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martedì 31 dicembre 2013

Mark Wahlberg «noioso» per i figli

Mark Wahlberg è considerato uno dei divi più affascinanti di Hollywood, e i suoi film d’azione hanno sempre conquistato una grande fetta di pubblico. Eppure non tutti la pensano in questo modo: la star sembra infatti non riuscire a conquistare i suoi stessi figli, che quando guardano i suoi film si annoiano a morte.

Nella sua ultima pellicola, «Lone Survivor», il bel 42enne interpreta un’ex Navy SEAL â€" forze speciali d'élite della Marina americana â€" in missione in Afghanistan, chiamato Marcus Luttrell. La vicenda è tratta da fatti realmente accaduti ed è un adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo autobiografico.

«È molto interessante sentire Marcus e gli altri ragazzi di SEAL parlare di quando andavano a casa dalle loro famiglie e non potevano parlare di quello che stavano facendo. È proprio come cercare di bloccare quello da cui stavano venendo, cioè da una sorta di missione, un’operazione speciale, e tutt’a un tratto sono a casa e portano i bambini a scuola e aiutano le loro mogli a preparare la cena», ha spiegato l’attore al sito Collider. «Ma è sempre molto bello avere la tua famiglia vicino. Assolutamente. La mia è qui adesso, e la cosa mi piace molto. Però ho chiesto loro se volevano venire al lavoro con me, e mi hanno risposto: “Papà, il tuo lavoro è una barba. Assolutamente no!”».

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Sanita': Siria, Unicef lancia mega-raccolta fondi per aiutare bimbi

Roma, 31 dic. (Adnkronos Salute) - L'Unicef ha lanciato un appello di raccolta fondi per 835 milioni dollari per finanziare nel 2014 la propria risposta agli urgenti bisogni umanitari dei bambini siriani colpiti dal crisi. I fondi richiesti - il 77% in più rispetto allo scorso anno - rappresentano la cifra più alta mai richiesta ai donatori in 67 anni di storia dell’Unicef e rientrano nell’ambito del più ampio appello lanciato dalle Nazioni Unite e dalle sue agenzie partner. L'Unicef stima che siano oltre 4 milioni i bambini che hanno bisogno di assistenza umanitaria all'interno della Siria, oltre a 1,1 milioni di bambini che vivono fuori dal paese come rifugiati.

"Quattordici milioni di bambini sono ora coinvolti in tre grandi crisi mondiali - in Siria, nella Repubblica Centrafricana e nelle Filippine", ha detto Yoka Brandt, Vice Direttore generale dell'Unicef. "I bambini siriani costituiscono oltre un terzo di quella cifra e molti ora devono affrontare un difficile inverno. I bambini devono essere al centro della risposta umanitaria globale per il 2014, che comprende l’arresto della polio in Siria e l’istruzione per i bambini siriani", ha ricordato Brandt.

Con i fondi richiesti per il 2014, l'Unicef prevede di: vaccinare almeno 25 milioni di bambini contro malattie come la poliomielite; inserire in programmi di apprendimento quasi 4,5 milioni di bambini rimasti indietro nel campo dell’istruzione; dare ad 11 milioni di siriani l'accesso all’acqua pulita; dare aiuto a più di 2 milioni di bambini nell’ambito della protezione, con interventi di supporto per il recupero dei traumi.

sabato 28 dicembre 2013

Assisi, incendio in abitazione: morti madre e figlio

Assisi (Perugia), 28 dic. (LaPresse) - Una donna di circa 70 anni e il figlio sono morti questa notte nell'incendio scoppiato nella loro abitazione ad Assisi (Perugia), nel centro storico della città. Quando i vigili del fuoco sono intervenuti per i due non c'era più nulla da fare. Le cause del rogo sono in corso di accertamento e sul posto, insieme ai carabinieri, al momento si trovano il magistrato di turno e il medico legale.

venerdì 27 dicembre 2013

Nicole Kidman: nel deserto con i figli

Nicole Kidman è la star di «Queen of the Desert», il nuovo film in uscita nel 2015 diretto da Werner Herzog, le cui riprese avranno luogo nel deserto di Merzouga, in Marocco.

La diva 46enne si calerà nel ruolo della scrittrice e archeologa Gertrude Bell, che tra le altre cose era anche un’agente segreta britannica.

Non volendo lasciare la sua famiglia a casa, la Kidman ha deciso di portare i bambini con sé: Connor e Isabella, nati dalla relazione con Tom Cruise, e Sunday Rose e Faith Margaret, avuti con il suo attuale marito, il musicista Keith Urban.

«(Le riprese dureranno, ndr) un paio di mesi, quindi mi porterò dietro le bambine e sarà parte della loro educazione. Ci metteremo dunque un sacco di protezione solare e darò loro la possibilità di vedere una cultura diversa dalla nostra», ha spiegato al sito theguardian.com. «Negli anni che verranno potranno dire: “Quando avevo 3 anni sono andata nel deserto con mia madre”. Ho detto loro che faremo un giro sul cammello e ho visto scintille nei loro occhi!».

Durante la sua brillante carriera, la star australiana ha interpretato una grandissima varietà di ruoli, dalla ballerina del musical «Moulin Rouge!» alla moglie di un ufficiale della Seconda guerra mondiale in «The Railway Man», con Colin Firth. I suoi ruoli preferiti, tuttavia, sono quelli che presentano più sfide.

«Sono un’attrice e il tempo è importante, specialmente perché sono anche la madre di bambini ancora piccoli», ha spiegato. «Provo a non lasciarmi prendere mai troppo dal panico, ed è così che faccio le mie scelte. Se provo una sensazione di pericolo, allora probabilmente cercherò di lavorarci sopra».

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Snooki: emozionata dalla gravidanza di JWOWW

Snooki è scoppiata in lacrime per la gravidanza della co-star JWOWW.

La star del Jersey Shore, all'anagrafe Jenni Farley, ha annunciato di essere in dolce attesa del primo figlio con il fidanzato Roger Mathews il giorno di Natale e Snooki, già madre del piccolo di 16 mesi Lorenzo avuto dal fidanzato Jionni LaValle è rimasta sconvolta dalla buona novella.

«Ho pianto come una bambina! Sono così contenta per la mia amica!», ha scritto la star del Jersey Shore su Twitter, rispondendo ad un fan che le ha chiesto come avesse reagito alla notizia.

«Sono talmente eccitata all'idea che la mia migliore amica @JENNIWOWW sia incinta! Finalmente saremo entrambe madri!», ha postato Snooki prima di allegare una foto del suo piccolo Lorenzo mentre spinge un peso e augura alla collega di avere un figlio tonico quanto il suo.

JWOWW ha ricevuto le felicitazioni anche da altre star del Jersey Shore come Sammi “Sweetheart” Giancola e Vinny Guadagnino.

«@JENNIWOWW &@RogerMathewsNJ !! Congratulazioni. Vi voglio bene ragazzi!», ha scritto il primo, seguito a ruota poi da Guadagnino.

La star del reality in dolce attesa ha passato le festività in famiglia, e ha avuto modo di far pratica per l'arrivo del suo primo figlio perchè tra i suoi parenti c'era anche Madi, la sua cuginetta di pochi anni.

JWOOW ha annunciato la gravidanza sul suo sito, postando una foto di lei insieme al marito.

«Buon Natale!», ha scritto.

«Rodger ed io non potevamo desiderare regalo migliore quest'anno! Desideriamo condividere con voi questa fantastica notizia perchè fate parte delle nostre vite e avete visto il nostro amore crescere e sbocciare!».

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martedì 24 dicembre 2013

Cinema: Kate Winslet sceglie Bear come nome per il suo terzo figlio

Londra, 24 dic. (Adnkronos/dpa) - Nome insolito per il terzo figlio di Kate Winslet nato il 7 dicembre scorso. L'attrice britannica ha infatti scelto di chiamarlo Bear (Orso), secondo quanto ha dichiarato il suo portavoce alla rivista 'People'. Bear è il primo figlio che l'attrice premio Oscar ha avuto con il suo attuale marito, Ned Rocknroll, con il quale è sposata da un anno. Dai due precedenti matrimoni sono nati Mia, 13 anni, e Joe Alfie, 10 anni.

Sex Pistols inediti, concerto di Natale per bambini, era il 1977

Roma, 24 dic. (TMNews) - Il bassista Sid Vicious balla le canzoni

natalizie con un gruppo di bambini, mentre il compagno della

mitica band punk rock dei Sex Pistols, il cantante Johnny Rotten,

distribuisce regali. Sembra impossibile, eppure è così che i due

musicisti maledetti hanno trascorso il Natale del 1977. Immagini

inedite del gruppo rock britannico saranno trasmesse per la prima

volta in un documentario della Bbc il 26 dicembre.

La band trascorse quel 25 dicembre di 36 anni fa con un concerto

di beneficenza per i bambini dei vigili del fuoco che

scioperavano in un locale a Huddersfield, nel nord

dell'Inghilterra. "Per la maggior parte della gente erano dei

mostri sui giornali", ha dichiarato al Guardian Julien Temple,

che ha filmato i mitici musicisti punk quel giorno. "Ma vederli

suonare davanti a bambini di sette-otto anni è bellissimo", ha

aggiunto, sottolineando che erano una band estrema, ma che c'era

molto più cuore in quel gruppo di quanto la gente possa

immaginare.

Il concerto di beneficenza fu l'ultima performance dei Sex

Pistols in Gran Bretagna. Il bassista Sid Vicious morì per

un'overdose di eroina nel 1979, quattro mesi dopo essere stato

incriminato per l'omicidio della fidanzata Nancy Spungen, trovata

accoltellata nella loro stanza d'albergo a New York.

(segue)

Alimenti: sdoganate noccioline in gravidanza, bebè meno a rischio allergie

Roma, 24 dic. (Adnkronos Salute) - I bambini hanno un rischio più basso di sviluppare un'allergia ad arachidi, noci, nocciole o frutta secca con guscio in generale se le future mamme sono state 'golose' dell'alimento durante la gravidanza o l'allattamento. A suggerirlo è una ricerca del Dana-Farber Children's Cancer Center di Boston, pubblicata su 'Jama Pediatrics'.

Negli Stati Uniti la prevalenza di questo tipo di allergia alimentare nell'infanzia è più che triplicato: dallo 0,4% del 1997 al 1,4% del 2010. L'insorgenza di questa patologia è particolarmente evidente nell'infanzia e si manifesta con il primo contatto del piccolo con il frutto. "Il nostro studio - affermano gli autori - ha dimostrato che l'esposizione precoce agli allergeni di questi alimenti aumenta la probabilità di tolleranza e di conseguenza riduce il rischio di un'allergia alimentare durante l'infanzia".

I ricercatori hanno identificato, tra gli 8.205 bambini di un precedente studio 'Nurse's Health Stud II', 308 casi di allergia alimentare, tra cui 140 di frutta con il guscio. Ebbene, i risultati indicano che i bambini le cui madri (non allergiche) hanno mangiato 5 volte alla settimana più noci o nocciole hanno avuto un rischio più basso di sviluppare l'allergia. Questo dato non è stato osservato tra i figli di madri che avevano già un'allergia. "I nostri dati supportano le recenti decisioni di revocare le raccomandazioni dei medici che indicavano a tutte le madri di evitare la frutta con guscio durante la gravidanza e l'allattamento al seno", concludono gli scienziati.

