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giovedì 27 agosto 2015

Salute: primogeniti più grassi, boom figli unici alimenta epidemia obesità

Milano, 27 ago. (AdnKronos Salute) - Dura vita per i figli primogeniti. Non solo per la posizione 'scomoda' che li vede spesso costretti a crescere in fretta per aiutare i genitori alle prese con il resto della prole, ma anche perché la natura li vorrebbe penalizzati alla prova bilancia.

Il dato è emerso da più studi scientifici, l'ultimo dei quali è stato condotto da ricercatori svedesi e neozelandesi su 13.400 coppie di sorelle. I risultati, pubblicati sul 'Journal of Epidemiology and Community Health' e ripresi da vari media internazionali, indicano che le prime nate hanno una probabilità di sovrappeso maggiore del 29% rispetto alle secondogenite, e addirittura il 40% di chance in più di diventare obese.

Poiché precedenti lavori hanno dimostrato lo stesso pericolo anche per i primogeniti maschi confrontati con i fratelli minori, il dubbio suscitato da queste evidenze è che il boom di figli unici abbia un 'effetto ingrassante'. Stili di vita a parte, in altre parole, l'epidemia di obesità che dai Paesi occidentali sta contagiando tutto il mondo potrebbe affondare le radici in anche una questione demografica: il crollo del numero di genitori che vanno oltre i due figli. Famiglie più 'magre', figli più grassi.

L'ultimo studio ha analizzato i dati relativi a donne svedesi in gravidanza, raccolti nei 18 anni tra il 1991 e il 2009. Pesate quando si trovavano fra la decima e la dodicesima settimana di gestazione, le future mamme primogenite risultavano in media circa 6 etti più pesanti delle sorelle minori in dolce attesa, a fronte di un 'gap' di statura quasi nullo (in media 1,2 millimetri in più per la sorella maggiore). Tradotto in indice di massa corporea, nelle primogenite il Bmi era in media del 2,4% più alto. Durante il periodo di osservazione, inoltre, gli studiosi hanno osservato un considerevole incremento di peso nelle prime nate, superiore a 1 etto all'anno.

Gli scienziati delle università di Auckland e di Uppsala, autori del lavoro, ammettono che le ragioni per cui le primogenite sono più a rischio di sovrappeso e obesità restano da chiarire. Però ritengono che il fenomeno osservato possa contribuire a spiegare l'impennata pandemica di chili di troppo: siccome sempre meno genitori mettono al mondo più di due figli, rispetto al passato la proporzione di primogeniti è aumentata esponenzialmente. E con essa i tassi di sovrappeso e obesità. Fra l'altro il girovita non sarebbe l'unico problema dei primi nati: crescenti evidenze, avvertono i ricercatori, suggeriscono che i primogeniti sono anche più esposti al rischio di sviluppare diabete e ipertensione durante la vita.

In conclusione "il nostro studio - scrivono gli autori - supporta altre ricerche condotte sui maschi, mostrando che le sorelle maggiori hanno un Bmi più alto e più probabilità di essere sovrappeso o obese rispetto alle seconde nate. E la costante riduzione delle dimensione delle famiglia può essere un fattore che contribuisce all'aumento di Bmi osservato in tutto il mondo negli adulti. Uomini e donne".

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