Roma, 14 giu. (Adnkronos Salute) - Una dieta fatta di pochi alimenti 'sicuri' e rarissime festicciole con gli amici, per non rischiare di incappare in cibi che possano scatenare pericolose reazioni. E' la vita dei bambini con allergie alimentari, 'fotografata' da uno studio presentato a Istanbul al congresso della European Academy and Clinical Immunology da esperti della Cork University (Irlanda).
Il team di studiosi ha raccolto informazioni da 250 questionari e interviste a bambini e adulti residenti in Europa, Asia, Australia e Stati Uniti. Gli argomenti trattati erano l'ansia legata all'alimentazione di un bimbo allergico, le restrizioni dietetiche e sociali da loro subite, l'impatto emotivo del fenomeno, l'etichettatura degli alimenti e le strategie intraprese dalle famiglie per gestire il problema. La ricerca fa parte di EuroPrevall, un progetto multidisciplinare finanziato dall'Unione europea per lo studio del costo e della prevalenza delle allergie alimentari in Europa.
L'indagine ha coinvolto anche l'Italia, rilevando che oltre il 75% dei bambini (5-11 anni) ha affermato di avere una dieta monotona e di essere poco interessato ad assaggiare nuovi alimenti. A causa delle allergie, inoltre, il 18% dei bambini non è mai andato a una festicciola. La maggior parte dei genitori, pari al 74%, ha riferito di essere preoccupato per la scarsità di etichette di avvertimento presenti sulle confezioni dei cibi e ha confermato che il proprio figlio ha paura di provare nuovi cibi. L'allergia genera infine limitazioni sociali: per esempio, secondo le mamme e i papà ci sono pochi ristoranti veramente sicuri dove le famiglie possano portare il bimbo allergico.
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