Kate Winslet chiama figlio "Bear", porterà cognome della mamma

Roma, 23 dic. (TMNews) - Kate Winslet e il marito Ned Rocknroll,

nipote del magnate britannico Richard Branson, hanno chiamato il

loro primogenito "Bear" ("Orso"), e il piccolino, nato lo scorso

7 dicembre, porterà il nome della celebre mamma.

Bear Winslet è il primo figlio dell'attrice di "Titanic" (1997)

a prendere il cognome materno; gli altri due figli di Kate sono

Mia, 13 anni, avuta dal primo marito Jim Threapleton, e Joe, 10,

avuto dal regista Sam Mendes.

La signora Winslet, 38 anni, premio Oscar per "The Reader"

(2008) e Ned, 35 anni, si sono sposati nel dicembre di un anno

fa. A giugno la coppia aveva confermato di essere in dolce attesa.

Jennifer Hudson: regali per i bimbi bisognosi

Jennifer Hudson ha fondato la Julian D. King Gift Foundation nel 2009, in onore del nipotino di sette anni Julian, ucciso dall'ex fidanzato della madre in un raptus di gelosia.

L'organizzazione benefica è nata allo scopo di «fornire stabilità, supporto ed esperienze positive per i bambini di ogni background sociale e culturale», e ogni anno la sera della vigilia di Natale organizza un evento benefico a favore dei bimbi più sfortunati.

«Siamo pronti per la Julian D. King Gift Foundation! Una benedizione grazie alla quale siamo in grado di benedire gli altri, ancora una volta! Ci vediamo domani!», ha scritto ieri la star sul proprio profilo Instagram, accanto ad una foto che mostra una fila di biciclette e altri doni pronti per essere regalati.

Il mese scorso la cantante aveva rivelato in un'intervista di provare una grande gioia nei momenti come questo.

«Ho la grande fortuna di aver raggiunto tutti i miei obiettivi a questo punto della mia vita», aveva dichiarato a Variety.

«Quindi per me ora si tratta di crearne di nuovi. Traggo la motivazione più forte dall'aiutare il prossimo».

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lunedì 23 dicembre 2013

Giulio Berruti: «Vorrei un figlio»

«Oggi vorrei avere anch’io un figlio. Ma faccio i conti con le ragazze che trovo, e non è facile». Queste le parole di Giulio Berruti, il rubacuori nostrano protagonista della nuova serie TV «I segreti di borgo Larici».

L'attore 29enne si sente ormai pronto per la paternità, ed è in cerca della compagna ideale, che vorrebbe assomigliasse caratterialmente a sua madre.

«Una come mia madre non c’è», spiega infatti in un'intervista con Vanity Fair.

«È un avvocato di Stato. Nonostante mio padre, un chirurgo oculista, fosse un medico affermato, lei ha sempre lavorato molto, non dimenticando mai però di essere prima una madre. Aveva responsabilità enormi, ma non lasciava che facessi i compiti con altri. Per pranzo arrivava trafelata, con i faldoni sotto il braccio, dopo avere attraversato tutta la città nel traffico, solo per darmi da mangiare e riscappare».

Berruti è inoltre molto riservato circa la propria vita sentimentale, e non ama rivelare troppi dettagli in proposito.

«Gianni Agnelli diceva: “Esistono due tipi di uomini. Quelli che parlano delle donne e quelli che parlano alle donne”. Io appartengo alla seconda categoria», afferma, svelando però alcuni indizi circa il suo ultimo flirt.

«Americana. Piccola, bionda, con un bel seno. Una collega, ma molto, molto più star di me. Diva da Oscar. Ma è una situazione complicata, per rispetto non voglio parlarne».

Tuttavia in molti si stanno già chiedendo se la descrizione non corrisponda alla bella Jennifer Lawrence, la quale durante l’ultimo Festival di Roma alloggiava all’Hotel de Russie, da dove Berruti è stato visto uscire una mattina.

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Rachel Zoe partorisce il secondo figlio

Fiocco azzurro per Rachel Zoe e il marito Rodger Berman, che ieri hanno accolto il secondo figlio.

«Siamo emozionati nel dare il benvenuto a nostro figlio», ha scritto la Zoe sul proprio profilo Twitter.

«Pesa tre chili e mezzo ed è bello e sano. Non potremmo essere più felici».

La 42enne aveva spiegato in una precedente intervista come stesse preparando il primogenito Skyler, che ha due anni e mezzo, al ruolo di fratello maggiore.

«Il suo atteggiamento cambia a secondo del giorno. In questo momento non vuole nessuno vicino alla mamma tranne lui», aveva raccontato sorridente a Grazia Daily.

«Sono innamoratissima di Skyler e pianifico di innamorarmi ancora del nuovo bebè».

Nella stessa occasione la star aveva dispensato utili consigli di stile per tutte le donne in dolce attesa.

«Ogni donna affronta la gravidanza in modo differente. Non ci sono regole esatte», aveva dichiarato.

«Si tratta di capire che cosa funziona meglio sul proprio corpo. Per me, dev'essere qualcosa di comodo altrimenti non riesco a lavorare tutto il giorno e a correre da una parte all'altra come faccio di solito. Indosso molte tuniche, ma quando capita porto ancora i miei soliti jeans o pantaloni eleganti, tutto sta nel trovare la giusta giacca».

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Kate Winslet: il figlio si chiama Bear

Kate Winslet ha chiamato il suo terzo figlio Bear.

L'attrice 38enne e il marito Ned Rocknroll hanno accolto al mondo il piccolo all'inizio di questo mese e, secondo il giornale inglese The Sun, la coppia avrebbe optato per un solo nome.

«Stanno bene e lo adorano con tutto il cuore: il suo nome è Bear», ha riferito una fonte alla pubblicazione.

La Winslet ha conosciuto il suo attuale marito, nipote dell'imprenditore Richard Branson, sull'isola privata del multimilionario nonché fondatore del Virgin Group. Durante la vacanza a Necker Island l'attrice ha salvato la vita alla madre 89enne Eve di Branson rimasta intrappolata in un incendio e secondo indiscrezioni il nome del bebé avrebbe dovuto celebrare l'esito felice di quell'incidente.

Secondo il The Sun, il piccolo Bear prenderà il cognome della madre che ha sempre nicchiato all'idea di cambiare nome da sposata.

«Non prenderò mai il cognome Rocknroll. Non ho mai cambiato il mio nome per niente e nessuno e non capisco perchè dovrei iniziare a farlo adesso», aveva spiegato l'attrice al giornale inglese The Telegraph qualche tempo fa.

«Mi piace come suona Kate Winslet, lo trovo squillante! Sono orgogliosa del mio nome e voglio tramandarlo ai miei figli perchè in famiglia siamo in tre femmine e un solo maschio. Mio fratello è l'unico che potrebbe portare avanti il nome di famiglia, ma per il momento non ha figli».

La Winslet ha già due bambini: Mia Honey di 13 anni avuta dal suo precedente matrimonio con Jim Threapleton e Joe Alfie di dieci anni, nato dall'unione con Sam Mendes.

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Charlie Sheen passerà il Natale coi figli

Charlie Sheen trascorrerà il Natale insieme ai figli Bob e Max, nonostante l’aspra faida legale in corso con l'ex moglie Brooke Mueller per la loro custodia.

Sebbene abbia denigrato più volte le decisioni della Corte preposta al caso, il giudice gli ha concesso di passare le vacanze di Natale con i piccoli.

Secondo TMZ infatti, il fratello della Mueller, Scott - attualmente incaricato di curare i due gemellini - non ha alcun «interesse» a «punire» i piccoli vietando al padre di vederli durante le festività.

«Abbiamo riferito a Charlie che potrà passare il Natale coi ragazzi», ha riportato il sito.

Sheen però non potrà vedere gli altri suoi due figli (Lola e Sam) durante le vacanze natalizie poiché le due bambine andranno via con la madre Denise Richards.

A Sheen è stata accordata la possibilità di vedere i bambini a Natale dopo che qualche giorno fa si era diffusa la notizia che Max e Bob potevano essere in pericolo dal momento che una persona aveva presentato ai servizi sociali «misteriose prove» sulla dubbia guarigione della Mueller.

L'attrice 38enne aveva perso la custodia di Bob e Max, gemellini di quattro anni, lo scorso maggio a causa della sua dipendenza da droghe, ed era stata successivamente obbligata a sottoporsi a cure psichiatriche.

Di recente il giudice predisposto a valutare il caso ha fissato un'udienza amministrativa a metà di gennaio 2014.

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domenica 22 dicembre 2013

Naomi Watts insegna ai figli l’arte del «regalare»

Naomi Watts e suo marito Live Schreiber hanno 2 figli, Alexander di 6 anni e Samuel di 5. Per entrambi i genitori, una delle cose più importanti del loro ruolo è insegnare ai piccoli uno spirito caritatevole, e a loro parere il Natale è l’occasione migliore di tutte.

«Questo periodo dell’anno, ora che ho due bambini, è quello giusto per insegnare loro ad essere generosi e avere compassione, e questo vale per tutte le fedi», ha dichiarato Schreiber al magazine americano OK!. «Noi andiamo all’ABC, che fa davvero un lavoro straordinario con i bambini, e portiamo lì anche i nostri. Possono giocare insieme agli altri per due orette, ed è una cosa fantastica».

Anche se i 2 bimbi sono ancora molto giovani, le star del cinema hanno visto un sincero interesse da parte loro, e un grande coinvolgimento.

«Alla loro età non si è molto caritatevoli, ma adorano giocare e imparare cose nuove. Portarli in città e spiegare loro cosa significa essere un senzatetto è molto importante», ha aggiunto il divo di «Scream».

Nel frattempo, la Watts è stata recentemente impegnata con le riprese di «Diana â€" La storia segreta di Lady D», il recente film tratto dalla vita della principessa del Galles e diretto da Oliver Hirschbiegel.

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sabato 21 dicembre 2013

Mariah Carey: pochi regali per i figli

Mariah Carey non getterà al vento un sacco di soldi per acquistare i regali di Natale ai figli Monroe e Moroccan.

Lo assicura la stessa 43enne, nota per il suo lifestyle spesso sopra le righe.

«Voglio fare dei regali per i bambini, ma non esagererò. Non è che non voglia farne, solo non voglio che associno il Natale esclusivamente ai regali. Due o tre al massimo possono bastare. Questo è il primo anno che realizzano davvero cosa sia il Natale», ha spiegato ad Access Hollywood.

Tuttavia pare che la piccola Monroe troverà sotto l’albero qualche accessorio sfizioso, come quelli che indossa regolarmente la madre.

«Vuole le mie collane e i miei diamanti. Allora le dico: “Questo è della mamma. Sai chi lo ha comprato per la mamma? Lei stessa e lo porta da molto, molto tempo”. Non credo proprio possa ricevere un accessorio del genere. Magari degli orecchini con rubini o qualcosa di questo tipo».

