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martedì 29 gennaio 2013

Influenza: in Italia sottovalutata. Vaccino solo per 25% bimbi a rischio

(ASCA) - Roma, 29 gen - Nel nostro Paese e' ancora molto scarsa la fiducia nei confronti della vaccinazione antinfluenzale: solo il 25% dei bambini a rischio viene vaccinato e la confusione mediatica creata 3 anni fa dalla pandemia ''e nell'ultima stagione dal ritiro dal commercio dei vaccini influenzali hanno ulteriormente peggiorato le coperture vaccinali''. Parola di Susanna Esposito, esperta di infettivologia pediatrica, Direttore della UOC Pediatria 1 Clinica presso la Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e Presidente della Societa' Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP), che ha focalizzato il suo intervento al Meeting OMS sull'influenza in corso a Hong Kong, sull'impatto dell'influenza proprio nei bambini con malattia cronica, sottolineando la necessita' di raggiungere elevate coperture vaccinali in questi pazienti e l'importanza di una corretta comunicazione sulle possibili complicanze dell'influenza e sulla efficacia e la sicurezza dei vaccini. 'Purtroppo, in Italia - ha dichiarato Esposito - l'influenza viene molto sottovalutata, anche dagli stessi operatori sanitari che dovrebbero promuovere la vaccinazione specie nelle donne in gravidanza e nei pazienti a rischio di complicanze e dovrebbero sottolineare l'importanza della prevenzione anche nei bambini sani che frequentano l'asilo nido, la scuola materna e la scuola elementare. Questo succede perche' il livello di conoscenza della patologia, e i relativi rischi di complicanze, e' ancora scarso o inadeguato''. Secondo un'indagine svolta dalla SITIP, alla domanda rivolta a circa 260 pediatri sul ''perche' non ha raccomandato la vaccinazione ai bambini con malattie croniche?'', circa il 58% del campione ha risposto ''a causa dei pochi dati sull'efficacia dei vaccini antinfluenzali'', mentre il 26% ha dichiarato ''perche' l'influenza non e' abitualmente una malattia grave in pediatria''. Eppure, ha sottolineato la specialista, ''in Italia, sono circa 8000 i casi di morte correlati all'influenza, ogni anno, tra adulti (in maggioranza) e bambini. Tra questi, il 60% dei decessi in eta' pediatrica avviene in bambini con malattie croniche, a causa di complicanze causate dall'influenza o per aggravamento delle patologie croniche di base. Da anni, il ministero della Salute offre gratuitamente il vaccino ai bambini asmatici, diabetici, cardiopatici, immunocompromessi e che soffrono di altre malattie croniche (in totale sono quasi 20 mila). Numerosi sono gli studi che dimostrano i grandi vantaggi della vaccinazione nei bambini che soffrono di queste malattie croniche''. L'influenza non va pero' trascurata neppure nei bambini sani, che andrebbero vaccinati, soprattutto nella fascia di eta' da 6 mesi a 5 anni, per evitare possibili complicanze e conseguenze di carattere socio-economico: perdita di giorni di scuola, assenza dal lavoro dei genitori, assistenza domiciliare da parte di persone diverse dai genitori, rischio elevato di trasmissione del virus ai familiari e, soprattutto, agli anziani. ''L'influenza - ha dichiarato Esposito - comporta un significativo aumento del rischio di ospedalizzazione, delle richieste di assistenza negli ambulatori dei Pediatri di Libera Scelta e nel Pronto Soccorso degli ospedali oltre ad un notevole incremento del consumo di antibiotici e di antifebbrili. L'estensione della vaccinazione influenzale anche al bambino sano limiterebbe certamente la circolazione del patogeno e consentirebbe di raggiungere elevate coperture vaccinali anche nei soggetti con patologie croniche''. red/mpd

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