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venerdì 10 gennaio 2014

Pediatria: Villani, tra 2-4 settimane picco malanni fra i bimbi

Roma, 10 gen. (Adnkronos Salute) - Finite le feste inizia il periodo 'nero' per le famiglie con bambini piccoli. "Siamo nella fase di aumento dell'incidenza dell'influenza, aspettiamo il picco tra fine gennaio e inizio febbraio. Ma intanto si diffondono i virus respiratori e gastrointestinali: tra 2-4 settimane, complice la riapertura delle scuole e la facilità di contagio, ci aspettiamo i giorni peggiori". Parola di Alberto Villani, responsabile della Pediatria generale e malattie infettive dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, che spiega all'Adnkronos Salute come la maggior parte dei malanni di stagione sia "più fastidiosa che grave".

In genere, "a parte l'influenza, i piccoli sono alle prese con virus respiratori che danno tosse, febbre e mal di gola, o con quelli gastrointestinali, che danno diarrea e vomito. I fastidi durano per 3-10 giorni, ma non di rado allarmano i genitori tanto da spingerli al pronto soccorso". Spesso questo accade nel caso di bambini piccoli o genitori al primo figlio. E il pronto soccorso si affolla di codici bianchi. "Il problema è che ci si allarma per i sintomi sbagliati. Sono tre infatti - assicura l'esperto - le 'spie' di un problema più serio: un comportamento del bambino fuori dal normale (il piccolo straparla, o non si muove più), la gravità di sintomi come una tosse particolarmente violenta o la difficoltà a respirare, ma anche l'apatia e l'incapacità per ore di assumere liquidi (il rischio è la disidratazione). Infine, un'anomala durata dei sintomi". Insomma, non è tanto la febbre alta, quanto una febbricola che dura per giorni e giorni a dover allarmare.

"A mettere in difficoltà il genitore - conclude Villani - è anche la mancanza di sopporti a livello territoriale, specie la sera e nel fine settimana. Così, di fronte a una febbre molto alta o a un dolore che non passa, ci si allarma e si finisce al pronto soccorso".

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