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Tv: domani a 'RegionEuropa' avvertenze su acquisti giocattoli natalizi

(ASCA) - Roma, 21 dic - Nel periodo natalizio, nei ventotto paesi dell'Unione Europea, viene comprato circa il sessanta per cento dei giocattoli acquistati in un anno: un tema affrontato dal vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani, a ''RegionEuropa'', il settimanale della Tgr curato da Dario Carella, in onda domenica 22 dicembre alle 11.30 su Rai3. Dal luglio 2011 i prodotti venduti nell'Unione devono rispondere a norme precise, in base alla direttiva europea sulla sicurezza e Tajani, intervistato da Antonio Silvestri, spiega: ''La sicurezza dei nostri figli e' in cima alle nostre preoccupazioni. Per questo l'Unione Europea ha approvato delle regole sulla sicurezza dei giocattoli che garantiscono il livello di protezione piu' alto al mondo:anche quest'anno promuoviamo una campagna sulla sicurezza dei giocattoli per sensibilizzare genitori, negozianti e produttori sull'importanza del marchio CE, e sull'uso piu' adatto delle diverse tipologie di giocattoli in relazione all'eta' del bambino''. Da Bruxelles, inoltre, il vicepresidente vicario dell'Europarlamento, Gianni Pittella, traccia un bilancio dell'attivita' legislativa europea, all'indomani del vertice dei Capi di Stato e di Governo dell'Unione, e sottolinea che gli europarlamentari italiani si siano dimostrati tra i piu' attivi nel lavoro di questa legislatura sia partecipando alle sessioni plenarie che lavorando nelle commissioni: ''Dati di presenza - dice Pittella - che smentiscono il luogo comune che vuole i politici eletti al Parlamento Europeo al pari di scalda sedie mangiasoldi''. L'altra vicepresidente italiana del Parlamento Europeo, Roberta Angelilli, spiega invece i contenuti delle cinque petizioni lanciate dall'eurogruppo del Nuovo Centrodestra che puntano a cambiare le regole dell'Ue, soprattutto per quanto riguarda il lavoro dal cuneo fiscale al lavoro per i giovani, allo scorporo dal conteggio del patto di stabilita' dei progetti europei destinati alle regioni. Torna anche l'appuntamento quindicinale con ''Opportunita' Europa'', in collaborazione con Europe Direct Emilia, che propone un bando per sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi dello sviluppo; un concorso per assistente nelle istituzioni Ue in contabilita', finanza e questioni giuridiche; e un premio alle migliori iniziative sulle energie rinnovabili. Nel notiziario ''Qui Bruxelles Qui Strasburgo'', obiettivo sul mercatino di Natale organizzato da Avsi Onlus all'interno del Parlamento Europeo a Bruxelles e un'intervista con l'Europarlamentare Niccolo' Rinaldi, vicepresidente dell'Alde, sugli accordi commerciali a tutela dei prodotti italiani. Negli ''Angoli d'Europa'' di Anna Di Benedetto, infine la musica natalizia del ''The Amazing Grace Gospel Choir'' in una delle chiese piu' belle di Roma: Santa Maria della Quercia, su iniziativa dell'antica alla Confraternita dei Macellai. ''RegionEuropa'' e' anche in diretta streaming ai siti di Rainet www.regioneuropa.rai.it, a cura di Claudio Lanza, e www.tgr.rai.it, a cura di Mario Fatello.

venerdì 20 dicembre 2013

Natale: ore piccole, abbuffate e compiti bimbi, decalogo anti-ansia per genitori

Roma, 20 gen. (Adnkronos Salute) - Per i bambini è la festa più amata, ma per i genitori il Natale può essere un momento di dubbi e ansie. "Posso mandarlo a letto tardi la sera? Posso lasciare che si abbuffi? E se mangia troppi dolci? Può partecipare al pranzo se ha la febbre? Quando deve fare i compiti? E i regali, meglio uno caro o due più economici? Queste sono alcune delle domande che tutti i genitori si pongono e che rischiano di rovinare la festa a tutti", ricorda il pediatra di Milano Italo Farnetani, che propone all'Adnkronos Salute il suo decalogo 'anti-ansie' per trascorrere il periodo natalizio "in piena consapevolezza e serenità insieme ai propri figli".

1) Il Natale è una festa religiosa. I genitori devono presentarla come tale, "cioè come una festa religiosa che celebra la nascita di Cristo, e non come una festa laica (per esempio per l'inizio dell'inverno o come la festa del solstizio). La scelta non è confessionale o ideologica, ma si basa su solide motivazioni psicologiche: i bambini hanno bisogno di identificarsi e assimilarsi al gruppo dei coetanei, cioè ai comportamenti dei loro compagni. Altrimenti, considerando che la maggioranza della popolazione italiana ritiene che il Natale sia una festa religiosa che viene ricreata attraverso il presepe e che i bambini tendono a comportarsi come i coetanei, i piccoli si porranno il problema del perché quasi tutti, al contrario della propria famiglia, pensano che il Natale sia una festa religiosa.

2) Si aumenta di peso più a Natale che durante le ferie estive. "Ecco perché suggerisco la 'regola delle 4 C': camminare, cane, ciclismo, comportamento alimentare. Sono i quattro sistemi per combattere in modo efficace la tendenza alla vita sedentaria, perché il sovrappeso e l'obesità si contrasta muovendosi, cioè consumando di più. Camminando, soprattutto a passo veloce, si consumano 500 calorie in un'ora e sono moltissime se si pensa che con la corsa e la pallacanestro se ne consumano 600 e con il calcio 650. Avere un cane è l'occasione per uscire, e per il bambino anche per correre insieme. La terza C è il ciclismo. Andare in bicicletta piace e, oltre che far consumare calorie, è un modo piacevole anche per stare insieme a genitori e nonni. Infine il comportamento alimentare: consumare sempre la prima colazione, perché se si mangia al mattino si ingrassa meno".

3) Questa resta una festa della famiglia. "Le tradizioni e le radici familiari sono un elemento essenziale per la crescita dei bambini, che hanno sempre più bisogno di adulti che parlino e raccontino loro storie", sottolinea Farnetani. "La famiglia è il principale elemento che determina la salute del bambino. Se in famiglia c'è un ambiente psicoaffettivo valido, il bambino sarà sereno e potrà dedicare tutte le proprie energie alla crescita. I genitori devono pertanto essere autorevoli. E un aiuto arriva dai nonni: devono parlare e raccontare le proprie storie ai nipoti".

4) Quando i bambini iniziano a non credere più a Babbo Natale? "Verso gli 8-9 anni iniziano ad avere dei dubbi sulla sua esistenza. I genitori non devono dire mai bugie. Finché i bambini ci credono in modo assoluto - spiega il pediatra - dovranno coltivare la cosa. Ai primi dubbi, i genitori dovranno sostenere sì l'esistenza di Babbo Natale, anche in modo convinto, ma senza insistere troppo, rispondendo ai dubbi che il bambino si pone senza portare eccessive giustificazioni o prove sulla sua esistenza. In tal modo, quando dopo qualche mese i figli si convinceranno che effettivamente Babbo Natale non esiste, i genitori non avranno investito troppo della loro credibilità su un argomento che è destinato a risultare un insuccesso, ma nello stesso tempo non avranno contribuito ad abbattere troppo rapidamente una favola, alla quale anche i grandi, se potessero, vorrebbero credere".

5) Regali e giochi. "Vanno scelti quelli alla moda, perché sono una garanzia di gradimento e successo, anche perché bambini e adolescenti vogliono sentirsi uguali ai coetanei, per questo tendono a seguire le mode e avere anche gli stessi gusti". E ancora, "mai giochi troppo costosi né troppo economici e soprattutto meglio un gioco in più che uno in meno. Importante invece è scegliere giochi che permettano di giocare anche in compagnia, con altri bambini o con gli adulti, meglio se con i genitori".

6) A tavola niente dieta per le feste. Durante le feste natalizie è "assurdo cercare di fare la dieta - prosegue Farnetani - Dal 24 dicembre al 6 gennaio si deve dimenticare ogni tipo di restrizione alimentare. Al contrario, sarà importante portare in tavola le ricette e i piatti regionali perché questa è un'occasione importante per fare acquisire ai figli le radici con i propri luoghi. Anche per i dolci nessuna preoccupazione, ma solo se si mangiano in compagnia. Sono infatti una parte integrante della festa e per questo non vanno lesinati, ma si deve evitare che la grande abbondanza natalizia ne incrementi l'assunzione eccessiva come fuori pasto, cioè che il bambino li mangi in continuazione. E lavarsi sempre i denti dopo i pasti".

7) Ore piccole. "E' quasi sempre impossibile mandare a letto i bambini all'ora consueta, ed è anche più difficile che il bambino si addormenti con facilità, considerando tutte le emozioni, le novità delle giornate del periodo natalizio. E' importante perciò che i genitori alla sera non abbiano mai una fretta eccessiva di mandare i bambini a letto per evitare che restino svegli a rigirarsi fra le lenzuola, cosa che favorisce l'insonnia. Il consiglio è di mandare a letto i figli solo 'quando gli si chiudono gli occhi' e farli dormire quanto vogliono al mattino".

8) Occhio ai brindisi. L'alcol è assolutamente vietato fino all'età di 12 anni e "da non concedere nemmeno per i brindisi". Dopo i 15 anni, se gli adolescenti lo chiedono, possono assaggiare il vino durante i pasti.

9) Fuochi d'artificio. "Non esistono fuochi d'artificio sicuri - avverte Farnetani - I bambini e possibilmente anche gli adolescenti non devono mai usarli da soli, nemmeno quelli più innocui. Il fatto che ci siano fuochi di artificio a norma di legge non significa che non siano pericolosi".

10) Malattie. "Le comuni malattie invernali presenti anche durante le vacanze natalizie, che determinano soprattutto tosse, febbre, mal di gola, raffreddore, non sono certo una controindicazione a passare le feste insieme. I bambini, anche se piccoli, possono essere trasportati da una casa all'altra, purché siano ben coperti e i più piccoli eventualmente anche avvolti in una coperta. Per evitare nei limiti del possibile i contagi - raccomanda il pediatra - è importante aprire spesso le finestre, poiché l'aria stagnante favorisce la diffusione di molti agenti infettivi, in particolare del virus dell'influenza. E' bene ricordarsi inoltre che le malattie respiratorie si trasmettono anche attraverso le mani sporche, perché trasportate dalle secrezioni infette: è importante perciò lavarsi periodicamente le mani, almeno per 30 secondi e, per chi ha il raffreddore non abbandonare in giro i fazzoletti usati, ma gettarli nella pattumiera".

Emis Killa: «Non sono un figlio di papà»

Emis Killa si è fatto da solo, e ci tiene a precisarlo con tutti coloro che lo accusano di essersi montato la testa.

«A volte vengo giudicato “figlio di papà” perché nei miei video o nelle mie foto sfoggio abiti griffati e gioielli in ogni parte del corpo», ha recentemente spiegato, come riportato da GossipBlog.

«Sappiate che fino a 3 anni fa non potevo permettermi neanche di fare il biglietto della metro ogni giorno, per quanti soldi giravano in casa mia. Ora fortunatamente sto meglio da quel punto di vista e mi sono tolto altri sfizi. Il mio non è uno schiaffo in faccia alla miseria né uno sputare dove ho mangiato, vengo dalla povertà e c’è sempre la possibilità che ci ritorni prima o poi, purtroppo o per fortuna lavoro molto con la mia immagine e certi dettagli mi aiutano nel mio lavoro (intendo l’apparire ben vestito), di conseguenza tutto questo “pimparsi” fa parte del gioco e del mio mondo».

Al contrario di quello che potrebbe sembrare, infatti, il giovane nutre un enorme rispetto nei confronti di coloro che ogni giorno devono compiere grandi sacrifici per sbarcare il lunario.

