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venerdì 30 marzo 2012

Farmaci: ginecologo, per pillola 5 giorni dopo meglio test gravidanza urine

Roma, 30 mar. (Adnkronos Salute) - Per il test di gravidanza necessario nel nostro Paese se si vuole ottenere la pillola dei cinque giorni dopo per la contraccezione d'emergenza, "il dosaggio delle Beta Hcg può essere eseguito sia con esame ematico, sia con un test delle urine, che rimane quello di prima scelta per diagnosticare una gravidanza in fase iniziale: normalmente non si ricorre all'esame del sangue per sapere se una donna è incinta, bensì solo dopo, quando si monitora l'evoluzione della gravidanza". Lo ha sottolineato Gian Benedetto Melis, direttore della Clinica ostetrica dell'università di Cagliari, oggi a Roma alla conferenza stampa di presentazione di ellaOne* (ulipristal acetato), la pillola dei cinque giorni dopo, dal 2 aprile nelle farmacie italiane, sotto presentazione di ricetta medica e di test di gravidanza negativo effettuato da un medico.

"Gli studi clinici eseguiti durante i 10 anni di sviluppo della pillola dei cinque giorni dopo, quindi prima della sua immissione in commercio - ha evidenziato l'esperto - descrivono un profilo di tollerabilità sovrapponibile ai preparati già in commercio. Ma assumendo la pillola dei cinque giorni dopo nelle prime ore dal rapporto non protetto (0-24 ore) il rischio di una gravidanza indesiderata si riduce di ben 2/3 rispetto all'utilizzo della pillola del giorno dopo, e della metà nel caso di assunzione nei primissimi giorni (0-72 ore). Il farmaco va preso quindi il prima possibile, per massimizzarne l'efficacia, e non oltre le 120 ore. Questo è quanto emerso da una metanalisi degli studi clinici di confronto tra i due medicinali, ulipristal acetato e levonorgestrel, recentemente pubblicata su 'The Lancet'".

"L'ulipristal acetato - continua - riesce ad agire sull'ovulazione anche quando la fase di innalzamento dell'ormone Lh, quel segnale che manda il nostro corpo per scatenare il fenomeno dell'ovulazione, è già cominciata (24-36 ore prima) a differenza della classica pillola a base di levonorgestrel. Anche quest'ultimo può bloccare l'ovulazione, ma solo nel caso non sia già iniziata l'aumento del Lh (quindi circa a 48-52 ore prima). Ecco perché definirei questa nuova pillola un potente velocista, che ha però anche la forza del maratoneta".

"Relativamente alla gravidanza - ha aggiunto Melis - sebbene l'ulipristal acetato 30 mg si sia dimostrato efficace nel ridurre il rischio di gravidanza indesiderata in un'alta percentuale di casi, tuttavia bisogna ricordare che questo rischio non viene completamente azzerato. E per escludere il caso di una gravidanza preesistente, in Italia è richiesto prima della prescrizione del prodotto, l'esito negativo di un test di gravidanza basato sul dosaggio Beta Hcg, a differenza di quanto avviene negli altri Paesi dove si lascia interamente al medico la scelta degli iter più adeguati per escluderla. A mio parere, tecnicamente questa è una cosa in più".

E negli altri Paesi, ha precisato Alberto Aiuto, amministratore delegato dell'azienda produttrice del medicinale, la Hra Pharma, "circa il 10% dei medici ricorre a test di gravidanza prima di prescrivere il medicinale". In accordo con l'Agenzia europea dei medicinali, Hra Pharma, ha istituito a livello europeo un registro web-based per raccogliere informazioni circa qualsiasi gravidanza non diagnosticata prima dell'assunzione del farmaco o susseguente al fallimento terapeutico.

Il monitoraggio continuo dei dati ottenuto dal registro delle gravidanze, un programma prospettico, volontario, disegnato ad hoc, permetterà un costante aggiornamento del profilo di sicurezza di ellaOne*. Ogni medico potrà inserire all'indirizzo www.hra-pregnancy-registry.com/it le informazioni relative al caso di gravidanza da lui segnalato, al relativo follow-up e all'esito.

Elton John e David Furnish vogliono un secondo figlio | Oh my Gossip

Non solo l'amato Zachary, nato da una madre surrogata il 25 dicembre del 2010. Ma anche un altro bambino. Elton John starebbe seriamente pensando a bissare la tanto discussa paternità omogenitoriale. A parlarne apertamente il Mirror britannico, grazie all'immancabile fonte anonima e spifferona, con David Furnish e Sir Elton desiderosi di allargare la famiglia:

"La macchina organizzativa è partita. David ed Elton non hanno mai nascosto il loro desiderio di espandere la famiglia e pensano che sia arrivato il momento di un altro figlio. Per la fine di quest'anno o l'inizio dell'anno prossimo ci sarà un nuovo membro nel clan John-Furnish. Sono incredibilmente eccitati e amano ogni minuto del loro essere genitori".

Sette anni dopo il loro storico matrimonio, e 14 mesi dopo l'arrivo di Zachary, i due papà sognano quindi di poter cullare un altro piccolo, ampliando una famiglia a tinte rainbow che trasuda gioia e assoluta 'normalità', almeno mediaticamente parlando. A confermare indirettamente il rumor, il roboante silenzio del portavoce di Elton, che ha preferito non commentare l'indiscrezione. Silenzio=assenso? Probabilmente sì.

Ancona, padre accoltella il figlio e poi si uccide

Ancona, 30 mar. (LaPresse) - Un uomo ha accoltellato il figlio e poi si è ucciso al culmine di una lite. E' successo nella notte a in via Cellini a Osimo, in provincia di Ancona. La vittima, Giorgio Binci di 61 anni, ha afferrato un coltello da cucina e ha ferito il figlio 27enne Alberto al fianco. Poi ha rivolto la stessa arma contro di se colpendosi al cuore. Sul posto è intervenuta la polizia. Il 61enne è morto sul colpo mentre il figlio è stato soccorso e trasferito all'ospedale Torrette di Ancona, dove è stato operato. Non è in pericolo di vita. Il padre, che viveva solo con il giovane, soffriva da tempo di crisi depressive e proprio questo avrebbe fatto scattare il litigio.

giovedì 29 marzo 2012

Trapianti: Torino, mamma dona rene a figlio dopo midollo osseo

Roma, 29 mar. (Adnkronos Salute) - Cuore di mamma. Doppio grande gesto di una donna che, in pochi anni, ha donato più volte i propri organi al figlio salvandogli la vita per ben due volte. Ieri pomeriggio, presso l'ospedale Molinette di Torino, una mamma di 55 anni di Perugia ha donato il proprio rene al figlio, dopo avergli già donato il midollo osseo. Il ragazzo, oggi ventinovenne, era stato trapiantato a Roma di midollo donato dalla madre a fine 2003, per una grave forma di leucemia acuta linfoblastica. Il trapianto di midollo era perfettamente riuscito (infatti nel 2009 avviene una remissione completa della malattia), ma complicazioni urologiche della chemioterapia avevano compromesso i reni del ragazzo, portandolo prima a una insufficienza renale grave ed in seguito alla dialisi dal 2005.

Nel frattempo nel corpo del ragazzo avviene ciò che capita in questi casi: il chimerismo completo, ovvero il figlio, grazie al midollo ricevuto dalla madre, nel corso degli anni acquisisce le caratteristiche genetiche del genitore per il proprio sangue. Adesso il paziente ha ricevuto un rene dalla madre, e il sistema immunitario non riconosce come diverso il rene trapiantato. Questo consentirà al ragazzo di evitare la terapia antirigetto con tutti i rischi che comporta. Il trapianto di rene da vivente è consistito in due interventi articolati in due sale operatorie limitrofe ed è durato otto ore complessive, spiegano dalle Molinette. Il prelievo dell'organo dalla mamma è stato effettuato dagli urologi Giovanni Pasquale ed Andrea Bosio e dall'anestesista Fabio Gobbi.

Il trapianto sul figlio è stato effettuato dai chirurghi vascolari Piero Bretto e Monica Hafner con l'urologo Fedele Lasaponara e l'anestesista Guido Sansalvadore. "L'intervento è tecnicamente riuscito e madre e figlio sono ora ricoverati in terapia intensiva del reparto di Nefrologia", conclude la nota.

mercoledì 28 marzo 2012

Salute: casi E.coli in bimbi. Ministero, bollire sempre latte crudo

(ASCA) - Roma, 28 mar - ''Il latte crudo va sempre bollito''.

E' l'invito rivolto ai cittadini dal ministero della Salute

che ha inviato alla Federazione italiana medici di medicina

generale e alle Federazioni mediche e Societa' scientifiche

di pediatria e neonatologia una comunicazione per segnalare

alcuni casi di sindrome emolitico-uremica (Seu) associati a

infezione da E. coli produttore di verocitotossina (Vtec) in

pazienti di eta' pediatrica, probabilmente acquisite

attraverso il consumo di latte crudo (non pastorizzato)

contaminato.

Il ministero, si legge in una nota, ha chiesto di

diffondere la nota ai medici di medicina generale e ai

pediatri perche' sensibilizzino genitori e pazienti sulla

problematica, informandoli sulla necessita' di bollire il

latte crudo prima di un eventuale consumo.

Come e' noto, il ministero della Salute ha stabilito con

l'ordinanza ministeriale del 10 dicembre 2008 (il cui termine

di validita' e' stato recentemente prorogato al 31 dicembre

2012) che il latte crudo deve essere venduto attraverso

distributori automatici, appositamente registrati e

controllati dalle Asl, che devono riportare correttamente

l'indicazione che il latte crudo e' da consumarsi previa

bollitura, mentre in caso di cessione diretta e' il

produttore che deve obbligatoriamente informare il

consumatore su tale modalita' di consumo.

