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venerdì 28 settembre 2012

Roma, Caritas e Sant'Egidio: Sgombero rom davanti a bambini atterriti

Roma, 28 set. (LaPresse) - "Sono arrivate le ruspe, senza preavviso, senza chiudere l'area, senza allontanare le persone che vi abitavano, a distruggere i container che fungevano da oltre 15 anni da abitazioni per i rom del campo nomadi di Tor de Cenci a Roma. Cinquanta container, collocati lì dalle precedenti amministrazioni e pagati con soldi pubblici, distrutti davanti allo sguardo di bambini atterriti che in quelle case avevano dormito fino ad un ora prima, esterrefatti, arrabbiati, piangenti". A raccontare lo sgombero dell'ultimo grande campo nomadi della Capitale è chi vi ha assistito in prima persona: il direttore della Caritas di Roma, monsignor Enrico Feroci, e i volontari della Comunità di Sant'Egidio. Presenti a uno sgombero che è stato "qualcosa che non appartiene alla nostra cultura e al rispetto dei diritti umani e del fanciullo, che vorremmo non appartenesse alla nostra amata città di Roma". Lo sgombero è stato effettuato stamattina da vigili urbani e polizia. I responsabili delle operazioni- spiegano Caritas e Sant'Egidio - hanno detto ai rom che saranno trasferiti per una settimana in un centro di accoglienza allestito in modo provvisorio e successivamente nel campo di Castel Romano, sulla via Pontina, dove vivono già oltre 900 rom. Quanto ai bambini, stamattina "si erano preparati per andare a scuola, il pulmino li attendeva, ma la storia è andata in altra direzione. Il pianto di quei bambini è un macigno sulla coscienza di chi ha voluto e realizzato lo sgombero in questo modo indegno di una città considerata per secoli communis patria".

Sanita': Germania, almeno 4 mila bambini intossicati a mensa

Roma, 28 set. (Adnkronos Salute) - E' allarme intossicazione alimentare in Germania: negli ultimi giorni almeno 4 mila bambini sono rimasti vittima di attacchi di vomito e diarrea, dopo aver mangiato in mense di scuole e asili. Lo riferisce la stampa tedesca, specificando che il Robert Koch-Institut è stato allertato sui casi, iniziati martedì a Berlino e nelle regioni circostanti. L'istituto ha specificato in una nota di aver iniziato le indagini di laboratorio per determinare la causa esatta dell'epidemia. Ma, precisa l'istituto, tutti i centri frequentati dai bambini malati erano stati riforniti da un'unica ditta. Dunque, secondo i ricercatori, i sospetti si concentrano su un'intossicazione alimentare da un patogeno come il norovirus

Ricerca: X Factor nel cervello, Dna maschile scoperto in madri figli maschi

Roma, 28 set. (Adnkronos Salute) - Avere un figlio maschio cambia la mente delle donne, in senso letterale. Si è scoperto, infatti, che decenni dopo che una mamma ha portato in grembo un maschietto, nel suo organismo resterà una sorta di 'X Factor', una debole eco di quel legame intimo: del Dna fetale maschile si deposita nei remoti recessi del cervello materno. La scoperta sorprendente è descritta su 'Pols One' e suggerisce che l'atto di avere un figlio non è una semplice trasmissione di materiale genetico a senso unico.In effetti, sembra esserci uno scambio di Dna, che può influire anche sulla salute materna. Nello studio, i ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Research Center e dell'Università di Washington hanno esaminato, post-mortem, il cervello di 59 donne. Nel 63% dei cervelli hanno trovato Dna fetale che poteva venire solo da un maschio. Le tracce genetiche di questo individuo 'misterioso' erano pesantemente concentrate nell'ippocampo del cervello - una regione fondamentale per il consolidamento dei ricordi - e nei lobi parietali e temporali della corteccia prefrontale, aree che giocano un ruolo in sensazione, percezione, integrazione sensoriale e comprensione del linguaggio.Quando una persona prende Dna altrui, come accade ad esempio nelle trasfusioni di midollo osseo, è chiamata 'chimera'. Ebbene, in questo caso specifico c'è una sorta di microchimerismo. Questa linea di ricerca, dice il reumatologo J. Lee Nelson, coautore dello studio, "suggerisce che abbiamo bisogno di un nuovo paradigma del sé biologico". Pensiamo a noi stessi come il prodotto di due genitori biologici e a un lancio dei dadi genetici, ma questa visione sembra errata, e semplicistica. Nel grembo materno - spiega l'esperto sul 'Los Angeles Time', si può anche 'catturare' il Dna di fratelli maggiori, o di un gemello mai venuto alla luce. Oppure, nel corso della nostra vita, possiamo prendere materiale genetico dei figli, addirittura di quelli concepiti e mai nati". Questo Dna 'acquisito' "può rimanere con noi per molto tempo". Insomma, il Dna fetale può anche penetrare la "barriera emato-encefalica", che dovrebbe proteggere il cervello da tossine e nemici esterni. Una volta lì, conclude Nelson, il Dna altrui può modificare la propensione di una donna ad alcune malattie cerebrali, conferendo una speciale protezione o una inattesa vulnerabilità. Può accendere o spegnere interruttori molecolari legate ai tumori, o può potenziare le difese naturali contro traumi e malattie mentali (ma anche viceversa). In futuro la ricerca dovrà capire in che modo il fatto di aver concepito un figlio maschio possa influenzare, ad esempio, le chance di ammalarsi di Alzheimer o sclerosi multipla.

Calcio: Cassano diventera' ancora papa', in arrivo secondo figlio

Roma, 28 set. - (Adnkronos) - Antonio Cassano diventera' padre per la seconda volta. Lo lascia intuire la foto pubblicata su Twitter da Carolina Marcialis, moglie dell'attaccante dell'Inter: un 'pancione' con un fiocco rosa e azzurro, in attesa che il sesso del nascituro venga chiarito. Anche i commenti della signora confermano la notizia nota, sinora, solo agli ''amici piu' stretti''. La coppia ha gia' un figlio maschio, Christopher, nato ad aprile dello scorso anno.

Gianrico Carofiglio e la differenza tra critica e insulto

Dopo aver fatto causa in sede civile all'editor di Ponte alle Grazie Vincenzo Ostuni, che l'aveva definito sulla sua pagina Facebook “scribacchino” e “mestierante”, lo scrittore e senatore del PD Gianrico Carofiglio ha spiegato in un'intervista a Repubblica di oggi la sua contestata decisione. La storia è legata al premio Strega 2012 assegnato ad Alessandro Piperno, al quale Carofiglio si è posizionato terzo alle spalle di Emanuele Trevi, il cui libro è stato pubblicato proprio da Ponte alle Grazie. Un gruppo di ormai 200 scrittori e intellettuali ha reagito all’iniziativa legale di Carofiglio difendendo Ostuni e soprattutto il diritto di critica firmando un documento e organizzando una manifestazione a Roma. Carofiglio difende la scelta di fare causa a Ostuni, invita a distinguere critiche e insulti ma dice che se dovesse ricevere delle scuse riterrebbe chiusa la questione.

Dopo giorni di silenzio, Gianrico Carofiglio ha deciso di intervenire. E di spiegare la sua versione. Dà l’idea di non essere preoccupato. Intorno a lui però monta la protesta. Due giorni fa a Roma si è tenuto un flash mob in difesa di Vincenzo Ostuni, l’editor di Ponte alle Grazie che ha giudicato Il silenzio dell’onda opera di uno “scribacchino” e di un “mestierante”. Il giorno prima una lunga lista di scrittori, intellettuali e gente comune ha firmato un documento denunciando l’“intento intimidatorio” della richiesta di risarcimento danni (siamo ora a circa 200 firme, tra le ultime adesioni ci sono Tariq Alì e Chomsky). In ballo, in questo caso iniziato dopo la finale dello Strega, non ci sono solo 50 mila euro, ma il sottile discrimine tra libertà di critica e offesa personale.

Iniziamo dal principio. Che cosa l’ha offesa? Perché non accetta le critiche?

«Una premessa di metodo. Una cosa sono i giudizi motivati sulle opere e un’altra le offese personali. I primi sono sempre ammissibili, ci mancherebbe. Le seconde mai. Si può dire “il tuo libro fa schifo”, anche se non è elegante. Non si può dire: “tu

mi fai schifo”».

