Roma, 2 ott. (AdnKronos Salute) - Ignorano i foglietti illustrativi dei medicinali e anche i possibili effetti collaterali. Ma soprattutto, nel 30% dei casi, adottano un approccio 'fai da te' per le cure del piccolo. A 'bacchettare' le mamme italiane è l'indagine effettuata da Fimp (Federazione italiana medici pediatri) sull'attitudine dei genitori alla automedicazione in pediatria, presentata oggi a Milano in occasione dell'VIII Congresso nazionale Fimp 'Prepariamoci al bambino di domani'.
Ebbene, il 20% dei genitori non consulta il foglietto illustrativo dei farmaci e ignora i potenziali effetti collaterali, pur essendo preoccupato che possano manifestarsi (77% degli intervistati). Molti genitori non conoscono le modalità di prescrizione del farmaco che hanno in casa, cioè se è di libera vendita o richiede la prescrizione, e utilizzano molti dei farmaci di cui dispongono per terapie improprie. E se è soprattutto la mamma che si occupa di acquisire le informazioni sui farmaci per i bambini - e le ottiene in primo luogo dal pediatra di famiglia (94%), secondariamente dal proprio medico di medicina generale (71%) - nel 30% dei casi finisce per adottare un approccio fai da te.
Libri, riviste specializzate e non, televisione e Internet non sono ritenute fonte sicura di informazione, e meno del 30% dei genitori utilizza questi mezzi per avere informazioni sulle terapie da effettuare. Scarso è il ruolo del farmacista nel fornire indicazioni sull'uso dei farmaci nei bambini (solo il 10% dichiara di utilizzare spesso questa fonte). Inoltre la maggior parte dei bambini oggetto dell'indagine (97%) si trova in buona salute, secondo quanto percepito e dichiarato dai genitori, e il 10% circa soffre di malattie croniche, diagnosticate dal medico, soprattutto allergie respiratorie e intolleranze alimentari. Dal questionario emerge poi con chiarezza che non esiste nei genitori la conoscenza delle modalità di prescrizione diversa per i farmaci, ovvero quali di essi debbano essere dispensati con ricetta.
Per di più, l'indagine Fimp evidenzia come molti genitori non conoscono la differenza tra integratori alimentari e farmaci: il 60% dei prodotti somministrati, che i genitori indicano come farmaci, sono in realtà integratori alimentari o fitoterapici. Tra i medicinali più utilizzati, infine, ci sono soprattutto antipiretici e antinfiammatori, tra gli integratori soprattutto i probiotici ed alcuni vitaminici.
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