La bollitura e' indispensabile per eliminare l'eventuale

presenza di agenti patogeni che possono essere presenti nel

latte crudo anche se questo viene prodotto nel totale

rispetto delle norme: i pur rigorosi controlli sul latte e

sugli allevamenti, da soli, non possono garantirne la

completa sicurezza, come invece puo' fare il processo di

bollitura.

com-map/sam/ss

Fecondazione: 'utero in affitto', da 32 coppie richiesta a centri esteri

Roma, 28 mar. (Adnkronos Salute) - Almeno 32 coppie italiane nel 2011 hanno richiesto la maternità surrogata in centri esteri di fecondazione assistita. La pratica dell''utero in affitto', il ricorso cioè a un'altra donna che si sottopone ai trattamenti e porta avanti la gravidanza per la coppia, è vietata nel nostro Paese. Il dato emerge dalla quarta indagine dell’Osservatorio sul turismo procreativo, presentata questa mattina a Roma. Il flusso di italiani alla ricerca di un utero in affitto è stato più volte stimato in un centinaio, ma non c'erano dati precisi. La ricerca ha contato le richieste contattando i principali centri che forniscono questo servizio: 33 strutture/agenzie in 7 Paesi (Stati Uniti, Ucraina, Armenia, Georgia, Grecia, Russia e India).

Sulla base delle risposte, nel 2011 sono state almeno 32 le coppie italiane che hanno richiesto la maternità surrogata. Nel dettaglio, 18 si sono rivolte alla Russia, 9 all'Ucraina, 5 a Georgia-Armenia. "Purtroppo è un fenomeno in continua crescita - commenta Andrea Borini, presidente dell’Osservatorio sul turismo procreativo - e in qualche clinica si è registrato un aumento del 100% di coppie e single provenienti dall’Italia". Tanto che i centri si sono attrezzati. Nel corso dell'indagine sono state trovate pagine e sezioni dedicate agli italiani nei siti Internet di strutture in Ucraina, Russia, Grecia e Stati Uniti.

In alcuni casi, soprattutto in Ucraina, al telefono si può parlare con personale che conosce l’italiano. La possibile esposizione a condanne in patria per gli italiani che hanno fatto ricorso a questa pratica, induce molte cliniche e agenzie a non rivelare i dati sul numero dei nostri connazionali che hanno fatto richiesta. Si limitano a rispondere affermativamente, in maniera generica, "abbiamo pazienti italiani". Oppure, come ha affermato una clinica statunitense: "Non possiamo dichiarare il numero esatto, ma abbiamo notato un aumento del 100% di coppie e single provenienti dall’Italia".

Fecondazione: 4.000 coppie vanno all'estero, meta' per tecniche non vietate in Italia

Roma, 28 mar. (Adnkronos Salute) - Non si ferma il turismo della provetta. Nel 2011 circa 4.000 coppie italiane hanno varcato i confini per coronare il desiderio di avere un bambino sottoponendosi a trattamenti di procreazione assistita. Più di 2.000 sono andate all’estero per la fecondazione eterologa, che prevede il ricorso a un donatore esterno alla coppia ed è vietata nel nostro Paese. Ma altrettante hanno fatto la valigia per ottenere trattamenti che possono essere eseguiti anche in Italia. A fotografare il fenomeno è la quarta indagine dell'Osservatorio sul turismo procreativo, presentata questa mattina a Roma.

In attesa della pronuncia della Corte Costituzione sul divieto di fecondazione eterologa fissato dalla legge 40, prevista per fine maggio, gli aspiranti genitori vanno all'estero soprattutto per questo trattamento. Le mete più gettonate si confermano la Spagna, dove circa 950 pazienti italiani si sono rivolti a otto centri per la donazione di gameti, maschili e femminili, e di embrioni; la Svizzera (630) e Repubblica Ceca (204). Ma in questi Paesi i nostri connazionali vanno anche per sottoporsi a trattamenti omologhi, permessi dalla legge 40 e che, dunque, potrebbero ricevere anche in Italia.

Perché partire allora? L'indagine ha risposto a questa domanda analizzando i forum dedicati all'argomento dai principali siti delle associazioni di pazienti. Ebbene, a spingere le coppie a fare le valigie è innanzitutto la confusione sulla legge 40: "non capisco cosa è permesso e cosa no in Italia, quindi vado all’estero", si potrebbe sintetizzare.

Le ripetute e diverse sentenze, ultima quella della Corte Costituzionale del marzo 2009, non hanno prodotto un flusso di informazioni tali - emerge dall'indagine dell'Osservatorio sul turismo procreativo - da garantire ai pazienti la possibilità di scegliere in modo informato. Confusione e ignoranza sono molto diffuse. E così anche chi potrebbe scegliere di restare a casa, pensa di essere obbligato ad andare all'estero per una diagnosi genetica pre-impianto o per congelare tutti gli embrioni prodotti.

Non solo. Secondo l'indagine, le coppie italiane si rivolgono a strutture per la Pma in altri Paesi per mancanza di fiducia verso i centri italiani, per una maggiore disponibilità di quelli stranieri, per la loro visibilità e fama e la facilità di trovare informazioni su internet. Ma anche per avare una chance in più di gravidanza, se in Italia il trattamento non ha dato i risultati sperati, e per risparmiare. Seppure il costo non sia il fattore più importante nella decisione di partire, i conti si fanno: l’apertura di centri e cliniche nell’est europeo, dove i prezzi sono in media inferiori a quelli degli altri Paesi europei, ha allargato così il bacino di utenti italiani all'estero. Anche se in questi anni sono caduti diversi paletti della legge 40, il turismo procreativo cominciato nel 2004, non accenna dunque ad arrestarsi.

E proprio il passaparola fra pazienti gioca un ruolo importante quando si tratta di decidere a quale centro rivolgersi. "E' vero che oltrefrontiera esistono alcuni centri di eccellenza - commenta Andrea Borini, presidente dell’Osservatorio sul turismo procreativo - ma molte coppie ritengono di poter scegliere quello più adeguato alle loro esigenze basandosi semplicemente sulle informazioni riportate da altri. Il passaparola è un fattore importante in medicina, in particolare nel campo della procreazione assistita: in questo caso, però, è fondamentale che i pazienti sappiano orientarsi fra tutte le informazioni che possono ricevere. A volte a ingrossare le fila di recensioni positive c’è anche parecchia pubblicità".

Ciclismo: con i Mondiali in Toscana bambini piu' sicuri in bici e in auto

Firenze, 28 mar. - (Adnkronos) - I Mondiali di ciclismo che la Toscana ospitera' nel 2013 possono costituire anche l'occasione per promuovere tra i ragazzi un uso piu' sicuro della bicicletta, con l'utilizzo del casco. E magari anche il corretto uso dei sistemi di sicurezza in auto: seggiolino/rialzo/cintura. Obiettivo: aumentare dell'80% l'utilizzo tra i bambini del casco in bicicletta e della cintura di sicurezza in auto e ridurre in maniera consistente i casi di trauma pediatrico sul territorio regionale.

Una delibera proposta dall'assessore regionale al diritto alla salute Daniela Scaramuccia e approvata dalla Giunta toscana destina 130.000 euro al progetto ''I tutor della salute per la sicurezza dei bambini in bicicletta e in auto'', di cui e' capofila l'azienda ospedaliero-universitaria Meyer di Firenze (e partner la Fondazione Meyer).

Il progetto rientra nel programma di accompagnamento dell'evento sportivo mondiale messo a punto da un apposito comitato istituzionale, e denominato ''Aspettando i mondiali di ciclismo 2013″. (segue)

martedì 27 marzo 2012

Alicia Silverstone si toglie il cibo di bocca per il figlio… ma prima lo mastica! | Live from LA

(KIKA) - LOS ANGELES - Una mamma fa di tutto per il proprio figlio: per evitargli i brutti colpi della vita è pronta a sacrificarsi e prenderli al suo posto, così come non esita a togliersi il pane di bocca per darlo al suo pargolo, se non c'è abbastanza da mangiare per entrambi. Ma Alicia Silverstone fa decisamente di più.

Alicia Silverstone, Bear Blu

L'attrice americana ha un bambino di circa un anno, Bear Blu, il cui nome già denuncia una certa originalità da parte della madre . Come si evince dall'età del suo piccolo, Alicia è attualmente alle prese con lo svezzamento, cioè quel periodo in cui il bambino passa dall'alimentazione a base di latte (materno o in polvere che sia) alle prime pappe e, in un tempo relativamente breve, ai primi alimenti da masticare.

E la Silverstone, dicevamo prima, è una che davvero si toglie il pane di bocca per darlo al figlio. In senso letterale, però. E dopo averlo masticato. Siccome però non può digerirlo al posto di Bear Blu (neanche l'amore materno può tanto!), glielo passa, da bocca a bocca.

Questa curiosa abitudine è diventata oggetto di polemiche da parte degli psicologi infantili e dei pediatri d'oltreoceano. Se da una parte, infatti, questo gesto può essere visto come un atto d'amore perfettamente naturale, dall'altro questo passaggio di microbi e succhi gastrici non fa certo bene al bambino, il cui sistema immunitario non è ancora in grado di affrontare questi scambi di materiale organico.

In più, nota Mira Jacob, redattore del sito Babble.com [1] , il passaggio del cibo da bocca a bocca è davvero strano: "Questo passaggio da bocca a bocca - dice Jacob - è strano: sembra che la madre dia al figlio un bacio alla francese. Non sto dicendo che sia sbagliato, solo… è veramente strano!"

Anche tra gli uccelli le madri nutrono i cuccioli da becco a becco: che ad Alicia Silverstone stiano per spuntare le ali?

Alicia Silverstone
Links
  1. ^ Babble.com (www.babble.com)

Catania, arrestano figlio incensurato per furto, madre muore di infarto

Catania, 27 mar. (LaPresse) - Una madre è morta, probabilmente di infarto, dopo aver saputo dall'arresto per furto del figlio ventenne. E' successo a Calatabiano, nel catanese. I militari dell'Arma hanno fermato il giovane, incensurato di Fiumefreddo di Sicilia, in flagranza con altri due complici pregiudicati, un 33enne e 31enne. I tre, infatti, sono satti sorpresi in via Alcantara mentre a bordo di una Motoape 50 trasportavano dei mezzi agricoli di vario genere, tra i quali 2 motozappe, 1 tagliaerba e 1 pompa idraulica, rubati poco prima in un'azienda agricola a Francavilla di Sicilia (Messina). La refurtiva ed il mezzo sono stati sequestrati mentre gli arrestati sono stati accompagnati presso la Stazione Carabinieri di Calatabiano. Il tragico epilogo quando i familiari dei tre fermati sono stati convocati in caserma per essere informati dell'accaduto. La madre del 20enne, di 56 anni, verosimilmente scossa per l'arresto del figlio, giunta nei pressi dell'ingresso dello stabile ha accusato un malore e si è accasciata a terra.

