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venerdì 10 luglio 2015

Roma, bimbo morto in metro: tre indagati, domani autopsia

di Maria Elena Ribezzo

Roma, 10 lug. (LaPresse) - Sono tre gli indagati per l'incidente in cui ieri pomeriggio il piccolo Marco, quattro anni, ha perso la vita cadendo da un ascensore nella stazione metro di Furio Camillo a Roma. Si tratta di un addetto dell'Atac e di due vigilantes accusati, a vario titolo in base alle responsabilità, di concorso in omicidio colposo.

I tre hanno parlato agli inquirenti di una "tragica fatalità", riferendo che il loro gesto era solo "un tentativo di salvare" la mamma col bambino rimasti intrappolati in un ascensore.

All'indomani della tragedia, proseguono le indagini dei carabinieri, coordinate dal procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani, che s'intrecciano con quelle di una commissione interna dell'Atac.

L'autopsia, notificata nel pomeriggio ai genitori del piccolo, è stata fissata per domani in prima mattinata. Il nulla osta per i funerali verrà dato in seguito, secondo le procedure.

Stando a quanto emerso finora, la tragedia sarebbe avvenuta nell'operazione di trasbordo tra l'ascensore rimasto bloccato a livello dei tornelli e il suo gemello, dopo l'asporto dei pannelli laterali. Chi indaga ritiene che il dipendente Atac abbia preso l'iniziativa di compiere la manovra, nonostante fosse stata già allertata una squadra di soccorso. I due vigilantes, invece, non avrebbero svolto un ruolo attivo nella vicenda ma, con molta probabilità, avrebbero assistito per tenere la situazione sotto controllo. Ora l'impianto è stato transennato e posto sotto sequestro.

"Per ogni impianto esiste una procedura di soccorso che difficilmente contempla lo smontaggio della cabina con i passeggeri a bordo - dice a LaPresse Michele Montanari, ingegnere esperto ascensorista - le cabine delle piattaforme elevatrici sono generalmente delle 'gabbiette' con pannelli avvitati: svitare i bulloni e smontare una parete non credo che possa essere previsto in un piano di soccorso". L'esperto spiega che anche i vigili del fuoco generalmente "agiscono aprendo la botola superiore della cabina ed estraendo le persone dopo averle imbracate o sbloccando le porte, se la cabina è al piano".

Nel fascicolo dell'inchiesta arriveranno anche altri documenti, tra cui le conversazioni tra un altro addetto Atac, non indagato, e la mamma rimasta bloccata all'interno dell'ascensore. Gli inquirenti hanno preso visione delle immagini delle telecamere interne della stazione, che aiuteranno a fare chiarezza sulla dinamica.

Per tutta la giornata, l'ascensore esterno della stazione è diventato un piccolo altare attorno al quale i cittadini romani si sono raccolti in preghiera. Fiori, ceri, caramelle, giochi, palloncini bianchi e messaggi hanno reso omaggio al piccolo. Anche la Curva Sud dei tifosi della Roma ha firmato un biglietto con su scritto 'Ciao Piccolo Marco!'. 'Scusa Marco se questo mondo non è stato abbastanza grande da proteggerti - si legge in una lettera firmata da 'una zia' - Scusa se questo ascensore doveva portarti a un giorno in più di scoperta con la tua mamma e ti ha fatto cadere nel vuoto".

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