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venerdì 24 luglio 2015

Tumori: lo studio, 2.360 ricoveri bimbi in 2009-11, a Roma più che a Napoli

Roma, 23 lug. (AdnKronos Salute) - Sono stati 2.362 i nuovi ricoveri per tumore tra il 2009 e il 2011 fra i bambini e giovanissimi fino a 19 anni d'età, mentre salgono a 43.141 quelli fra i giovani adulti dai 20 ai 49 anni, in maggioranza donne. Sono i primi dati dello studio Epikit, che analizza l’incidenza dei ricoveri per tutte le neoplasie in Italia attraverso l’utilizzo del database nazionale Sdo (Schede di dimissione ospedaliera).

"Ci siamo concentrati sui tumori pediatrici e quelli dei giovani adulti giovani adulti fino a 49 anni di età - spiega Gaetano Rivezzi, presidente dei Medici per l’ambiente della Campania (Isde) e coordinatore del gruppo di studio Epikit, insieme all'epidemiologo Prisco Piscitelli, ricercatore dell’Istituto scientifico biomedico Euro Mediterraneo - perché si tratta di patologie che maggiormente possono risentire di fattori e inquinanti ambientali, in particolare dell’azione dei cancerogeni come il PM 2.5 e PM 10".

"Quello che emerge da questo primo lavoro Epikit - aggiunge Piscitelli - è che non sono solo Napoli e la Campania ad avere dei problemi, nonostante il grande clamore mediatico. Roma ad esempio ha un numero assoluto di tumori pediatrici (380) superiore a quelli della provincia di Napoli (330) oltre ad avere un tasso standardizzato di ricoveri per tumore più elevato (9.6 per 100.000 abitanti contro 8.7). Segue la provincia di Milano con 280 casi (con un tasso standardizzato di 7.1 per 100.000 abitanti)". Il primato per i ricoveri nei giovani adulti tra 20 e 49 anni di età va anch'esso a Roma, "con una media di 3.605 casi annui, in questo caso accompagnato dal primato per il tasso standardizzato tra i più elevati d’Italia (88 per 100.000 abitanti, un tasso quasi pari a quelli di Ravenna e Cagliari, con soli 300 casi; fa peggio solo Ascoli Piceno con un tasso di 98 per 100.000 ma solo 200 casi). Napoli e Milano seguono a debita distanza con mille casi in meno e tassi di circa 75 per 100.000", evidenziano gli esperti.

"L’originalità di questo lavoro Epikit - sottolinea Priscitelli - consiste nell’aver esaminato il problema dei tumori pediatrici e nei giovani ragionando anche in termini di numeri assoluti oltre che ovviamente per tassi. Soprattutto, dovremmo chiederci come adoperarci per ridurre l’esposizione alle sostanze identificate dall'agenzia internazionale per la ricerca sul canro (Iarc) come cancerogeni certi per l’uomo (ben 212 sostanze), a cui continuiamo ad essere esposti, con limiti di legge spesso calcolati per adulti di 60 kg di peso e senza tener conto né degli effetti somma, né del fatto che l’80% degli effetti sulla salute si manifestano al di sotto delle soglie limite definite dalla legge (come nel caso del PM 2.5)".

Dopo tre anni di studi, analisi e trattamento dei dati, i primi risultati di Epikit sono stati inviati per la prsentazione alla Conferenza europea sul cancro (Ecco 2015), che si svolgerà a Vienna a fine settembre.

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