«Stimo con tutto me stesso chi si alza ogni mattina alle sei e va a farsi il mazzo (la prima è mia madre), ma questo non giustifica l’odio e la repressione che alcuni di voi mostrano nei miei confronti. Chi mi conosce davvero sa da dove vengo e cosa ho passato negli anni precedenti, non fatevi abbagliare dall’apparenza e siate contenti che qualcuno, a volte, riesce a uscire da una brutta situazione con le proprie mani, senza metterla nel c*** al prossimo», ha concluso.

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Natale: denti bimbi 'ko' con sport invernali, picco traumi sotto albero

Roma, 20 dic. (Adnkronos Salute) - Con il Natale aumentano le insidie per i denti dei bambini: non solo a causa delle abbuffate di dolci, ma anche per i traumi legati ad alcuni sport che spopolano sotto l'albero, dal pattinaggio allo sci. Divertimenti sulla neve che possono mettere 'ko' i denti dei più piccoli. "Durante il Natale si registra un incremento dei traumi a livello degli incisivi superiori dei bambini di circa l'1-3%, causati da alcuni sport invernali, dallo sci al pattinaggio, o dal giocare sulla neve o sul ghiaccio". Lo spiega all'Adnkronos Salute Antonella Polimeni, direttore del Dipartimento di Scienze odontostomatologiche dell'Università Sapienza di Roma.

Polimeni ha contribuito alla stesura delle Linee guida del ministero della Salute per la prevenzione e il trattamento dei traumi dentali. Stando alle stime contenute nel documento, nel nostro Paese sono circa un milione e mezzo i bambini da zero a 14 anni che hanno avuto almeno un trauma dentale, pari a uno su cinque, e sono in continuo aumento secondo gli esperti.

"Alcuni bambini - aggiunge Polimeni - sono più a rischio. E' il caso dei piccoli obesi, che sono esposti più facilmente a cadute in casa e fuori sulla neve. Il pericolo di traumi dentali è più alto anche per i bambini con il cosiddetto 'overjet', ovvero gli incisivi superiori particolarmente sporgenti. Questi, in caso di caduta su una pista di ghiaccio, hanno gli incisivi più esposti al pericolo di subire danni dal contatto violento con il ghiaccio". Ecco quindi che, subito dopo il Natale, i genitori bussano alla porta dello specialista per rimediare.

"Per prima cosa - sottolinea Polimeni - il dentista deve valutare, e dissuadere se è il caso i genitori a far praticare al figlio sci e pattinaggio sul ghiaccio, se il bambino ha fattori anatomici di occlusione predisponenti. Questa problematica aumenta la pericolosità di una caduta e il danno ai denti".

Ma il Natale può essere un periodo a rischio anche per l'igiene orale, soprattutto con i tanti e variegati dolci che si consumano a tavola. "Occorre lavorare sull'igiene dentale dei bambini tutto l'anno, poi - suggerisce l'esperta - durante le feste rafforzare l'attenzione a ciò che si mangia, questo vale per i bambini e per gli adulti".

giovedì 19 dicembre 2013

Milano, arrestati figlia e generi vittima di Cesano Boscone

Milano, 19 dic. (LaPresse) - I carabinieri hanno arrestato gli autori dell'omicidio di Anna Concetta De Santis, la 77enne ritrovata l'11 dicembre scorso all'interno di un sacco di plastica davanti ad un cantiere in via Trento a Cesano Boscone (Milano). Si tratta della figlia della vittima, Daniela Angela Albano, 39 anni, e del marito di lei Gianni D'Agostino di 44 anni. Da quanto si è saputo a spingere la coppia ad uccidere potrebbero essere stare le difficoltà economiche e il vizio del gioco. I carabinieri hanno capito che erano stati la figlia e il genero ad uccidere la 77enne Anna Concetta Immacolata De Sanctis da una serie di intercettazioni ambientali e telefoniche. Nelle conversazioni la coppia aveva accennato, tra le altre cose, al peso del copro della donna, abbandonato in un sacco i plastica fuori dal cantiere di Cesano Boscone, alle porte di Milano.

La coppia e i loro due figli piccoli abitavano da qualche mese nell'appartamento della vittima, operaia in pensione, a Baggio. La figlia della vittima era disoccupata e da quando il genero due mesi fa aveva perso il lavoro di magazziniere per Autogrill, i problemi economici si erano fatti insormontabili. Questo li aveva spinti a vendere i gioielli dell'anziana nei negozi 'compro oro' del quartiere di Baggio, dove i carabinieri li hanno trovati, ottenendo in cambio poche migliaia di euro. Una scelta che non avevano avuto il coraggio di comunicare alla 77enne, che aveva anche un appartamento di proprietà a Teramo, che forse la figlia sperava di poter ereditare. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la coppia avrebbe ucciso la donna nella casa di Baggio in pomeriggio del 5 dicembre sorso, soffocandola con un sacchetto di plastica. "Si tratta certamente di un omicidio premeditato - ha spiegato il procuratore aggiunto Alberto Nobili, che ha coordinato le indagini - la figlia e il genero indossavano dei guanti e avevano preparato i sacchetti dell'immondizia nei qual hanno chiuso il corpo della donna". Il cadavere dell'anziana è rimasto sul balcone della casa fino alla sera del 6 dicembre, quando la coppia lo ha abbandonato fuori dal cantiere di via Trento a Cesano Boscone (Milano).

La figlia e il genero hanno poi fatto la spesa ad un supermercato Simply di Cesano e hanno abbandonato il telefonino dell'anziana sulla recinzione di un altro cantiere di fronte al negozio, nella speranza di addossare la responsabilità del delitto sul malcapitato che avesse trovato il cellulare. Un cittadino albanese ha pero trovato il telefonino, lo ha acceso e ha ricevuto una telefonata dell'altro figlio della vittima, allarmato per l'assenza della madre. A quel punto il cellulare è stato consegnato ai carabinieri e la figlia e il genero della 77enne ne hanno denunciato la scomparsa. "La figlia e il genero sono stati arrestati questo pomeriggio intorno alle 14.30 nella casa di Baggio della vittima", ha aggiunto il pm Nobili che ha tenuto a sottolineare come le indagini siano state svolte in maniera efficace e tempestiva dai carabinieri. "È particolarmente triste che un delitto simile si sia consumato proprio nel periodo di Natale che dovrebbe invece ricordare a tutti l'importanza dell'unita della famiglia", ha commentato il comandante provinciale di carabinieri di Milano, colonnello Maurizio Stefanizzi.

Cinema: Julia Roberts smentisce voci di una sua gravidanza

Los Angeles, 19 dic. (Adnkronos/Dpa) - L'attrice americana Julia Roberts ha smentito definitivamente le voci che la volevano in attesa di un quarto figlio. "Non sono incinta", ha detto chiero e tondo la 46enne star di 'Pretty Woman' ieri sera, partecipando allo show di Ellen DeGenerees. E ha aggiunto: "Ho già tre figli, sto bene così". Vincitrice di un Oscar per 'Erin Brockovich', Roberts ha partecipato allo show per promuovere 'August: Osage County' in cui interpreta il ruolo della figlia di Maryl Streep. Per questo film lei e la Streep hanno ottenuto due nomination ai Golden Globes.

Julianne Moore: ispirata dallo stile di sua figlia

Die Tochter von Julianne Moore (53) ist "wagemutiger" in Sachen Kleidung als sie selbst.

Die Hollywoodschönheit ('Carrie') hat gemeinsam mit ihrem Ehemann, dem Regisseur Bart Freundlich (43, 'Lieber verliebt'), die gemeinsame elfjährige Tochter Liv. Während der New Yorker Fashion Week sah Moore zu, wie ihre Tochter aufblühte und ihrer Mama Style-Tipps gab. "[Liv] hat sich plötzlich sehr für Mode interessiert. Sie ging sogar zum Fashion Camp in diesem Sommer. Also sagte ich 'Liv, willst du [zu der Show] gehen?' Wir hatten viel Spaß und sie traf jeden Moderedakteur", sagte die stolze Mutter im Gespräch mit dem Online-Magazin 'The Edit'. Und das Töchterchen war hellauf begeistert. "Sie liebte es. Sie sprach über die Klamotten, als sie [die Models] rauskamen - was sie mochte, was sie tragen würde, was sie dachte, das mir stehen würde und ich sagte, was gut an ihr aussehen würde. Es ist eine tolle Sache zum Teilen. Sie ist so viel wagemutiger als ich es bin, speziell bei Farben."

Die rothaarige Schauspielerin erzählte dann, was sie vergangenen Sommer bei einem Familien-Trip nach Montauk, New York trug. Ihr Ehemann zog sie damit auf, dass sie sich zu den Reitstunden ihrer Tochter nicht herausgeputzt hat. "Ich trug Pyjamas, zog mir meine Isabel-Marant-Jacke, einen Hut und eine Sonnenbrille an und Bart fragte: 'Wow! Was zur Hölle ist passiert?' und ich antwortete 'Ich sehe gut aus, lass mich in Ruhe!'", lachte sie. Doch ihre Tochter sei so oder so ihr größter Fan. "Die Person, die das am meisten zu schätzen weiß, ist meine Tochter. Sie mag all mein Zeug. Und den größten Widerstand bekomme ich sowieso von meinem Ehemann."

Da sie sich mit ihrem Style wohl fühle, folge die Leinwandschöne keinen strengen Mode-Regeln. "Ab einem gewissen Alter kann man nicht mehr irgendwas tragen, wo Buchstaben drauf sind. Und ich trage nicht gerne viel Farbe, weil ich rote Haare habe, ich trage so schon viel Farbe mit mir rum. Ich habe ein Zitat von einer Schauspielerin gelesen, die sagte 'Nur Schwarz zu tragen ist so, als würde man keine Chancen ergreifen' und ich dachte 'Ich schätze, dann ergreife ich keine Chancen! Ich trage viel Schwarz!'", grübelte sie.

Ihrer Tochter scheint der Look von Julianne Moore jedenfalls super zu gefallen.

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Trasforma le ceneri del figlio in diamanti

Sicuramente dai diamanti non nasce niente, ma dalle ceneri di un defunto possono nascere diamanti. La parafrasi di un verso della canzone “Via del Campo” di De Andrè può raccontare la scelta di un padre di Conegliano, in provincia di Treviso. L’uomo ha mandato in Svizzera il corpo cremato del figlio 20enne, defunto anni fa in un incidente automobilistico, per poi vederselo restituire, dopo otto mesi, sotto forma di diamante. Il caso, il primo in Veneto, è frutto di un business sempre più avviato. Nel Paese elvetico, infatti, e precisamente a Coira, ha sede l’azienda che ha l’esclusiva mondiale della produzione di diamanti dalle salme dei morti. E in Italia esiste un’agenzia romana, la Algordanza, che è una filiale della casa madre. In Svizzera i corpi, muniti di appositi passaporto mortuario, vengono fisicamente portati per lo svolgimento delle operazioni. Che consentono, attraverso un preciso procedimento chimico, di ottenere della grafite di carbonio dalla cremazione delle salme. Quindi la grafite, a determinate temperature, viene pressata e, con la fusione di atomo su atomo, diventa una pietra preziosa con diverse sfumature di blu.

