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venerdì 26 ottobre 2012

Ora solare: complice 'Cassandra' notti agitate per 250 mila bimbi

Roma, 26 ott. (Adnkronos Salute) - L'ora in più di sonno in arrivo regalerà notti agitate alle famiglie italiane con bambini piccoli. Può sembrare un controsenso, ma portare indietro le lancette dell'orologio - come accadrà nella notte tra sabato e domenica con il ritorno dell'ora solare - insieme all'improvviso maltempo, che farà dire addio ai pomeriggi passati all'aperto, rappresentano una rivoluzione 'ruba-sonno' per 250 mila bimbi italiani: in pratica "un piccolo su due". Lo spiega all'Adnkronos Salute Italo Farnetani, pediatra e docente dell'università degli Studi di Milano Bicocca, convinto che quest'anno anche 'Cassandra' contribuirà a complicare le cose ai bambini. L'arma segreta dei genitori, secondo il pediatra, "è portare comunque i piccoli all'aperto in questi giorni di adattamento, armati di ombrello e galosce" viste le previsioni meteo.

L'ora di sonno in più, spesso salutata con gioia dagli adulti, "si trasforma ogni anno in un'arma a doppio taglio per i bambini della Penisola, che faticano ad addormentarsi, incappando in insonnia, irritabilità e notti agitate". I piccoli infatti sono molto abitudinari, specie con sonno e pasti. Il loro organismo, rispetto a quello di mamma e papà, ha inoltre minori capacità di adattamento. Ogni novità per i bambini rappresenta una "piccola rivoluzione". Del resto si sono abituati "per sei mesi ad andare a dormire, ad esempio, alle 21.30 - riflette il pediatra - Il loro ritmo sonno-veglia è dunque tarato sull'ora legale: improvvisamente domenica sera si ritroveranno a letto un'ora prima e si rigireranno fra le coperte ben svegli e arzilli. Stare a letto senza dormire, però, è il primo passo verso l'insonnia, di cui già normalmente soffre un piccolo su tre".

Non solo: quasi in tutta Italia l'estate si è prolungata con temperature anomale, che però hanno consentito finora ai bambini di stare spesso all'aperto. "Per loro muoversi è fondamentale, e la stanchezza anche fisica è utile per garantire un buon sonno. Ora però, per colpa di Cassandra, i piccoli vedranno le loro giornate rivoluzionarsi". Farnetani prevede dunque giorni 'difficili' per i bimbi italiani, ma anche per i loro genitori, soprattutto al ritorno a scuola.

Anche per questo motivo, il pediatra 'abolirebbe' lo spostamento delle lancette. "Sono contrario all'ora solare: manterrei l'ora legale tutto l'anno - dice - Questo perché poter contare su un'ora in più di luce al giorno, anche in inverno, fa crescere i bambini più sani e forti. Infatti potrebbero stare più tempo all'aperto, muovendosi di più. Si contrasterebbe, così, l'obesità ormai dilagante. Inoltre giocare al parco o in giardino ostacola lo 'scambio' dei virus, favorito nei luoghi chiusi, e combatte la solitudine".

Ma dal momento che ci si deve adattare, è bene non sottovalutare la portata di questo cambiamento per i piccoli, ammonisce l'esperto. Almeno per la prima settimana dopo il cambio d'ora sarebbe bene che a scuola "gli insegnanti privilegiassero materie e attività che richiedono operazioni più 'concrete' rispetto a quelle teoriche", aggiunge. Questo, in pratica, vuol dire che gli alunni delle elementari dovrebbero fare più compiti scritti, ad esempio temi o disegni, piuttosto che ascoltare spiegazioni orali.

E ancora: "Alle medie e alle superiori sono più indicate ricerche di gruppo o correzioni dei compiti - suggerisce Farnetani - che richiedono un impegno di tipo diverso, per aiutare i ragazzini a familiarizzare con il nuova ora rio". Infine, per abituare i piccoli al nuovo ritmo, il pediatra consiglia a mamme e papà di mandare a letto il bambino domenica sera secondo la 'vecchia' ora legale, "magari facendo preparare loro disegni e addobbi per Halloween ormai alle porte", e scalando poi 10 minuti al dì. Nel frattempo "è bene portare sempre fuori il piccolo, nonostante la pioggia: stare all'aria aperta gli farà bene e lo farà stancare, attenuando l'effetto del cambio dell'ora. "Con gradualità - assicura Farnetani - in poco tempo il bimbo si abituerà al nuovo ritmo, 'rosicchiando' 10 minuti a sera. C'è chi ci metterà tre giorni, chi una settimana, ma alla fine tutti 'digeriranno' di nuovo il passaggio all'ora solare ".

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