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sabato 13 luglio 2013

Kazakistan, dissidente a Letta: Grazie, ma ora salvate mia figlia

Roma, 13 lug. (LaPresse) - "Caro Mr Letta, grazie per questa decisione coraggiosa, ma adesso temo che Nazarbayev reagirà mandando mia moglie Alma in prigione e la mia bambina Alua all'orfanatrofio". Queste le parole dell'appello rivolto dal dissidente kazako Muhktar Ablyazov al presidente del Consiglio Enrico Letta, secondo quanto riportato dal quotidiano 'La Stampa'. "Alma e Alua ora si trovano in una situazione di grave pericolo, detenute dal regime di Nazarbayev che le tiene in ostaggio al fine di usarle contro di me", specifica Ablyazov. Proprio ieri infatti palazzo Chigi ha revocato l'espulsione di Alma Shalabayeva, moglie dell'oppositore allontanata dall'Italia insieme alla figlia di sei anni lo scorso 31 maggio. "Fino a oggi ho avuto paura che il governo italiano serrasse i ranghi, negando l'ileggittimità di quanto avvenuto, ma non è successo", prosegue il dissidente nel colloquio con 'La Stampa'.

"Sono molto grato al popolo italiano per aver reagito a questa orribile vicenda, per non essere stato insensibile", ha aggiunto Ablyazov che ha poi specificato: "Mr Letta, lei non ha coperto questo incidente vergognoso. Le sono molto grato per questo. Sono grato al suo coraggio e alle sue convinzioni che, in circostanze estremamente difficili, l'hanno portata a fare ciò che era giusto" e "sono molto grato anche ai suoi colleghi di governo che l'anno sostenuta nell'adottare tale decisione".

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