Continua a leggere l'intervista di Repubblica [1]

- Il documento contro Carofiglio [2]

- Due sviste, e ora finiamola [3]

Leggi anche [4]

giovedì 27 settembre 2012

Sanita': l'indagine, fino a 9 mesi per prima ecografia in gravidanza

Roma, 27 set. (Adnkronos Salute) - In Italia, in alcuni centri, le future mamme sono costrette ad attendere fino a 9 mesi per effettuare la prima ecografia ostetrica. Praticamente il tempo di un'intera gravidanza. Tanto che, per farla nei tempi giusti, le partorienti sono costrette a far ricorso all'intramoenia. E' quanto emerge dall'indagine 'Percorso nascita, indagine civica sulle prestazioni sanitarie. Focus sugli screening neonatali', presentata oggi a Roma dal Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, e condotta in 51 strutture italiane differenti per numero di parti annui, da quelle con meno di 500 all'anno a quelle con più di 2.500.

Sono state passate ai raggi X alcune visite specialistiche ed esami diagnostici che il Servizio sanitario nazionale eroga gratuitamente per la tutela della salute della donna nel periodo della maternità: prima visita ginecologica, visite di controllo, ecografia ostetrica entro la tredicesima settimana, ecografia morfologica entro la diciannovesima e la ventesima settimana. Ebbene, per quanto riguarda ad esempio l'ecografia ostetrica, vi sono centri che riescono a garantirla nel canale istituzionale in tempi congrui (10, 15 giorni, ecc.), altre strutture che raggiungono punte massime di attesa di 90 e addirittura 265 giorni. In intramoenia invece le strutture riescono ad erogarla in una arco di tempo che va da 1 o 2 giorni a 10, 15 giorni.

E ancora. Per l'ecografia morfologica, (esame da effettuarsi tra la 19esima e la 23esima settimana) nel pubblico il tempo minimo può variare da 8 a 30 giorni (come previsto dai piani nazionali di contenimento delle liste d'attesa), fino ad un massimo di 78, 90 e addirittura 104 giorni (nelle strutture più grandi). L'indagine ha preso in esame anche alcune prestazioni in ambito pediatrico: ecografia per displasia delle anche, ecografia cerebrale pediatrica, ecografia testicolare, visita cardiologia pediatrica. "In questa area - spiega il Tdm - emerge una maggiore difficoltà di accesso, e si fa notare che nessuna delle prestazioni afferenti all'ambito pediatrico è stata mai inserita tra quelle per le quali è necessario rispettare i tempi massimi (generalmente 30 e 60 giorni) all'interno piano nazionale di contenimento dei tempi di attesa. Ciò evidenzia quanta poca tutela ci sia nei confronti del diritto di accesso per i minori".

Analizzando l'indagine del Tdm, quello che balza agli occhi è che in generale le strutture in cui si effettuano più di 2.500 parti l'anno offrono maggiore attenzione e possibilità alle partorienti, in termini di servizi offerti. Un esempio viene dalla Carta dei servizi dedicata al percorso nascita. "Nonostante sia passato più di un anno e mezzo dall'accordo Stato-Regioni sul tema - spiega il Tdm - le strutture più grandi (più di 2500/anno e tra 800 e 999 parti/anno) in due casi su tre dichiarano di averne una, mentre fanalino di coda sono le strutture in cui si effettuano meno di 500 parti annui".

E ancora. Dall'indagine emerge che la maggioranza dei reparti monitorati (84%) è ormai dotata di rooming-in. Soltanto il 12% non è organizzato allo stesso modo. Anche qui le strutture con più di 2500 parti annui, a cui si aggiungono quelle con parti annui compresi tra gli 800 e i 999, sono dotate di rooming-in (100%). Non superano la soglia dell'81% le altre classi.

Rispetto invece agli screening metabolici neonatali, i dati dell'indagine rilevano che il 96% delle strutture monitorate effettua gli screening obbligatori per legge (fenilchetonuria, fibrosi cistica, ipotiroidismo congenito), il 4% non risponde alla domanda. Per lo screening metabolico allargato, invece, non essendoci una legge nazionale che orienti in merito, sono le Regioni a decidere di garantire, attraverso propri atti normativi, programmi di screening alla popolazione.

Tra le Regioni passate al setaccio, la Toscana, la Liguria, l'Umbria, la Sardegna e la Provincia autonoma di Trento hanno programmi di screening regionali. Il Lazio, pur avendo un programma di screening regionale, non ha una totale copertura. Tra le strutture monitorate, in Lombardia e in Sicilia si esegue lo screening allargato in alcuni centri di Milano, di Pavia e di Catania e Palermo; nelle altre strutture monitorate in Abruzzo, Campania, Calabria, Campania e Puglia non risulta invece l'erogazione dello screening metabolico allargato.

Rispetto al totale delle strutture oggetto di indagine, lo screening neonatale metabolico allargato viene eseguito dal 44% di questi centri. Il 48% non effettua screening, l'8% non risponde. In particolare lo screening allargato, sempre nelle strutture oggetto di indagine, si effettua nel 33% dei centri con numero di parti annui superiore a 2500; nel 42% dei centri con parti annui tra 1000 e 2499; nel 50% dei centri con parti annui tra 800 e 999, e nel 60% in quelli con parti annui tra 500 e 799. I centri più piccoli, invece, eseguono lo screening nel 40% dei casi ma si segnala un alto numero di non risposte pari al 20%.

"E' necessario - sottolinea Giuseppe Scaramuzza, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva - un ulteriore sforzo per garantire un servizio qualitativamente migliore che offra più attenzione alla persona, specie in quei punti nascita che effettuano tra i 1000 ed i 2500 parti l'anno. Maggiore impegno si richiede infatti per queste strutture che dovranno accogliere un bacino di utenza sempre più ampio nel tempo quando, gradualmente, verranno chiusi e riconvertiti i punti nascita con numero di parti all'anno inferiori ai 1000, come contempla il piano di riordino sui punti nascita. Il rooming-in e l'allattamento al seno - aggiunge - dovrebbero ormai essere garantiti da tutte le strutture, poiché è passato molto più di un decennio dal varo delle linee guida dell'Unicef".

Sanita': in Italia tanti figli migranti ma pochi mediatori culturali in punti nascita

Roma, 27 set. (Adnkronos Salute) - AAA cercasi mediatore culturale per punti nascita italiani. Nonostante nel nostro Paese il numero di bambini nati in Italia da genitori stranieri sia in costante aumento, solo i centri con un numero di parti superiore ai 2500 all'anno sono provvisti, in un caso su tre, di mediatore culturale. E' quanto emerge dall'indagine presentata oggi a Roma dal Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, condotta in 51 strutture italiane differenti per numero di parti annui, da quelle con meno di 500 all'anno a quelle con più di 2500.

La mancanza del mediatore culturale non è l'unico problema con cui devono fare i conti le partorienti straniere. Una scarsa attenzione nei confronti delle migranti emerge anche in tema di consenso informato. Sono infatti solo le strutture con più di 2500 parti annui a garantire una guida multilingue sul tema. Guida assolutamente assente nelle strutture con numero di parti compreso tra gli 800 e i 999 annui.

Pediatria: lo studio, in programmi tv per bimbi troppo bullismo

Roma, 27 set. (Adnkronos Salute) - Troppo bullismo nei programmi televisivi dedicati ai bambini. Secondo uno studio delle università dell'Indiana e dell'Illinois (Usa), i piccoli fra i 2 e gli 11 assistono a una quantità allarmante di spettacoli tv che contengono forme di aggressività sociale. Un fenomeno che finora non era mai stato scientificamente documentato: quella pubblicata sul 'Journal of Communication' è la prima analisi approfondita sull'esposizione dei bambini a esempi negativi di questo tipo.

Nicole Martins e Barbara Wilson hanno esaminato il contenuto dei 50 programmi per bambini più popolari Oltreoceano secondo Nielsen Media Research. Sono state analizzate 150 trasmissioni in tutto e il 92% della programmazione è risultato contenere un qualche forma di aggressività sociale, con una media di circa 14 esempi negativi all'ora. Le esperte hanno anche studiato il modo in cui questo comportamento viene trattato: se viene premiato o punito, giustificato o commesso da un personaggio interessante.

