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venerdì 19 aprile 2013

Salute: crisi 'spegne' sorriso bimbi, 1 famiglia su 3 non porta figli da dentista

Roma, 19 apr. (Adnkronos Salute) - Addio alla visita dal dentista per i più piccoli. Una famiglia su tre non può più permettersi di affrontare il costo di una cura ortodontica adeguata, così rinuncia o ritarda a mettere l’apparecchio ai propri figli, prendendo d’assalto le strutture pubbliche ormai al collasso. A soffrire delle mancate visite sono circa 2 mln di bimbi. Mentre richieste di prestazioni al Servizio sanitario nazionale, secondo stime recenti, sono infatti cresciute del 20% in un solo anno. A lanciare l'allarme sono gli esperti riuniti a Roma, fino a domani, per il XX Congresso nazionale del Collegio dei Docenti di Odontoiatria. Secondo gli specialisti il 90% cento degli under 14, pari a 5 milioni di bimbi, avrebbe bisogno dell'apparecchio per i denti.

"Ma nel 2012 le terapie ortodontiche sono crollate del 40% - avvertono gli esperti - così circa 2 mln di bimbi rischiano danni ai denti per colpa della crisi economica. Il costo medio minimo per un apparecchio ortodontico e una terapia adeguata fra i 6 e i 14 anni - precisano - è di 3-6 mila euro, e oggi molti genitori non possono più permetterselo. Ecco che cresce la richiesta di pagamenti dilazionati e prestiti, così come l'accesso all'odontoiatria pubblica che rischia di esplodere. I 3.500 dentisti che operano nelle strutture pubbliche - precisano i docenti riuniti a Roma - sono ormai al collasso, erogando già circa 4 mln di prestazioni ambulatoriali all'anno".

Per favorire l’accesso alle cure riducendo il carico economico sulle famiglie a costo zero per lo Stato, il Collegio dei professori universitari, le associazioni dei professionisti e le imprese del settore, hanno approvato il primo documento programmatico con cui si richiede la possibilità di detrarre dalle imposte le spese dentistiche e concedere benefici fiscali agli studi che investono in innovazioni tecnologiche, per combattere così anche la piaga dell'evasione ancora consistente a fronte di un fatturato di 6 mld di euro di spesa complessiva da parte degli italiani.

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