La donna è stata immediatamente soccorsa prima dai militari della Stazione e del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Giarre e, successivamente, dal personale del 118 giunto sia da Taormina, sia da Fiumefreddo. I molteplici tentativi di rianimare la signora non hano avuto alcun esito e il personale medico non poteva fare altro che constatare il decesso per "probabile arresto cardiocircolatorio". Su disposizione dell'autorità giudiziaria, la salma è stata immediatamente messa a disposizione dei famigliari mentre i tre arrestati sono stati trasferiti agli arresti domiciliari.

lunedì 26 marzo 2012

Farmaci: pillola 5 giorni dopo si compra online, senza ricetta ne' test gravidanza

Roma, 26 mar. (Adnkronos Salute) - Pillola dei 5 giorni dopo senza bisogno nè di prescrizione medica, nè tantomeno del test di gravidanza obbligatorio previsto dalla normativa italiana. Bastano pochi click su internet, come per l'acquisto del sorbitolo che nei giorni scorsi ha ucciso una donna a Barletta: il farmaco per la contraccezione d'emergenza, da assumere entro 120 ore dal rapporto sessuale considerato a rischio, si può comprare online saltando i due passaggi previsti dalla legge. A documentare il tutto una videoinchiesta in onda da domani alle 19.45 su Doctor's Life, il canale 440 di Sky edito dall'Adnkronos Salute, nella quale abbiamo effettuato un acquisto in diretta su uno dei numerosi siti che offrono la consegna del prodotto entro 24 ore. Il promo dell'inchiesta è visibile sul sito Ign (www.adnkronos.com).

Dopo un iter d'esame durato quasi due anni e approdato a fine 2011 nella pubblicazione in Gazzetta ufficiale della determina di autorizzazione dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), la 'pillola dei 5 giorni dopo', nome commerciale EllaOne* (ulipristal acetato), dovrebbe arrivare in farmacia i primi di aprile. Ma per chi non può aspettare, o vuole il farmaco senza sottoporsi alla trafila prevista per legge, su internet fioccano siti in lingua italiana. Fanno capo a farmacie online di altri Paesi, in primis l'Inghilterra, dove l'acquisto di medicinali su internet è legale, al contrario che in Italia. Il claim è sempre lo stesso: è possibile ordinare il farmaco velocemente, con carta di credito, e riceverlo a casa entro 24 ore, in tempo per una comoda assunzione. E soprattutto senza bisogno nè di recarsi dal medico per ottenere la ricetta, nè di effettuate il test di gravidanza obbligatorio in Italia per la dispensazione della pillola.

L'Aifa, infatti, autorizzando il farmaco ha imposto per il suo utilizzo il 'paletto' del test in modo da escludere che una gravidanza sia già in atto. La prescrizione di EllaOne* è dunque subordinata alla presentazione di un esame con esito negativo basato sul dosaggio dell'Hcg beta. Online bastano invece pochi clic per ordinare il medicinale sul web comodamente da casa, a un costo pressoché doppio (circa 60 euro contro 35) rispetto a quello che la pillola avrà una volta giunta nelle farmacie dello Stivale.

Per procedere con l'acquisto si viene guidati da istruzioni in italiano e si deve rispondere a una serie di domande per il 'consulto medico' necessario affinché la vendita venga autorizzata. Sono disponibili anche una chat live e un numero verde al quale rispondono operatori italiani pronti a risolvere qualsiasi dubbio. Operatori che al telefono hanno assicurato anche a noi di poter spedire il prodotto semplicemente dopo che un loro medico avesse approvato il questionario da compilare online, rispondendo a domande come 'Ha mai subito interventi chirurgici?' oppure 'Sta assumendo altri medicinali?' o ancora 'Soffre di allergie?'.

Ebbene, concluso l'acquisto, nel giro di sole 20 ore il pacchetto è arrivato via corriere espresso nella redazione di Doctor's Life. La confezione è risultata integra e fornita di etichetta adesiva con l'indicazione della farmacia che ha dispensato il prodotto: la 'Pearl Chemist' di Mitcham Road, a Londra.

Il titolare, il farmacista Vijay Patel, da noi contattato e regolarmente registrato all'Ordine professionale inglese, ci ha confermato che il medicinale è stato spedito proprio dai suoi magazzini. Questo escluderebbe che si tratti di un prodotto contraffatto: dovrebbe essere un farmaco originale che semplicemente proviene da un Paese dove la vendita online è autorizzata.

All'indomani del caso di Barletta Ignazio Marino, presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale, ha dichiarato: "Occorre ricordare che l'e-commerce farmaceutico nasconde pericoli estremamente seri ed è un settore su cui è urgente intervenire per assicurare un'adeguata vigilanza". L'intenzione di Marino, è di "proporre alla Commissione di avviare, con la massima urgenza un'inchiesta formale. Stando ai primi elementi di cui disponiamo il decesso sarebbe avvenuto a causa di un farmaco acquistato su internet, come sempre più spesso accade in Italia e nel mondo".

"Siamo a conoscenza di questa situazione - ha evidenziato Alberto Aiuto, amministratore delegato di Hra Pharma, azienda che commercializza la pillola dei 5 giorni dopo in Italia, nella nostra videoinchiesta - e l'abbiamo segnalata alle autorità italiane. Noi ci dissociamo da queste 'farmacie online' e vogliamo evidenziare che non c'entriamo nulla con loro".

Salute: 1 bimbo su 3 nato nel 2012 festeggera' 100 anni

Roma, 26 mar. (Adnkronos Salute) - Il traguardo del secolo di vita potrebbe essere la realtà per i bimbi nati nel 2012. Almeno secondo le previsioni dell'Office for National Statistics (Ons) inglese. Il report pubblicato dall'organismo governativo afferma che un bimbo inglese su tre venuti alla luce quest'anno potrebbe arrivare a vivere 100 anni. I ricercatori suggeriscono che saranno le donne ad avere più possibilità di festeggiare il centesimo compleanno rispetto ai maschi: quasi il 40% delle bambine rispetto a poco meno di un terzo dei maschi raggiungeranno l'ambito traguardo.

Secondo i dati Ons, riportati dal 'Telegraph', il numero di centenari (o ultracentenari) è aumentato negli ultimi 40 anni: si è passati dai 600 del 1961 a quasi 13.000 del 2010. Ma, per gli esperti di statistica, entro il 2060 ci saranno 456.000 persone con una carta d'identità davvero speciale.

Il rapporto dell'Ons inoltre avverte che "più di 95.000 persone che compiranno quest'anno 65 anni, celebreranno il centesimo anno di vita nel 2047. Secondo gli ultimi dati ci sono 826.000 mila bambini con un'età inferiore a un anno in Gran Bretagna, 423.000 maschi e 403.000 femmine. Di questi - evidenzia la ricerca - 135.000 uomini e 156.000 donne, nati nel 2012, dovrebbero essere ancora essere in vita all'età di 100 anni". Ad allarmare gli esperti, però, sono gli effetti del crescente invecchiamento della popolazione, che "avrà probabilmente un impatto significativo sulla stabilità economica del welfare e dell'assistenza sanitaria per questi anziani".

sabato 24 marzo 2012

Cinema: Tori Spelling aspetta il quarto figlio e lo annuncia sul suo blog

Los Angeles, 24 mar. (Adnkronos/Dpa) - Lo scorso ottobre l'attrice Tori Spelling, nota al grande pubblico per il successo ottenuto con la serie televisiva 'Beverly Hills 90210', ha dato alal luce la piccola Hattie e ora annuncia che il suo quarto figlio e' gia' in arrivo. "Dean, Liam, Stella, Hattie e io siamo enormemente felici di annunciare che un nuovo piccolo McDermott sta per arrivare", ha scritto ieri l'attrice sul suo blog, dove ha postato anche una foto della sua pancia nuda e leggermente pronunciata con appoggiate le mani dei suoi tre figli gia' nati. La Spelling, che ha 38 anni, e suo marito, l'attore canadese Dean McDermott, sono genitori infatti gia' genitori di Liam, Stella e Hattie. McDermott inoltre ha gia' un altro figlio da un precedente matromonio. Dopo la fama ottenuta con con 'Beverly Hills, 90210', Tori Spelling, tra un gravidanza e l'altra ha recitato in diverse pellicole, tra le quali 'Scream 2' e 'Scary Movie 2'.

venerdì 23 marzo 2012

Ora legale: il pediatra, 'scombussola' 250 mila bimbi per una settimana

Roma, 23 mar. (Adnkronos Salute) - Fine settimana in salita per i genitori italiani: con l'arrivo dell'ora legale, dovranno fare i conti non solo con un'ora di sonno in meno, ma anche con sonnolenza, malumori e irritabilita' di circa 250 mila bambini italiani. Colpa delle lancette dell'orologio, che nella notte tra sabato e domenica andranno spostate in avanti: alle 2 del 25 marzo scatta infatti l'ora legale, che resterà in vigore per sette mesi. Una piccola novità che come ogni anno rischia di turbare il riposo soprattutto dei più piccini, spiega all'Adnkronos Salute il pediatra dell'Università di Milano Bicocca, Italo Farnetani.

Infatti per i bimbi, "abitudinari come nessuno", il nuovo orario "avra' l'effetto di un viaggio da Milano a Londra, con tutti i disturbi legati al jet lag. Ma anche gli adulti avranno dei problemi: in pratica l'orologio biologico di 60 milioni di italiani risulterà 'sballato'. Un inutile stress che però - garantisce l'esperto - si assorbirà in circa una settimana. Ma in realtà si potrebbe facilmente evitare, adottando finalmente l'ora legale per tutto l'anno. In questo modo - ribadisce il pediatra, acceso sostenitore dell'ora legale 'fissa' - avremmo un'ora di luce in più nelle giornate invernali, preziosa in particolare per i bambini che potrebbero trascorrere un po' più di tempo all'aperto".

"E' inutile avere la luce quando ci si sveglia: per un po' infatti il nostro cervello è ancora in una fase di ripresa. Meglio poter contare su un'ora in più al pomeriggio, quando si è alle prese con lo sport o i compiti". Il problema vero, comunque, arriverà domenica sera, al momento della nanna. Meglio premunirsi, consiglia l'esperto, "e sfruttare il bel tempo per portare i piccoli all'aria aperta. Fuori, infatti, fanno esercizio fisico, si distraggono, si stancano. E il sonno arriva più facilmente". Oppure si può programmare un pomeriggio in casa con gli amici: il gioco in gruppo avrà lo stesso effetto. "I nuovi orari - spiega il medico - espongono i piccoli, ma anche un 3% di adulti, al rischio di insonnia notturna e sonnolenza di giorno''.