Trasformare le ceneri in diamanti è una pratica nata a livello mondiale nel 2004. In Italia è arrivata soltanto nel 2009. I numeri sono ancora ridotti. Nel Bel Paese, dove ci sono ancora delle ritrosie culturali e religiose, si contano circa dieci casi all’anno. La maggior parte arriva da Lazio, Lombardia, Piemonte, Liguria e Toscana.  Mentre in Svizzera le pietre preziose ottenute dai cari defunti sono, in generale, mille in un anno. Nella speciale classifica delle richieste il Giappone è in prima fila. In Europa, invece, a parte la Svizzera, c’è un discreto mercato in Germania, Austria e Spagna. L’interesse intorno alla tematica è, comuque, crescente. Avere un diamante che dia veramente il senso dell’eternità, non soltanto come slogan pubblicitario, ha sicuramente un fascino a prova di tempo. Ma non è per tutte le tasche. Il prezzo di questa particolare trasformazione delle ceneri, infatti, varia tra i 3500 euro per un diamante di un quarto di carato ai 13 mila euro per uno di un carato.

Il business intorno al caro estinto si sta evolvendo. Con cifre, a volte, anche più abbordabili. Un’azienda sudcoreana, la Bonhyang, infatti, propone ai propri clienti di far diventare le ceneri dei propri morti delle perle. Il tutto alla cifra di ‘solo’ 900 dollari. Costa, invece, 3000 sterline far realizzare 30 copie di dischi in vinile con all’interno le proprie ceneri. Lo propone il sito inglese andvinyly.com ai propri clienti. Prima della vostra dipartita potete scegliere le canzoni da inserire e perfino la copertina. E, se non gradite l’ascolto ‘celestiale’, potete sempre elaborare il lutto per la scomparsa di una persona cara in maniera ecologica. Il designer spagnolo Martin Azua ha creato un’urna funeraria biodegradabile. Su di essa, dopo aver scelto un seme tra varie tipologie, è possibile far crescere un albero. Dalla morte, oltre ai diamanti, può nascere anche una nuova vita.

VIDEO - Celebra la morte del cagnolino spargendone le ceneri in un modo unico

Natale, norme UNI per giocattoli e addobbi luminosi

Materiali sicuri, non infiammabili e non tossici, nessun bordo tagliente, punte acuminate, parti libere che possano danneggiare i bambini. Anche quest’anno UNI, l’ente di certificazione, ricorda i tratti principali della norma UNI EN 71 che stabilisce requisiti e metodi di prova al fine di garantire la sicurezza dei giocattoli per i bambini fino ai 14 anni. Oltre 400mila confezioni di giocattoli pericolosi sequestrate tra dicembre 2011 e gennaio 2013 dai Nas dei Carabinieri, a cui si aggiungono 85 mila pezzi nei primi otto mesi di quest'anno. Etichette irregolari, presenza di sostanze chimiche o batteri in quantità pericolosa sono le principali cause dei sequestri.L'85% dei giochi pericolosi arriva dall'Asia, mentre poco più di uno su dieci è italiano. Fra i casi più eclatanti ci sono le bolle di sapone contenenti batteri patogeni, ma anche le torce elettriche, gadget all'interno di patatine e uova di cioccolato, ma anche presenza di batterie "a bottone", materiali gommosi altamente allergici, pastelli e colori a rischio tossicità.

Nel nostro Paese la legislazione nazionale su questo tema si basa sulle linee guida fissate dalla Direttiva europea 2009/48 sulla sicurezza dei giocattoli (recepita in Italia dal decreto legislativo 54 dell'11 aprile 2011). Secondo i dati del Ministero della Salute, in Italia i giocattoli ritirati perché non conformi rappresentano il 28 per cento del totale dei prodotti pericolosi e le tipologie più frequenti di pericolo sono tre: il rischio di soffocamento e strangolamento, il rischio chimico e il rischio microbiologico.

Per i giocattoli che hanno almeno una funzione che dipende dall'elettricità, ivi compresi i più moderni toys computer (giocattoli con fattezze di computer, ad esempio pc per bambini) e computer toys (dispositivi ludici che si collegano a un pc o a un apparecchio audio-video), ci sono le norme del CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano: tra queste citiamo la CEI EN 62115 "Sicurezza dei giocattoli elettrici" e la CEI EN 50410 "Norme particolari per i robot decorativi". Per il collegamento di questi giocattoli all'alimentazione elettrica tramite trasformatori c'è la norma CEI EN 61558-2-7 "Prescrizioni particolari e prove per trasformatori per giocattoli", che fornisce, ad esempio, indicazioni per prevenire il pericolo derivante dal loro possibile surriscaldamento.

Per prevenire incidenti domestici come incendi, cortocircuiti e scosse elettriche, è preferibile acquistare prodotti sicuri e affidabili, conformi alla normativa vigente. Le catene luminose sono oggetto della norma CEI EN 60598-2-20 che tratta gli aspetti di sicurezza sia delle classiche catene luminose con lampade pisello o in miniatura, sia dei tubi luminosi, molto diffusi. Purtroppo sono in commercio prodotti non conformi alle norme e provvisti di marcatura CE apposta in modo fraudolento. Al momento dell'acquisto è quindi importante accertarsi che siano presenti le seguenti informazioni previste dalla norma CEI EN 60598-2-20:

  • i dati identificativi del costruttore o del venditore responsabile;
  • le caratteristiche elettriche delle lampade e la tensione nominale della catena completa;
  • il grado di protezione contro la penetrazione di polvere e di umidità oppure l'avvertenza che la catena è solo per uso interno;
  • la tensione e la potenza delle lampade sostituibili (nel caso di lampade sostituibili, utilizzare solo lampade dello stesso tipo fornito con la catena luminosa, mentre le catene luminose munite di lampade non sostituibili devono riportare chiaramente questo tipo di informazione).

mercoledì 18 dicembre 2013

Bruce Willis: in arrivo il secondo figlio

Bruce Willis aspetta il secondo figlio dalla moglie Emma Heming.

Secondo Us Weekly, il divo di «Trappola di cristallo» e la topmodel 35enne accoglieranno presto al mondo un secondo bambino, dopo la piccola Mabel di 20 mesi.

I primi rumor su una presunta gravidanza della Hemming sono circolati durante il weekend quando la coppia è stata avvistata alla bancarella dell'ortofrutta di un loro vicino agricoltore. In quell'occasione la topmodel ha sfoggiato una pancia gonfia sospetta, segno che sarebbe incinta ormai di diversi mesi.

Per Willis il nascituro è il quinto figlio dal momento che l'attore è già padre di Rumer, 25 anni, Scout, 22 anni e Tallulah di 19 avute dall'ex moglie Demi Moore.

Di recente l'attore ha espresso tutto il suo entusiasmo per la rinnovata paternità.

«Non sono mai stato tanto felice come ora!», ha spiegato alla rivista tedesca Bild.

«Mi sento come un uomo delle caverne che sta proteggendo la sua famiglia, che vive per la sua famiglia. Ho quattro figlie in tutto, mi alzo alle sette della mattina insieme a loro. La mia famiglia è diventata il centro della mia vita e tutto il suo significato».

«È molto gratificante, molto. È questa la vera vita. Sullo schermo devo riprodurre la realtà. A casa sono io per davvero. Essere padre è un bellissimo compito».

Willis e la Hemming si sono sposati a marzo del 2009 sull'arcipelago caraibico di Turks e Caicos.

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martedì 17 dicembre 2013

Salute: Giocattoli sicuri per Natale, 10 consigli sul sito del ministero

(ASCA) - Roma, 17 dic - Scegliere il giocattolo sicuro e adatto all'eta' del bambino significa tutelare la sua salute. Il Ministero della Salute ha predisposto e pubblicato sul suo sito web www.salute.gov.it la guida ''Giocare aiuta a crescere'' per offrire consigli utili per la scelta del giocattolo in base alle fasi di sviluppo del bambino, un'attenzione particolare alla sicurezza, poiche' anche l'oggetto apparentemente piu' innocuo puo' diventare una minaccia per l'incolumita' del piccolo, e alla necessita' di favorire il movimento del bambino. Ecco quali. 1. Nella scelta del giocattolo tieni sempre in considerazione la fascia di eta' indicata sulla confezione, in particolare il simbolo 0-3 e l'avvertenza ''non adatto ai bambini di eta' inferiore a 36 mesi'', accompagnati dall'indicazione di pericolo. I giocattoli non adatti all'eta' del bambino possono essere pericolosi per la sua salute. 2. Compra sempre giocattoli con il marchio di conformita' alle norme europee, indicata dal marchio CE. Anche se il marchio CE non e' direttamente una guida per il consumatore e' comunque segno che il produttore si impegna a soddisfare tutte le norme di sicurezza dell'Unione europea, che sono tra le piu' rigorose al mondo. 3. Acquista sempre i giocattoli presso rivenditori e siti web di fiducia. I rivenditori non affidabili ignorano le prescrizioni in tema di salute e sicurezza e potrebbero commerciare prodotti contraffatti. 4. Se devi acquistare un giocattolo cerca di orientarti verso quelli piu' adatti all'eta' del bambino, che stimolino la sua curiosita', le sue capacita' e che lo aiutino ad acquisire nuove conoscenze 5. Quando scegli un gioco cerca di capire cosa interessa di piu' al bambino e asseconda le sue inclinazioni. 6. Considera l'importanza del movimento anche nella scelta dei giochi da acquistare o consigliare ai tuoi bambini: triciclo a pedali, monopattino, bicicletta, pattini, attrezzi per giochi con la palla, anche adattati per l'uso in casa, possono essere un incentivo divertente e una valida alternativa ai giochi sedentari. 7. Cerca spazi e luoghi all'aperto dove il bambino possa correre, saltare, giocare, specialmente se abiti in un appartamento senza ampi spazi o senza giardino. 8. Proponi ai bambini i giochi di movimento che favoriscono l'apprendimento e aiutano a gestire l'ansia per la prestazione scolastica, educandoli ad un buon controllo emotivo e al rispetto delle regole. 9. Tieni d'occhio il bambino mentre gioca e lasciagli costruire il suo spazio e il tempo di gioco. 10.Trova il tempo per giocare con il tuo bambino o per leggergli un libro. red/mpd

Fecondazione: legge 40 al vaglio Corte Costituzionale, udienza 8 aprile

Milano, 17 dic. (Adnkronos Salute) - E' stata fissata per lunedì 8 aprile 2014 l'udienza pubblica in seguito alla quale la Corte costituzionale si pronuncerà su due dei punti più controversi della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita: il no alla fecondazione eterologa e il divieto di ricerca scientifica sperimentale sugli embrioni.

La questione di legittimità costituzionale relativa al divieto di donazione di gameti - su cui la Corte costituzionale si era già pronunciata nel settembre 2012 senza però giungere a una decisione sul merito - è stata sollevata nell'aprile scorso dai tribunali di Milano, Firenze e di Catania, che a breve distanza l'uno dall'altro hanno ritenuto persistere il contrasto tra il divieto previsto dalla legge e alcuni principi costituzionali fondamentali della persona e della coppia.

E' stata invece sollevata dal solo tribunale di Firenze, un anno fa, la questione di legittimità costituzionale riguardante il divieto di svolgere attività di ricerca scientifica sperimentale sugli embrioni. Un'iniziativa che Vox - L'Osservatorio italiano sui diritti - riferisce Marilisa D'Amico, professore ordinario in Diritto costituzionale dell'università degli Studi di Milano, avvocato e tra le anime dell'associazione - ha sostenuto depositando nel luglio di quest'anno apposito atto di intervento.

