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martedì 15 gennaio 2013

Influenza: California graziata ma e' record per virus 'killer' dei bimbi

Milano, 15 gen. (Adnkronos Salute) - Un virus respiratorio particolarmente pericoloso per i bambini sta allarmando la California, al momento 'graziata' dall'epidemia di influenza che ha travolto 47 Stati americani su 50. Mentre monitorano l'evoluzione dei virus stagionali, per i quali nelle prossime settimana si attende comunque un aumento dei casi, le autorità sanitarie dello Stato del sole sono alle prese con un'altra emergenza: il virus respiratorio sinciziale (Rsv), considerato un potenziale 'killer' bimbi per i suoi effetti tipicamente gravi in età pediatrica. "Stiamo registrando i più alti livelli di Rsv mai visti finora", afferma Jonathan Fielding, direttore del Dipartimento di salute pubblica della contea di Los Angeles. "Siamo particolarmente preoccupati per i bambini piccoli", ammette l'esperto.

Molte delle persone che si rivolgono agli ospedali locali per sintomi simil-influenzali, spiega Fielding, in realtà hanno il virus respiratorio sinciziale. Secondo i dati dell'ultimo rapporto - sottolinea il 'Los Angeles Times' online - la prevalenza del Rsv alla fine di dicembre era la più alta riportata negli ultimi tre anni. Complessivamente, durante la stagione influenzale in corso 460 persone sono risultate positive all'infezione polmonare, 143 delle quali solo nell'ultima settimana del 2012. Mentre negli adulti il virus respiratorio sinciziale provoca sintomi simili a quelli di una classica influenza, ricorda lo specialista, nei bimbi più piccoli può avere conseguenze estremamente gravi. Specie se nati prematuri, i bambini colpiti manifestano febbre, tosse grave, respiro corto e cianosi, con possibili complicanze come infezioni alle orecchie, bronchiti e polmoniti.

Se il virus respiratorio sinciziale sembra accanirsi soprattutto con la 'Città degli angeli', si sta diffondendo anche in altre aree del Paese parallelamente al norovirus, responsabile dell'epidemia di vomito che insieme all'influenza sta dilagando sulla costa Est degli Usa. Ma sulla costa opposta, i medici di Los Angeles testimoniano che anche in città il norovirus sta colpendo più duro rispetto allo stesso periodo degli anni passati.

Intanto la comunità scientifica americana sta cercando di capire quali potrebbero essere le ragioni di una stagione influenzale così cattiva come quella in corso. L'ipotesi avanzata da Thomas Frieden, direttore del Cdc di Atlanta, è che il contagio si sia diffuso tanto rapidamente anche a causa dell'esercito di persone che nelle scorse settimane hanno affollato gli ambulatori medici per colpa del norovirus, dello stesso virus respiratorio sinciziale o anche per un semplice raffreddore.

Sharon Orrange, medico internista e docente alla Keck School of Medicine dell'University of Southern California, tiene a sottolineare infine l'errore in cui incorrono molti pazienti, che magari si ammalano dopo essersi sottoposti alla vaccinazione antinfluenzale e quindi puntano il dito contro l'iniezione-scudo: "Loro credono che sia stato il vaccino a farli ammalare, ma non è assolutamente così. La colpa è di un altro virus", diverso da quelli contenuti nel vaccino, dunque "la verità è che si sarebbero ammalati comunque", assicura l'esperta.

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