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martedì 10 marzo 2015

Usa, Burger King cancella bibite dolci gassate dai menu per bimbi

Milano, 10 mar. (AdnKronos Salute) - Si allunga la scia dell'onda salutista che ha contagiato gli Usa . L'ultima novità riguarda la catena di fast food Burger King, che dalla fine del mese scorso ha eliminato le bibite dolci gassate dalla lista degli ingredienti compresi nei suoi Kids Meals Menu dedicati ai bimbi. Un provvedimento adottato in sordina, ma confermato a 'Usa Today': "Il cambiamento - spiega al quotidiano Alex Macedo, presidente di Burger King North America - è parte del nostro continuo impegno a offrire ai nostri clienti opzioni in linea con le esigenze dettate dagli stili di vita".

Niente più soft drink 'spillati' nei bicchieri dei baby-menu targati BK, dunque. Al loro posto latte scremato, succo di mela al 100% e latte magro al cioccolato. Chi lo vorrà potrà ancora acquistare bibite per i bambini, ma a parte. Non all'interno dei Kids Meals dai quali sono state 'delistate'. Per il quotidiano americano la mossa risponde alle pressioni dei comitati per la difesa dei consumatori e degli attivisti salutisti. La testata ricorda analoghi provvedimenti presi di recente da McDonald's (stop ai polli allevati utilizzando antibiotici) e Dunkin' Donuts (niente più agente sbiancante nello zucchero a velo in cima alle ciambelle).

Contattata da Usa Today per un commento in merito a un possibile impatto della novità sul fatturato dei produttori di bibite, l'American Beverage Association non ha rilasciato dichiarazioni. Esprime invece soddisfazione per il successo di una battaglia durata due anni il Centre for Science in the Public Interest: "La soda è la principale fonte di calorie nella dieta dei bambini", avverte Margo Wootan, direttore Politiche nutrizionali.

Le bibite zuccherate, aggiunge, contribuiscono all'obesità. Oltreoceano un'epidemia, almeno prima che la first lady Michelle Obama dichiarasse guerra alle cattive abitudini a tavola: secondo i dati dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), tra i bimbi dai 6 agli 11 anni la percentuale di 'extralarge' è aumentata dal 7% del 1980 al 18% circa del 2012, mentre nella fascia 12-19 anni si è passati dal 5% al 21%.

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