E la malnutrizione è la concausa della metà di queste morti. Eppure, per fermare la mortalità infantile basterebbero semplici soluzioni a basso costo come un sapone, una zanzariera, un vaccino. Grande protagonista sullo scenario della mortalità infantile, la disuguaglianza, quella tra paesi del nord e del sud del mondo, ma anche tra quintile più ricco e più povero di uno stesso paese o ancora tra zone urbane e rurali. E' il quadro che emerge dal rapporto 'Mondi dispari. Ridurre le disuguaglianze per combattere la mortalità infantile', diffuso oggi da Save the Children in occasione del rilancio della campagna Every One.

In Italia, dal 19 settembre, l'Organizzazione parte con quasi due mesi di sensibilizzazione e raccolta fondi per la campagna Every One, lanciata a livello internazionale nel 2009, per dare un contributo significativo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio 4 e 5, relativi a ridurre rispettivamente di 2/3 la mortalità infantile e di 3/4 quella materna entro il 2015.

Nelle piazze di 4 città - Roma, Napoli, Firenze e Milano - il Villaggio Every One, una struttura itinerante di circa 170 metri quadri, in legno riciclato, molto colorata e con 7 ambienti (i primi 2 di accoglienza e 5 tematici: maternità, malnutrizione, cure mediche, igiene, malaria) all'interno dei quali - attraverso istallazioni interattive, esperienze sensoriali, foto, video, una serie di oggetti in mostra e la guida dello staff di Save the Children - sarà possibile per bambini, famiglie, scolaresche e persone di tutte le età, conoscere e comprendere in modo più immediato il lavoro degli operatori dell'Organizzazione sul campo e le semplici soluzioni che possono salvare la vita di milioni di bambini e regalare loro un compleanno in più, come un sapone, una zanzariera o un vaccino. Presso il Villaggio sarà offerto Mr Smile, il nuovo gelato in edizione limitata realizzato appositamente per la partnership con Save the Children da Algida, che nell'ambito dell'iniziativa supporta un importante progetto in Mozambico, volto a garantire visite mediche, vitamine, antibiotici e zanzariere a 10.000 bambini.

Nonostante la mortalità infantile sia scesa da 9 a circa 6 milioni di bambini all'anno dal 2009 ad oggi, anche grazie al contributo di Save the Children e la sua campagna globale Every One, non si è assistito ad un decremento uniforme del fenomeno, equamente distribuito in tutti i paesi e per tutte le popolazioni. Il decremento, ad esempio non ha riguardato la mortalità neonatale: sul totale di decessi infantili (sotto i 5 anni) la proporzione di bambini morti nei primi 28 giorni di vita è aumentata, raggiungendo oltre i 3 milioni.

"La nostra è la prima generazione della storia che ha l'opportunità di sradicare la mortalità infantile - per cause facilmente prevedibili - dal mondo e per sempre. Abbiamo il dovere di farlo", ha affermato Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia. "Tra mortalità materno-infantile e povertà però vi è una forte interdipendenza, nella quale la povertà gioca il doppio ruolo di causa e di effetto. La mortalità materna e infantile non può essere combattuta efficacemente né sconfitta se non si affrontano le questioni legate alle disuguaglianze sociali, economiche e culturali. Due le sfide principali da vincere: raggiungere tutti i bambini, in particolare i più poveri fra i poveri, e intensificare gli interventi di salute sui neonati. Ancora oggi, infatti, 1 milione di bambini muore nel primo giorno di vita".

mercoledì 18 settembre 2013

Salute: Fabio Fazio battitore asta benefica per bimbi malati a Milano

(ASCA) - Milano, 18 set - Sara' Fabio Fazio, il battitore d'eccezione, di ''Se ci sei, batti un colpo!'', la Prima Asta di Beneficenza a favore della Amici del Bambino Malato Onlus, che si terra' mercoledi' 25 settembre a Milano alle 19.30, presso la sede italiana di Artcurial, prima casa d'aste francese, a Palazzo Crespi in Corso Venezia 22. ''Raccogliere gli oggetti da presentare in asta per questo progetto in favore dei bambini - afferma Fabio Fazio in una nota - e' stata un'avventura straordinaria. Ringrazio con profonda gratitudine tutti gli amici che hanno creduto in questo progetto, consentendoci di radunare un'eccezionale raccolta di pezzi unici, di grande valore e carichi di contenuto simbolico. Ci e' stato affidato un manoscritto meraviglioso di Roberto Benigni! Una pagina della Voce Della Luna donata da Nicola Piovani, la moleskine di Roberto Saviano con suoi appunti. Jovanotti ha inviato un libro e alcune magliette; Luciana Littizzetto un particolarissimo paio di scarpe con tacco a mole antonelliana. E poi: un pallone di Del Piero, un gilet australiano di Arbore e, infine, un oggetto incredibile per grandi appassionati: la bacchetta del Maestro Claudio Abbado! E' la prima volta che accade di avere a disposizione una cosi' importante varieta' di pezzi. Ora ci aspetta un'altra prova, la conclusione di questo grande lavoro corale e sono certo di poter contare su un pubblico numeroso e sulla generosita' dei partecipanti all'asta per poter consegnare agli Amici del Bambino Malato Onlus un esempio concreto di generosa solidarieta'''. Sno oltre 40 gli oggetti unici ed originali saranno battuti durante la serata. ''L'obiettivo che vogliamo raggiungere con questa iniziativa - sottolinea Susanna Esposito, presidente di Abm Onlus - e' quello di raccogliere i fondi necessari per l'adeguamento delle apparecchiature, ormai insufficienti e tecnologicamente superate, per il reparto di Pediatria ad alta intensita' della Clinica De Marchi, la struttura pediatrica piu' grande di Milano in cui sono ricoverati ogni anno circa 3000 bambini''. com-stt/Sam/bra