Salute: Pediatri, rischio poliomelite torni in Europa. Vaccinare bimbi

(ASCA) - Roma, 17 dic - Vietato abbassare la guardia nei confronti della poliomelite. E' l'allarme lanciato dai pediatri della Societa' Italiana di Pediatria- Sipps di fronte alle massicce migrazioni dal Corno d'Africa che potrebbero diffondere il virus anche in Europa. Nelle ultime settimane, secondo quanto riferito dall'Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS), in Siria sono stati registrati 14 casi di poliomielite, che hanno interessato prevalentemente bambini di eta' inferiore a due anni, non-immunizzati o sotto-immunizzati. Il virus selvaggio responsabile di questa piccola epidemia e' geneticamente vicino a un ceppo isolato in campioni ambientali in Egitto nel dicembre 2012, che a sua volta era stato collegato con ceppi WPV circolanti in Pakistan. A partire da febbraio 2013, ceppi simili sono stati anche isolati da campioni ambientali in Israele, Cisgiordania e Striscia di Gaza. In Siria non veniva registrato un caso autoctono di polio dal 1995 e l'ultimo caso importato e' stato segnalato nel 1999. La vaccinazione contro la poliomielite e' obbligatoria dal 1964 e tra il 2002 e il 2010 nei bambini di eta' inferiore ad un anno la copertura con tre dosi di vaccino antipolio orale (OPV) e' stata superiore al 95%. A causa della guerra civile in atto nel Paese del Vicino Oriente, la copertura vaccinale per tutte le malattie prevenibili mediante vaccino, tra cui la polio, si e' successivamente ridotta, e si stima che nel 2012 la copertura con OPV3 nella coorte di 12-23 mesi sia stata pari al 52%. Per ridurre il rischio di espansione dell'epidemia, dagli inizi di novembre l'Unicef e l'OMS hanno avviato una campagna di vaccinazione di massa, che in 7-8 mesi interessera' oltre 22 milioni di bambini fino a 5 anni di eta', della Siria e di 6 paesi limitrofi. ''Dal momento che il quadro della poliomielite si manifesta solo in 1 su 200 individui non vaccinati che si infettano con il virus della polio WPV1 - afferma Luciano Pinto, Vice-Presidente SIPPS della Regione Campania - sono molti i portatori che possono diffondere i virus senza essere riconosciuti. Gli individui vaccinati non corrono alcun rischio di malattia, ma la vaccinazione con virus inattivato (IPV, prevalentemente utilizzato in Europa) puo' non proteggere dall'infezione, per cui potrebbe avere un ruolo nella diffusione della polio. In regioni con bassa copertura vaccinale quali la Bosnia (87%) e l'Ucraina (74%), ed in particolare in quelle con bassa copertura della vaccinazione con IPV (Austria, 83%), l'immunita' naturale potrebbe essere insufficiente per prevenire una trasmissione del virus protratta nel tempo''. ''Nel 2013, nelle zone endemiche - precisa Pinto - vi e' stata una significativa riduzione dei casi di polio in Afghanistan e Nigeria ed un incremento nelle ultime settimane in Pakistan. Si e' verificata invece una vera esplosione di nuovi casi, tutti da virus importati, oltre che in Siria, anche nella regione del corno d'Africa, ed in particolare nella Somalia (183 casi di cui l'ultimo il 9 ottobre 2013), nel Kenya (14 casi) ed in Etiopia (6 casi) (Tab. 1, Fig. 1). In queste zone la copertura vaccinale per la polio e' molto bassa: Kenya 82%, Etiopia 70%, Somalia 47%. In pratica, a causa delle epidemie da virus importato, il numero di casi di poliomielite da WPV del 2013 supera di circa il 70% quello del 2012''. ''Nel nostro Paese - spiega Giuseppe Di Mauro, Presidente della SIPPS - vi sono certamente le premesse per stare tranquilli, in quanto la copertura vaccinale, anche per la polio, oggi e' pari al 97%, ma bisogna fare i conti con due fenomeni: Il crescente arrivo nelle nostre terre di immigrati provenienti sia dalle regioni mediterranee, fra cui la Siria, che dall'Africa, e quindi anche dalla Nigeria e dal Corno d'Africa i quali riescono spesso a sfuggire ai controlli evitando di sottoporsi ai programmi di prevenzione. E la ''tempesta mediatica'' che si e' scatenata in seguito alla pubblicazione di alcune sentenze di tribunale su presunti danni provocati da vaccini, al ritiro dal commercio di alcune partite di vaccino, e dall'attivita' dei movimenti che si oppongono alle vaccinazioni e che rischia di mettere in discussione la credibilita' delle strategie vaccinali''. red/mpd

Giocattoli sicuri, online decalogo del ministero Salute

Attenzione alla fascia d’età; sì ai giocattoli col marchio CE. Sono questi due dei dieci consigli messi a punti dal ministero della Salute per aiutare genitori e non a scegliere con consapevolezza il giocattolo per il proprio bambino. La guida, disponibile sul sito del ministero [1] , offre consigli utili per la scelta del giocattolo in base alle fasi di sviluppo del bambino, un’attenzione particolare alla sicurezza, poiché anche l'oggetto apparentemente più innocuo può diventare una minaccia per l'incolumità del piccolo, e alla necessità di favorire il movimento del bambino.

 

Ecco dieci buoni consigli dal Ministero della Salute.

1.    Nella scelta del giocattolo tieni sempre in considerazione la fascia di età indicata sulla confezione, in particolare il simbolo 0-3 e l’avvertenza “non adatto ai bambini di età inferiore a 36 mesi”, accompagnati dall’indicazione di pericolo. I giocattoli non adatti all’età del bambino possono essere pericolosi per la sua salute

2.    Compra sempre giocattoli con il marchio di conformità alle norme europee, indicata dal marchio CE.  Anche se il marchio CE non è direttamente una guida per il consumatore è comunque segno che il produttore si impegna a soddisfare tutte le norme di sicurezza dell’Unione europea, che sono tra le più rigorose al mondo

3.    Acquista sempre i giocattoli presso rivenditori e siti web di fiducia. I rivenditori non affidabili ignorano le prescrizioni in tema di salute e sicurezza e potrebbero commerciare prodotti contraffatti.

4.    Se devi acquistare un giocattolo cerca di orientarti verso quelli più adatti all’età del bambino, che stimolino la sua curiosità, le sue capacità e che lo aiutino ad acquisire nuove conoscenze

5.    Quando scegli un gioco cerca di capire cosa interessa di più al bambino e asseconda le sue inclinazioni

6.    Considera l’importanza del movimento anche nella scelta dei giochi da acquistare o consigliare ai tuoi bambini: triciclo a pedali, monopattino, bicicletta, pattini, attrezzi  per giochi con la palla, anche adattati per l’uso in casa, possono essere un incentivo divertente  e una valida alternativa ai giochi sedentari

7.    Cerca spazi e luoghi all’aperto dove il bambino possa correre, saltare, giocare, specialmente se abiti in un appartamento senza ampi spazi o senza giardino

8.    Proponi ai bambini i giochi di movimento che favoriscono l’apprendimento e aiutano a gestire l’ansia per la prestazione scolastica, educandoli ad un buon controllo emotivo e al rispetto delle regole

9.    Tieni d'occhio il bambino mentre gioca e lasciagli costruire il suo spazio e il tempo di gioco

10.Trova il tempo per giocare con il tuo bambino o per leggergli un libro

Links
  1. ^ ministero (www.salute.gov.it)

Salute: Efsa, con 2 insetticidi rischi neurotossici per bimbi nel pancione

Roma, 17 dic. (Adnkronos Salute) - Due insetticidi neonicotinoidi - acetamiprid e imidacloprid - possono avere effetti sul sistema nervoso umano nella fase di sviluppo. Lo ha affermato l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Gli esperti dell'Autorità propongono l'abbassamento di alcuni livelli guida per l'esposizione ammissibile ai due neonicotinoidi, mentre sono in corso ulteriori ricerche per fornire dati più affidabili sulla neurotossicità nella fase di sviluppo (developmental neurotoxicity). Il gruppo di esperti scientifici sui prodotti fitosanitari e i loro residui (Ppr) dell'Efsa chiede, dunque, la definizione di criteri a livello Ue che rendano obbligatoria la presentazione di studi sulla neurotossicità nella fase di sviluppo come parte integrante del processo di autorizzazione dei pesticidi.

"Ciò - si legge in una nota - potrebbe comprendere l'elaborazione di una strategia globale di sperimentazione per valutare il potenziale di neurotossicità nella fase di sviluppo elle sostanze, compresi tutti i neonicotinoidi". L'Efsa ha elaborato il suo parere scientifico su richiesta della Commissione europea, prendendo in considerazione recenti ricerche e i dati disponibili sul potenziale di acetamiprid e imidacloprid di danneggiare il sistema nervoso umano nella fase di sviluppo, il cervello in particolare.

Il gruppo di esperti scientifici ha riscontrato che acetamiprid e imidacloprid "possono avere un effetto avverso sullo sviluppo dei neuroni e delle strutture cerebrali associate a funzioni quali l'apprendimento e la memoria". Concludendo che "alcuni dei livelli guida attuali per l'esposizione ammissibile ai due insetticidi potrebbero non essere sufficienti a salvaguardare dalla neurotossicità nella fase di sviluppo, e dovrebbero essere ridotti". Questi valori tossicologici di riferimento forniscono indicazioni chiare sul livello di una sostanza a cui i consumatori possono essere esposti a breve e a lungo termine senza un rischio apprezzabile per la salute.

"Alcuni esempi sono la dose acuta di riferimento (Dar), la dose giornaliera ammissibile (Dga) e il livello ammissibile di esposizione dell'operatore (Laeo). Sulla base della propria revisione, dunque l'Efsa propone di modificare i seguenti valori tossicologici di riferimento per acetamiprid e imidacloprid: per acetamiprid, la Dga e il Laeo attuali di 0,07 mg/kg di peso corporeo al giorno e la dar di 0,1 mg/kg di peso corporeo dovrebbero essere ridotti a 0,025 mg/kg di peso corporeo (al giorno); per imidacloprid, il Laeo e la Dar attuali di 0,08 mg/kg di peso corporeo al giorno dovrebbero essere ridotti a 0,06 mg/kg di peso corporeo al giorno.

Mentre "si ritiene che la Dga attualmente fissata per imidacloprid assicuri un'adeguata protezione dai potenziali effetti di neurotossicità nella fase di sviluppo". Pur riconoscendo che le prove disponibili presentano limitazioni, l'Agenzia raccomanda di condurre ulteriori ricerche per fornire dati più affidabili. Tuttavia il gruppo di esperti scientifici Ppr ha affermato che "i timori per la salute sollevati nella revisione dei dati disponibili sono giustificati".

L'Efsa incoraggia la definizione di criteri chiari e omogenei, per rendere obbligatoria la presentazione di studi sulla neurotossicità nella fase di sviluppo nel processo di autorizzazione in Ue. Ciò potrebbe comprendere l'elaborazione di una strategia di sperimentazione integrata sulla neurotossicità in fase di sviluppo: un "approccio graduale che si avvalga di test di laboratorio sulle cellule (cosiddetti test in vitro), in una prima fase, e proceda poi ai test sugli animali (in vivo) qualora i risultati iniziali destassero preoccupazioni riguardo al potenziale di una sostanza". Il gruppo di esperti consiglia di valutare tutte le sostanze neonicotinoidi nell'ambito di questa strategia.

Penélope Cruz adora allattare al seno

Per Penélope Cruz allattare al seno crea dipendenza.

La star hollywoodiana ha due figli con il collega Javier Bardem, Leonardo che compirà due anni il prossimo mese e Luna di cinque mesi.