Contro l'effetto ora legale l'errore più diffuso fra le mamme e i papà è "ancora quello di far finta di niente, mandando i bimbi a letto come al solito". Secondo l'esperto, invece, il segreto per fronteggiare al meglio insonnia e disturbi da 'jet lag' è quello di preparare il piccolo per gradi, armati di una sorta di tabella di recupero.

"Il bimbo deve riadattare il suo ritmo circadiano al nuovo orario - spiega l'esperto - altrimenti faticherà ad addormentarsi e si svegliera' sempre un'ora prima rispetto al resto della famiglia". Cosi', se un bambino è abituato ad andare a letto alle 21, "e' sbagliatissimo metterlo a dormire all'improvviso alle 20 per via dell'ora legale ", assicura Farnetani. "L'orologio biologico - spiega - finirà per essere ulteriormente sfasato, perche' ci sarà troppa luce e mancheranno le condizioni che il bambino solitamente associa all'ora di andare a nanna". Il trucco, invece, consiste nel mandare il piccolo a letto un'ora dopo rispetto alla cifra dell'orologio. "Domenica - puntualizza Farnetani tracciando la tabella di marcia per recuperare il sonno perduto - lo manderemo a dormire alle 22. Ma a partire dal giorno dopo e per tre sere successive, scaleremo di volta in volta 20 minuti dall'ora rio in cui il piccolo va a letto".

Un programma "facile. Il fatto di tornare a scuola e di dover affrontare i soliti impegni e le numerose attività abituali contribuiranno a far arrivare il bimbo la sera stanco e pronto a riposare". Cosi' mercoledì tornera' a riaddormentarsi alle 21 "come se nulla fosse accaduto, evitando cioe' che l'ora legale scombussoli troppo il riposo dell'intera famiglia", conclude il pediatra.

Salute: In Italia 2mila bimbi con insufficienza renale cronica

Roma, 23 mar. - (Adnkronos Salute) - Sono oltre 2 mila i bambini che in Italia soffrono di insufficienza renale cronica, duecento dei quali costretti alla dialisi. Si stimano ogni anno circa 50 nuovi casi nel nostro Paese, che entrano in dialisi con l'obiettivo di un veloce accesso al trapianto, anche se solo il 10% vi riesce senza essere sottoposto a dialisi. Necessario, quindi, secondo gli esperti migliorare l'accesso al trapianto senza dialisi, promuovendo il trapianto da vivente, per lo piu' da uno dei genitori. Nel secondo giorno di lavori in corso ad Alba al 16° Convegno nazionale del gruppo di studio di dialisi peritoneale sono i bambini e i ragazzi al centro del confronto tra gli oltre seicento specialisti presenti.

Per i bambini che arrivano all'insufficienza renale avanzata, spiegano gli esperti, la dialisi resta sempre l'unica possibilita' per gestire la fase che deve portare al trapianto di rene. Tuttavia la lista pediatrica nazionale dei trapianti prevede che quando il bambino arriva alla soglia della dialisi possa essere messo in lista anche se non l'ha di fatto ancora iniziata. La scelta principale fino a 10-11 anni ( e l'unica possibile fino a due anni ) e' la dialisi peritoneale domiciliare, che consente al bambino di tornare immediatamente a casa e in famiglia.

Si insegna alla mamma la facile gestione, viene quasi sempre eseguita di notte, e consente al bambino di essere autonomo per tutto il giorno, di frequentare la scuola o l'asilo. Fino ai 6-7 anni questa e' la soluzione migliore per evitare l'ospedalizzazione. Diverso il caso negli adolescenti, ai quali, pur essendo sempre preferibile la dialisi peritoneale, si offre loro comunque la possibilita' di scegliere la modalita' di dialisi che preferiscono.

"A colpire i piu' piccoli - spiega Enrico Verrina, presidente della Societa' Italiana di Nefrologia Pediatrica e responsabile della dialisi Istituto Gaslini di Genova - sono soprattutto le malattie legate a un difetto di sviluppo renale intrauterino. Spesso si tratta di reni malformati, piu' piccoli, che possono essere individuati precocemente con una ecografia. Una diagnosi prenatale consente anche di tenere sempre controllato lo sviluppo dei reni e di intervenire tempestivamente con le terapie necessarie, talvolta addirittura prima della nascita. Le malattie ereditarie sono rare, ma lo sviluppo della genetica - in particolare con l'analisi dell'intero genoma - consente, verificata la familiarita', di identificarne sempre di nuove, e di avviare una strategia preventiva".

"Intorno ai 10 anni - spiega Rosanna Coppo, presidente della Societa' Italiana di Nefrologia - le malattie renali su base immunologica (glomerulonefriti, nefriti interstiziali) sono un'altra causa importante ed hanno una evoluzione molto rapida. Tuttavia esistono terapie molto efficaci alle quali solo una minoranza non risponde completante e solo in questi si arriva all'insufficienza renale. Molte volte la scelta dialitica dipende anche dalla distanza dal centro dialisi. Nei grandi centri e' piu' semplice da gestire anche l'emodialisi, mentre la dialisi peritoneale domiciliare e' una valida opzione sia per chi vive vicino o lontano da un centro dialisi. Soprattutto grazie alle nuove possibilita' di videodialisi telematica che si stanno sviluppando sul territorio, la principale proprio grazie al centro di Alba".

"E' molto importante per i genitori - conclude Verrina - prestare attenzione all'aspetto delle urine dei propri bimbi, oppure a piccole infezioni urinarie, all'accumulo di liquidi e conseguenti edemi e all'aumento della pressione arteriosa. Sono i sintomi principali che possono aiutare ad identificare una malattia renale in un bambino. A volte i sintomi sono anche piu' sfumati e insidiosi e consistono soltanto in pallore, stanchezza e inappetenza. Senza allarmismi, e' meglio pero' chiedere sempre al proprio pediatra".

I figli di Angelina Jolie sono come animali allo zoo | Oh my Gossip

Brad Pitt e Angelina Jolie (Getty Images)Sei figli da crescere son difficili, soprattutto se vi chiamate Brad Pitt ed Angelina Jolie, con tanto di agenda talmente ricca di impegni da far impallidire quella di Barack Obama. A pagarne le conseguenze ovviamente loro, Maddox, 10 anni, Pax, 8, Zahara, 7, Shiloh, 5, e i gemelli Know e Vivienne, 3, cresciuti con poche regole e sempre più tremendamente irrequieti. Tanto da preoccupare gli amici della coppia. A riportare l'agghiacciante scena madre in casa Brangelina un presunto amico della coppia, al settimanale Ok! Magazine.

"Non c'è molto da fare se non stare seduti e guardare. I bambini sono rovinati dallo zucchero, e dopo che Shiloh ha mangiato 5 biscotti di fila e Maddox ha bevuto la sua terza Fanta, arriva l'ora della follia. È così che la chiamiamo: l'ora della follia. Giocattoli che volano. Bambini che scoppiano in scenate. Ci sono litigi, è uno zoo. I bambini mangiano cose da fast-food tutti i giorni. Shiloh è dipendente dallo zucchero, inizia a urlare quando glielo tolgono. Angelina non preme perché si lavino i denti tutti i giorni o che si lavino le mani prima di mangiare. Fanno il bagno quando ne hanno voglia, cioè non tanto spesso. Gli amici di Brad dicono che i suoi figli puzzano come Johnny Depp. I gemelli sono in quella fase in cui mettono tutto in bocca. Brad e Angie non li prendono sempre in tempo e la preoccupazione è che un giorno manderanno giù qualcosa di davvero tossico. E comunque è davvero una cosa disgustosa. Angelina lascia giocare i bambini con pistole, fucili, anche se sono scariche e alcune sono solo dei giocattoli. Altre sono vere, e oggetti antichi costosi, e queste sono quelle che i bambini usano per far finta di uccidere lo staff".

Parole di fuoco, e da servizi sociali immediati, per un'accusa che vede finire sul banco degli imputati proprio lei, Angelian Jolie, a quanto pare troppo 'free' nell'educazione dei bimbi. "Angelina pensa che sia divertente quando i figli fanno finta di sparare alla gente. Scoppia a ridere. In molti credono che Brad e Angelina dovrebbero mettere un limite a tutto questo, ma non credo che succederà". Con queste parole l'anonima fonte conclude la sua 'confessione shock', che statene certi farà decisamente discutere.

giovedì 22 marzo 2012

Ricky Martin con i figli gemelli su Vanity Fair | Oh my Gossip

Ricky Martin Vanity FairSe in Italia da anni l'Universo della politica litiga persino su una legge che affronti lo spinoso e aihnoi sempre attuale caso dell'omofobia, nel resto del mondo la conquista dei diritti gay ha preso il largo. Ad averlo vissuto sulla propria pelle Ricky Martin , per anni forzato 'latin lover' sui giornali e da tempo dichiaratamente gay.

Fatto coming out, Martin è diventato padre di due gemelli, Matteo e Valentino, avuti da una madre surrogata. A crescerli insieme a lui il compagno Carlos, per una 'famiglia gay' che troneggia sull'ultimo numero spagnolo di Vanity Fair.

Cittadino spagnolo dal 2011, Ricky abbraccia con amore e protezione i due piccoli, nati nell'agosto del 2008 ed ormai ad un passo dal quarto anno di vita. Per l'occasione il cantante li ha mostrati per la prima volta alla stampa, dimostrando ancora una volta che non c'è differenza tra famiglia eterosessuale e famiglia omosessuale. Perché se l'ingrediente principale è l'amore, non serve proprio altro.

mercoledì 21 marzo 2012

Fecondazione: mamma-nonna Gb si pente, no a figli dopo i 50 anni

Roma, 21 mar. (Adnkronos Salute) - E' stato uno sbaglio avere un figlio a 57 anni. A dirsi pentita è la neomamma più anziana della Gran Bretagna, Sue Tollefsen, 4 anni dopo la nascita della piccola Freya. La donna, un'insegnante in pensione che oggi ha 61 anni, ha ammesso per la prima volta che avrebbe dovuto avere un bimbo quando era più giovane e non aspettare così tanto. E che, in ogni caso, non si dovrebbe diventare genitore dopo i 50 anni.