Salute: Veronesi, bimbi del Duemila saranno centenari, societa' si adegui

Milano, 18 set. (Adnkronos Salute) - "Un bambino nato oggi ha un'aspettativa di vita di 100 anni e la società è chiamata ad organizzarsi per le nuove età della vita". Parola dell'oncologo Umberto Veronesi, anima della Conferenza mondiale 'The Future of Science', organizzata dalla Fondazione a lui intitolata e dedicata quest'anno ai segreti della longevità. Alla vigilia del summit, in programma da domani a sabato 21 settembre presso la Fondazione Giorgio Cini nell'Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia, lo scienziato lancia un appello alle istituzioni: "La longevità richiede una rivoluzione culturale alla politica, all'economia, ai sistemi di welfare".

"La scienza ci ha svelato molti segreti della longevità", spiega Veronesi all'Adnkronos Salute. "Ha introdotto il principio che la durata della vita può essere regolata anche dall'uomo. Sappiamo che la vita è geneticamente determinata e disponiamo addirittura di farmaci che potrebbero intervenire sulla funzione dei geni dell'invecchiamento", assicura. "Sappiamo inoltre che l'invecchiamento può essere modulato da stili di vita come l'alimentazione - ricorda ancora l'oncologo - e abbiamo capito che il nostro corpo inevitabilmente invecchia, ma la nostra mente no".

Da qui la domanda degli esperti riuniti a Venezia: "La società è pronta ad affrontare le conseguenze di queste nuove conoscenze? Con 'Secrets of Longevity' - conclude Veronesi - il programma The Future of Science, promosso dalla nostra Fondazione, insieme alla Fondazione Giorgio Cini e la Fondazione Silvio Tronchetti Provera, conferma il suo ruolo, unico in Italia, di sollevare il dibattito sui temi più scottanti e impegnativi che il progresso scientifico pone alla società".

Sanita': Lorenzin, benessere dei bambini prioritario

Roma, 18 set. (Adnkronos Salute) - "Cio' che attiene al benessere dei bambini rappresenta un tema prioritario al quale guardare con attenzione". Lo scrive il ministro della Salute Beatrice Lorenzin nel messaggio inviato alla Federazione italiana dei medici pediatri (Fimp) per l'incontro 'Gli angeli non hanno sesso, ma le malattie si'. Infanzia: viaggio nella medicina di genere fra realtà e prospettive', in corso a Roma.

"La promozione attiva della salute, dello sviluppo e dell'assistenza al bambino nelle varie fasi dell'età evolutiva - continua il messaggio del ministro - ha trovato sempre particolare attenzione nei piani sanitari nazionali e sono convinta che favorire una migliore salute in ambito pediatrico e adolescenziale, unitamente all'incentivazione dei programmi di prevenzione, declinati anche in base al criterio di genere, possa fungere da utile strumento a favore della prospettiva di un futuro migliore per gli adulti di domani".

Il ministro ha anche sottolineato l'importanza della vaccinazione anti Papillomavirus, offerta gratuitamente e attivamente alle bambine nel corso del dodicesimo anno di vita. "La scelta del target di questo intervento - conclude Lorenzin - è stata condizionata dall'obiettivo di salute che ci si era posti, ovvero la prevenzione del carcinoma della cervice uterina, sulla base di valutazioni che restano tutt'ora valide".

martedì 17 settembre 2013

Pediatria, 100mila bambini italiani vittime di maltrattamenti

Roma, 17 set. (Adnkronos Salute) - Sono quasi 100mila in Italia i bambini vittime di maltrattamenti e abusi, e più della metà sono femmine. Maltrattamenti che, nella maggior parte dei casi (52,7%), riguardano trascuratezza materiale e/o affettiva, seguiti da violenza assistita (16,6%), maltrattamenti psicologici (12,8%), abusi sessuali (6,7%), patologia delle cure (6,1%) e maltrattamenti fisici (4,8%). E' quanto emerge da un'indagine condotta da Terre des Hommes e Cismai su un campione di 31 Comuni rappresentativi del territorio italiano, presentata oggi a Roma presso la Presidenza del consiglio dei ministri.

L’indagine - sottolineano i promotori - evidenzia come il maltrattamento rivesta un ruolo di primo piano tra le cause che comportano l’intervento dei Servizi Sociali, coprendo il 15,46% del totale dei minori presi in carico. "Il lavoro di Terre des Hommes e del Cismai ci racconta di un'infanzia abusata con preoccupante sistematicità in ogni zona del nostro Paese ed il monitoraggio di tutte le facce del maltrattamento è fondamentale anche per individuare le misure più idonee, sia a livello politico che culturale, per contrastarlo", dichiara Vincenzo Spadafora, Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, intervenuto all'incontro.

"L'importanza di questo lavoro - sottolinea - è duplice", perchè "da una parte fa emergere che quello dell’abuso è un problema reale con il quale decine di migliaia di bambini devono fare i conti quotidianamente e, dall’altra evidenzia quanto sia necessario realizzare una mappatura sul maltrattamento sui bambini” .

