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giovedì 1 ottobre 2015

Expo, bimbi a teatro per riconoscere le allergie alimentari

Di Luca Rossi

Rho-Pero (Milano), 1 ott. (LaPresse) - 'Una merenda particolare'. Questo il titolo del laboratorio didattico che si è tenuto oggi nel Vivaio Scuola di Expo Milano 2015 nell'ambito del progetto del ministero della Salute dal titolo 'Il Teatro della Salute'¡¡¡¡¡¡¡. Grazia Gariano e Clara Ippolito, due dottoresse dell'Istituto zooprofilattico sperimentale Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, hanno spiegato ai ragazzi delle scuole l'importante problema delle allergie alimentari. Attraverso il racconto di una storia, i bambini hanno imparato a capire come si può manifestare una reazione allergica e quali sono i comportamenti corretti da adottare per evitare reazioni spiacevoli quando si è allergici a un alimento.

"L'obiettivo di questo progetto è veicolare, attraverso i bambini e i loro insegnanti, con le rappresentazioni teatrali, le informazioni a tutta la famiglia. A questo progetto hanno partecipato scuole di Torino, Milano, Roma, Palermo e Trento", spiegano a LaPresse le due specialiste che lavorano nel capoluogo piemontese.

CHE COS'E' L'ALLERGENE? Ma che cos'è l'allergene? "E' una proteina che viene riconosciuta dal nostro organismo non come nemico, ma come qualcosa che non viene tollerato e, quindi, il nostro sistema immunitario risponde con una reazione - spiega la biologa Clara Ippolito - che può essere nei casi più gravi choc anafilattico, ovvero occlusione delle vie aeree. Quindi, si deve ricorrere a un medico per avere il primo soccorso. Bisogna fare molta attenzione agli alimenti che contengono gli allergeni per una persona che ha un'allergia".

QUAL È LA DIFFERENZA FRA INTOLLERANZE E ALLERGIE? "Le intolleranze alimentari - Spiega Grazia Gariano, tecnico del laboratorio 'Controllo alimenti' dell'Istituto zooprofilattico sperimentale di Torino - sono reazioni che non coinvolgono il sistema immunitario. Tra gli esempi, quella al lattosio, quando non è presente l'enzima che serve per scindere alcuni legami del lattosio stesso. E, quindi, quando introduciamo il latte all'interno del nostro organismo, non essendo presente questo enzima, il nostro organismo non riesce a digerirlo bene. Invece - spiega - le allergie sono reazioni che coinvolgono il sistema immunitario e comportano delle reazioni sul nostro corpo, tra cui edema, prurito e, in casi eccezionali, anche choc anafilattico. Alcuni esempi di alimenti allergici possono essere nocciole, uovo, pesce, molluschi, glutine, soia. Tutti questi alimenti non dovrebbero essere utilizzati dalle persone allergiche. Quindi, loro più di altri devono fare attenzione a introd urre all'interno del loro organismo questi alimenti, altrimenti potrebbero insorgere delle gravi reazioni".

COSA FARE IN CASO DI REAZIONE ALLERGICA? "Se si sa che ci sono delle persone allergiche all'interno della famiglia, si deve fare molta attenzione. E, soprattutto, non contaminare gli alimenti con quelli che possono essere portatori di allergie", continua Ippolito parlando dei consigli da seguire per evitare inconvenienti. "Qualora dovessero insorgere delle reazioni di tipo allergico, come prurito, pustole e problemi respiratori, in seguito all'ingestione di alimenti, il consiglio che diamo - prosegue la biologa - è di ricorrere subito a un medico per iniziare ad indagare se esiste una allergia verso un determinato alimento e, quindi, iniziare un percorso. Rivolgersi all'allergologo, per esempio, per capire a quale tipo di allergene".

"L'iniziativa di oggi è utile per i bambini, perché in modo semplice si riesce a far capire loro quanto è importante conoscere le reazioni allergiche, evitando cibi che possono fare star male una persona", conclude Gariano.

Taylor Swift: dona 45mila euro ad un bambino

Taylor Swift: dona 45mila euro ad un bambino

Taylor Swift ha sorpreso di nuovo il mondo dello showbiz. Questa volta la cantante ha donato 45mila euro al fondo GoFundMe destinato a Ayden, che ha 13 mesi ed è malato di cancro. Il bambino è nipote del ballerino Kim “Toshi” Davidson, uno dei performer del «1989 World Tour».

