Milano, 5 dic. (Adnkronos Salute) - Figli meno longevi dei loro padri. Un rischio concreto che le nuove generazioni corrono per colpa della crisi economica che ha colpito il Vecchio continente, avverte un gruppo di scienziati inglesi della Liverpool University, in uno studio pubblicato sul 'British Medical Journal'. "L'attuale crisi economica nel Regno Unito e nel resto d'Europa - spiega Ben Barr del National Institute of Health - accresce i timori per i possibili effetti sulla salute, specie in alcune fasce di popolazione. E questo studio dimostra che, con il peggiorare dei trend economici nei prossimi 10 anni, molto probabilmente gli anni di vita guadagnati saranno inferiori rispetto al passato". Non solo: "Rispetto al decennio precedente, aumenterà ulteriormente e con maggiore velocità la differenza di aspettativa di vita tra zone ricche e povere".
I ricercatori hanno analizzato l'andamento dell'aspettativa di vita in 324 aree (autorità ) dell'Inghilterra, analizzando anche dati del Centro informazioni del Servizio sanitario nazionale e dell'Ufficio nazionale di statistica. Ebbene, nei 10 anni dal 1998 al 2007, l'aspettativa di vita media è cresciuta di 34 mesi negli uomini (a 78,2 anni) e di 26 mesi nelle donne (a 82,3 anni). Tuttavia, nelle zone più disagiate la vita si è allungata di 2 mesi in meno.
Lo studio ha permesso anche di quantificare gli effetti del boom economico del decennio analizzato: per ogni 1% in meno di disoccupazione, l'aspettativa di vita si allunga di 2,2 mesi per gli uomini e di 1,7 mesi per le donne. Mentre ogni aumento di mille sterline del reddito familiare, si traduce in un guadagno di 1,4 mesi per i maschi e di 1,1 mesi per le femmine. Ora, però, con la crisi la disoccupazione cresce e il reddito cala. Da qui la conclusione degli scienziati: la curva dell'aumento di vita media è destinata ad appiattirsi piano piano e le differenze sociali ad aggravarsi.
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