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mercoledì 6 agosto 2014

Fecondazione: Lorenzin, su eterologa operativi a metà settembre

Roma, 6 ago. (AdnKronos Salute) - Il decreto legge sulla fecondazione eterologa non esclude che vengano successivamente elaborate anche linee guida. Ma intanto serve per essere operativi a metà settembre. A ribadirlo il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che oggi in audizione alla commissione Sanità del Senato ha risposto alle critiche di chi considera il provvedimento inutile, perché sarebbe stato sufficiente aggiornare le linee guida in materia di Pma. Ma il ministro è chiaro: "Il decreto serve per avere una base e, per esempio, per istituire il registro dei donatori presso il Centro nazionale trapianti, con fondi già individuati pari a 500mila euro".

Lorenzin ha poi espresso "un principio mio personale: voglio realizzare l'eterologa subito e bene, mettendo in sicurezza le procedure per i pazienti e i nascituri. Voglio che si possa fare nel pubblico come nel privato, che sia nei Lea con un ticket come l'omologa e che ci sia un percorso con norme di sicurezza come nel resto di Europa. L'altro elemento" per cui è stato necessario un decreto "è l'istituzione del registro donatori totalmente anonimo: non c'è possibilità di sapere i nomi dei donatori, ma si potrà tracciare il percorso dei gameti per garantire in caso di malattia genetica (e sarà la struttura sanitaria del Ssn a contattare il donatore) la chance di chiedere se è disponibile alla cessione di cellule e tessuti".

Previsti poi il "limite di donazioni pari a 10, l'età dei donatori maschi e femmine, la gratuità della donazione, con rimborsi simili a quelli per chi dona il midollo osseo". Poi "ci saranno le linee guida per regolare i test e l'anamnesi, per cui il gruppo di lavoro ha dato le sue indicazioni. Ma intanto, in questo modo per metà settembre siamo operativi".

Per quanto riguarda la Toscana, il ministro ha evidenziato: "L'avvocatura regionale toscana ha rilevato che per alcune delle cose che sono previste nella delibera, manca una norma centrale, quindi ci deve pensare lo Stato e non si possono fare. Io ho parlato con la Regione anche oggi e ieri ho mandato il decreto al consiglio dei ministri bollinato, così spero si possa risolvere anche il problema della Toscana".

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