«Ayden sono così fortunata da poter lavorare con tuo zio Toshi nel Tour», ha scritto Taylor sulla pagina dedicata ai messaggi del GoFundMe. «Tutti noi preghiamo per te e per la tua mamma, e ti pensiamo con tanto affetto. Taylor».

Grazie alla generosa donazione della cantante, il fondo che aveva bisogno di 17 mila euro, ha raggiunto ben oltre la cifra necessaria.

«Sono sceso dall’aereo a Toronto e la prima cosa che ho letto è stata questa», ha postato Toshi su Instagram incollando uno screenshot della donazione di Taylor. «Taylor è un angelo e non potremo mai ringraziarla abbastanza. È un essere umano fantastico.Questo è servito ad aiutare il piccol o Toshi nel momento del bisogno. Preghiamo perché possa sconfiggere il suo male. È stata una vera benedizione».

Mercoledì scorso, la pagina di GoFundMe è stata aggiornata con un ringraziamento speciale a Taylor e allo zio Toshi.

Secondo GoFundMe la diagnosi di Ayden è arrivata dopo due settimane di terapia intensiva, ma grazie al fondo e a Taylor il bambino e la madre Lindsey potranno stare insieme senza problemi economici.

Cover Media

Tom Hanks: il figlio sobrio dopo la rehab

Tom Hanks: il figlio sobrio dopo la rehab

Chet Hanks è finalmente riuscito a vincere la sua lotta contro alcol e droghe. In un video pubblicato su Instagram, il figlio 25enne della superstar Tom Hanks ha recentemente dichiarato di essere sobrio e in pace con sé stesso.

«È stato un lungo viaggio alla scoperta di me stesso», ha ammesso Chet durante il video su Instagram. «A causa di tutta la pressione a cui sono stata sottoposto durante la vita. Sai, essere figlio di mio padre, cose del genere. Dura cercare di capire se potevo essere all’altezza».

Chet è entrato in rehab durante i mesi estivi, quando molti lo davano per disperso, e da allora il rapper ha ammesso di sentirsi “alla grande”.

«Dovevo rivalutare le cazzate che stavo facendo, e ho alla fine ammesso a me stesso che niente stava funzionando. Un paio di mesi fa vendevo e assumevo cocaina, ero ridotto talmente male da non riuscire a respirare. Fumavo anche crack».

Adesso che Chet è pulito, vuole offrire una mano a chi tra i suoi follower è meno fortunato.

«Se sono potuto cambiare io, può farlo chiunque. C’è sempre una soluzione. Alla fine tutte le cazzate che facevo non erano per dimostrare né chi volevo essere né chi sono ora».

Cover Media

Roma, poppate in piazza di Spagna per Settimana mondiale allattamento

Roma, 1 ott. (LaPresse) - Anche Roma partecipa al flash mob nazionale per l'allattamento. Sabato 3 ottobre alle ore 10, in occasione della Settimana mondiale per l'allattamento materno (Sam), le mamme della capitale s'incontreranno sulla scalinata di piazza di Spagna aderendo all'iniziativa del Movimento allattamento materno italiano (Mami) per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di proteggerlo e sostenerlo. L'associazione culturale '1000 Mamme una tribù', con il patrocinio della Regione Lazio e in collaborazione con La Leche League e il Collegio delle ostetriche, scenderà in piazza e si unirà a tutte le altre mamme d'Italia che manifesteranno contemporaneamente per chiedere di proteggere e sostenere l'allattamento al seno.

Ogni mamma indosserà per l'occasione una maglietta bianca. "Il tema di quest'anno è l'allattamento e il lavoro - spiegano le promotrici dell'iniziativa in una nota -. L'appuntamento non è rivolto solo alle mamme ma è aperto a tutti, alle donne, agli uomini, ai giovani, ai bambini e agli anziani. Non è necessario allattare, bisogna solo sostenere l'allattamento al seno".

mercoledì 30 settembre 2015

Depositata relazione sull'adottabilità del figlio della coppia dell'acido

di Benedetta dalla Rovere

Milano, 30 set. (LaPresse) - Un importante passo in avanti verso la soluzione del caso del piccolo Achille è stato fatto. Nel pomeriggio i servizi sociali del Comune di Milano, che hanno in affidamento il bambino di Alexander Boettcher e Martina Levato, hanno depositato una relazione di valutazione sul nucleo familiare nel quale il bambino potrebbe crescere. La ragazza è stata condannata a 14 anni di reclusione per per l'aggressione a Pietro Barbini, sfregiato con l'acido il 28 dicembre scorso.