"Da dieci anni il Comitato Onu per la Convenzione dei Diritti dell’Infanzia chiede al nostro Paese di dotarsi di un efficace sistema di raccolta dati per conoscere e contrastare il maltrattamento a danno di bambini", dichiara Federica Giannotta, Responsabile Diritti dell’Infanzia di Terre des Hommes. “Per questo- aggiunge - abbiamo voluto dare un contributo in grado di offrire una prima fotografia della reale incidenza del fenomeno in Italia che tocca lo 0,98% della popolazione minorenne, in maggioranza femmine”.

"Da anni - dichiara Dario Merlino, presidente del Cismai - chiediamo l'istituzione di un sistema di monitoraggio sul maltrattamento. Questa prima ricerca, che per bacino di utenza raggiunto e ampiezza della materia trattata ci offre dati omogenei, comparabili e distribuiti su scala nazionale, è un contributo di riflessione epidemiologica da cui far scaturire nuove politiche. I dati raccolti ci indicano finalmente quanti sono i bambini che vengono presi in carico dai servizi per maltrattamento, ovvero i casi che emergono, anche se sappiamo che i casi non emersi sono almeno 20 volte di più. Il maltrattamento è ancora un fenomeno sommerso", conclude."Sapere che un bambino su 100 finisce presso i Servizi sociali per maltrattamento implica creare intorno al Servizio sociale una rete di prevenzione e protezione per tentare di curare al meglio i bambini già purtroppo danneggiati dal maltrattamento e di porre in essere tutte le azioni per diminuire drasticamente tale numero”, dichiarano i promotori dell’indagine.

Bimbi spagnoli piu' 'ciccioni' d'Europa

Roma, 17 set. (Adnkronos Salute) - Il 24% dei bambini spagnoli tra i 5-6 anni che frequentato le scuole materne sono in vetta alla classifica dei più sovrappeso o obesi in sei Paesi Ue (Polonia, Spagna , Grecia , Bulgaria, Germania e Belgio). I più virtuosi sono invece i tedeschi: solo il 10% ha problemi con la bilancia. La media è del 15%. A stabilirlo è un sondaggio condotto dai ricercatori dall'Harokopio University di Atene e presentato al Congresso internazionale di nutrizione di Granada (Spagna). Il team di scienziati al lavoro, che fa parte del progetto 'ToyBox' supportato dalla Commissione europea, ha esaminato più di 7 mila bambini in 300 scuole materne di sei paesi: Polonia, Spagna, Grecia, Bulgaria, Germania e Belgio. Nella speciale classifica a seguire la Spagna è la Grecia (20%), poi c'è la Bulgaria (14%), Polonia (13%), Belgio (12%). I risultati mostrano una grande variabilità di risultati tra maschi e femmine, e tra chi proviene da famiglie con un elevato tasso di scolarizzazione rispetto a quelle mono istruite. Il 25% di tutti i bambini intervistati ha la televisione in camera da letto, in Bulgaria si arriva al 70%, mentre il 14% ha un computer nella propria cameretta.

lunedì 16 settembre 2013

Pediatria: lo studio, per bimbi vittime di bullismo piu' rischi disturbi fisici

Roma, 16 set. (Adnkronos salute) - Subire le angherie dei compagni lascia il segno. Bambini e ragazzi vittime di bullismo hanno infatti un maggior rischio di presentare problemi di salute: in agguato emicrania, mal di schiena, problemi della pelle e disturbi del sonno. E' quanto emerso da una recente meta-analisi pubblicata su 'Pediatrics' da Gianluca Gini e Tiziana Pozzoli del Dipartimento di Psicologia dello sviluppo e della socializzazione dell'Università degli Studi di Padova. "Abbiamo condotto una meta-analisi su 30 studi che hanno coinvolto un totale di circa 220.000 studenti dai 7 ai 18 anni, con l'obiettivo di quantificare l'associazione tra il coinvolgimento in atti di bullismo e l'insorgenza di problemi di salute nella popolazione in età scolare", spiega Gini.

"Sappiamo da tempo che gli studenti più frequentemente coinvolti nel fenomeno del bullismo hanno un rischio maggiore, rispetto agli altri coetanei, di presentare problemi psicologici quali ansia, bassa autostima, depressione e difficoltà scolastiche, che possono portare a scarso successo e all'abbandono scolastico. Questa nuova meta-analisi, che amplia i risultati di un lavoro precedente del 2009, evidenzia che i bambini che sono bersaglio di aggressioni fisiche, verbali o relazionali da parte dei compagni di scuola hanno un rischio doppio, rispetto ai coetanei, di soffrire di sintomi a carico della sfera somatica, quali emicrania, mal di schiena, dolori addominali, problemi della pelle, ma anche problemi del sonno, stanchezza persistente, inappetenza, enuresi. Questa relazione - assicura - è riscontrabile anche a distanza di tempo dagli episodi di violenza subiti".

Oltre a comprendere meglio i meccanismi sottostanti questa relazione e gli altri fattori psicosociali che la possono influenzare, ora la frontiera della nuova ricerca è quella di verificare se gli stessi problemi di salute si riscontrano con la medesima gravità nei casi di cyberbullismo, ovvero la violenza perpetrata per mezzo dei telefoni cellulari e Internet.