Ebbene, i risultati suggeriscono che quando è qualcuno 'di successo' a perpetrare l'aggressione sociale, raramente essa viene stigmatizzata e che è più probabile che le scene socialmente aggressive vengano presentate in modo divertente rispetto a quelle fisicamente aggressive. "Questi dati dovrebbero aiutare i genitori e gli educatori a riconoscere che il bullismo si può nascondere nei programmi televisivi per bambini. I genitori non devono presumere che una trasmissione vada bene per i loro figli semplicemente perché non contiene violenza fisica. Piuttosto, dovrebbero essere maggiormente consapevoli delle rappresentazioni che non sono esplicitamente violente in senso fisico, ma sono comunque antisociali", dice Martins.

Genova, madre muore lanciandosi da finestra con figlio: lui grave

Genova, 27 set. (LaPresse) - Poco dopo le 11 di questa mattina una donna, probabilmente straniera, si è gettata dal sesto piano di un palazzo di Genova con in braccio il figlio di circa 4 anni. Il fatto è avvenuto in un edificio del centro città, in via Carducci, dove si trovano quasi esclusivamente uffici. La donna è morta sul colpo mentre il bambino è stato trasportato in codice rosso all'ospedale pediatrico Gaslini di Genova. Non si conoscono i motivi del gesto e la donna e il bambino devono ancora essere identificati. Lo riferiscono fonti del 118.

martedì 25 settembre 2012

Fecondazione: stretta in Danimarca su donazione seme dopo scandalo

Roma, 25 set. (Adnkronos Salute) - Stretta in vista sulle norme in materia di donazione di sperma in Danimarca. Una decisione che sarà in vigore da ottobre, presa dopo che un donatore ha trasmesso una rara malattia genetica ad almeno cinque dei 43 bambini generati grazie al suo seme. Al centro della vicenda la neurofibromatosi di tipo 1 (Nf1), patologia che provoca tumori che colpiscono il sistema nervoso. Una vicenda non riguarda solo coppie danesi: la Danimarca è diventata una meta dei viaggi della speranza degli aspiranti genitori, tanto che si pensa che il seme sotto accusa sia stato utilizzato in ben 10 Paesi.

La vicenda ha portato al centro delle critiche anche la banca del seme che non ha sottoposto a screening ad hoc il donatore. Per limitare i rischi, in futuro gli uomini potranno cedere seme sufficiente solo per 12 trattamenti. La Nordisk Cryobank di Copenaghen, coinvolta nella vicenda, ha fatto sapere di essere a conoscenza della nascita dei cinque bambini con Nf1. Ma per le regole di riservatezza non sono stati resi noti i dettagli su dove vivono i bimbi. In ogni caso, i vertici della banca del seme hanno fatto sapere che il donatore era attivo da prima dell'ottobre 2008, e il suo seme è stato utilizzato da donne di Paesi Europei e non. La Nordisk Cryobank non avrebbe smesso di usare lo sperma immediatamente, perché non era certa che il donatore fosse responsabile della trasmissione della malattia ai piccoli. Secondo la tv danese Dr il seme sarebbe stato utilizzato da 14 diverse cliniche della fertilità nel Paese.

La Nf1, ricorda la Bbc online, è causata da una mutazione genetica. In metà dei casi si passa dal genitore al figlio. In altri casi la mutazione sviluppa da sola. La malattia è in grado di produrre una vasta gamma di sintomi, da una pigmentazione della pelle insolita, a deturpanti tumori non-cancerosi, che a volte possono diventare maligni. Può anche causare difficoltà di apprendimento, problemi alla vista e alla colonna.

La madre di uno dei bambini colpiti, Mia Levring, si è detta "scossa e scioccata" dalla vicenda. Mentre un'altra mamma, Sonja Pedersen, ha sottolineato la gravità del caso e il fatto che, considerata la spesa, i centri hanno "la responsabilità di fare in modo che il prodotto, per così dire, sia a posto". Il responsabile della Danish Health and Medicines Authority, Anne-Marie Vangsted, ha criticato la banca del seme, che non è riuscita a bloccare ed eliminare il materiale quando è emerso il problema. Inoltre non è chiaro come il donatore sia stato in grado di generare 43 bambini, considerato il limite danese di 25. Il nuovo limite di 12 nascite sarà introdotto a partire dal 1 ottobre.

Pediatria: Fimp, ansie genitori creano 'spettacolarizzazione del bimbo'

Roma, 25 set. (Adnkronos Salute) - L'età dell'infanzia non esiste più, molti bambini non sono più considerati tali dai loro genitori. Sempre più schiacciati dalle ansie e dalle preoccupazioni di mamma e papà che li espongono a situazioni delicate per la tenera età: sessualità, ingiustizia, violenze, dolore, morte. "Ormai si può parlare di spettacolarizzazione del bambino". A sostenerlo è Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), intervenuto oggi a Roma per presentare il sesto congresso nazionale della Federazione, in programma da giovedì a sabato a Genova. Previsto, venerdì alle 15, anche l'intervento del ministro della salute Renato Balduzzi.

"Gli stili di vita sono sempre più sbagliati - avverte Mele - e anche il mercato ne approfitta visto che si indirizza sempre di più al bambino e meno all'adulto". Vittima e carnefice diventa il genitore che vive il proprio figlio non più come bambino, "ma come 'living accessory', un accessorio della propria esistenza. Quindi vediamo madri che incentivano il fenomeno del 'mini-me' e scelgono griffe per gli abiti delle figlie". L'ansia dei genitori consiste in una proiezione del senso di colpa originato dal perseguire ad ogni costo le proprie aspirazioni di autorelizzazione. "Bambini e adolescenti - conclude il presidente - ci guardano ammiccanti e sensuali come ciò che vedono nelle immagini pubblicitarie, c'è un mondo che ormai ha infranto l'età infantile".

Salute: da pediatri le regole per dissetare bene bimbi, no energy drink

Roma, 25 set. (Adnkronos Salute) - Mantenere un alto livello di idratazione, preferibilmente attraverso l'acqua. E proibire gli 'energy drink', bevande ad elevato contenuto di caffeina. Sono solo alcuni dei consigli contenuti nelle 'Otto regole d'oro del saper bere' diffuse dalla Federazione italiana medici pediatri (Fimp), che oggi a Roma ha presentato il sesto congresso nazionale della Federazione, in programma da giovedì a sabato a Genova.

Ecco le regole nel dettaglio:

1. E' importante che i bambini assumano giornalmente un'adeguata quantità di liquidi che permetta di ottenere e mantenere un livello di idratazione ottimale.

2. L'acqua è l'alimento ideale per l'idratazione del bambino.

3. Altre bevande possono concorrere all'idratazione del bambino, veicolando al tempo stesso nutrienti a contenuto calorico.

4. Leggere sempre l'etichetta: riporta la composizione e il contenuto calorico della bevanda.

5. Proibire tutte le bevande analcoliche diverse dall'acqua non è giustificato, piuttosto si educhi a un consumo moderato.

6. Oggi i bambini sono spesso in sovrappeso: le bevande concorrono all'apporto di nutrienti e calorie, quindi il loro consumo deve essere legato ai fabbisogni del bambino.

7. L'assunzione di bevande con dolcificanti ha un razionale specifico nel bambino con diabete e, in casi selezionati, come coadiuvante nel trattamento dell'obesità.

8. Assolutamente banditi gli 'energy drink' per l'elevato contenuto di caffeina al loro interno.

Il documento di 70 scrittori contro Carofiglio

Dopo l'assegnazione ad Alessandro Piperno del premio Strega 2012, Vincenzo Ostuni, poeta ed editor di Ponte alla Grazie (la casa editrice del libro di Emanuele Trevi che si è classificato secondo) aveva definito sulla sua pagina Facebook Gianrico Carofiglio (arrivato terzo) "scribacchino" e "mestierante". L'ex magistrato e senatore del Partito Democratico lo ha denunciato per diffamazione, chiedendogli 50 mila euro. Vincenzo Ostuni, insieme a un gruppo di 70 scrittori (e tra loro Andrea Cortellessa che sul Manifesto definisce però "scomposta" la frase di Ostuni), ha a sua volta reagito firmando un documento [1]  a difesa del critico e, soprattutto, del diritto di critica. Domani a Roma i firmatari hanno organizzato anche una manifestazione. Lo spiega Raffaella De Santis su Repubblica di oggi.

“La decisione di Carofiglio è grave perché, anche a prescindere dalle possibilità di successo della causa, la sua azione legale palesa un intento intimidatorio verso tutti coloro che si occupano di letteratura nel nostro paese”. Partendo da questa motivazione, scritta nero su bianco in un breve documento, un gruppo iniziale di 43 scrittori (ma le adesioni nel frattempo continuano ad aumentare e sono arrivate a 70) ha deciso di intervenire in difesa di Vincenzo Ostuni dopo l’azione civile per diffamazione intentata ai suoi danni da Gianrico Carofiglio.