Fin dalle prime ore di vita, il piccolo, nato la notte di Ferragosto, è stato allontanato dalla mamma ed è stato aperto per lui un procedimento di adottabilità. I giudici del Tribunale per i minorenni, però, nelle ore successive hanno dato la possibilità a Martina e ai nonni materni, Vincenzo e Maria Rosa Levato, di vederlo. Una volta rientrata in carcere, la 24enne ha avuto la possibilità di incontrare il figlio per un'ora una volta alla settimana.

Sia lei che Alexander hanno visto il neonato separatamente, in una speciale stanza di San Vittore dedicata proprio ai momenti che i genitori detenuti trascorrono insieme figli. A vigilare su di loro c'erano sempre un assistente sociale, uno psicologo e un educatore, che avevano proprio il compito di valutare la capacità genitoriale. Più possibilità di incontrare Achille, invece, sono state date ai nonni materni. Sono riusciti a vedere il nipotino tre volte alla settimana per un'ora nella casa famiglia del Comasco dov'è ospitato e accudito da una coppia che oltre ai propri figli cresce anche altri bambini avuti in affidamento.

Proprio il Tribunale per i minorenni, dopo le dimissioni dalla clinica Mangiagalli (dove ha partorito Martina), aveva collocato il bambino nella struttura e aveva deciso che fossero gli stessi servizi dell'amministrazione comunale - il sindaco Giuliano Pisapia è tutore legale provvisorio del bimbo - ad effettuare una indagine sul nucleo familiare e a stendere una relazione entro il 30 settembre.

La relazione è un passaggio importante nel procedimento di adottabilità aperto, al termine del quale i giudici minorili decideranno se affidare il piccolo ai genitori di Martina e alla mamma di Alexander, Patrizia Ravasi, che si sono costituiti, oppure a una famiglia del tutto estranea, scelta tra le decine già presenti nel database del Tribunale per i minorenni. Nel frattempo le difese l'avvocato Laura Cossar, che rappresenta la famiglia Levato e la collega Valeria Barbanti, che assiste Patrizia Ravasi, potranno produrre delle memorie e verrà fissata un'udienza in cui, se lo vorranno, potranno essere ascoltate.

Mamme e bambini imparano a camminare in una performance d'arte

Mamme e bambini imparano a camminare in una performance d'arteMilano, 30 set. (askanews) - L'immagine, una mamma che tiene per mano il proprio figlio piccolo che prova a muovere i primi passi, è universale. Il contesto però questa volta è particolare: la mostra "La Grande Madre" che è allestita a Palazzo Reale a Milano e, soprattutto, mamme e bambini sono parte di una performance immaginata dall'artista slovacco Roman Ondak: "Teaching to Walk", un lavoro che vuole isolare un momento decisivo nella vita, fino a quel momento simbiotic a, della madre e del suo piccolo, quello dell'abbandono del contatto con la genitrice per conquistare l'indipendenza del movimento. A suo modo una dolce, ma inesorabile, frattura.

Accanto a opere di Sarah Lucas e Thomas Schutte, i piccoli fanno esperienza di se stessi, ma anche dell'arte, di cui, come espressamente previsto da Ondak, sono chiamati a diventare protagonisti bambini e mamme comuni, che possono prendere parte quotidianamente alla performance. E Francesca, mamma che ha partecipato con il piccolo Pietro, si dichiara molto soddisfatta dell'esperienza vissuta in mostra, dove il bimbo ha davvero compiuto i suoi primi passi con la benedizione dell'arte contemporanea e addirittura di una Grande Madre.

L'esperienza, fino al 15 novembre, è aperta a tutte le mamme, con figli maschi di circa un anno, che volessero provare a diventare parte di un'opera d'arte. Per farlo si può contattare la Fondazione Nicola Trussardi che, con la curatela di Massimiliano Gioni, ha dato vita alla mostra milanese.

Migranti, naufragio al largo di Lesbo: morti donna e bimbo 2 anni

Atene (Grecia), 30 set. (LaPresse/EFE) - Due persone sono morte e altre 45 sono state salvate nel naufragio di un'imbarcazione che tentava di raggiungere le coste dell'isola greca di Lesbo dopo essere partita dalla Turchia. Lo riferiscono i media greci, precisando che le due vittime sono una donna di 35 anni e un bambino di 2 anni.

