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giovedì 16 maggio 2013

Pediatria: studio, bambini grassi hanno meno amici

Milano, 16 mag. (Adnkronos Salute) - Ai bambini non piacciono gli obesi, secondo uno studio inglese presentato al Congresso europeo sull'obesità che si è tenuto a Liverpool a metà maggio. Sembra che i rigidi modelli che la società moderna impone abbiano una forte influenza già sui giovanissimi. Infatti, chi è sovrappeso, di primo impatto, viene considerato 'cattivo' o comunque poco simpatico dagli 'under 7'. Ricercatori dalla University of Leeds, nel Regno Unito, hanno chiesto a più di 100 bambini con età compresa tra i 4 e i 7 anni cosa ne pensassero di un personaggio di un libro chiamato 'Alfie il grasso'. I bimbi hanno mostrato di non gradire molto Alfie, tanto che non lo avrebbero neanche invitato a una festa se fosse stato un 'bambino vero' e, secondo i partecipanti, era più facile che fosse "cattivo" rispetto agli altri personaggi più magri. Per avere più amici il povero Alfie dovrebbe dimagrire, solo così molti bimbi gli darebbero una possibilità, mentre ben pochi lo accetterebbero da grasso. Gli under 7 sarebbero però amici di Alfie, a prescindere dal suo peso, qualora lui fosse in sedia a rotelle. A un secondo gruppo di circa 150 bambini, poi, sono state fatte domande simili su un personaggio immaginario chiamato 'Alfina': il corrispettivo di Alfie in versione femminile. Anche in questo caso la protagonista del libro era stata disegnata in tre versioni: grassa, magra e su sedia a rotelle, e, anche in questo caso, Alfina la grassa avrebbe avuto pochi amici, mentre Alfina nelle versioni magra e disabile ne avrebbe avuti di più. "Ragazzi giovani come questi rappresentano un barometro sociale - ha detto Andrew Hill, primo autore della ricerca - Ciò indica che la società tiene talmente tanto in considerazione la forma del corpo, che pure i bambini assumono un atteggiamento che rispecchia quello che diciamo dell'obesità". Nella società moderna è talmente un'abitudine etichettare male chi è sovrappeso, che persino i bambini lo fanno. "I genitori e gli insegnanti dovrebbero essere consapevoli di questo".

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