I firmatari (tra cui Nanni Balestrini, Marco Belpoliti, Franco Cordelli, Andrea Cortellessa, Gabriele Pedullà, Giorgio Vasta, Paolo Virno, Valerio Magrelli, Christian Raimo) andranno domani alle 11 davanti al commissariato di Piazza del Collegio Romano, lo stesso di Don Ciccio Ingravallo in Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, a ripetere la frase incriminata di Ostuni. A qualche ora dal verdetto del Premio Strega, l’editor di Ponte alle Grazie aveva infatti definito sulla sua pagina facebook Il silenzio dell’Onda, romanzo classificatosi terzo, «un libro letterariamente inesistente, scritto con i piedi da uno scribacchino mestierante, senza un’idea, senza un’ombra di “responsabilità dello stile”...”».

Continua a leggere l'articolo di Repubblica [2]

Leggi anche [3]

Napoli, lite d'amore tra adolescenti: figlio di boss gambizza coetaneo

Napoli, 25 set. (LaPresse) - Dopo il ferimento di un giovane 16enne in corso Garibaldi la polizia ha identificato e sottoposto a fermo un altro 16enne rampollo di una nota famiglia camorrista egemone del quartiere Forcella. Il tutto ieri sera dopo una lite finita con dei colpi di pistola tra due coppie di ragazzi a bordo due scooter. Il motivo che ha spinto il 16enne del quartiere Forcella a ferire a colpi di pistola il coetaneo ha uno sfondo passionale. I due 16enni, infatti, si contendevano la stessa ragazzina, una 13enne la cui famiglia è nota nel quartiere.

lunedì 24 settembre 2012

Pediatria: sms solidali per salvare da malnutrizione 7.000 bimbi Niger

Milano, 24 set. (Adnkronos Salute) - Un sms può salvare la vita di un bimbo del Niger, dove un piccolo su 2 soffre di malnutrizione cronica e uno su 4 muore per l'alimentazione povera e le precarie condizioni di salute. Salvare da questa emergenza almeno 7 mila bambini del distretto sanitario di Tillabéry, nel Sud Ovest del Paese africano, è l'obiettivo della campagna lanciata dalla ong Coopi. Fino al 7 ottobre sarà possibile aderire inviando un messaggio al numero 45509. I fondi raccolti serviranno a garantire cibo di emergenza ai bimbi malnutriti, a gestire centri di salute nutrizionale, riabilitare strutture sanitarie locali, formare il personale sanitario e sensibilizzare le madri sulle buone pratiche dell'alimentazione.

A differenza di altre malattie - sottolineano i promotori della campagna in una nota - la malnutrizione non ha effetti immediatamente visibili, e le drammatiche conseguenze fisiche e sociali possono verificarsi anche dopo anni. Un bambino malnutrito, cioè che non ha ricevuto la giusta quantità di micronutrienti nei primi mille giorni di vita, rischia infatti di sviluppare ritardi motori e cognitivi. Un danno gravissimo per l'intera comunità in cui vive: un piccolo malnutrito avrà meno possibilità di accesso all'istruzione, quindi meno chance di ottenere un lavoro dignitoso. Insieme ai bambini, sono le mamme a rappresentare l'altro gruppo altamente vulnerabile all'emergenza malnutrizione: una madre malnutrita metterà al mondo con molta probabilità un bimbo a sua volta malnutrito; non potrà produrre latte in qualità e quantità sufficienti, e di conseguenza dovrà ricorrere a bevande meno nutrienti.

Un circolo vizioso che Coopi sta cercando di spezzare con diversi progetti di lotta alla malnutrizione e di sicurezza alimentare anche in Etiopia, Somalia e Repubblica Democratica del Congo. Proprio con l'obiettivo di salvare dalla malnutrizione 100 mila bambini entro il 2013, lo scorso anno l'organizzazione umanitaria ha lanciato la campagna 'Insieme x 100.000', nella quale rientra anche il progetto in Niger. Per salvare 7 mila bambini sarà necessario raccogliere 300 mila euro. Basti pensare che con 10 euro si assicurano 2 settimane di cibo a un bimbo, con 150 euro si cura un piccolo gravemente malnutrito, e con mille euro si effettua un'attività di screening sullo stato nutrizionale di un'intera comunità.

Pediatria: psicologo, figli ai gay? Nessuna controindicazione scientifica

Milano, 24 set. (Adnkronos Salute) - Bimbi in adozione a coppie omosessuali? "Secondo i dati disponibili nella letteratura internazionale, sul piano scientifico non è stata dimostrata alcuna controindicazione" per il benessere del bambino. Parola di Mauro Grimoldi, presidente dell'Ordine degli psicologi della Lombardia, sentito dall'Adnkronos Salute dopo l'apertura del sindaco di Milano Giuliano Pisapia: meglio avere due genitori dello stesso sesso piuttosto che nessun genitore, ha dichiarato il primo cittadino. E "dal nostro punto di vista - commenta lo psicologo - non ci sono ragioni per sostenere che quello che dice sia sbagliato".

"Al momento, in base agli studi condotti finora - spiega Grimoldi - l'omosessualità non può essere considerata di per sé un elemento prognostico di un modello di genitorialità negativa, anche se va detto che in Italia non sono disponibili molti dati. Esisteranno comunque buoni e cattivi genitori fra le coppie omosessuali, esattamente come esistono buoni e cattivi genitori tra le coppie eterosessuali", osserva l'esperto.

"In qualunque unità di tutela dei minori - aggiunge - ci troviamo spesso di fronte ai risultati agghiaccianti prodotti da una genitorialità male interpretata, situazioni che si vorrebbero evitare e che si evitano ogniqualvolta vi sia la capacità di mettere il bambino al primo posto. E questa capacità può appartenere a una coppia omosessuale, come a una eterosessuale. Le situazioni vanno valutate una ad una", avverte Grimoldi.

domenica 23 settembre 2012

Tv: Moige contro 'Ti lascio una canzone', strumentalizza bambini

Roma, 23 set. (Adnkronos) - ''La puntata di sabato, ieri, di ''Ti lascio una canzone'' conferma l'inadeguatezza della nuova edizione di questo talent show, lasciandoci a dir poco sconcertati: non e' piu' il format piacevole dedicato ai giovanissimi, della scorsa edizione, che suscitava sorrisi e tenerezza. Quest'anno si e' vergognosamente trasformato in un programma assolutamente inadatto all'eta' dei suoi minori protagonisti''. Lo ha detto queste Elisabetta Scala, responsabile dell'Osservatorio Media del Moige - movimento italiano genitori.

''Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni di genitori e nonni-prosegue- al nostro numero verde dedicato 800.93.70.70 e sul nostro sito www.moige.it, indignati per la indecente competizione ed il relativo meccanismo di eliminazione dei concorrenti, con bambini di eta' compresa tra i 6 e i 15 anni. Infatti, oltre a sottoporre i minori all'ansia di dover ricevere un giudizio sulla propria prestazione di fronte ad un vastissimo pubblico, la competizione si rivela del tutto inadatta, strumentalizzando i bambini, che non hanno ancora una personalita' strutturata e psicologicamente adeguata per sostenere una tale tensione. A questo si aggiunge la scelta scriteriata di far cantare canzoni che hanno parole e messaggi decisamente inadatti alla loro eta'''. (segue)

giovedì 20 settembre 2012

(AGI) Vip: Shakira e Pique' su Facebook, "aspettiamo un bambino"

(AGI) - Barcellona, 20 set. - "Come molti di voi sanno, Gerard

e io siamo molto felici di aspettare l'arrivo del nostro primo

bambino". Cosi' sul proprio profilo di Facebook Shakira ha

annunciato di aspettare un figlio da Gerard Pique'. "Questa

volta abbiamo deciso di dare la priorita' a questo momento

unico nella nostra vita - si legge su Facebook - ed e' per

questo che abbiamo deciso di rinviare le attivita' promozionali

dei prossimi giorni. Ringrazio i miei fan per l'amore e la

comprensione di sempre e sono sicura che in questo fine

settimana a Las Vegas sara' spettacolare. Un bacio grande, A

presto! Shakira".