Poiché il bullismo in ambito scolastico è un fenomeno diffuso in molti Paesi, i risultati di questo studio "suggeriscono che il bullismo debba essere considerato un problema importante di salute pubblica in età pediatrica", dicono i ricercatori. E' quindi importante da un lato una maggiore attenzione da parte degli adulti al riconoscimento dei primi segnali di allarme che possano indicare la presenza di un problema di questo tipo in bambini e ragazzi e, dall'altro, la messa in atto di strategie di intervento tempestive ed efficaci per ridurre l'incidenza del fenomeno nelle scuole e per aiutare gli studenti in maggiore difficoltà, concludono i ricercatori.

Elton John: paura di maltrattare i bambini

Dopo le prime ansie da neo-genitore, Elton John si trova a suo agio nei panni di papà.

La stella del pop-rock, insieme al suo compagno David Furnish, ha avuto due bambini grazie alla stessa madre surrogata, Zachary di due anni e Elijah di otto mesi.

«Ho sempre pensato che sarei stato irascibile con i bambini, ma non è per niente così. Entrambi i miei genitori avevano un caratteraccio, e la cosa mi faceva c***re sotto. Con loro non voglio che succeda mai una cosa del genere. In passato, specie quanto mi facevo, c’era un lato mostruoso di me, ma io non sono davvero così. Posso essere un po’ brusco, ma tutti lo sono. La gente dice: “Guarda, è un c***o di mostro. Frequenta pure quella gente lì, e poi mi dirai!”», ha dichiarato al quotidiano inglese Guardian.

Qualche mese fa John è stato operato di appendicite, anche se inizialmente i dottori avevano sbagliato la diagnosi. A causa di questo errore, il musicista ha continuato a girare il mondo e a esibirsi nonostante gli acuti dolori al fianco.

«Stavo soffrendo moltissimo e avevo le allucinazioni da quanta morfina e antidolorifici stavo prendendo. Non ho dormito per 4 giorni, era come se mi fossi fatto di speed. Avevo allucinazioni da pazzi, e per la gente che avevo attorno, sai, era piuttosto divertente», ha raccontato.

Ora che John si è ripreso dall’operazione, ammette che quest’esperienza lo ha fatto riflettere molto sulla sua vita. Un tempo adorava spingersi oltre ogni limite, e viveva per il suo lavoro. Aveva sempre in programma un’infinità di concerti e anno dopo anno si imponeva la sfida di superare il record dell’anno precedente. Ora le cose per il 66enne sembrano essere cambiate.

«Ero orgoglioso di fare più di 200 voli all’anno. Perché ero così orgoglioso, c***o, se mi stava uccidendo? Dopo che sono stato male, mi sono seduto con David e ho ammesso davanti a lui la mia dipendenza. “David, non riesco a smettere di lavorare.” Esagero sempre. È come la cocaina e robe così. Quindi è stato un bel campanello d’allarme», ha concluso.

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Morte bimba Tor Vergata, Codacons: “Conseguenza dei tagli alla sanità?”

Il Codacons interviene sulla triste vicenda che qualche giorno fa ha visto una bimba di due anni perdere la vita al Policlinico Tor Vergata di Roma [1] , in seguito ad un'operazione (probabilmente una tracheotomia). L'Associazione ha chiesto alla Procura di Roma di accertare eventuali legami tra l'episodio e i tagli alla sanità regionale disposti dal precedente presidente della Regione Lazio, Renata Polverini.

"In base alle prime risultanze delle indagini, il decesso potrebbe essere legato alla scelta di un catetere troppo grande che avrebbe reciso una vena - spiega il Presidente del Codacons Carlo Rienzi - Chiediamo alla Procura di accertare se tale circostanza, e più in generale l'errore o gli errori medici che emergeranno dall'inchiesta, possano essere riconducibili ai pesanti tagli nella sanità disposti di recente dall'ex Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini". Il Codacons punta poi il dito sulle due inchieste aperte dal Policlinico e dalla Regione. "Entrambi i soggetti sono potenziali responsabili civili nella vicenda - afferma Rienzi - Ne consegue che le indagini da loro avviate appaiono in palese e grave conflitto di interessi rispetto all'inchiesta della magistratura, motivo per cui devono essere bloccate immediatamente".

sabato 14 settembre 2013

Caserta, 2 figli boss Francesco Schiavone arrestati per estorsione

Caserta, 14 set. (LaPresse) - Un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di estorsione, aggravato dal metodo mafioso, nei confronti di tre persone, appartenenti al clan dei Casalesi fazione Schiavone, sta avendo luogo nelle province di Caserta, Terni e l'Aquila, da parte dei carabinieri del reparto territoriale di Aversa (Caserta). Tra gli arrestati compaiono anche due dei figli del boss Francesco Schiavone, rispettivamente Nicola e Carmine, già noti alle forze dell'ordine. Il provvedimento nasce dalle indagini sulle nuove dinamiche della geografia criminale dell'agro aversano, mutate a seguito dei recenti provvedimenti emessi dall'autorità giudiziaria. Le indagini hanno consentito di documentare le continue richieste estorsive rivolte a un'azienda farmaceutica, impegnata nella produzione e commercializzazione di prodotti per diabetici con sede in Gricignano d'Aversa (Caserta).