«Ho allattato mio figlio per 13 mesi e credo che farò lo stesso con la femminuccia», ha spiegato la star alla rivista Allure.

«Allattare dà dipendenza. Quando devi smettere poi ne senti la mancanza».

La Cruz è radiosa nella foto di copertina della pubblicazione: mentre sorride all'obiettivo mostra il suo fantastico anello di fidanzamento con diamanti ed è subito chiaro come mai l'attrice venga considerata una delle donne più affascinanti di Hollywood.

La star 39enne ha anche parlato dei colleghi coi quali è riuscita a stringere amicizia, prima fra tutte Salma Hayek.

«È una delle mie migliori amiche. Ci chiamiamo affettuosamente uevos (uova, ndr)», ha rivelato l'attrice.

«Perchè quando ci capita di lavorare insieme dormiamo molto più del solito perchè non abbiamo i figli al seguito. Per cui è un modo carino per dire che siamo pigre. Abbiamo dormito così tante volte insieme e al mattino quando ci svegliamo ci chiamiamo uevos!».

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lunedì 16 dicembre 2013

Natale: robot 'CE-E' canta per campagna Ue su sicurezza giocattoli

Roma, 16 dic. (Adnkronos) - Un videoclip davvero speciale per informare i consumatori e i genitori su come comprare e utilizzare i giocattoli in modo sicuro e senza far correre pericoli ai più piccoli. Protagonista del video promosso dalla Commissione europea è il robot 'CE-E' che canta e balla proprio per sensibilizzare sulla sicurezza dei giocattoli: mai comprare prodotti senza il marchio Ce e leggere sempre tutte le avvertenze e le istruzioni, ad esempio. Nel periodo di Natale vengono acquistati oltre il 60% di tutti i giocattoli dell'anno. Il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, sarà il 20 dicembre alle 10.30 a Roma, nel negozio di giocattoli Little Big Town a Piazza Venezia, proprio per questa.

Dal luglio 2011 - ricorda una nota - i giocattoli venduti nell'Ue devono rispondere ai requisiti di sicurezza e sistemi di controllo più rigorosi al mondo grazie alla direttiva europea sulla sicurezza dei giocattoli. Secondo Tajani, "la sicurezza dei nostri figli è una priorità, per questo l'Ue ha approvato delle regole sulla sicurezza dei giocattoli che garantiscono il livello di protezione più alto al mondo. Anche quest'anno, come i precedenti, promuoviamo - sottolinea - una campagna sulla sicurezza dei giocattoli per sensibilizzare genitori, negozianti e produttori sull'importanza del marchio Ce, e sull'uso più adatto delle diverse tipologie di giocattoli in relazione all'età del bambino"

sabato 14 dicembre 2013

Musica: al via a gennaio il tour di 'Giorgio Vanni e i figli di Goku'

Roma, 14 dic. (Adnkronos) - Partirà il 5 gennaio e farà tappa al 'Corallo' di Reggio Emilia, il tour di 'Giorgio Vanni e i figli di Goku', intenti ad esaltare il pubblico di tutta italia con le più amate sigle di cartoni animati di tutti i tempi. Uno show ricco di emozioni in cui la band festeggerà un ventennio di grandi successi. "What is my destiny Dragon Ball", "Detective Conan", "W I Pokemon", "Yu Ghi Oh!", "Beyblade", "Lupin III" sono solo alcuni dei titoli in scaletta. Giorgio Vanni conosciuto al pubblico come la voce ufficiale dei celebri cartoni animati "Mediaset", è sopratutto la mente creativa che li ha composti  insieme al Produttore Max Longhi, per la "Lova Music".

Nel 2013 la band è stata protagonista di "Lucca Comics", "Rimini Comics" ed altri importanti eventi  dove ha riscosso un trionfo di consensi ed ha potuto incrementare il già numeroso seguito di fans, calorosissimi anche sulla loro pagina ufficiale Facebook che ad oggi registra oltre 16.000 presenze. Lo spettacolo, rigorosamente live ed unico nel suo genere, si rivolge  ad un pubblico molto vasto spaziando dalla generazione dei teenagers fino ad arrivare al mondo adulto.

Vaticano, Papa riceve torta compleanno da bimbi dispensario S. Marta

Città del Vaticano (Vaticano), 14 dic. (LaPresse/AP) - Papa Francesco ha ricevuto una torta di compleanno con tanto di candeline con tre giorni di anticipo. Bergoglio infatti compirà 77 anni martedì prossimo. Si è trattata di una vera e propria sorpresa dei bambini del dispensario pediatrico di Santa Marta in Vaticano, per il pontefice.

Papa Francesco ha incontrato i piccoli assistiti dal dispensario e le loro famiglie presso l'aula Paolo VI e lì ha spento le candeline ringraziando per quanto ricevuto e poi, scherzando come al suo solito, ha detto: "Vi dirò più tardi se è buona o no". A un certo punto uno dei bambini che Francesco aveva preso in braccio gli ha anche preso lo zucchetto e il pontefice ridendo l'ha preso e se lo è rimesso in testa. La oltre 90 anni il dispensario distribuisce latte, vestiti, pannolini, giocattoli e carrozzine alle famiglie più bisognose.

Courtney Love: la figlia sogna un Natale dark

La figlia di Courtney Love vorrebbe ricevere un «gatto mummificato» per Natale.

Frances Bean Cobain ha 21 anni ed è nata dalla relazione della popstar con il leggendario leader dei Nirvana, Kurt Cobain tragicamente scomparso nel 1994.

Quest'anno la figlia della Love vorrebbe festeggiare in modo alternativo le festività natalizie e così su Twitter ha condiviso con i fan la sua lista di regali dal gusto dark.

«Tutto ciò che voglio per Natale è un gatto mummificato... @iproblemidiunaragazzagotica», ha scritto la Cobain sul social network.

La relazione di Frances con la madre è sempre stata burrascosa tanto che negli ultimi anni le due donne sono ricorse a seri provvedimenti legali.

A dicembre del 2009 la figlia della Love è stata messa sotto custodia della madre e della zia e successivamente ha ottenuto un ordine restrittivo nei confronti del genitore accusata di «violenza domestica» ai suoi danni.

A maggio la Love aveva assicurato che i suoi rapporti con Frances erano diventati più distesi ma dopo la sua dichiarazione non ha più visto la ragazza per almeno tre anni.

«Ho un ottimo rapporto ora con mia figlia, ci sentiamo per mail e via Twitter», aveva spiegato allora la Love a Howard Stern ospite del suo show radiofonico.

Al momento non si sa ancora se la popstar e Frances passeranno le vacanze di Natale insieme.

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Mila Kunis vuole un figlio con Ashton Kutcher

Mila Kunis e Ashton Kutcher si frequentano già da diversi mesi, a seguito della separazione dell’attore dalla sua ex moglie Demi Moore. Dopo mesi di attesa sono arrivati i documenti ufficiali del divorzio, e ora la nuova coppia è finalmente libera di fare progetti per il futuro.

«È già da un po’ che Ashton e Mila parlano di mettere su famiglia, e ora che il divorzio è stato finalizzato, non vedono perchè aspettare», ha spiegato una fonte alla rivista inglese Closer. «Mila crede che Ashton sarebbe un padre meraviglioso, ed è così divertente!».

I due si erano conosciuti tantissimi anni fa, durante il programma TV americano intitolato «That 70s Show», di cui facevano parte entrambi.

«Ashton vuole chiederle di sposarlo a capodanno. La adora moltissimo», ha aggiunto la fonte.

Nel frattempo, lo scorso settembre la bella 30enne ha conosciuto i suoceri ed è già molto affezionata alla famiglia del suo compagno.

«Per la sua famiglia vederli insieme era molto importante, perché all’inizio erano tutti un po’ scettici: credevano si trattasse di una ripicca per lui. Ma Ashton è stato piuttosto chiaro sui progetti per Natale e ha detto: “Sono innamorato di Mila. Ora lei fa parte della famiglia e sia un matrimonio che dei figli sono nell’aria!”», ha concluso l’insider.

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venerdì 13 dicembre 2013

Pediatria: studio, tavola conviviale vince, cosi' bimbi imparano regole cibo

Milano, 13 dic. (Adnkronos Salute) - No a lezioni sulla piramide alimentare. E neanche messaggi dal suono 'terroristico' che informano sulle estreme conseguenze di una dieta sbagliata. La via più efficace per far sì che i bimbi imparino le regole di una corretta alimentazione è ben più semplice e piacevole: sedersi a tavola insieme e in allegria. A suggerirlo è uno studio ('Cibo, cultura e identità â€" possibili percorsi per la scuola primaria'), presentato questa mattina all'università di Milano-Bicocca durante un convegno promosso dalla Regione Lombardia (Assessorato agricoltura e foreste) e dal Dipartimento di scienze umane per la formazione 'Riccardo Massa' della Bicocca, in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale.

I bambini, spiegano i ricercatori, sono più invogliati a mangiare correttamente se l'approccio con il cibo è legato a esperienze sociali e didattiche positive e gradevoli e a contesti educativi in cui il bambino si senta accolto e ascoltato. Il progetto sperimentale di ricerca e formazione, coordinato da Elisabetta Nigris, docente di Didattica e pedagogia speciale, è stato commissionato dalla Regione, in linea con il Protocollo d'intesa 'Verso Expo 2015' (sottoscritto a maggio 2010 da Regione Lombardia, Unione delle province lombarde, Anci Lombardia e Ufficio scolastico regionale per la Lombardia) ed è durato 4 anni. La prima fase ha coinvolto inizialmente 15 docenti di 9 scuole primarie del territorio, e a seguire è stato allargato a 7 province lombarde, per un totale di circa 150 insegnanti e 20 altre figure professionali specifiche (dietiste, dietologi, operatori di Asl e di orti botanici).

Secondo i risultati, il metodo prescrittivo ('la frutta fa bene'), quello informativo-nutrizionistico, con la spiegazione della classica piramide alimentare, e ancora di più un approccio terroristico e colpevolizzante ('se mangi un certo alimento diventi obeso') non sono efficaci perché fortemente legati ai contesti culturali di appartenenza e non raggiungono i bambini o, addirittura, possono essere controproducenti perché tendono a creare resistenze nei confronti di abitudini fortemente radicate dal punto di vista psicologico.

In aggiunta, l'approccio prescrittivo-nutrizionistico presenta anche dei rischi: stigmatizza i casi a rischio (come bambini obesi, anoressici, allergici) che tendono ad acutizzarsi, e attrae poco i bambini, riduce la partecipazione dei genitori e tende a raggiungere soprattutto i piccoli di famiglie acculturate, con una ricaduta non omogenea sulla società e sul territorio.

Al contrario, i metodi pedagogici e comunicativi 'indiretti' sono i più adatti per modificare le abitudini alimentari negli adulti e nei bambini, perché veicoli di esperienze positive e gradevoli. I ricercatori sottolineano l'importanza della convivialità e del momento del pasto, del sedersi a tavola a parlare, di coinvolgere adulti e bambini nella preparazione del cibo, o di utilizzare strumenti più indiretti (immagini, storie o video) che lasciano al bambino la possibilità di aderire - o non aderire - alla proposta educativa. "L'idea su cui si fonda il progetto - spiega Elisabetta Nigris - è quella secondo cui la complessità del rapporto fra uomo e cibo non può essere ridotta e ricondotta a meri contenuti disciplinari e non può prescindere dal fatto che il rapporto col cibo richiama dinamiche relazionali profonde. L'educazione alimentare non può essere tradotta in termini di regole nutrizionali e dettami etico-comportamentali, che non tengano conto delle rappresentazioni individuali, sociali e culturali di cui sono portatori i comportamenti alimentari dei singoli soggetti".