.20120920T094206+0000

mercoledì 19 settembre 2012

Pediatria: troppo sale nella pappa, pressione alta per bambini e adolescenti

Roma, 19 set. (Adnkronos Salute) - Troppo sale nel menù di bambini e adolescenti. E a risentirne è la pressione dei giovanissimi. A mettere sotto il microscopio i pasti dei ragazzini sono i ricercatori dei Centers for Disease Control and Prevention Usa, autori di uno studio pubblicato su 'Pediatrics'. I ricercatori diretti da Quanhe Yang hanno esaminato i dati di oltre 6.200 bambini americani tra gli 8 e i 18 anni, coinvolti in indagini sanitarie nazionali tra il 2003 e il 2008. Nel complesso, il 15% è risultato in una situazione di preipertensione e il 37% obeso. Ebbene, i bambini che mangiavano più sodio hanno un rischio doppio di pressione alta, rispetto agli altri. E tra i bambini in sovrappeso o obesi il rischio è più che triplo.

La dose di sale giornaliera raccomandata dalle autorità statunitensi per i bambini è pari a non più di 1 cucchiaino da tè al giorno, circa 2.300 milligrammi. In media però, i ragazzini dello studio ne ingurgitavano 3.300 milligrammi al giorno (per la precisione 3.387). Insomma, numeri alla mano i ricercatori evidenziano un consumo eccessivo di sale fin da piccoli. E spiegano che "il consumo di sodio è positivamente associato con la pressione sistolica e il rischio di preipertensione tra i bambini e gli adolescenti".

Un legame che "sembra più forte tra i piccoli in sovrappeso oppure obesi". Risultati preoccupanti, anche perché studi precedenti hanno dimostrato che la pressione arteriosa elevata durante l'infanzia, o la preipertensione, può aprire la strada alla vera e propria ipertensione in età adulta, minando la salute cardiovascolare. Anche dei pericoli del sale per la salute, e di molto altro ancora, si discuterà al Nuce International, il salone internazionale per l'industria nutraceutica e cosmeceutica, in programma dal 25 settembre al 27 settembre 2012 a Fieramilanocity.

Cinema: a Milano horror nel parco con 'I bambini di Cold Rock'

Milano, 19 set. (Adnkronos/Cinematografo.it) - I parchi di notte, si sa, meglio evitarli, nella migliore tradizione horror. Ma ieri sera l'arena cinema del Parco Sempione era gremita di spettatori per l'anteprima de 'I bambini di Cold Rock' di Pascal Laugier (in sala dal 21 settembre con Moviemax) organizzata dal Milano Film Festival in collaborazione con Moviemax e Chili Cinema, web and tv streaming. Il nuovo film del regista francesce di 'Martyrs', ripesca la favola dell'Uomo Nero (The Tall Man) e la ambienta in una cittadina americana di minatori. A Cold Rock nel giro di sei anni scompaiono misteriosamente tredici bambini e gli abitanti attribuiscono la responsabilita' all'Uomo Alto che si aggirerebbe tra i boschi. Jessica Biel, protagonista e produttrice, interpreta Julia Denning, infermiera benvoluta in citta' che non crede alle leggende fino a quando, una notte, il suo bambino non scompare come gli altri. Nel cast anche Jodelle Ferland ('The Twilight Saga: Eclipse', 'Quella casa nel bosco') nel ruolo di Jenny e l'enigmatico Stephen McHattie ('300, Watchmen').

lunedì 17 settembre 2012

Fecondazione: bebe' da 3 genitori, piu' vicino in Gb via libera a tecnica

Roma, 17 set. (Adnkronos Salute) - Si avvicina in Gran Bretagna il via libera alla nascita di bebè da tre genitori. La creazione di bambini geneticamente modificati potrebbe ottenere l'approvazione del Parlamento britannico l'anno prossimo, dal momento che l'Autorità che regola queste pratiche nel Paese ha avviato un dibattito online sulla questione, su richiesta del Governo. La tecnica, se autorizzata, permetterebbe di 'disegnare' bimbi sani e senza la spada di Damocle di terribili malattie genetiche. Ma questo potrebbe comportare per il piccolo anche il fatto di avere due madri e un papà. Il dibattito tra favorevoli e contrari ai 'bebè su misura' impazza sulla stampa. I sostenitori spiegano che l'ingegneria genetica aiuterà finalmente quelle coppie che hanno subito il trauma di aborti multipli e hanno dovuto veder morire il propri figli a causa di malattie genetiche. Ma il fronte del no sostiene che è sbagliato interferire con le regole della vita, soprattutto quando le conseguenze per le generazioni future sono incerte. Oggi l'alterazione dei geni in ovuli o sperma è vietata in molti Paesi, ma le regole potrebbero cambiare. E fra i timori degli oppositori c'è il rischio di arrivare alla creazione, appunto, di bambini su misura: piccoli angeli biondi e con gli occhi azzurri per soddisfare le richieste di mamma e papà. "Ci troviamo in un territorio inesplorato - spiega Lisa Jardine, dell'Human Fertilisation and Embriology Authority - dovendo bilanciare il desiderio di aiutare le famiglie ad avere figli sani con il possibile impatto sui bambini stessi e la società". La questione è finita sotto i riflettori con l'avvio, oggi, della consultazione pubblica sulle tecniche e i problemi etici collegati con la creazione di bimbi geneticamente a prova di malattie ereditarie spesso incurabili. Nel 'mirino' difetti gravi, che provocano circa 50 malattie genetiche, molte delle quali mortali già nell'infanzia. Per ovviare a questo problema, gli scienziati dell'Università di Newcastle stanno sviluppando due tecniche in cui i mitocondri malati dell'aspirante mamma vengono scambiati con quelli sani, ottenuti da un ovulo donato da un'altra donna. Una sostituzione mitocondriale che eliminerebbe la malattia, permettendo alla coppia di avere figli sani e geneticamente propri. Ma ogni bambino avrebbe anche una piccola quantità di Dna della donatrice, cosa che lo porterebbe ad avere, in pratica, due mamme e un papà. Gli scienziati pensano che questo insolito corredo genetico non arriverebbe a influenzare aspetto o personalità del piccolo. Il trattamento oggi è vietato in Gran Bretagna, ma la legge contiene una clausola che consente rapide modifiche. I risultati della consultazione pubblica potrebbero innescare un voto parlamentare che porti alla legalizzazione del metodo dei 'tre genitori' già l'anno prossimo. Tuttavia è improbabile che i trattamenti inizino immediatamente, perché l'autorità che vigila su questa materia potrebbe richiedere ulteriori prove di sicurezza della tecnica. Tanto che gli stessi ricercatori di Newcastle pensano che potrebbero occorrere altri cinque anni, prima di tradurre questa ricerca in realtà. Con il pensiero al primo vagito del super-bebè, l'Associazione degli embriologi clinici spera in una rapida decisione del Parlamento, in modo che i genitori possono beneficiare di queste tecniche il più rapidamente possibile. Ma i rappresentanti di Human Genetics Alert puntano il dito sui rischi legati alla 'manomissione' dei mattoni della vita, per questa e per le future generazioni. I neonati con tre genitori non sono una novità assoluta: alcuni sono già nati negli Stati Uniti, anche con il Dna di due donne e un uomo. Ma la tecnica, diversa da quella di Newcastle, è stata progettata per incrementare il successo della fecondazione assistita, non per eradicare le malattie mitocondriali.

sabato 15 settembre 2012

Musica: Pausini, io e Paolo felici di annunciare che aspettiamo una bimba

Roma, 15 set. (Adnkronos) - "Io e Paolo siamo felici di annunciare che aspettiamo una bimba. Volevo che questa notizia arrivasse a tutti direttamente da me. Siamo contentissimi e chiediamo ai media di rispettare nei prossimi mesi la nostra privacy permettendoci di vivere questa gravidanza fuori dai riflettori. Un abbraccio a tutti, con tutto il mio affetto". Con queste parole Laura Pausini annuncia in una nota di essere in dolce attesa.

A seguito della notizia, il management di Pausini comunica che e' confermata l'uscita dell''Inedito cd + dvd Live', prevista per il 27 novembre 2012. Da questo momento i medici hanno consigliato alla cantante di osservare un periodo di riposo, di conseguenza tutti gli impegni live previsti, nazionali ed internazionali ( Stati Uniti, Australia, Centro-Sud America, Brasile, Messico e Italia ) sono annullati.