I titolari dell'azienda, infatti, dal 2004 al 2006, erano stati costretti a versare nelle casse del clan, tre rate all'anno di 3 mila euro ciascuna, in corrispondenza delle festività canoniche, e, successivamente, un importo complessivo superiore a 60 mila euro, suddiviso in tre canoni da 20 mila euro. I destinatari del provvedimento sono stati individuati quali mandanti, esecutori e beneficiari dell'attività illecita .

Victoria Beckham vuole una vita normale per i figli

Brooklyn Beckham, figlio adolescente dell'ex calciatore David e della stilista Victoria Beckham, è stato costretto a chiudere il proprio account sul social network Ask.fm in seguito ad alcuni episodi che l'hanno visto preso di mira dai troll telematici.

«Victoria e David sono sempre stati consapevoli del fatto che la loro fama ha un'influenza sui loro figli», ha rivelato a riguardo una fonte alla rivista inglese Closer.

«Sono stati molto contrariati nel venire a conoscenza del fatto che Brooklyn fosse stato bersagliato dai troll. Era così triste quando ha dovuto chiudere il proprio account. Loro desiderano soltanto che gli venga data la possibilità di vivere come un 14enne normale».

Forse anche a causa di questi episodi, l'ex Spice Girl pensa che la famiglia sia più adatta a vivere a Los Angeles, dove le celebrity sono all'ordine del giorno.

«Mentre si trovavano in vacanza a Los Angeles, Victoria ha affermato che i figli sembrano molto più felici quando sono lì, perché possono riunirsi con I loro migliori amici. Inoltre è più facile per loro mantenere l'anonimato», ha proseguito l'insider.

«A Los Angeles ci sono star ovunque e i loro bambini non vengono continuamente additati in quanto figli di una coppia famosa. Ma in Inghilterra sembra che nessuno riesca a vedere oltre il loro status di “celebrity”. Per questo motivo Victoria si è domandata se Los Angeles non sia il luogo migliore dove abitare».

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venerdì 13 settembre 2013

Pediatria: pesticidi nella pappa, bimbi fino a 10 anni piu' vulnerabili

Roma, 13 set. (Adnkronos Salute) - Pesticidi insidia nel piatto dei più piccoli. I bambini possono essere esposti già in utero ad agenti ambientali tossici che attraversano la placenta, in età fetale non hanno sistemi di detossificazione di alcuni pesticidi, mentre fino ai 10 anni di vita questi sistemi sono quasi 5 volte meno attivi. E' quanto emerge da uno studio che sarà presentato a Bari al XXV Congresso nazionale della società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps). Dalla relazione di Ruggiero Francavilla, specialista in Pediatria e nutrizione pediatrica, Unità di pediatria B.Trambusti del Policlinico Bari, emerge anche che la fonte maggiore di contaminazione per i bimbi è attraverso l'alimentazione.

Ad oggi sono 3000 i potenziali 'nemici' a tavola da tenere sotto controllo, fra cui micotossine e pesticidi. Le micotossine, ricordano i pediatri Sipps, sono composti tossici prodotti da diversi tipi di funghi, appartenenti principalmente ai generi Aspergillus, Penicillium e Fusarium. La presenza di micotossine negli alimenti e nei mangimi può essere nociva e può causare effetti avversi di vario tipo. Alcune micotossine sono inoltre immunosoppressive e riducono la resistenza alle malattie infettive. I pesticidi sono prodotti chimici utilizzati in agricoltura a protezione delle colture da parassiti o insetti. Si possono trovare in gran parte degli ambienti in cui viviamo (case, scuole, luoghi di lavoro), in frutta e verdura, nelle acque sotterranee.

Recenti ricerche hanno dimostrato che l'esposizione ai pesticidi nel bambino aumenta significativamente il rischio di sviluppare tumori (del sangue e del cervello), sindrome da deficit di attenzione-iperattività, difficoltà di apprendimento e malattie endocrine. I pesticidi possono infatti avere un’azione di interferente endocrino, perché alterano il funzionamento del sistema endocrino causando danni all’organismo, compromettendo il normale funzionamento del sistema ormonale. "Alcune semplici regole - raccomandano i pediatri - possono aiutare a ridurre l'esposizione: variare il tipo di frutta e la sede di acquisto, preferire frutta e verdura biologica, conoscere quali sono i vegetali e la frutta più contaminati, lavare bene frutta e verdura prima di consumarla, parlare del problema con il pediatra".

Legge 194: diminuiscono le interruzioni di gravidanza

Le interruzioni volontarie di gravidanza (IVG) continuano a diminuire negli anni: nel 2012 sono diminuite del 4,9% rispetto all’anno precedente e del 54,9% rispetto al 1982, quando si è registrato il più alto ricorso all’aborto. In trenta anni, l’obiezione di coscienza è aumentata di oltre il 17%. Questi alcuni dati contenuti nella relazione annuale sull’attuazione della legge 194/78, sulla tutela sociale della maternità e per l’interruzione volontaria di gravidanza, che presenta i dati preliminari relativi al 2012 e quelli definitivi del 2011, trasmessa oggi al Parlamento.

Nella Relazione viene confermato il trend degli anni precedenti: una diminuzione delle interruzioni volontarie di gravidanza secondo tutti gli indicatori. I dati preliminari indicano che nel 2012 sono state effettuate 105˙968 IVG, con un decremento del 4.9% rispetto al dato definitivo del 2011 (111˙415 casi) e un decremento del 54.9% rispetto al 1982, anno in cui si è registrato il più alto ricorso all’IVG (234˙801 casi).

