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lunedì 18 marzo 2013

Influenza: studio, bimbi piu' colpiti, mangiano meno cibi 'scudo'

Milano, 18 mar. (Adnkronos Salute) - Bimbi allo sbaraglio di fronte all'attacco dei virus, specie se colpiscono la pancia. I più piccoli sono infatti le vittime preferite dei microbi di stagione, ma sono anche i meno protetti a tavola. Rispetto agli adolescenti e agli adulti, consumano quantità inferiori - pari a circa la metà - di cibi protettivi come frutta e verdura, e introducono meno ingredienti 'scudo' come le vitamine. Lo dimostra uno studio che ha analizzato le abitudini alimentari di circa 6 mila italiani, valutando in particolare 3 fasce d'età (1-4 anni, 5-14 e 15-64).

"Forse non si può affermare con certezza assoluta che i bambini si ammalano di più perché introducono meno frutta, verdura e nutrienti protettivi rispetto agli adulti - commentano gli esperti dell'Osservatorio nutrizionale Grana Padano, che ha condotto la ricerca - ma certamente vanno sensibilizzate le mamme ad alimentare più correttamente i bambini, avvicinandosi alle indicazioni di una dieta sana ed equilibrata". Soprattutto in questo periodo di fine inverno, in cui non solo l'influenza non è ancora finita, ma a causa delle bizzarrie del meteo dilagano soprattutto i virus gastrointestinali.

Circa il 70% degli intervistati, emerge dalla ricerca, consuma agrumi nel periodo invernale, ma nei bimbi 'under 4' la quantità giornaliera introdotta è significativamente più bassa rispetto alle altre fasce d'età. Lo stesso vale per quasi tutta la frutta, consumata mediamente dall'80% del campione. Va ancora peggio con la verdura: il 40% dei bambini non la consuma, e comunque le quantità giornaliere introdotte sono molto basse. Per cavolfiore, cavoli, broccoli, verza e pomodori si passa da un consumo medio di circa 30-35 g al giorno dagli 1 ai 4 anni d'età, a 65-70 g/die da 15 a 64 anni, mentre per le carote si va da 19 a 27 grammi al giorno. L'andamento è simile anche per le vitamine: per l'acido ascorbico (vitamina C) si passa da 84 milligrammi al giorno nei bambini da 1 a 4 anni, a 140 mg tra i 15-64enni; per l'acido folico si va da 200 a 400 microgrammi al dì, e con l'età raddoppia anche il consumo di molte sostanze con virtù antinfiammatorie come licopene, betacarotene, polifenoli e flavonoidi. Anche l'introito di zinco sale da 9 mg/die a 13-15.

"In presenza di sintomi influenzali, specie se coinvolgono il tratto gastroenterico, è fondamentale seguire una dieta specifica", sottolinea Michela Barichella responsabile della Struttura di dietetica e nutrizione clinica degli Istituti clinici di perfezionamento (Icp) di Milano, parte del comitato scientifico dell'Osservatorio che ha condotto lo studio. In generale, ricorda l'esperta, "un'alimentazione corretta ed equilibrata, ogni giorno e per tutto l'anno, migliora le difese immunitarie. Per questo motivo è fondamentale introdurre vitamine con frutta e verdura, utilizzare latte fermentato e yogurt per introdurre fermenti lattici vivi e soddisfare tutti gli apporti calorici con la giusta combinazione di macro e micronutrienti".

"I virus influenzali che colpiscono il tratto gastroenterico alterano la funzione della mucosa intestinale e probabilmente la flora batterica, provocando vari sintomi dalla diarrea al vomito, con la conseguente perdita di liquidi - spiega Davide Festi, direttore della Scuola di specializzazione in gastroenterologia dell'università di Bologna, parte del comitato scientifico dell'Osservatorio - E' quindi importante ripristinare in breve tempo l'equilibrio idro-elettrolitico con il reintegro di liquidi e sali evitando o limitando bevande come il caffè".

Ecco le 5 regole d'oro degli esperti per combattere l'influenza con sintomi gastrointestinali: 1) Bere almeno 2 litri di liquidi al giorno (acqua, tè leggero, camomilla, tisane o infusi d'orzo). Per dolcificare le bevande si possono utilizzare piccole quantità di miele oppure maltodestrine; 2) Preferire riso, in sostituzione della pasta, cotto nella propria acqua e condito con un cucchiaio di formaggio stagionato grattugiato; 3) Limitare o evitare l’uso di latticini freschi; 4) Limitare la verdura, la frutta e in particolare i succhi di frutta. Tra la frutta, è consigliato il consumo di limone spremuto, agrumi e mele; 5) Assumere quotidianamente una dose di fermenti lattici, o yogurt parzialmente scremato al naturale.

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