Roma, 6 feb. (AdnKronos Salute) - Le donne incinte possono prendere l'aereo in sicurezza fino alla 37esima settimana di gravidanza. A rinnovare le indicazioni scientifiche ufficiali per i voli 'in dolce attesa' è il Royal College of Obstetricians and Gynaecologists britannico, che però consiglia 'passeggiate' regolari sull'aereo per ridurre al minimo il rischio di coaguli del sangue potenzialmente fatali.
Secondo gli esperti inglesi, il volo di per sé non è dannoso per la madre o il bambino quando la gravidanza è normale e non ci sono problemi. Le linee guida, aggiornate per la prima volta dal 2011, dicono anche che l'introduzione dei body-scanner di sicurezza negli aeroporti non rappresenta un rischio per le donne in gravidanza o per il feto.
Il Collegio dei ginecologi fornisce inoltre nuovi suggerimenti su come ridurre al minimo il rischio di coaguli di sangue durante i voli di durata superiore a quattro ore. Le donne in gravidanza, e fino a 6 settimane dopo il parto, hanno infatti un rischio sensibilmente maggiore di trombosi venosa profonda. Stare seduti per periodi prolungati aumenta il rischio di questo problema per ecco perché sono state rilasciate indicazioni precise per i voli a lungo raggio in dolce attesa.
Le linee guida dicono che le donne devono: indossare abiti larghi e scarpe comode; cercare di ottenere un posto di corridoio e fare regolari passeggiate; fare esercizi sul posto ogni 30 minuti (la compagnia aerea dovrebbe dare informazioni in merito); assumere acqua a intervalli regolari durante il tuo volo; ridurre il consumo di bevande che contengono alcool o caffeina; indossare calze elastiche graduate. Insomma, si può volare fino a 3 settimane prima dal momento 'canonico' in cui è previsto il parto (40esima settimana), anche se gli esperti ricordano che è più sicuro evitarlo, perché si potrebbe andare in travaglio in qualsiasi momento. Per le donne che aspettano dei gemelli, invece, il limite resta quello precedentemente fissato dagli studiosi a 32 settimane di gestazione.
Le compagnie aeree però non accettano automaticamente i consigli degli esperti: molte non consentono alle donne di viaggiare dopo la settimana 36esima di gravidanza, e alcune insistono sul fatto che le donne in attesa di gemelli possano volare solo fino alla 28esima settimana, e con un certificato medico. Ci possono comunque essere casi in cui è davvero meglio non volare, affermano le linee guida, per esempio se una donna ha un aumentato rischio di andare in travaglio prima del termine previsto o se ha una condizione grave che colpisce i polmoni o il cuore.
Philippa Marsden, presidente del Comitato per l'informazione ai pazienti del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists, precisa: "E' sempre importante discutere eventuali problemi di salute o complicazioni della gravidanza con l'ostetrica o il medico prima di decidere di prendere un volo".
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