Il tasso di abortività (numero delle IVG per 1˙000 donne in età feconda tra 15-49 anni) nel 2012 è risultato pari a 7.8 per 1˙000, con un decremento dell’1.8% rispetto al 2011 (8.0 per 1000) e un decremento del 54.7% rispetto al 1982 (17.2 per 1000). Il valore italiano è tra i più bassi di quelli osservati nei paesi industrializzati.

Dal 1983 il tasso di abortività è diminuito in tutti i gruppi di età. Tra le minorenni, nel 2011 è risultato pari a 4.5 per 1000 (stesso valore del 2010), con livelli più elevati nell’Italia settentrionale e centrale. Come negli anni precedenti, si conferma il minore ricorso all’aborto tra le giovani in Italia rispetto a quanto registrato negli altri Paesi dell’Europa Occidentale, così come minore è la percentuale di aborti ripetuti e di quelli dopo novanta giorni di gravidanza. Rimane elevato il ricorso all’IVG da parte delle donne straniere, a carico delle quali si registra un terzo delle IVG totali in Italia: un contributo che è andato crescendo negli anni e che si sta stabilizzando. Anche tra queste donne, comunque,  si inizia ad osservare una tendenza alla diminuzione al ricorso all’IVG.

Fin dall’inizio dell’applicazione della legge 194 il ricorso all’obiezione di coscienza ha riguardato elevate percentuali di ginecologi e c’è stato un aumento del 17,3% in trenta anni, a fronte di un dimezzamento delle IVG nello stesso periodo. Secondo il Ministero della Salute, “i numeri complessivi del personale non obiettore appaiono congrui al numero complessivo degli interventi di IVG. Eventuali difficoltà nell’accesso ai percorsi IVG sembrano quindi dovuti ad una distribuzione inadeguata del personale fra le strutture sanitarie all’interno di ciascuna regione”.

“Per la prima volta â€" ha detto il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin - è stato avviato un monitoraggio articolato sul territorio relativamente ad alcuni aspetti dell’applicazione della 194, quelli più specificamente legati all’obiezione di coscienza, che arriva fino ad ogni singola struttura e ad ogni singolo consultorio. I dati della relazione indicano che relativamente all’obiezione di coscienza e all’accesso ai servizi la legge ha avuto complessivamente una applicazione efficace. Stiamo lavorando per verificare, insieme alle Regioni, la presenza di eventuali criticità locali per giungere al più presto al loro superamento”.

Sanita': Ministero avvia indagine su bimba morta a Tor Vergata

(ASCA) - Roma, 13 set - ''In merito a quanto accaduto nei giorni scorsi presso il Poclinico Tor Vergata di Roma, dove e' avvenuto il decesso di una bambina di due anni, si precisa che il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin fin da ieri, non appena ricevuta la comunicazione da parte del Policlinico di Tor Vergata, ha immediatamente avviato una indagine conoscitiva approfondita sui fatti attraverso il servizio ispettivo del Ministero''. Lo comunica lo stesso dicastero in una nota. red/sam/ss

Sanita': Roma, bimba di 2 anni muore al Policlinico Tor Vergata

Roma, 13 set. (Adnkronos Salute) - Una bimba di 2 anni e mezzo è morta al Policlinico Tor Vergata di Roma, dove era ricoverata. Il decesso è avvenuto ieri sera "a seguito di un evento avverso oggetto di immediati accertamenti", ha comunicato l'ospedale capitolino.

"La Direzione generale ha infatti richiesto al direttore sanitario aziendale una dettagliata e documentata relazione sull'evento - ha informato la struttura - ed ha disposto la costituzione di una Commissione medica di inchiesta composta da specialisti esterni di comprovata esperienza per accertare le modalità dell'accaduto e verificare le eventuali responsabilità professionali. All'esito degli accertamenti, la Direzione generale si riserva di assumere eventuali provvedimenti cautelari sul personale coinvolto. Il tutto in assoluta trasparenza ed a totale garanzia dei cittadini e della verità", ha assicurato ancora l'ospedale.

"Il direttore generale, professor Enrico Bollero, ha informato il ministro della Salute ed il presidente della Regione Lazio dell'accadimento e dei provvedimenti assunti. Tutto il Policlinico Tor Vergata è unito alla famiglia nel dolore per il tragico evento e si impegna a fare piena luce su quanto accaduto".

giovedì 12 settembre 2013

Sanita': shopping pedalando per regalare Tac a Bambino Gesu' Palidoro

Roma, 12 set. (Adnkronos Salute) - Salire in sella a una bici e pedalare per aiutare i piccoli ricoverati all'ospedale pediatrico Bambino Gesu' di Palidoro. Il Centro commerciale Parco Leonardo accende i riflettori sui temi della sulla solidarietà e dell'ecologia, presentando oggi a Roma l'iniziativa a scopo benefico 'I raggi del cuore'.