La strategia vincente? Incoraggiare una nuova formazione degli adulti, in particolare insegnanti e genitori: il progetto ha previsto un lavoro sugli insegnanti che hanno poi trasferito ai bambini il loro cambiamento. "Ho capito che parlare di alimentazione significa ripensare alla relazione con i bambini - ha spiegato un'insegnante che ha partecipato al progetto - Per non sgridarli facevo in modo di sedermi a tavola con loro, ed era il chiacchierare, l'idea di creare un certo tipo di rapporto e confidenza". La prima fase si è conclusa con un video e un dossier didattico. Le altre fasi, concluse nel 2013, hanno esplorato la natura dell'alimentazione, approfondendone il punto di vista storico ed ecologico, con attività che hanno coinvolto anche alcune fattorie didattiche della regione.

Sanità: senza figli per colpa del lavoro, lo pensa 44% infermiere

Roma, 13 dic. (Adnkronos Salute) - Vita dura per le infermiere italiane che vogliono diventare mamme. Il loro lavoro sembra infatti metterle di fronte a un bivio: carriera o figli. Quasi la metà delle infermiere (44%) attribuisce al lavoro l'assenza di figli o la decisione di non averne altri. E molte (45%) dicono di aver vissuto con difficoltà il rientro dalla maternità a causa della necessità di conciliare i turni di lavoro con le esigenze dei figli, ma anche dello stress di adattamento o dell'assenza di solidarietà e supporto dai colleghi. E' quanto emerge da una ricerca congiunta del sindacato delle professioni infermieristiche Nursind con il Cergas Bocconi.

L'indagine ha coinvolto 900 infermiere che hanno risposto al questionario cartaceo ed online sul sito www.nursind.it tra ottobre e gennaio 2013. Dalla ricerca emerge che gli strumenti normativi di tutela della maternità non sono ampiamente conosciuti e le mamme infermiere si ritrovano spesso impreparate ad affrontare con consapevolezza i periodi pre e post parto.

La realtà fotografata dall'indagine mostra come la gestione della maternità si limiti all'applicazione burocratica delle norme, deresponsabilizzando sia le aziende che le madri. Confrontando i dati tra settore pubblico e privato non si avvertono grossi scostamenti se non il dato allarmante del 18% di infermiere del settore privato che si è dimesso dal lavoro a causa della maternità, contro il 2% del settore pubblico.

E ancora. L'utilizzo dell'asilo nido è di fatto negato ai figli delle infermiere in quanto gli orari dei turni sono incompatibili con quelli di apertura. Il part time concesso alle giovani madri potrebbe essere una soluzione, ma, soprattutto al Nord, ciò non è possibile in quanto in alcuni casi le percentuali previste dalla normativa sono sature da anni.

Per questa ragione - spiega il Nursind - sarebbe auspicabile modificare la normativa derogando ai limiti in tutti i casi in cui a chiedere il part time siano mamme infermiere garantendo loro questa opzione fino al terzo anno del figlio.

Sia pur nei limiti numerici del campione, la ricerca costituisce una base realistica da cui trarre spunti di riflessione che non saranno certamente trascurati dal Nursind in occasione della prossima tornata contrattuale, sia pur solo di carattere normativo, mettendo a fuoco proposte concrete di modifiche contrattuali ad hoc che vadano nel verso di facilitare la maternità e al contempo garantire la continuità dell’impegno lavorativo.

giovedì 12 dicembre 2013

Roma, sfregia moglie con acido e ferisce figlia minorenne: in manette

Roma, 12 dic. (LaPresse) - Una donna questa notte è stata sfregiata con l'acido dal marito al culmine di una lite nel quartiere Quadraro a Roma e, durante l'aggressione, è rimasta ferita anche la figlia minorenne della coppia, di nazionalità bengalese. A momento sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della stazione Cecchignola intervenuti sul posto. Le vittime e anche l'autore della aggressione, che è stato arrestato e si sarebbe schizzato con il liquido, sono stati soccorsi e trasportati all'ospedale Sant'Eugenio.

Francia: cade dalla finestra e muore Kate Barry, figlia di Jane Birkin

Parigi, 12 dic. (Adnkronos) - La fotografa Kate Barry, figlia dell'attrice e cantante Jane Birkin, è morta a Parigi dopo essere precipitata dalla finestra al quarto piano del suo appartamento parigino in quello che appare un suicidio. La donna, 46 anni, era sola a casa e l'appartamento era chiuso dall'interno. Sono stati ritrovati degli antidepressivi.

La Barry era figlia della Birkin e del primo marito, il compositore britannico John Barry, autore della colonna sonora di diversi film di James Bond, scomparso nel 2011. Kate Barry era nata a Londra nel 1967, ma i suoi genitori si sono separati subito. Ha poi vissuto a Parigi con la madre, che ha avuto prima una relazione con Serge Gainsbourg e poi con con Jacques Dollon, dalle quali sono nate altre due figlie: Charlotte Gainsbourg e Lou Dollon.

Madre di un figlio di 26 anni, Roman, Kate Barry era una fotografa affermata che lavorava con diverse riviste: Vogue, Elle, Paris Match, Le Figaro Madame e Sunday Times Magazine. Al momento è in corso una esposizione di sue foto a Parigi.

Cinema: Drew Barrymore incinta, aspetta la seconda bimba

Los Angeles, 11 dic. (Adnkronos/Dpa) - L'attrice statunitense Drew Barrymore sarà madre per la seconda volta di una bimba, secondo quanto confermato ieri dalla rivista 'People'. Barrymore, 38 anni, e suo marito Will Kopelman, si erano sposati a giugno dell'anno scorso, ed avevano già una bambina, Olivia, che oggi ha 14 mesi. L'attrice aveva dichiarato recentemente che desiderava che la piccola Olivia avesse dei fratelli. "Io sono stata figlia unica, e mi sentivo molto sola", aveva rivelato in agosto al giornale "InStyle".

mercoledì 11 dicembre 2013

Fecondazione: 'grande fratello' in ambulatorio per dialogo medico-coppie

Milano, 11 dic. (Adnkronos Salute) - L'occhio della telecamera sul medico e i suoi pazienti, aspiranti genitori. Il 'grande fratello' entra in un ambulatorio per la procreazione medicalmente assistita. Obiettivo: riprendere gli incontri tra i camici bianchi e le coppie, per capire come migliorare il dialogo su un tema molto delicato come quello della fecondazione 'in provetta'. Lo studio, coordinato dal Centro 'Cura' dell'università Statale di Milano (Centro universitario di ricerca sugli aspetti comunicativo relazionali in medicina), partirà nel febbraio 2014, e i primi risultati sono previsti per l'ultimo trimestre dell'anno.

Per la prima volta - spiegano i promotori della ricerca - verranno ripresi, e successivamente analizzati, gli incontri di ambulatorio tra medico e pazienti in un settore ancora poco esplorato dal punto di vista dell'impatto della comunicazione. Un settore dove è fondamentale parlare in modo chiaro, saper porre domande, lavorare insieme. Eppure, assicurano gli esperti, su questo fronte la medicina occidentale è ancora indietro. Lo dicono i malati, che spesso 'migrano' da una regione all'altra solo per cercare un dottore che sappia ascoltarli. Ma lo dicono anche i medici, assicurano gli scienziati, frustrati dalla cosiddetta sindrome del 'dottor shopping' che scatta quanto si sentono trattati dai loro assistiti alla stregua di meri 'venditori' di terapie.

Ma in cosa consiste davvero una buona comunicazione in medicina? Lo studio osservazionale, condotto dal Centro Cura della Statale e realizzato con il sostegno incondizionato di Ferring Farmaceutici, punta a far luce su questo aspetto. Si tratta di uno studio multicentrico che coinvolgerà circa 20 pazienti o coppie di pazienti infertili in 10 Centri di procreazione medicalmente assistita che aderiscono all'indagine (dal Nord al Sud, in tutta Italia), "per un totale di circa 200 visite", spiega Egidio Moja, professore ordinario di Psicologia clinica e direttore del Centro Cura. "Il settore della Pma è ricco di progressi tecnologici, ma forse non altrettanto avanzato nella gestione degli aspetti emotivi relativi al successo o al fallimento nella ricerca di un figlio", aggiunge Elena Vegni, professore associato di Psicologia clinica alla Statale di Milano e principal investigator del progetto di ricerca.

In questo ambito, continua l'esperta, "una buona comunicazione tra il medico e le coppie infertili può davvero fare la differenza. Quando il rapporto funziona, infatti, si stabilisce una vera e propria alleanza terapeutica tra chi cura e chi chiede aiuto. Alleanza che può incidere positivamente anche sugli esiti finali del trattamento".

Lo studio ha anche la particolarità di ricorrere all'occhio della telecamera per 'spiare' l'interazione medico-paziente. I filmati, acquisiti con il consenso scritto dei diretti interessati, finiranno sotto la lente degli esperti del Centro che useranno software specializzati in grado di misurare sia variabili quantitative (per esempio la durata dell'incontro, il numero di domande fatte dal paziente, la sua capacità di fornire al medico informazioni pertinenti) sia variabili qualitative (il clima emotivo generale, la comprensione delle indicazioni ricevute, le abilità relazionali del medico). L'obiettivo è quello di individuare le principali aree critiche del rapporto e identificare gli elementi che, al contrario, favoriscono la partecipazione e l'engagement della paziente e della coppia. "In base ai risultati ottenuti e con i dati raccolti - aggiunge Moja - sarà poi possibile realizzare specifici percorsi formativi destinati ai medici che operano nell'ambito della procreazione medicalmente assistita".

Un paziente coinvolto, conclude, "è un paziente migliore. E anche un medico soddisfatto, in grado di prendersi carico del problema di una coppia, è un medico migliore. Solo una buona capacità di dialogo e di ascolto, sottolineano gli esperti, è in grado di scongiurare il sempre più frequente fenomeno del dropout, per cui una coppia infertile che non si sente adeguatamente compresa interrompe il rapporto con il centro di riferimento e magari varca i confini per recarsi in strutture all'estero".

David Beckham: gara di corsa con il figlio

David Beckham ha avuto 4 figli da sua moglie Victoria: Brooklyn, Romeo, Cruz, e la piccola Harper. Al momento, a renderlo un papà particolarmente orgoglioso è il secondo dei maschietti, Romeo, che quando corre è velocissimo.

«Alle 6 del mattino mi sento tirare per il braccio e mi dice: “Papà, è ora di alzarti”», ha raccontato lo sportivo ridendo. «È una di quelle persone che quando corrono sono fastidiose perché vogliono sempre essere un passo più avanti di te. Abbiamo corso 5 km e mezzo e gli ultimi 500 metri sono stati i più veloci. Io avevo l’affanno. Ce l’avevo sempre davanti. Sono molto orgoglioso di lui».

Nel frattempo, da quando la sua carriera calcistica è terminata, la star si gode un po’ più di tempo libero insieme alla sua famiglia, ma senza mai abbandonare lo spirito antagonistico.

«Mi piace vincere, anche se si tratta di giocare in giardino con i miei figli. Ci vado piano con loro fino a un certo punto, ma alla fine devono imparare a vincere. A dire il vero vincono quasi sempre, soprattutto se sono in tre contro di me», ha concluso il campione.

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