Salta anche la sua partecipazione del 22 settembre al concerto di Campovolo 'Italia Loves Emilia'. "Sono davvero molto dispiaciuta di dover rinunciare -dichiara Laura Pausini- perche' tutti sanno che per me partecipare a una manifestazione cosi importante, organizzata per aiutare la mia Emilia Romagna, sarebbe stato un onore, ma in questo momento devo attenermi a quanto consigliato dai miei medici. Invito comunque tutti i miei fans a partecipare e a farsi sentire, perche' sara' un evento straordinario e un gesto di vero aiuto per le popolazioni colpite dal terremoto". (segue)

Roma, genitori fanno arrestare figlio: li derubava per comprare droga

Roma, 15 set. (LaPresse) - Una coppia di genitori ha fatto arrestare il figlio perché il giovane rubava in casa per comprarsi la droga. E' accaduto a Roma, nella tarda serata di ieri. I carabinieri della stazione Roma Casalotti hanno rintracciato e arrestato il 30enne, italiano, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma per estorsione aggravata. Il ragazzo, tossicodipendente e con numerosi precedenti alle spalle, aveva da più di un anno sottoposto i propri genitori a pretese di denaro sempre più pressanti.

All'inizio di quest'anno, il rifiuto opposto da parte dei genitori ad una delle innumerevoli richieste di denaro, aveva fatto scattare violenze fisiche e minacce, oltre alla sottrazione forzata di gioielli, pezzi di argenteria e denaro per alcune migliaia di euro. I due genitori, ormai esasperati, dopo l'ennesima violenza si sono convinti a chiedere aiuto ai carabinieri della stazione Roma Casalotti. Le indagini hanno permesso di accertare l'effettiva gravità della situazione e, per tale ragione, l'Autorità giudiziaria ha accolto la richiesta di emissione di un provvedimento cautelare nei confronti del 30enne. Il giovane è stato portato al carcere di Regina Coeli.

Milano, uomo si getta da balcone: in casa donna morta e bimbo illeso

Milano, 14 set. (LaPresse) - Il corpo senza vita di una donna con profonde ferite d'arma da taglio è stato trovato questa sera in un appartamento in via San Dionigi a Milano. Accanto a lei, illeso, c'era anche un bambino di due anni. A scoprire il cadavere sono stati i sanitari del 118, intervenuti sul posto perché dal balcone dello stesso appartamento, poco prima delle 22, un uomo si era gettato nel vuoto. Le sue condizioni sono gravissime. Sul posto anche i vigili del fuoco e la polizia.

giovedì 13 settembre 2012

Pediatria: allatta figlia in aula, polemiche su prof universitaria Usa

Washington, 13 set. - (Adnkronos Salute) - Messa sotto accusa per aver allattato la figlia di un anno di fronte alla sua classe di studenti dell'American University di Washington. Il gesto di Adrienne Pine, docente del corso "Sesso, genere e cultura" ha sollevato le critiche di studenti e della stampa americana, che l'hanno accusata di scarsa sensibilità e indelicatezza nei confronti della platea. Il Washington Post ha riferito che la bambina piangeva nella sala accanto a quella dove Pine stava tenendo la sua lezione di 75 minuti, spingendo la madre a nutrirla per farla smettere.

Dopo le critiche degli studenti, che hanno subito iniziato a "twittare" raccontando quello che avevano visto, l'insegnante si è difesa spiegando che il suo non è stato un gesto di esibizionismo ma una necessità, data dal fatto che la figlia in quei giorni fosse malata e perciò non poteva essere all'asilo. "In quanto madre single senza aiuti e con un reddito limitato" ha scritto Pine sul suo blog "ho dovuto scegliere tra sacrificare la mia vita professionale o farmi strada a fatica sul lavoro".

Secondo quanto riferisce l'Huffington Post, gli studenti si sono divisi tra chi ha reputato l'allattamento un gesto spontaneo e naturale e chi invece l'ha condannato in quanto inappropriato. L'American University non ha commentato la vicenda definendo tuttavia "poco professionali" le dichiarazioni dell'insegnante pubblicate sul suo blog.

Pediatria: Unicef, sopravvivono 14 mila bimbi in piu' di 2 decenni fa

Roma, 13 set. (Adnkronos Salute) - Il numero di bambini sotto i 5 anni che muoiono ogni anno è sceso da circa 12 milioni nel 1990 a 6,9 milioni nel 2011. Ogni giorno sopravvivono circa 14.000 bambini in più rispetto a due decenni fa. Il tasso mondiale di mortalità sotto i 5 anni è sceso da 87 decessi ogni 1.000 nati vivi nel 1990 a 51 nel 2011. Sono i dati diffusi oggi dall'Unicef e dall'Igme. Il nuovo Rapporto 2012 'Committing to Child Survival: A Promise Renewed', segnala una nota, esamina l'andamento delle stime e dei dati sulla mortalità infantile dal 1990, evidenziando i principali risultati ottenuti nella diminuzione del livello di mortalità infantile in tutte le regioni e nei diversi Paesi.

In base alla ricerca, è emerso che diversi Paesi in tutto il mondo stanno facendo rapidi progressi nella riduzione della mortalità dei bambini, dimostrando che, in soli due decenni, è possibile diminuire drasticamente il tasso di mortalità sotto i 5 anni. Il rapporto evidenzia come né l'appartenenza ad una specifica area geografica né lo status economico devono essere considerati ostacolo alla riduzione del tasso di mortalità dei bambini. Infatti, Paesi a basso reddito come il Bangladesh, la Liberia e il Ruanda, Paesi a medio reddito come il Brasile, la Mongolia e la Turchia, e Paesi ad alto reddito come l'Oman e il Portogallo, hanno realizzato notevoli progressi, riducendo il loro tasso di mortalità sotto i 5 anni di più di due terzi fra il 1990 e il 2011.

"La riduzione globale della mortalità sotto i 5 anni è un risultato significativo che testimonia il lavoro e l'impegno di molti, compresi i governi, i donatori, le agenzie internazionali e le famiglie", ha detto Anthony Lake, direttore generale dell'Unicef. "Il lavoro - ha aggiunto - non è ancora terminato: milioni di bambini sotto i 5 anni continuano a morire ogni anno per cause in gran parte prevenibili, per le quali esistono soluzioni accessibili e a basso costo. Queste vite potrebbero essere salvate grazie a vaccini, nutrizione adeguata, assistenza medica di base e materna. Il mondo ha le tecnologie e le conoscenze per farlo. La vera sfida è mettere questo a disposizione di tutti i bambini".

I decessi dei piccoli sotto i 5 anni di età sono sempre più concentrati in Africa sub-sahariana e Asia meridionale, le due regioni che, nel complesso, hanno totalizzato oltre l'80% di tutte le morti infantili nel 2011. In media, in Africa sub-sahariana un bambino su 9 non raggiunge il quinto compleanno. Più della metà dei decessi dovuti a polmonite o diarrea - che nel complesso rappresentano quasi il 30% delle morti sotto i 5 anni in tutto il mondo - si verificano in soli 4 Paesi: Repubblica democratica del Congo, India, Nigeria e Pakistan. Le malattie infettive possono invece essere definite "malattie dell'iniquità", visto che colpiscono soprattutto le popolazioni povere e vulnerabili che non hanno accesso alle cure di base e agli interventi di prevenzione. "Queste malattie - si ricorda nella nota - sono in gran parte prevedibili".

Sotto lo slogan 'Una Promessa rinnovata', sta crescendo un movimento globale che vuole porre fine alle morti prevenibili di bambini, impegnandosi ad agire per accelerare i progressi nella riduzione della mortalità neonatale, infantile e materna. Dal mese di giugno, più della metà dei governi di tutto il mondo - tra cui l'Italia - hanno sottoscritto e rinnovato il loro impegno per la sopravvivenza dei bambini.

"Lo scorso anno erano 22.000, oggi 19.000 i bambini sotto i 5 anni che ogni giorno muoiono per cause prevenibili e possono essere salvati", osserva il presidente Unicef Italia, Giacomo Guerrera. "L'Unicef Italia accoglie con speranza questi nuovi dati che dimostrano quanto importante e necessario sia il lavoro che portiamo avanti ogni giorno anche grazie all'impegno di tanti volontari, donatori, aziende, scuole che credono, come noi, che arrivare ad azzerare il numero di morti prevedibili sia possibile. Perché nessun numero è accettabile quando si parla di bambini che muoiono. Noi vogliamo arrivare a zero. Siamo sulla strada giusta - conclude Guerrera - perché sappiamo come salvare vite, lo abbiamo fatto e possiamo continuare a farlo, con l'impegno di tutti".