Angelina Jolie e Brad Pitt adottano il settimo figlio

Angelina Jolie e Brad Pitt adottano il settimo figlioRoma, 30 set. (askanews) - Angelina Jolie e Brad Pitt hanno adottato il settimo figlio. Dopo Maddox, 14 anni, Pax, 11, Zahara, 10, Shiloh, 9 anni, e i gemelli Knox e Vivienne, la famiglia è stata allietata dall'arrivo di Moussa, 2 anni, un piccolo orfanello profugo siriano che l'attrice ha incontrato durante uno dei suoi viaggi ben efici come ambasciatrice dell'Unhchr. Tra i più affezionati all'ultimo arrivato il piccolo Shiloh.

martedì 29 settembre 2015

Pediatria: l'esperto, picco di bronchiti d'autunno nei bambini

Roma, 29 set. (AdnKronos Salute) - Record di bronchiti nei bambini. "Come ogni anno, dopo qualche settimana di scuola e complice l'altalena di temperature, si registra in autunno un brusco aumento dei casi di bronchite nei bambini. Problemi a volte accompagnati dal broncospasmo, e scatenati da infezioni virali, ma anche acari". A spiegarlo all'AdnKronos Salute è Alberto Villani, direttore dell'Uoc di Pediatria generale dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma, che aggiunge: "Per lo più si tratta di problemi fastidiosi ma non gravi, che si risolvono in pochi giorni".

In questo periodo "sovente la bronchite inizia con un forte raffreddore, che si trascina per giorni; arriva poi la febbre, e le secrezioni da bianche diventano giallo-verdi. Ecco, in questi casi può esserci di mezzo un batterio". E' opportuno far controllare il bambino dal pediatra, che prescriverà la terapia del caso. E per la scuola? "Dipende dalla gravità della situazione: se non c'è febbre - dice Villani - si può riprendere dopo un paio di giorni", altrimenti è bene assicurare il completo recupero del bambino. "E' inutile, invece, tenere a casa il piccolo alunno per un banale raffreddore: il rischio - conclude - è che accumuli mesi di assenza".

Paul Walker: la figlia fa causa alla Porsche

Paul Walker: la figlia fa causa alla Porsche

A quasi due anni dalla tragica scomparsa di Paul Walker - morto in un incidente stradale il 30 novembre del 2013 - sua figlia Meadow ha deciso fare causa all’azienda di automobili Porsche.

Al momento dello scontro il divo era infatti alla guida di una Porsche Carrera GT del 2005, di proprietà dell’amico Roger Rodas che sedeva accanto a lui.

Secondo Radar Online, dunque, la giovane ha notificato le sue accuse verso l’azienda lo scorso 18 settembre, affermando che il veicolo su cui si trovava il padre era «difettoso» e «mancava delle basilari misure di sicurezza».

L’accusa riporta infatti che «Quando l’automobile si è scontrata con il palo della luce al bordo della strada gli attacchi delle cinture di sicurezza all’altezza della spalla si sono mosse insieme al motore, mentre quelle all’altezza del sedile sono rimaste ferme».

Questo - sempre stando a quanto si legge nelle carte - «ha spezzato la schiena di Walker co n una grandissima forza, rompendogli le costole e il bacino e abbassando di colpo il suo sedile intrappolandolo in una posizione supina, dove è rimasto in vita fino a che il veicolo non ha preso fuoco dopo un minuto e venti secondi».

«Anche l’incendio è stato causato da un altro difetto: l’impianto di alimentazione non aveva alcun dispositivo per interrompere automaticamente il flusso di benzina».

Gli avvocati della Walker affermano infine che «senza questi difetti di fabbricazione Paul Walker oggi sarebbe vivo».

Nel frattempo, comunque, Meadow continuerà a mantenere l’anonimato mentre la causa viene portata avanti dai suoi legali.

«Meadow ha autorizzato questa causa con riluttanza», si legge in un comunicato ufficiale.

«È un’adolescente che sta ancora facendo i conti con la tragica morte del padre. Tiene molto alla sua privacy e pertanto non rilascerà alcun commento in proposito. Chiediamo a tutti di rispettare la sua volon tà».

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