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venerdì 30 dicembre 2011

Salute: Bambin Gesu', tecnica mininvasiva per cura megauretere neonati

(ASCA) - Roma, 30 dic - Dura pochi minuti e puo' essere

eseguita su bambini piccolissimi, al di sotto dell'anno di

eta', la tecnica mininvasiva per la cura risolutiva del

megauretere messa a punto dagli esperti dell'Ospedale

Pediatrico Bambino Gesu', i cui risultati sono stati

pubblicati sul Journal of Endourology: si tratta del primo

articolo tecnico sul tema nella letteratura internazionale.

Il megauretere, patologia che colpisce circa l'1,3% dei

neonati, consiste nella dilatazione del condotto (uretere)

che collega il rene con la vescica a causa del restringimento

della giunzione vescico-ureterale, cioe' del tratto

dell'uretere che entra nella muscolatura della vescica. Nei

casi piu' gravi l'urina non defluisce correttamente e

l'uretere che la contiene si dilata a dismisura, mettendo

cosi' in pericolo la funzionalita' del rene.

Per risolvere il problema sin dai primissimi mesi di vita

con evidenti vantaggi per il piccolo paziente, assenza di

incisioni chirurgiche, brevissima degenza ospedaliera e

ripresa funzionale immediata, all'Ospedale Pediatrico Bambino

Gesu' e' stata sviluppata la tecnica che consiste

nell'inserimento endoscopico di un piccolo catetere con

l'estremita' a palloncino nel tratto ristretto dell'uretere.

Il palloncino viene successivamente gonfiato con un mezzo di

contrasto fino a raggiungere la pressione di 12-15 atmosfere

per 5-10 minuti: il tempo necessario alla disostruzione

definitiva.

La 'dilatazione endoscopica con catetere a palloncino' e'

stata realizzata per la prima volta al mondo proprio al

Bambino Gesu' su una casistica omogenea di 9 bambini con

megauretere ostruttivo di alto grado (15-22 mm di

dilatazione), tutti di eta' inferiore ai 12 mesi.

Questo metodo sostituisce efficacemente il trattamento

tradizionale che consiste nell'eliminazione chirurgica

(sconsigliata nel primo anno di vita per il rischio di

compromettere il futuro buon funzionamento della vescica) del

tratto ristretto e nel successivo reimpianto dell'uretere

ridotto di calibro, anticipando significativamente l'eta' in

cui e' possibile intervenire per la soluzione definitiva e

mininvasiva del problema.

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