Cinema: 113 copie per ''E' stato il figlio''

(ASCA) - Roma, 13 set - Uscira' in 113 copie domani 14

settembre distribuito dalla Fandango Film ''E' stato il

figlio'' film di Daniele Cipri' con protagonista Toni

Servillo, Giselda Volodi, Alfredo Castro, Fabrizio Falco. Il

film e' stato realizzato anche con il contributo del

Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali Direzione

Cinema e con il sostegno di Apulia Film Commission.

''Avevo appena finito il film di Marco Bellocchio Vincere

come direttore della fotografia quando mi arrivo' la proposta

di fare la regia del romanzo di Roberto Alajmo - racconta il

regista Daniele Cipri' - per il protagonista abbiamo fatto

numerosi provini. Servillo era per me come Laurence Olivier,

Edoardo De Filippo, Marcello Mastroianni ed ero sicuro che

non mi avrebbe neppure risposto al telefono. Un po' come la

volpe e l'uva, ero terrorizzato che mi dicesse di no. E

invece mi rispose, conosceva tutto il mio lavoro ed era

incuriosito dal film. E quando poi ci incontrammo, parlammo,

provammo insieme, fu amore per la vita, intendendo

complicita', stima e grande amicizia''.

mercoledì 12 settembre 2012

Salute: Telefono azzurro, decalogo per rientro bambini a scuola in Emilia

Roma, 12 set. (Adnkronos Salute) - "Un decalogo per aiutare gli insegnanti a gestire, a tre mesi dal terremoto, il trauma lasciato dal sisma dell'Emilia Romagna nelle vite dei loro studenti". A presentarlo è 'Sos il Telefono azzurro', l'onlus che fin dalle prime ore è stata presente nelle zone colpite dal sisma per aiutare bambini e adolescenti coinvolti. "Si tratta - spiega l'associazione in una nota - di dieci punti per aiutare gli insegnanti a gestire il trauma subìto dai bambini che stanno per rientrare nelle classi".

"Settantamila studenti delle zone colpite dal sisma dell'Emilia Romagna - aggiunge Telefono azzurro - lunedì prossimo ritorneranno tra i banchi di scuola. Bambini e adolescenti di Mirandola, Cavezzo, Finale Emilia e di altri comuni limitrofi si troveranno a fare i conti con i cambiamenti: per alcuni non ci sarà la stessa scuola di prima, le lezioni si terranno in prefabbricati o in edifici temporanei". E' qui che secondo l'associazione, entra in gioco il ruolo dell'insegnante. "Il loro compito sarà molto delicato". Telefono azzurro consiglia, nel vademecum, di adattare la programmazione scolastica alle esigenze dei bambini: "Alcuni, infatti, rientrano nelle proprie città dopo mesi trascorsi in altri luoghi, altri non sono ancora tornati nelle proprie case".

Tra i bambini, ci sarà chi presenterà comportamenti problematici, come stati di ansia e paura, tristezza e isolamento, aggressività o irritabilità. "A questo - scrive - è indispensabile prestare attenzione e, nei casi più gravi, segnalare ai servizi di salute mentali del territorio". Sul sito www.azzurro.it è possibile per gli insegnati scaricare le linee di comportamento generali.

Tv: Elena Sofia Ricci, quando sono sul set torno bambina

Milano, 12 set. - (Adnkronos) - "Quando sono sul set torno bambina, ritrovo la passione di camuffarmi, trasformarmi, giocare. D'altronde, solo in italiano si dice 'recitare': in tutte le altre lingue, dall'inglese al francese, la stessa parola si traduce con 'giocare'. Cosi' Elena Sofia Ricci, sul Frecciarossa direzione Milano per presentare la V serie dei Cesaroni racconta l'esperienza del suo ritorno sul set dal quale, nella IV serie, si era allontanata.

"Ci siamo divertiti tantissimo, a volte non riuscivamo ad andare avanti per le risate -ha ricordato l'attrice- perche' in questa serie, anche grazie al ritorno di Francesco Vicario (che aveva diretto le prime due serie, ndr) siamo tornati allo spirito scanzonato degli inizi". La Ricci ha sottolineato di essere "allergica alla ripetitivita': tanto sono noiosa nella vita reale, tanto sono trasgressiva in quella professionale. Ho sempre cambiato generi, palcoscenici, epoche. Sono contentissima che i Cesaroni siano tornati a quella che e' la loro forza: essere audaci, scorretti e scemi. Stavolta ci siamo superati".

L'attrice ha rivelato che non sa se girera' la VI del fortunato programma: "Sono tornata nella V perche' me lo aveva chiesto in ginocchio il produttore scomparso Carlo Bixio, ma e' una promessa che e' valsa solo per questa volta". Intanto, il pubblico si dovra' accontentare del riavvicinamento tra Lucia e Giulio in questa serie: "Sara' la dolcezza di Giulio -conclude la Ricci- a riconquistare la mia Lucia".

martedì 11 settembre 2012

Toys 'R' Us annuncia tablet per bambini

New York (New York, Usa), 11 set. (LaPresse) - Basta delicati iPad in mano ai più piccoli, adesso arriva il tablet pensato apposta per i bambini. A lanciarlo la catena di negozi di giocattoli numero uno negli Usa Toys 'R' Us, che ha annunciato l'uscita di Tableo, un tablet wi-fi destinato ai più piccoli con 50 applicazioni preinstallate, selezionate per intrattenere il pubblico giovane. Sarà venduto a partire dal 21 ottobre al prezzo di 150 dollari. Avrà un display di 7 pollici e diversi giochi, come 'uccelli arrabbiati', e 'ninja della frutta'.

venerdì 7 settembre 2012

Usa 2012, Obama alle figlie: Orgoglioso di voi, ma domani a scuola

Charlotte (North Carolina, Usa), 7 set. (LaPresse/AP) - "Malia e Sasha, sono così orgoglioso di voi, ma non fatevi strane idee: domani andrete lo stesso a scuola". Così il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, rivolgendosi alle figlie dal palco della convention di Charlotte, dove nella notte ha tenuto il discorso conclusivo con il quale ha accettato la nomination per la corsa a un nuovo mandato. In apertura di intervento Obama ha anche ricordato la moglie: "Michelle, I love you", ha detto. "L'altra notte penso che l'intero Paese abbia visto quanto sono fortunato", ha aggiunto riferendosi al discorso della first lady alla convention. Poi Obama ha ringraziato Joe Biden: "grazie per essere il miglior vice presidente che potevo sperare di avere", ha detto. Le figlie di Obama erano presenti a Charlotte ma per volontà di Obama sono arrivate dopo essere andate a scuola. Al termine del discorso del presidente lo hanno raggiunto sul palco, sorridenti, insieme a Michelle.

Smorfie e bambini: Oliver si sveglia e sorride [VIDEO] | Vox

Oliver si svegliaIl risveglio difficile di un bebè.

Le smorfie dei bambini possono essere adorabili, si sa. Ma chissà se Oliver, il bimbo protagonista di questo video, sapeva di essere filmato mentre si esibiva in questa lunga serie di boccacce e smorfie.

Un'espressione dopo l'altra, Oliver si sveglia e sfodera un bellissimo sorriso. Non prima di aver fatto qualche altra smorfia, ad occhi aperti.

Ecco il video
Altri video curiosi e strani su Vox, il video blog di Yahoo! Notizie

martedì 4 settembre 2012

Salute: inquinamento casalingo in gravidanza favorisce obesita' bebe'

Roma, 4 set. (Adnkronos Salute) - Il rischio di obesità per i bambini ha radici lontane e alleati insospettabili. Nei 9 mesi di gravidanza anche la casa può nascondere insidie. Uno studio britannico ha dimostrato che l'esposizione prenatale a inquinanti domestici, che si trovano comunemente negli utensili da cucina antiaderenti, negli imballaggi dei prodotti o nei rivestimenti impermeabili, aumenta le probabilità che il bambino possa divenire obeso nel tempo. Lo studio, pubblicato su 'Environmental Health Perspectives', è stato realizzato dei ricercatori dei Centers for Disease Control and Prevention.