Miss Tollefsen - si legge sul 'Daily Mail' online - ha raccontato di aver contratto una grave infezione del sangue che per settimane l'ha resa incapace di prendersi cura della figlia. L'esperienza della malattia le ha fatto capire che potrebbe non vivere abbastanza per vedere la piccola crescere.

La donna è diventata madre nel 2008 con la fecondazione assistita, utilizzando lo sperma del partner e ricorrendo a una donatrice di ovuli. Ci sono volute oltre 15 mila sterline per sottoporsi ai trattamenti in Russia, visto che nessuna clinica britannica si era dichiarata disposta a farlo. Nonostante le critiche piovutele addosso, la neomamma sembrava convinta e contenta della sua decisione. Tanto da dichiarare che avrebbe voluto un altro figlio. Adesso, però, sente il peso di essere una madre 'over 60' e per di più sola, dopo che si è separata dal compagno l'anno scorso, rivela nell'intervista alla rivista 'Closer'.

martedì 20 marzo 2012

Calcio: Fano, il figlio di Zeman e' il nuovo allenatore

Fano, 20 mar. - (Adnkronos) - Karel Zeman, figlio di Zdenek Zeman, e' il nuovo allenatore dell'Alma Juventus Fano, formazione che milita nella seconda divisione di Lega Pro.

Karel Zeman, 35 anni, secondo la societa' marchigiana e' un ''allenatore giovane, con idee ben precise e una grande voglia di emergere'' e ''puo' rappresentare la persona giusta''. Il tecnico boemo sostituisce l'esonerato Gabriele Baldassarri.

Lady Gaga: “Basta celebrità, ora voglio un marito e dei bambini” | Live from LA

(KIKA) - LOS ANGELES - Finché le dicono i giornali, e ai giornali gli amici degli amici, le notizie sui personaggi dello showbiz restano sempre un po' nell'aria, e nel lettore rimane sempre quel dubbio sulla fine della realtà e l'inizio della finzione. Questa volta però, la sua verità Lady Gaga l'ha pronunciata con la sua stessa bocca, in studio da Oprah Winfrey. "Dopo questa intervista - ha detto la star - non intendo più rilasciarne altre. Non intendo parlare con altre persone per molto tempo. La novità è che non leggo più niente. Niente stampa, niente tv… Ho deciso di spegnere tutto".

Lady Gaga non vuole un film sulla sua vita

Come mai una star di soli 25 anni, che ha fatto del suo look e dei suoi colpi di scena  il vero centro della propria celebrità, ha deciso di mettere il silenziatore e calarsi nell'oblio? Una sola è la ragione: l'amore.

Lady Gaga, Oprah Winfrey

Nuovo amore per Lady Gaga

Proprio così, la Germanotta fa davvero sul serio con Taylor Kinney e, proprio come nella sua arte e nel suo lavoro, ha deciso di buttarsi a capofitto in questa storia che speriamo sia una delle poche a lieto fine: "Voglio dei bambini, voglio una squadra di calcio! - ha detto in salotto da Oprah - e poi voglio un marito!"

Per amore di Taylor Kinney

I look improbabili e gli ingressi eccentrici cui ci ha tanto abituati resteranno solo un felice ricordo, oppure prima o poi questa pausa di riflessione dalle scene finirà? Insomma, ve la immaginate Lady Gaga ai fornelli mentre si destreggia tra pappette e pannolini?

domenica 18 marzo 2012

Dice “Babbo Natale non esiste” a un bimbo: denunciato

Rivelare volontariamente a un bimbo che Babbo Natale non esiste è un gesto ignobile, perché cancella in un colpo solo una delle più belle illusioni dell’infanzia. In certi casi, può diventare anche la base per un’accusa davanti a un tribunale. L’operatore di un call center sardo ha pronunciato questa frase a un bambino di quattro anni, impaurito dalla durezza dei toni: “Marmocchio, passami la mamma o vengo a prenderti. E, comunque, Babbo Natale non esiste”. La segreteria telefonica ha per fortuna registrato tutto e ha permesso agli uomini della Questura di rintracciare il centralinista e recapitargli una denuncia per molestie telefoniche.

L’indagine è partita dalla denuncia presentata a inizio febbraio da una coppia di Como. Qualche giorno prima, la famiglia aveva ricevuto una chiamata sul telefono di casa, intorno all’ora di cena. A rispondere non erano stati gli adulti, ma il più piccolo dei due figli. Dall’altro capo del telefono c’era un operatore di call center, probabilmente intenzionato a promuovere un’offerta commerciale. “Passami la mamma o il papà”, ha detto il centralinista accorgendosi che il suo interlocutore era un bimbo. Il bambino però, ammutolito, non ha soddisfatto la richiesta.

A quel punto, l’operatore ha perso la pazienza e si è rivolto al piccolo in modo aggressivo, minacciandolo: “Se non mi passi la mamma, vengo a prenderti. So che sei lì, passami qualcuno o arrive, sbrigati marmocchio”. La furia verbale del centralinista è andata avanti fino all’affermazione finale, un vero e proprio trauma per il bambino: “Babbo Natale non esiste, e la befana è la tua mamma”.

Dopo la telefonata, i genitori del bimbo hanno subito sporto denuncia, portando agli investigatori il messaggio registrato sulla segreteria telefonica. Dai primi accertamenti è risultato che la chiamata proveniva da un call center di Cagliari. Nei giorni successivi, le indagini sono proseguite in collaborazione con i poliziotti sardi. La ricerca ha portato al responsabile della bassezza, un operatore di call center di 36 anni, denunciato a piede libero per molestie a mezzo telefono: ora dovrà risponderne in tribunale. Il centralinista ora rischia un provvedimento disciplinatore da parte del suo datore di lavoro.  I genitori della piccola “vittima” si augurano quantomeno di ricevere le scuse da parte del 36enne.

Teatro: morto Paolo Donat-Cattin, impresario e figlio dell'ex ministro

Roma, 17 mar. (Adnkronos) - E' morto dopo una lunga malattia, Paolo Donat-Cattin. Impresario teatrale, era noto nel mondo artistico per aver gestito prima il teatro Giulio Cesare di Roma con Luca De Filippo e poi, dagli anni'90, il teatro Nazionale. Ha prodotto numerosi spettacoli con il regista Giuseppe Patroni Griffi e famosi artisti si sono alternati nei suoi teatri: da Carmelo Bene a Giorgio Gaber, da Ugo Pagliai a Paola Gassman, da Gabriele Lavia a Monica Guerritore, da Mariano Rigillo a Vincenzo Salemme fino ad un giovane Alessandro Gassman. Produzioni teatrali di grande rilievo artistico che gli sono valsi numerosi premi.

Era il figlio secondogenito del ministro Carlo Donat-Cattin, morto ventun anni fa nello stesso giorno. I funerali si svolgeranno lunedi' prossimo alle 9,30 a Torino, nella Chiesa di Santa Giulia.

venerdì 16 marzo 2012

Bimbo di 2 anni morto nel Sulcis, è stato soffocato

Cagliari, 16 mar. (LaPresse) - E' stato ucciso il bimbo di due anni e mezzo trovato senza vita ieri a Sant'Antioco (Carbonia-Iglesias). L'autopsia, come confermano fonti investigative, non lascia dubbi: il piccolo è stato soffocato. Il convivente della madre, che potrebbe essere il responsabile della sua morte, ha aggredito la donna, a martellate, poi è fuggito e si è impiccato in località 'Su Pranu', a poche centinaia di metri dalla casa di via Calasetta 104 dove viveva la coppia. A dare l'allarme in un primo momento è stata la mamma, 23enne, che è scesa in strada sporca di sangue e ha chiamato i vicini. La donna è ancora ricoverata in ospedale ma non è in pericolo di vita.

Bimbo di 2 anni morto nel Sulcis, madre ferita: si cerca convivente

Carbonia, 15 mar. (LaPresse) - Un bambino di due anni e mezzo è stato trovato senza vita questa mattina in una casa di via Calasetta 104 a Sant'Antioco, in provincia di Carbonia-Iglesias. A dare l'allarme è stata la mamma 23enne, che è scesa in strada sporca di sangue e ha chiamato i vicini. La donna sarebbe stata presa a martellate in testa durante un litigio con il convivente. Ora è ricoverata all'ospedale Sirai di Carbonia. L'uomo, I. G. di 35 anni, è fuggito ed è ricercato da polizia e carabinieri con l'accusa di tentato omicidio. Il piccolo, che non è figlio di G., apparentemente non ha segni di violenza e gli inquirenti hanno disposto l'autopsia per chiarire le cause della morte. Per gli investigatori potrebbe essere stato ucciso.

Bimbo di 2 anni morto nel Sulcis, si impicca convivente madre

Cagliari, 15 mar. (LaPresse) - E' stato trovato senza vita, impiccato a un albero di fichi nelle campagne di Sant'Antioco (Carbonia-Iglesias), Igor Garau, l'uomo accusato di aver colpito a martellate la convivente, madre del bimbo di due anni e mezzo trovato morto questa mattina. I carabinieri di Carbonia, che stanno indagando sul giallo, hanno scoperto il corpo in località 'Su Pranu', a poche centinaia di metri dalla casa di via Calasetta 104 dove viveva la coppia. Sul posto ci sono ancora il medico legale e il magistrato di turno che coordina le indagini. Al momento non è emerso nessun indizio utile a chiarire le cause della morte del piccolo.

giovedì 15 marzo 2012

Salute: lo studio, con cellulare in gravidanza rischio bimbi iperattivi

Milano, 15 mar. (Adnkronos Salute) - Mamme in dolce attesa, attenzione al cellulare. Se il nascituro viene esposto a dosi eccessive di radiazioni emesse dal telefonino, da bambino e poi da adulto rischia problemi comportamentali come iperattività, ansia e disturbi della memoria. A lanciare l'allarme sono i ricercatori americani della Yale School of Medicine in uno studio pubblicato su 'Scientific Reports', pubblicazione del gruppo 'Nature'. Al momento, tuttavia, il pericolo di effetti neurologici negativi è stato dimostrato soltanto nei topi. Nell'uomo è da verificare, tengono a precisare gli stessi autori.

