Roma, 25 set. (Adnkronos Salute) - L'età dell'infanzia non esiste più, molti bambini non sono più considerati tali dai loro genitori. Sempre più schiacciati dalle ansie e dalle preoccupazioni di mamma e papà che li espongono a situazioni delicate per la tenera età : sessualità , ingiustizia, violenze, dolore, morte. "Ormai si può parlare di spettacolarizzazione del bambino". A sostenerlo è Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), intervenuto oggi a Roma per presentare il sesto congresso nazionale della Federazione, in programma da giovedì a sabato a Genova. Previsto, venerdì alle 15, anche l'intervento del ministro della salute Renato Balduzzi.
"Gli stili di vita sono sempre più sbagliati - avverte Mele - e anche il mercato ne approfitta visto che si indirizza sempre di più al bambino e meno all'adulto". Vittima e carnefice diventa il genitore che vive il proprio figlio non più come bambino, "ma come 'living accessory', un accessorio della propria esistenza. Quindi vediamo madri che incentivano il fenomeno del 'mini-me' e scelgono griffe per gli abiti delle figlie". L'ansia dei genitori consiste in una proiezione del senso di colpa originato dal perseguire ad ogni costo le proprie aspirazioni di autorelizzazione. "Bambini e adolescenti - conclude il presidente - ci guardano ammiccanti e sensuali come ciò che vedono nelle immagini pubblicitarie, c'è un mondo che ormai ha infranto l'età infantile".
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