A pedalare saranno i clienti del Centro commerciale, dove dal 14 settembre al 30 novembre la Galleria di Parco Leonardo ospiterà tre postazioni interattive, ognuna delle quali disporrà di quattro biciclette collegate a un dispositivo per produrre energia e a un totem luminoso che indicherà l'energia creata da ogni bici. Al corrispettivo in denaro del valore dell'energia prodotta durante tutto il periodo dell'evento si aggiungerà un contributo del Centro commerciale, per un totale di 20 mila euro che saranno donati al Bambino Gesu' per l'acquisto di un macchinario Tac per la sede di Palidoro, centro di riferimento nazionale per la valutazione e la cura delle disabilità gravi in eta' evolutiva. "Attività di questo genere ci portano ad affrontare al meglio le esigenze dei nostri pazienti - afferma Massimiliano Raponi, direttore sanitario del Bambino Gesu' - Le tecnologie moderne sono fondamentali per migliorare la qualità dell'assistenza e in questo senso l'iniziativa di oggi e' fondamentale".

"Una pedalata per la speranza, dunque - commenta Nadia Rinaldi, che ha inaugurato oggi le pedalate salendo in sella a una bicicletta - a cui anche il mondo dello spettacolo offre il suo contributo. Speriamo di diffondere il più possibile questo messaggio". Pedalando, inoltre, si possono vincere buoni shopping da 20 euro immediatamente spendibili nel Centro commerciale. Le bici-generatori saranno infatti provviste di un software che casualmente premierà gli atleti della solidarietà. In palio ci sono mille buoni per un montepremi di 20 mila euro. "Oggi presentiamo un bellissimo evento di solidarietà, anche per il modo in cui i soldi vengono raccolti - afferma Edoardo Francesco Caltagirone, direttore del Gruppo Leonardo Caltagirone - Più si pedala, più si genera energia, più fondi si raccolgono per il Bambino Gesu'". E allora, 'Altro giro, altro sorriso. Sali in sella e aiuta un bambino'.

mercoledì 11 settembre 2013

Pediatria: 20% bambini soffre disturbi respiro nel sonno

Roma, 11 set. (Adnkronos Salute) - E' considerato un problema esclusivo degli adulti, invece a russare durante il sonno è 1 bambino su 5, il 20% della popolazione infantile. A fotografare il fenomeno sono gli esperti dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. "Il 3% dei piccoli, invece, combatte con un disturbo più complesso: le apnee notturne (Obstructive sleep apnea syndrome) e la mancanza ricorrente di ossigeno nel sangue può predisporre al diabete e all’arterosclerosi", avvertono gli specialisti. Secondo Giovanni De Vincentiis, dell’Unità operativa di otorinolaringoiatria del Bambino Gesù, "solo nell’ultimo anno, i piccoli pazienti affetti da disturbi del respiro nel sonno, assistiti dal nostro ospedale sono stati più di 600. Ciascuno di loro - aggiunge - viene 'studiato' per comprendere meglio l’entità del problema, definire una strategia terapeutica e, quando necessario, attribuire ai casi più gravi una priorità chirurgica".

Il consiglio degli esperti per genitori e insegnanti è di prestare molta attenzione ai segnali. "Il russamento costante notte dopo notte, gli incubi, fare la pipì a letto, l'iperattività durante il giorno o la disattenzione a scuola - precisano - possono essere indicatori di problemi del respiro che non vanno trascurati o sottovalutati. Il secondo passo è programmare una visita con lo specialista per indagare le cause del disturbo e per definire la terapia più idonea".

Alle apnee e agli altri disturbi del respiro nel sonno in ambito pediatrico è dedicata la relazione ufficiale, coordinata da Giovanni De Vincentiis, che verrà presentata al Congresso della Società italiana di Ootorinolaringoiatria pediatrica in programma ad Alba (Cuneo) dal 12 al 14 settembre.

"Per molti anni - spiega De Vincentiis - la medicina ha studiato con attenzione soprattutto i problemi legati al russamento notturno nell'età adulta, ritenendo erroneamente che le conseguenze negative delle difficoltà del respiro fossero appannaggio soprattutto di quella fascia di età. E' stato necessario prima comprendere che la manifestazione della malattia era profondamente differente nel bambino rispetto all'adulto. L'adulto che dorme male la notte - sottolinea - è sonnolento nel corso della giornata, viceversa il bambino testimonia la mancanza di riposo notturno con iperagitazione (ha letteralmente i 'sette spiriti'). Da quel momento si è cominciato a considerare con estrema attenzione i problemi correlati al russamento abituale e alle apnee notturne in età pediatrica".

Nall'ampio spettro dei disturbi del respiro nel sonno nei bambini, che ha per estremi il russamento semplice e le apnee, si inseriscono, in percentuali variabili e con gradi crescenti di difficoltà respiratoria, il russamento abituale, la sindrome delle aumentate resistenze respiratorie (Uars) e l'ipoventilazione ostruttiva. "Le cause sono molteplici ed è noto il legame di questi disturbi con altre patologie - suggeriscono gli specialisti - nel primo anno di vita è stato evidenziato il rapporto tra apnee e Alte (Apparent life-threatening events, ovvero quegli episodi apparentemente rischiosi per la vita dei lattanti)".

Numerosi studi scientifici provano poi la relazione tra apnee e sindrome metabolica, con bambini predisposti a obesità, diabete e a persistenti infiammazioni delle vie aeree. E’ ben conosciuta anche l'influenza negativa dell'ipossia (la mancanza ricorrente e intermittente di ossigeno nel sangue provocata dai disturbi del respiro nel sonno) sul cuore e sul sistema vascolare, con la predisposizione di giovani e giovanissimi all’aterosclerosi.