In ogni caso, si tratta della "prima evidenza sperimentale che l'esposizione durante la vita fetale alle radiofrequenze prodotte dai telefoni cellulari può effettivamente influenzare il comportamento adulto", afferma l'autore senior Hugh S. Taylor, docente e responsabile della Divisione di endocrinologia riproduttiva e infertilità, Dipartimento di ostetricia, ginecologia e scienze della riproduzione a Yale.

Taylor e colleghi hanno esposto femmine di topo incinte alle radiazioni emesse da un cellulare con il suono attutito o silenziato, posizionato sopra la gabbia e attivato in modalità chiamata per tutta la durata del trial. Per il gruppo controllo sono state predisposte le stesse condizioni, ma il telefonino veniva disattivato. Successivamente, gli scienziati hanno misurato l'attività elettrica del cervello dei topolini nati e diventati adulti, e hanno condotto una serie di test psicologici e comportamentali. L'équipe Usa ha potuto così osservare che i topi figli delle madri che erano state messe 'al telefono' tendevano a essere più iperattivi. Inoltre, mostravano livelli aumentati di ansia e capacità mnemoniche ridotte.

Secondo Taylor i problemi comportamentali sviluppati dai topi che, 'nel pancione', sono stati esposti a radiazioni da telefono cellulare dipendono dall'effetto delle onde sullo sviluppo dei neuroni della corteccia prefrontale del cervello. E' la stessa area - ricordano gli scienziati Usa - in cui si localizza la neuropatologia associata alla sindrome Adhd, il disordine da iperattività e deficit dell'attenzione che in età evolutiva si può verificare nei 'cuccioli d'uomo'.

"Nei topi abbiamo dimostrato che i problemi comportamentali simili all'Adhd sono provocati dall'esposizione alle radiazioni del cellulare durante la vita in utero", dice Taylor. Di conseguenza, lo studioso ipotizza che "l'aumento dei disordini comportamentali nei bambini può essere, almeno in parte, dovuto all'esposizione fetale alle radiazioni dei telefonini". Lo scienziato ritiene comunque che siano necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio i meccanismi all'origine di questo effetto, e per stabilire un'eventuale soglia limite di esposizione durante la gravidanza.

Sostiene la necessità di nuovi studi anche Tamir Aldad, primo autore della ricerca di Yale. L'esperto, infatti, fa notare che la gravidanza nei topi dura appena 19 giorni e che quindi, rispetto ai neonati umani, la prole murina viene al mondo con un cervello già di per sé meno sviluppato. Insomma, la ricerca deve continuare, ma nel frattempo gli scienziati considerano "giustificato" invitare le future mamme alla prudenza.

Tumori: bimbi li 'combattono' col karate, al Bambino Gesu' progetto pilota

Roma, 15 mar. (Adnkronos Salute) - Colpi di karate contro il dolore, la nausea, la paura dei dottori e della malattia. Ma anche per ritrovare un po' di serenità e fiducia in sè stessi. Le arti marziali possono essere di grande aiuto ai bambini che si ammalano di cancro e che devono affrontare un difficile e spesso doloroso percorso di cura. Parte da questi presupposti Kids Kicking Cancer, attivo da oltre un decennio negli Usa, e che ora sbarca per la prima volta in Europa, all'ospedale pediatrico Bambino Gesù, di Roma dove è già stato avviato il progetto pilota, punto di partenza, nell'intenzione della neonata Kids Kicking Cancer Italia onlus, per una diffusione più ampia sul territorio nazionale.

Negli Stati Uniti - hanno spiegato oggi gli esperti alla presentazione dell'iniziativa nella struttura romana - il progetto Kids Kicking Cancer ha dimostrato che, nei piccoli coinvolti nello speciale programma sportivo, il dolore si riduce notevolmente: dell'88%. Ma l'obiettivo non è solo contenere gli effetti collaterali delle cure. Riguarda un'idea più ambiziosa: garantire un' assistenza a 360 gradi, in cui si tiene conto degli aspetti psicologici, emozionali e sociali del piccolo paziente. I bimbi che partecipano al progetto nella struttura romana sono finora 15: una volta alla settimana seguono la lezione di karate basata su tre parole: Power, ovvero forza per affrontare qualsiasi situazione estrema; Peace, consapevolezza della propria forza per una maggiore tranquilità interiore; Purpose, obiettivo finale, per fa si che i bambini diventino, a loro volta, insegnanti della tecnica che hanno appreso, per far sviluppare anche agli altri la forza interiore che rende in grado di affrontare rabbia, dolore, ansia, paura, stress, problemi psicofisici.

L’iniziativa, avviata tra i pazienti oncologici nella capitale, si sta via via allargando anche ai piccoli affetti da fibrosi cistica e da altre patologie croniche. "Curare in oncologia pediatrica -spiega Franco Locatelli, direttore del Dipartimento di onco-ematologia pediatrica del Bambino Gesù - vuol dire prendersi cura a tutto tondo del benessere psico-fisico dei pazienti e della loro famiglia e iniziative come queste contribuiscono a migliorare la qualità di vita dei piccoli, il loro contatto con le attività ludico-sportive e a canalizzare positivamente le tensioni legate al percorso di diagnosi e cura".

"Power, Peace, Purpose â€" spiega Rabbi Elimelech Goldberg, fondatore e Direttore di Kids Kicking Cancer, presente alla presentazione romana â€" è la sintesi della nostra missione: attraverso esercizi di respirazione, rilassamento e meditazione, i bambini che partecipano ai nostri programmi imparano a gestire meglio il dolore e ad affrontare con maggiore determinazione, coraggio, ma anche serenità interiore la malattia e le terapie a cui devono sottoporsi. Ogni bambino diventa così, a sua volta, testimone e ambasciatore di questa filosofia, insegnando agli altri (fratelli, sorelle, genitori, nonni) le tecniche che ha appreso".

Il lavoro fatto con i bambini "è soprattutto sull'emotività e sul loro atteggiamento mentale rispetto alla malattia, ma non solo- spiega Mark Palermo, neuropsichiatra, cintura nera di karate e direttore e coordinatore atletico di Kids Kicking Cancer Italia Onlus. "Insieme ai bambini del reparto di onco-ematologia che hanno iniziato a frequentare settimanalmente le nostre lezioni, stiamo creando una bellissima squadra e ci auguriamo di poterla al più presto ampliare, accogliendo tanti altri giovani pazienti in cura presso l’ospedale per altre patologie croniche gravi".

Kids Kicking Cancer Italia, inoltre, punta ad estendere a molte altre strutture l'esperienza avviata al Bambino Gesù. "Abbiamo bisogno di sostegno, di volontari, di far conoscere la nostra iniziativa", spiega Fanny La Monica presidente della Onlus che invita a visitare il sito dell'associazione www.kidskickingcancer.it.

Bimba di 3 anni dimenticata dai genitori esce da sola nel ragusano

Ragusa, 15 mar. (LaPresse) - Era stata dimenticata a casa dai genitori che non si erano ricordati, prima di andare a lavoro, che la loro figlia di tre anni stava ancora dormendo. La piccola, una volta sveglia, si era vestita ed era uscita di casa con lo zainetto per andare all'asilo. Così è stata vista questa mattina, intorno alle 9, da un operatore ecologico di Modica, in provincia di Ragusa, che ha subito chiamato i carabinieri, che l'hanno fermata e le hanno chiesto perchè si trovasse in giro da sola. La piccola, saltando in braccio a uno dei carabinieri, ha spiegato che si era svegliata e che stava andando a scuola. I carabinieri hanno poi appurato che, a causa di un fraintendimento, i genitori erano usciti di casa senza occuparsi della piccola. La bambina è stata riportata dai genitori ma ora bisognerà vedere come la procura della Repubblica di Modica, informata dai carabinieri, valuterà il comportamento dei genitori.

Torino, nata prima bimba in Italia dopo autotrapianto tessuto ovarico

MILANO (Reuters) - E' nata oggi all'ospedale Sant'Anna di Torino una bimba la cui madre, per la prima volta in Italia, è rimasta incinta grazie ad un autotrapianto del proprio tessuto ovarico.

Il tessuto della madre di Aurora - questo il nome della bambina che pesa 3.670 chili - era stato prelevato circa otto anni fa e conservato in azoto liquido, prima che la donna, affetta da una forma di beta talassemia, fosse sottoposta a una chemioterapia che l'avrebbe resa sterile.

Il risultato - uno dei primi al mondo, spiega ina nota dell'ospedale - è stato ottenuto dall'equipe che fa capo alla clinica universitaria di ginecologia e ostetricia dell'ospedale Sant'Anna di Torino, diretta dalla professoressa Chiara Benedetto. -- Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia

mercoledì 14 marzo 2012

Salute: 1 bimbo su 4 non mangia frutta e verdura, al via cartoon ministero

Roma, 14 mar. (Adnkronos Salute) - In Italia un bimbo su quattro non mangia quotidianamente frutta e verdura. Solo il 2% supera le 4 porzioni al giorno. A fornire i dati è il direttore generale Sicurezza alimenti e nutrizione del ministero della Salute, Silvio Borrello, in occasione della presentazione del primo cartone animato realizzato dal dicastero: Capitan Kuk, il Braccio di Ferro degli anni 2000, paladino della frutta e della verdura.

Allo scopo di educare i bambini al consumo quotidiano di frutta e verdura, il ministero ha infatto realizzato questo progetto di comunicazione innovativo nel panorama italiano della pubblica amministrazione. E' prevista la realizzazione, in collaborazione con Rai Fiction, di due serie del cartone animato, per un totale di 26 episodi. La prima serie è in onda su Rai YoYo, canale tematico dedicato ai bambini, ogni sabato e domenica mattina alle ore 8.50 e in replica alle 17.50. Il primo episodio,andato in onda il 18 febbraio, ha fatto registrare 177mila spettatori, con uno share del 2,52%. Un buon risultato, dicono i promotori, considerato che l'episodio è andato in onda senza promozione.

Le proprietà della frutta e della verdura costituiscono gli elemnti centrali di ogni episodio di Capitan Kuk. I messaggi educativi vengono proposti in maniera volutamente semplificata allo scopo di essere più comprensibili per i bambini. Per facilitare la memorizzazione e l'apprendimento il criterio che viene seguito è quello di illustrare, in ogni singolo episodio, le proprietà salutari di un solo frutto o di una sola verdura alla volta.

