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martedì 7 febbraio 2012

Pediatria: un sms per salvare piccoli cardiopatici, al via iniziativa 'Cuore di bimbi'

Roma, 7 feb. (Adnkronos Salute) - Basta un Sms o una telefonata per salvare oltre 300 bambini gravemente cardiopatici nati in Africa, Asia ed Est Europa. L'iniziativa 'Cuore di bimbi', promossa dalla Fondazione 'Aiutare i bambini', prenderà il via domani e durerà fino al 28 febbraio. Tutti possono contribuire a sostenere la campagna: il valore della donazione è di 2 euro con un sms al numero 45507 da telefono cellulare Tim, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile o CoopVoce oppure con una chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa TeleTu. Chiamando il 45507 da rete fissa Telecom Italia, Infostrada o Fastweb la donazione è, a scelta, di 2 oppure 5 euro.

Nel mondo ogni anno nasce circa 1.000.000 di bambini con cardiopatie e malformazioni cardiache congenite - si legge in una nota della Fondazione - Di questi, circa la metà avrebbe bisogno di un intervento chirurgico entro il primo anno di vita. Ma in molti Paesi quali Africa, Asia o Est Europa mancano le strutture e il personale medico per realizzare operazioni così complesse. La Fondazione 'Aiutare i bambini', attraverso la campagna 'Cuore di bimbi', raccoglie fondi per inviare in missione all'estero equipe di medici italiani volontari, specializzati in operazioni pediatriche al cuore. Per il 2012 sono previste 8 missioni: in Kazakistan, con il team degli Ospedali Riuniti di Bergamo; in Uzbekistan, con un team misto degli Ospedali Riuniti di Bergamo e del Niguarda di Milano; in Eritrea, con il team dell'ospedale Pasquinucci di Massa e, infine, in Camerun, con il team del Policlinico di San Donato milanese. Cambogia, Nepal e Sudan sono, invece, i tre Paesi nei quali la Fondazione sosterrà i costi di 110 operazioni. Mentre 20 bambini arriveranno in Italia dal Kosovo e dallo Zimbabwe per essere operati. Per sostenere tutti questi interventi servono 250.000 euro.

Durante ogni singola missione all'estero, della durata media di una settimana, i medici volontari riescono a operare circa dieci bambini e a visitarne un centinaio. Ma il loro compito non si limita a questo: hanno un ruolo importante anche nella formazione dei medici locali e nel verificare la presenza di attrezzature adeguate negli ospedali del posto. Se invece sul posto sono presenti strutture e medici, la Fondazione copre i costi delle operazioni per le famiglie che non sono in grado di sostenerli. Infine, nel caso in cui manchino sia le strutture sia i medici, i piccoli pazienti vengono portati in Italia per essere operati direttamente nel nostro Paese. Attraverso queste diverse modalità, dal 2005 ad oggi sono stati operati e salvati 490 bambini. Per ulteriori informazioni: www.aiutareibambini.it.

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