La ricerca ha coinvolto 447 bambine e le loro madri. Si è osservato che una forte esposizione a composti organici perfluorurati (Pfc) è associata a nascite di bebè più piccoli che però diventano più pesanti degli altri dai 20 mesi, aprendo la strada all'obesità. Per testare l'esposizione alle sostanze, durante la sperimentazione è stato misurato il tasso di concentrazione di Pfc nel sangue delle mamme, confrontando i dati con il peso dei piccoli appena nati e a 20 mesi.

Il Pfc, presente anche in molti oggetti utilizzati in luoghi dove si soggiorna a lungo, come gli uffici, era già stato messo sotto accusa da studi precedenti per gli effetti sulla salute degli impiegati.

lunedì 3 settembre 2012

Pediatria: troppa carne per bimbi italiani, polpette le preferite

Roma, 3 set. (Adnkronos Salute) - Carne in tavola anche sei volte a settimana per i bambini italiani. "Questa era la media, tra pranzo e cane, prima della crisi. E se oggi qualche famiglia ha adattato il menù alle nuove disponibilità economiche, con la fine delle vacanze ritorna la necessità di organizzare i pasti settimanali e, in molti casi, il tormentone di far mangiare la carne ai figli". Lo spiega all'Adnkronos Salute il pediatra Italo Farnatani, che ribadisce: "Bambini e adolescenti italiani mangiano troppa carne: questa andrebbe consumata tre volte la settimana".

In genere, poi, i bambini "mangiano la carne del tipo e nella cottura gradita ai genitori, cioè quella che viene tramandata dalla tradizione familiare". Ma naturalmente esistono dei piatti preferiti. Secondo le ricerche di Farnetani, "la carne più gradita sono: le polpette e la carne fritta, cotta con l'olio di oliva. Ma una dimostrazione del ruolo delle tradizioni familiari arriva dal risultato di una recente ricerca svolta fra alcune scuole della Valdichiana, terra ove si alleva la razza bovina chianina". Nell'indagine compiuta tra 263 alunni del comune di Marciano della Chiana è risultato che "la tagliata di fiorentina è fra i tipi di carne più graditi ai bambini", assicura il pediatra.

Una passione che inizia da piccoli. "Fra gli alunni delle scuole materne ed elementari è gradita a un bambino su due, mentre fra gli adolescenti, già alle scuole medie, piace al 90% degli alunni. Facile la spiegazione: i più grandi la masticano meglio, avendo completato quasi totalmente l'eruzione dentaria, inoltre prevale la tradizione familiare che la indica come pietanza della festa".

"Questa ricerca - dice il pediatra - dimostra come i bambini e adolescenti mangiano i cibi che vengono consumati abitualmente in famiglia e che l'assunzione degli alimenti è spesso condizionata da motivi fisici e psicologici. Infatti con la crescita gli adolescenti ampliano le loro preferenze alimentari, cioè possono assumere una varietà di cibi perchè sono in grado di masticare meglio ma soprattutto riescono, con l'ingresso nella fase definita delle 'operazioni formali', a caricare i cibi di contenuti legati alle radici, agli affetti e alla fase della gioia della festa, cioè all'ambiente familiare che sta intorno al cibo".

"Ricordiamo anche che questa ricerca dimostra come bambini e adolescenti sono in grado di mangiare qualunque tipo di carne". Occhio però a non eccedere. "La bistecca alla fiorentina che viene cucinata al barbecue non va assunta più di una volta alla settimana, sia perché l'incompleta cottura non permette la completa distruzione degli agenti infettivi eventualmente presenti, sia perché il tipo di cottura determina anche la formazione di sostanze tossiche".

Pediatria: lo studio, bimbi con asma piu' a rischio bullismo

Vienna, 3 set. (Adnkronos Salute) - Asma e bullismo vanno a braccetto. Una nuova ricerca presentata al congresso della European Respiratory Society in corso a Vienna lo conferma e spiega il perché: a influire di più sul fatto che i piccoli malati vengono 'soggiogati', presi in giro e spesso diventano anche vittime di violenza a scuola sono fattori come la mancata partecipazione alle attività sportive, cosa che fa aumentare in loro i sentimenti di tristezza, rendendoli facili prede dei 'bulli'.

I ricercatori dell'ospedale pediatrico del Derbyshire, in Inghilterra, hanno utilizzato i dati del grande studio 'Room to Breathe', sondaggio sull'asma infantile che ha coinvolto 6 Paesi. In tutto sono stati esaminati 943 questionari a cui avevano risposto genitori e bambini dai 7 anni in su, con domande sulla loro vita quotidiana. I risultati hanno rivelato un certo numero di fattori associati a un aumentato rischio di bullismo. Oltre allo sport che diventa difficile da praticare, gli autori assicurano che a influire sono anche elementi come lo scarso controllo della malattia, il fumo dei genitori o la loro eccessiva preoccupazione per la salute del bambino.

Will Carroll, uno degli autori, commenta: "I nostri risultati sottolineano la necessità che medici e infermieri parlino ai loro pazienti sugli effetti della malattia nella vita quotidiana. Sappiamo che il bullismo è associato con l'asma e questi dati possono aiutarci a intervenire meglio. Alcuni fattori identificati possono essere modificati, come la partecipazione allo sport, il controllo dell'asma e la preoccupazione dei genitori. Come medici, dobbiamo lavorare con le famiglie per garantire che questi fattori di rischio siano rimossi e con le scuole e gli insegnanti per garantire che i bambini con asma siano in grado di partecipare a sport a un livello che sia sicuro per loro".

sabato 1 settembre 2012

Mostra Venezia: Cipri', con 'E' stato il figlio' racconto fallimento rapporti umani

Venezia, 1 set. - (Adnkronos) - "La famiglia Ciraulo e' la famiglia che tutti potremmo essere, la proiezione del fallimento dei rapporti umani e dei limiti culturali". Cosi' il regista Daniele Cipri' parla del suo 'E' stato il figlio', il film che porta in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, tratto all'omonimo romanzo di Roberto Alajmo. Girato tutto in dialetto siciliano, il film e' interpretato da un cast corale guidato da Tony Servillo, che annovera anche Giselda Volodi, il giovane esordiente Fabrizio Falco, Aurora Quattrocchi, Benedetto Raneli e Alfredo Castro.

Al centro della vicenda una famiglia della periferia siciliana dove il padre Nicola (Servillo) si arrabbatta per mantenere tutti rivendendo il ferro delle navi in disarmo. La loro vita anche in questa realta' molto dura, e' serena. Un giorno un proiettile vagante, destinato a un regolamento di conti, colpisce a morte la figlia piu' piccola. Ma nella disperazione si apre uno spiraglio di speranza almeno per un cambiamento economico quando un vicino di casa suggerisce a Nicola di chiedere un risarcimento per le vittime di mafia allo Stato.

Sperando di ottenere a breve il denaro la famiglia comincia pero' a spendere indebitandosi con tutti. Nicola cade nelle mani di un usuraio e quando finalmente la somma arriva, dell'importo iniziale e' rimasto poco. Inizia una trattativa interna alla famiglia per decidere come investire il denaro. Ma Nicola ha gia' un'idea precisa vuole comprare una Mercedes, per lui simbolo di ricchezza e di riscatto agli occhi del vicinato. Ma quella macchina diventera' strumento invece di sconfitta... (segue)

Cinema/Venezia: Cipri' al Lido con ''E' stato il figlio''

(ASCA) - Venezia, 1 set - Paul Thomas Anderson e Daniele

Cipri' sono i protagonisti di questa giornata del Lido con i

due film in concorso: ''The Master'' e ''E' stato il

figlio'', pellicola ora in proiezione per la stampa. In sala

dal 14 settembre, e' tratto dall'omonima opera di Roberto

Alajmo. Direttore della fotografia di molti film di Marco

Bellocchio, nonche' della pellicola da lui diretta e in

concorso al Lido ''Bella addormentata'', porta sul grande

schermo la storia di una famiglia povera della Sicilia,

tratteggiando in modo surreale e grottesco i personaggi.

Protagonista, cosi' come nel film di Bellocchio, e' Toni

Servillo.

Mostra Venezia: applausi per 'E' stato il figlio' di Cipri' in anteprima stampa

Venezia, 1 set. (Adnkronos) - Ottima accoglienza, nella prima proiezione in anteprima per la stampa, del primo film italiano in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, 'E' stato il figlio' di Daniele Cipri'. La pellicola e' stata accolta da un lungo applauso nella sala Perla del Lido di Venezia.