Dal punto di vista del linguaggio sono stati coniati termini originali che richiamano direttamente i temi del cartone, tra questi l'esclamazione 'All'avverduraggio!', con cui i piccoli eroi si lanciano all'inseguimento dell'antagonista, oppure il 'CercaFrutta', che è il nome dello strumento che permette a Capitan Kuk di conoscere le proprietà salutari della frutta e della verdura. I personaggi del cartoon sono: Francesco/Capitan Kuk; Chiara; Golosix; Mabù. La sigla musicale del cartone animato è curata dal cantautore Daniele Silvestri.

Alla presentazione è intervenuto anche il ministro della Salute Renato Balduzzi, grande sostenitore dell'iniziativa, che ha ricordato l'importanza di una corretta alimentazione, soprattutto per i più piccoli: "Poche merendine e bibite gassate, molta frutta e verdura".

Pediatria: malanni di primavera per 710 mila bimbi 'under 6' anni

Roma, 14 mar. (Adnkronos Salute) - Sono 710 mila i bimbi 'under 6' anni costretti in questi giorni a fare i conti con una serie di malanni di primavera. "Dalla varicella alla sesta malattia, fino all'otite, al mal di gola e alla diarrea, sono molti i bambini con malanni tipici di questo periodo dell'anno, soprattutto fra i più piccini, complici i continui sbalzi di temperature. La maggior parte, ovvero 350 mila, è colpito da mal di gola, tosse e raffreddore". Lo stima arriva da Italo Farnetani, pediatra di Milano, che aggiunge: "A questi si sommano i 20 mila casi di sesta malattia, i 40 mila di varicella, i 100 mila di otite e i 200 mila di diarrea".

"Marzo fa parte ancora dei mesi da 'bollino rosso' per la salute dei bambini, e se la possibilità di stare più tempo all'aperto è utile a tener lontani i patogeni, ancora circolano numerosi microrganismo che 'bersagliano' in particolare i piccoli sotto i 6 anni", spiega il pediatra, autore del volume 'Da 0 a 3 anni' (Mondadori). Il primo consiglio per i genitori in questo periodo è "curare molto l'igiene, facendo lavare loro spesso le mani e non rinunciando al bagnetto, nemmeno se il bambino ha problemi di salute. In questo modo si limiteranno fastidi alla pelle legati, ad esempio, al prurito nel caso di malattie esantematiche".

Poi "è opportuno evitare sudate seguite da colpi d'aria: dunque è bene vestire il bambino a cipolla, evitando di infagottarlo in abiti troppo pesanti. Se il piccolo ha mal d'orecchio - raccomanda - mai mettere gocce senza il parere del pediatra: il bimbo potrebbe avere un timpano perforato e le gocce possono fare danni". Non forzare il bambino a mangiare se ha la diarrea, né sottoporlo a una dieta rigida e priva di alcuni alimenti "se le scariche sono meno di 8 al giorno e il problema dura da meno di 5 giorni". In ogni caso, invece, ovvero sia che stiano bene sia che abbiano qualche malanno, "è bene far bere di più i piccoli, per mantenerli sempre ben idratati". Infine è opportuno tenere il più possibile i bambini all'aperto, limitando l'eccesso di calore in casa, specie di notte: un'insidia in particolare per i piccoli raffreddati.

Salute: un bambino toscano su tre e' sovrappeso o obeso

Firenze, 14 mar. - (Adnkronos) - Un bambino toscano su tre, tra gli 8 e gli 11 anni, e' sovrappeso o obeso. E in molti casi i genitori non ne hanno neppure la percezione. Dieta inadeguata, ancora troppe bevande zuccherate e gassate, poco movimento, tanto tempo davanti alla tv e ai videogiochi. Ma qualcosa e' migliorato negli ultimi due anni, anche grazie alle azioni di sorveglianza e promozione di stili di vita piu' corretti messe in atto dalla Regione Toscana. Lo ha sottolineato l'assessore regionale alla Sanita', Daniela Scaramuccia, presentando a Firenze i risultati del programma ''Guadagnare salute in Toscana''.

martedì 13 marzo 2012

Treviso, muore bambina di 9 anni investita da furgone

Treviso, 13 mar. (LaPresse) - Una bambina di 9 anni è morta dopo essere stata investita a Treviso da un furgone su un passaggio pedonale sulla circonvallazione cittadina. L'incidente è avvenuto nel pomeriggio. La vittima, di nazionalità kosovara, si trovava con i suoi fratelli. Il mezzo che l'ha investita era condotto da un trevigiano di 60 anni, in stato di choc. La bambina è deceduta, nonostante i tentativi di rianimarla degli operatori del 118. La polizia municipale sta effettuando gli accertamenti sulla dinamica dell'incidente.

Vip: Zucchero, ho adottato due bambini in Kenya

Roma, 13 mar. - (Adnkronos) - ''Ho adottato due bambini a distanza in Kenya. Sarebbe bello e giusto che lo facessero tutti''. Lo afferma il bluesman italiano Zucchero Fornaciari in un'intervista sul numero di 'Chi' in edicola domani. Il cantante, prima di partire per il Chocabeck tour (in questi giorni in Sudamerica), e' stato sei giorni in Kenya a visitare l'orfanotrofio Mama Anakuja, a Muyeye, costruito sette anni fa da una coppia di italiani. ''E' stata un'esperienza molto forte e commovente -raccvonta Zucchero- quando vedi questi bambini che hanno perso i genitori o che sono stati abbandonati, che hanno subito violenze o sono malati, e' impossibile non fermarsi a riflettere. Cosi' io e Francesca abbiamo deciso di dare il nostro piccolo aiuto. Ad accompagnare il cantante in Kenya c'era anche la compagna Francesca Mozer e loro figlio Blue, 14 anni. Di cui Zucchero dice: ''Vederlo cosi' attento e sensibile in mezzo ai bambini poveri e' stata una piacevole sorpresa. Blue e' puro come lo ero io da bambino. Poi con le brutture della vita la purezza un po' la perdi, ma quel bambino io ce l'ho ancora dentro di me, in fondo in fondo, e me lo tengo caro'', conclude.

Julia Roberts: “I miei figli non mi guardano in tv” | Live from LA

(KIKA) - LOS ANGELES - Prima Brad Pitt e Angelina Jolie avevano proibito ai loro figli di cercare su Google i loro nomi mettendo un filtro di protezione alla rete domestica, poi Brian Austin Green ha stipulato un patto con la moglie Megan Fox al fine di impedirsi reciprocamente di guardare in tv le proprie performance. Dulcis in fundo, Julia Roberts ha deciso che i propri figli non possono guardare i film di cui è stata protagonista. Insomma, nonostante il ruolo pubblico, le celebrity stanno facendo di tutto per proteggere la loro privacy soprattutto tra le mura di casa. "Sono troppo piccoli per cogliere certi messaggi - ha detto l'attrice - abbiamo delle regole molto rigide in casa nostra".

Julia Roberts, Danny Moder
©kikapress.com

Molto meglio la lettura della tv, quindi, anche perché dal racconto dell'attrice, casa Moder-Roberts sembra il ritratto della famiglia felice: "Le ore finali della giornata, poco prima di andare a letto, sono la parte più bella della giornata - ha detto in un'intervista parlando del marito Danny Moder, dei gemellini di sette anni Hazel e Phinnaeus e del piccolo Henry - Stiamo tutti insieme come una famiglia cui piace condividere gli avvenimenti della giornata, chiacchierare e ridere insieme. Poi prima di dormire, leggo ai miei figli un po' di favole".

Julia Roberts
©kikapress.com

Cosa direbbero i suoi figli del ruolo di strega cattiva che la ex Pretty Woman ha interpretato nel nuovo film Biancaneve al fianco dell'innocente di Lily Collins?

lunedì 12 marzo 2012

Pediatria: bebe' e paure, a Milano medici dei bimbi incontrano genitori

Milano, 12 mar. (Adnkronos Salute) - L'incubo della febbre alta, i dubbi sugli antibiotici, la paura dei virus ogni volta che sul giornale compare la notizia di qualche epidemia. Sono le preoccupazioni che accomunano i papà e le mamme d'Italia, l'effetto collaterale dell'essere genitori. A Milano i pediatri hanno deciso di affrontare le paure e i dubbi più diffusi, per vincerli. L'occasione: due incontri pubblici con le famiglie della metropoli, interamente dedicati alla prevenzione e all'educazione sanitaria in età pediatrica.

Il primo appuntamento è per mercoledì alle 18, nella Biblioteca comunale Chiesa Rossa di via San Domenico Savio 3. Seguirà quello di sabato 31 marzo alle 11, biblioteca comunale Sant'Ambrogio di Via S. Paolino 18. Patrocinati dall'assessorato alla Cultura del Comune di Milano, i due incontri puntano a indirizzare le famiglie verso stili di vita sani, "a partire dalla corretta alimentazione fin dalla nascita: l'allattamento al seno", precisano i camici bianchi dei bimbi. Protagonisti degli incontri Roberto Marinello e Mirella Scarazatti, autori del libro 'La salute del bambino e dell'adolescente: piccola guida per i genitori', realizzato per l'associazione 'Genitori si diventa - Onlus' a cui devolveranno i proventi delle vendite.

"Le domande che ci sentiamo rivolgere più spesso - spiega Marinello in una nota - sono su antibiotici, febbre del bambino, vaccinazioni 'buone o cattive', come capire i problemi dei figli adolescenti. E sembra che le maggiori preoccupazioni per la salute dei figli riguardino le malattie acute, le febbri alte, la paura di epidemie virali che sembrano dietro l'angolo, specie quando la stampa o la rete diffondono notizie allarmistiche, e spesso ingiustificate, che aumentano le ansie". I rischi più grossi per i piccoli, aggiunge Scarazatti, "pur non trascurando questi problemi, sono tuttavia quelli legati all'asma, al sovrappeso e all'obesità, quelle malattie complesse legate all'ambiente e agli stili di vita, che possono portare a gravi patologie in età adulta: forme ostruttive polmonari, diabete, ipertensione, problemi cardiovascolari, con rischio di mortalità precoce".

