Roma, 8 set. (AdnKronos Salute) - Dalla 'sindrome di Giuseppe', padre putativo, alla rivalità nei confronti della propria madre. Dall'importanza di garantire una discendenza al nome della propria famiglia, alla svalutazione della propria femminilità . Sono molti e diversi i fantasmi che possono far entrare in crisi una coppia dopo la fecondazione eterologa. Un problema "sottovalutato e poco studiato, anche perché fino ad ora questa pratica non era accessibile in Italia. Ma il problema esiste: negli ultimi 4-5 anni ho ricevuto otto richieste di terapia per problematiche psicologico-relazionali di coppia, insorte dopo fecondazione eterologa effettuata in Spagna". Parola di Vito Frugis, sessuologo veronese ed esperto di rapporti di coppia (www.crisidicoppia.com).
"Depressione, calo del desiderio, problemi di sessualità , silenzi. In genere - dice Frugis all'Adnkronos Salute - le coppie che ho seguito sono entrate in crisi da 18 mesi a 5 anni dopo la fecondazione. Ma questi fantasmi hanno ombre lunghe, come mostra il caso di una coppia 'esplosa' a 20 anni dalla nascita del bambino grazie al seme di un donatore. Penso sarebbe opportuno rivolgersi alla psicoterapia prima, per capire se un uomo e una donna hanno la capacità di affrontare questo percorso, senza tormenti e fantasmi che avvelenino il rapporto una volta arrivato il bebè", prosegue Frugis. Dalle narrazioni delle coppie seguite insieme a Cristina Iannuzzi, "sono emerse questioni piuttosto complesse e del tutto differenti da quelle possibili con una fecondazione omologa", precisa l'esperto.
L'eterologa è una via scelta da "uomini e donne che vogliono avere un figlio a tutti i costi, con un'infertilità più grave rispetto a quella risolvibile con la fecondazione omologa. La presenza di un elemento identitario molto forte, come la maternità per lei e la discendenza del nome di famiglia per lui, possono assumere un valore simbolico importante e dar vita a pesanti fantasmi", dice Frugis.
Frugis ha 'catalogato' i fantasmi emersi dai racconti delle coppie in femminili e maschili: "Per la donna, nel caso di un ovulo donato, c'è rabbia verso se stesse per l'incapacità di essere feconde, ma può anche scattare la morsa della rivalità e gelosia nei confronti della propria madre. L'eterologa può essere vista come una forma di tradimento del proprio compagno, con il timore di un'idealizzazione dell'altra donna, lei sì feconda. Infine a volte emerge talvolta il disagio di un elemento vissuto come estraneo, che cresce nel proprio corpo".
Se invece è il seme ad essere stato donato, "in lei potrebbe subentrare una svalutazione della virilità del partner, o l'idealizzazione del donatore come maschio più potente. C'è ancora una volta il fantasma del tradimento, o del 'figlio della colpa', con in più l'aggravante del dubbio sullo stato di salute e la personalità del donatore". Fantasmi che "possono manifestarsi anche nel corso della procedura ed essere tanto violenti da causare il rigetto dell'impianto", assicura Frugis. Per lui, invece, se ad essere donato è l'ovulo, "può subentrare una sottovalutazione della partner e della sua femminilità , a vantaggio della donatrice, idealizzata talvolta insieme alla propria madre, 'che è stata in grado di procreare'". Il 'fantasma della suocera' può abbinarsi o meno "a un'affermazione di virilità familiare rispetto alla famiglia della compagna", aggiunge l'esperto.
Nel caso del seme, invece, "può scattare una rivalità con il maschio donatore, sentito come più potente, o la sindrome di Giuseppe padre putativo: accompagnata dal timore del giudizio degli altri maschi. Infine, può subentrare un senso di profondo tradimento, legato all'incapacità di lasciare un erede nel mondo". Ebbene, per Frugis "è essenziale risolvere i propri fantasmi, non solo per la sopravvivenza della coppia, ma anche per poter comunicare un domani al figlio la sua origine". La buona notizia è che vincere i propri fantasmi è possibile, anche se "sarebbe bene iniziare questa indagine prima dell'eterologa, per capire se è davvero il percorso giusto per la coppia".
Nessun commento:
Posta un commento