Più in generale, in età prescolare e scolare il disturbo del respiro nel sonno ha un impatto negativo sul rendimento scolastico, sull'atteggiamento relazionale e sul comportamento del bambino. "La fase di sonno profondo è estremamente importante per lo sviluppo del bambino â€" prosegue De Vincentiis â€" la fatica continuativa a cui i piccoli con questi disturbi sono sottoposti, li espone a futuri problemi. Multifattoriale la genesi del problema, multidisciplinare deve essere pertanto la terapia, con il concorso di più specialità, sia mediche che chirurgiche: dall'otorinolaringoiatria all'ortodonzia, dalla chirurgia maxillo-facciale alla broncopneumologia, senza dimenticare - conclude - la radiologia, la pediatria, la logopedia".

Gli 8 step dell'alimentazione in gravidanza


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Non si mangia per due

Importante: la tua alimentazione determina la salute del bambino. Le donne in dolce attesa non pesano tutte allo stesso modo, dipende dalla morfologia. Stai attenta quindi, perché la gravidanza non è il momento per lanciarsi in una dieta ferrea. Basta con i luoghi comuni, non si mangia 2 volte di più ma 2 volte meglio. In effetti, le porzioni cambiano poco: 150 calorie in più i primi 2 trimestri e 200 calorie in più l’ultimo trimestre.

Attenta agli alimenti

Il test è positivo? Congratulazioni, aspetti un bambino! L’inizio della gravidanza è il periodo più importante per lo sviluppo del feto. È necessario rispettare delle buone regole alimentari e soprattutto conoscere i cibi da evitare. La lista nera degli alimenti: carne e pesce crudi o poco cotti, formaggi freschi, uova crude, verdura non cotta e frutta lavata male. I rischi che rappresentano questi alimenti sono dettagliati come la listeriosi e la toxoplasmosi. E non dimenticate: stop all’alcol! Ecco tutti gli alimenti da evitare durante la gravidanza

Stop alle nausee

Gli agrumi attivano la digestione e il loro gusto amaro calma le nausee. Varia la scelta dal fruttivendolo: mandarini, clementine, arance, pompelmi rosa o classici e limoni per le più temerarie.

La misura della pancia

La misura e la circonferenza del pancione durante i nove mesi variano da donna a donna: oltre all'alimentazione che ogni futura mamma segue, ci sono da considerare diversi altri fattori. Ad esempio: 
La conformazione fisica di partenza Una schiena molto curva e un petto minuto mettono in risalto la pancia, mentre una schiena dritta e un petto sporgente tendono piuttosto ad attenuarne la percezione
La mente della futura mamma Durante la gravidanza, di solito, i muscoli addominali si rilassano verso il quarto mese anche se molto dipende dalla forma fisica della futura mamma. E i casi di rifiuto della gravidanza dimostrano a che punto la psiche è capace di influenzare il corpo...

Gestisci l'aumento di peso

Il terzo trimestre non è il più scontato da gestire dal punto di vista dell’alimentazione. Ti muovi sempre meno, il sistema digestivo soffre di una mancanza crescente di spazio e lo stress aumenta col passare dei giorni. Per gestire tutto ciò esistono dei trattamenti allopatici, fitoterapia, omeopatia, agopuntura, oligoterapia, sofrologia, yoga, aptonomia e molti altri rimedi.

Mangiare davanti la tv

Sogni i dolci, le tavolette di cioccolato e/o i gelati del bar sotto casa? Opta piuttosto per degli alimenti più "ragionevoli", come delle tisane accompagnate da gallette di riso soffiato, oppure delle fette biscottate senza zuccheri. Sono poco caloriche e ti aiutano a digerire, allontanando il rischio di reflusso gastrico.

Cibi contro l'insonnia

Oggetto della tentazione: pollo e maionese, formaggio, resti delle lasagne.  Mantieni la calma e fatti un piccolo al formaggio o al pollo con qualche foglia di insalata. Le proteine saziano e il pane ti carica di zuccheri complessi che ti aiutano ad arrivare non affamata alla colazione. 

Non mangiare pesante

Anche il sistema digestivo ci mette del suo per farti avere nausee, bruciori e costipazione. Come contrattaccare? Evitando alcuni elementi (fritture, bibite gassate, cibi crudi, agrumi, aceto …) preferendo diversi piccoli pasti piuttosto che due molto abbondanti durante la giornata. Per la costipazione, preferisci gli alimenti che attivano il transito intestinale come frutta secca, kiwi e verdure a foglia verde.

Per saperne di più:
Gli alimenti da evitare durante la gravidanza [1]
I problemi intimi in gravidanza [2]
Come rimanere incinta subito? [3]
Tutta la verità sulla gravidanza! [4]
QUIZ: Quello che non sai sulla gravidanza [5]
TEST: Durante la gravidanza la vita continua! [6]

Links
  1. ^ Gli alimenti da evitare durante la gravidanza (fotogallery.doctissimo.it)
  2. ^ I problemi intimi in gravidanza (fotogallery.doctissimo.it)
  3. ^ Come rimanere incinta subito? (fotogallery.doctissimo.it)
  4. ^ Tutta la verità sulla gravidanza! (fotogallery.doctissimo.it)
  5. ^ QUIZ: Quello che non sai sulla gravidanza (test.doctissimo.it)
  6. ^ TEST: Durante la gravidanza la vita continua! (test.doctissimo.it)