Arte: Roma, al Palazzo delle Esposizioni i bambini imparano a creare

Roma, 12 mar. (Adnkronos) - La cultura come valore dell'esperienza pedagogica e terapeutica, veicolata attraverso un laboratorio itinerante dove si sperimenta in prima persona l'arte attraverso sensazioni tattili e intellettive. E' 'Io gioco con l'arte', il progetto culturale di Lottomatica rivolto ai giovani e ai giovanissimi per avvicinarli all'arte giunto ormai al suo quinto anno. Al Palazzo delle Esposizioni di Roma, tutte le domeniche di marzo, i bimbi dai 4 ai 6 e dai 7 agli 11 anni possono, in modo del tutto gratuito, sperimentare con tutti i sensi il mondo dell'Avaguardia americana 1945-1980, con il laboratorio 'C'era una volta in America'.

"Con questo laboratorio creativo -dice all'ADNKRONOS Alessandro Paciucci, responsabile Business Unit Gioco del Lotto- ci proponiamo di avvicinare i bambini alla cultura attraverso un approccio molto semplice, quello del gioco. Attraverso i loro sensi i bimbi stimolano la loro fantasia e imparano a guardare anche la realta' con occhi diversi". E, dal 2008, i numeri sembrano aver dato ragione al progetto: "In cinque anni -sottolinea Paciucci- hanno partecipato 3.000 bambini e 4.000 genitori".

Gli spazi, organizzati in modo magistrale dallo staff del Palazzo delle Esposizioni, sono strutturati per permettere lo svolgimento di una parte del laboratorio in aula ed una a contatto diretto con le opere dell'esposizione, creando un'interazione ed un coinvolgimento totale nella comprensione dei capolavori. Un panorama ampio, che attraversa i cambiamenti piu' significativi dell'Espressionismo Astratto, della Pop Art, dell'Arte Concettuale e del Fotorealismo. (segue)

Madonna: quattro figli, un fidanzato e una carriera da portare avanti. “Multitasking è il mio secondo nome!” | Live from LA

(KIKA) - LOS ANGELES - Madonna ha ammesso che crescere quattro figli da sola, sostenendo uno stile di vita così tanto pieno di impegni come il suo, può essere molto difficile. Ancor più se in un questa agenda così tanto fitta, tra produzioni cinematografiche, videoclip musicali e sale di incisione, ci si mette anche una storia d'amore con un fidanzato non proprio adulto, il 24enne Brahim Zaibat.

Madonna, Mercy, David Banda

Vista l'età più che un compagno, infatti, Brahim sembra quasi un fratello maggiore di Lourdes, 15 anni, Rocco, 12, David, 6 e Mercy 5, ma simili battute sono sin troppo scontate e soprattutto Madonna le rispedisce subito al mittente: "Tutti hanno qualcosa da dire o commenti da fare sul mio stile di vita - ha detto la pop star in un'intervista - Alla fine di ogni giornata io sento di aver dato il massimo. Se alle persone non piaccio è un loro problema. E' una sfida molto difficile quella di riuscire a tenere tutto sotto controllo. Multi tasking è il mio secondo nome! I miei figli ed io stiamo cercando di avere una vita il più normale possibile, fatta di scuola e lezioni dopo scuola, proprio come tutte le altre famiglie".

sabato 10 marzo 2012

Usa, donna partorisce bimbo 'gigante': quasi 6,5 chilogrammi

San Diego (California, Usa), 10 mar. (LaPresse/AP) - Una donna della California del Sud ha dato alla luce un bambino di 6,3 chilogrammi. I medici avevano annunciato a Cynthia Sigler che il figlio sarebbe stato più grande rispetto alla norma, ma le avevano parlato di circa 4 chilogrammi. Invece, la neomadre ha scoperto che il peso era maggiore, quando ha potuto prendere il bambino tra le braccia dopo il parto cesareo. Il neoonato, riporta il North County Times, si chiama Jayden Sigler. La donna ha dovuto fotografare le cifre di una bilancia su cui lo ha pesato perché i parenti credessero alle dimensioni. Il medico che ha fatto nascere Jayden, il dottor Jerald White, ha detto che si tratta del bambino più grande che abbia visto nella sua carriera, iniziata nel 1961.

venerdì 9 marzo 2012

Fecondazione: in Italia 3 mln di coppie infertili, 1 su 6 arriva al bebè

Roma, 9 feb. (Adnkronos Salute) - Chi ricorre alla procreazione assistita oggi in Italia ha una possibilità su 6 di diventare genitore. Era solo una su 10 nel 2005, all’indomani dall’introduzione della legge 40. Buone notizie, dunque, per i 3 milioni di coppie infertili italiane, che confermano i progressi della ricerca e delle tecniche nel nostro Paese, nonostante l’età delle aspiranti mamme sia in continuo aumento. "Con i nostri 36,2 anni di media e un 28,1% di over 40 che accede alla fecondazione deteniamo un vero e proprio record", spiega Andrea Riccardo Genazzani, presidente del 15.mo congresso mondiale dell'Isge (International Society of Gynecological Endocrinology), ospitato in questi giorni a Firenze. Nonostante tutto, però, 10mila coppie volano all'estero.

"Il fattore età - prosegue - incide in maniera indipendente sulla capacità procreativa, che si esaurisce circa un decennio prima della menopausa". Per sottolineare questo concetto gli esperti hanno coniato un neologismo: "Dovremmo iniziare a parlare di 'fertipausa' â€" spiega Rossella Nappi, ricercatore presso il centro per la Procreazione Medicalmente Assistita dell'Irccs Fondazione S. Matteo dell’Università di Pavia - e spiegare alla popolazione senza troppe illusioni che, nonostante i progressi compiuti, a 42/43 anni concepire, per via naturale o artificiale, è possibile ma estremamente difficile". Data la complessa situazione di base, con una popolazione mediamente più anziana e una legge particolarmente restrittiva, i successi secondo gli esperti riuniti a Firenze evidenziano ancor più l’ottimo livello dell’assistenza nel nostro Paese.

"Siamo leader nelle tecniche di fecondazione in vitro con ovuli scongelati (3.284 cicli nel 2008), una scelta inizialmente obbligata dalla normativa ma ora sempre più diffusa a livello globale perché rappresenta una chance di conservare la fertilità per chi debba sottoporsi a terapie oncologiche â€" continua Genazzani - Stiamo gradualmente riducendo i livelli di gravidanze plurime (oggi sono il 22,3% del totale), contiamo 350 centri, una tradizione di eccellenza. Eppure ogni anno ancora circa 10.000 coppie decidono di rivolgersi all’estero, una cifra pari al 30% dei 25mila europei che vanno in altre nazioni per ricorrere alla Pma".

La Spagna è la principale meta degli aspiranti genitori, con un incremento notevole negli ultimi anni. Seguono la Svizzera, la Francia e ultimamente, per i costi più contenuti, i Paesi dell'Est Europa. Il Congresso dedica ampio spazio al tema della riproduzione assistita, con i più importanti nomi internazionali, fra cui Bruno Lunenfeld, il 'padre' delle gonadotropine cui è stata affidata la lettura inaugurale. Dal 2004 ad oggi sono 385.000 le coppie italiane che hanno tentato la strada della procreazione medicalmente assistita: di queste 65.000 sono diventate genitori.

"Fra le nuove opportunità da valutare vi è il 'social freezing' cioè la possibilità di congelare gli ovociti in giovane età (sotto i 35 anni) per poterli poi utilizzare quando la donna deciderà di diventerà madre â€" spiega la Nappi - Oggi in Italia è possibile fare una pianificazione riproduttiva soltanto se si devono affrontare patologie come quelle oncologiche. Ma sempre più donne si informano su congelamento che potrebbe essere introdotto anche a livello generale, con costi a proprio carico". Ma quali sono le cause dell'infertilità? Questa è dovuta nel 35,4% dei casi all’uomo, nel 35,5% a lei, nel 15% attribuibile a entrambi i partner e nel 13,2% è inspiegata. Compito dell'Isge è indagare in particolare le ragioni di tipo endocrino, proprio perché la Società si caratterizza per una visione a 360 gradi dell’impatto degli ormoni sulla vita della donna e sulla sua funzione riproduttiva.

"Siamo i soli a studiarne l’effetto specifico sui vari organi e sistemi con un approccio di genere, che non si limita a momenti come l'adolescenza, al controllo della fertilità, alla gravidanza e alla menopausa ma vuole comprendere più nel complesso anche la ricaduta sulla salute complessiva â€" spiega Genazzani - Molto interessanti sono le implicazioni sulla psiche e sulla modulazione dell’umore, un settore in cui l’Italia è all’avanguardia. Un momento cruciale è la menopausa, quando cessa la produzione degli ormoni che rappresentano il motore dell’organismo femminile. Il loro calo, improvviso o graduale, determina in ben una donna su 4 alterazioni dell’umore, sino a veri e propri sintomi depressivi". Altra conseguenza del crollo estrogenico è l’aumento del rischio cardiovascolare, che cresce fino a diventare la prima causa di morte. I problemi più diffusi per le over-50 sono le vampate di calore, che interessano circa 3 donne su 4; la secchezza vaginale (25-30%). Infine soffre d’insonnia una donna su tre in pre-menopausa e una su due in peri e post-menopausa.

Un bambino per George e Stacy? | Live from LA

(KIKA) - LOS ANGELES - George Clooney si è sempre detto contrario al matrimonio, dopo il fallimento del suo con Talia Balsam, ma soprattutto alla progenie. "Sto bene così," era l'invariabile risposta all'altrettanto invariabile domanda posta dai giornalisti quando lo vedevano al braccio della fidanzata di turno.

George Clooney, Stacy Keibler

Del resto, la mancanza di istinto paterno era stato alla base di tutte le rotture sentimentali di Clooney: ultima in senso cronologico, Elisabetta Canalis, che tanto sperava nel matrimonio con la star di Hollywood ma le cui speranze sono state disattese.

Elisabetta è stata prontamente sostituita dalla bionda Stacy Keibler, e proprio costei avrebbe operato il miracolo: pare infatti che, accanto all'ex wrestler, Clooney abbia sentito nascere e crescere in sé l'istinto paterno mai provato e che già da qualche tempo si sia convinto che Stacy possa essere la donna giusta per formare una famiglia. Tanto che i due starebbero cercando di avere un bambino il più presto possibile.

George Clooney non sarebbe certo un baby papà, visto che ha già compiuto 50 anni, ma sarebbe senz'altro uno dei papà più affascinanti del 2012… e visto quanto tempo ci ha messo a decidersi, è anche una prova vivente che non è mai troppo tardi, neanche per diventare papà! Con buona pace di Eli Canalis...