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mercoledì 1 luglio 2015

Camila Raznovich: «Sarei triste senza le mie figlie»

Camila Raznovich: «Sarei triste senza le mie figlie»

«Se voglio un terzo figlio, il maschio? No davvero, ho 40 anni, io mi fermo qui, il mio corpo non vivrà un'altra gravidanza». Camila Raznovich si accontenta delle figlie che ha già: Viola, sei anni e Sole, tre. Anche se non vuole allargare ulteriormente la famiglia, ringrazia di averle avute: «I bambini ti tengono giovane â€" spiega su Vanity Fair -. Ti chiedono cose come “Che cos’è Dio?”, “E adesso se la lucertola è morta e non c’è più, dov’è?”. E non gli bastano mai le risposte che gli dai. Senza di loro, sono convinta che mi sarei avvicinata ai cinquant’anni in modo molto più triste, smettendo di farmi quelle domande essenziali a cui loro invece mi costringono».

Pensando al futuro delle sue bambine, Camila ammette di avere una paura: «Che l'Italia non sia capace di dare loro la preparazione di cui avranno bisogno per essere competitive con le altre bambine che diventeranno donne con loro in altri Paesi di questo mondo».

Anche per questo, aggiunge, «dovremmo smetterla, da madri, di avvilire la loro intelligenza, regalandogli asse e ferro da stiro in miniatura, bambole con cui giocare a fare già le mamme/casalinghe: lasciamole essere piccole, finché non crescono».

Cover Media

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