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venerdì 14 giugno 2013

Turchia / Bimba di 9 anni supera il controllo con il passaporto del suo unicorno di peluche

Sul passaporto la piccola Emily Harris risulta essere un unicorno, ma per la burocrazia turca può comunque entrare nel Paese. Ha dell’incredibile la storia, riportata di recente dal New York Dailynews, che ha visto coinvolta una bambina e i suoi genitori, originari del Galles meridionale, una volta arrivati alla dogana dell’aeroporto di Antalya, in Turchia: quando è arrivato il loro turno, al momento di presentare un documento valido per attestare l’identità del passeggero, la madre di Emily ha fatto confusione e ha consegnato al funzionario di turno il passaporto, ovviamente finto, di un morbido unicorno di peluche tutto rosa.

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E’ l'azienda di giocattoli Bear Factory a produrlo e la piccola Emily ha deciso di chiamare il suo compagno di giochi Lily Harris. Tuttavia, dopo aver osservato con una certa distrazione il finto documento, il responsabile della sicurezza non ha avuto dubbi e ha lasciato passare tutti, unicorno compreso.

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Dopo essersi accorti della svista, i due genitori si sono detti ovviamente molto sorpresi: “Non ho realizzato fino a quando non abbiamo mostrato i passaporti. C’è stato un momento di panico, perché pensavo che qualcuno ci avrebbe inseguito, ma niente. Il passaporto non sembra neanche vero”, ha detto successivamente la madre di Emily. Il passaporto "intestato" al peluche, in effetti, difficilmente può essere scambiato per un documento autentico: sul davanti è riportata l’immagine di un orsacchiotto dorato e anche le dimensioni sono notevolmente diverse da quelle del comune passaporto. Come se non bastasse, il funzionario dell’aeroporto, prima di lasciarla passare, ha anche chiesto alla bambina quanti anni avesse, prima di timbrarlo.

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E’ proprio l’immagine di quel timbro, adesso, a spopolare sul web, dove ha scatenato un’ovvia ironia ma anche una certa apprensione, vista la scarsa attenzione durante un controllo che, invece, dovrebbe essere ben più rigido. “La foto non era nemmeno di Emily â€" ha aggiunto la madre - ma di un unicorno rosa. E peggio ancora, l’unicorno non era nemmeno con noi in vacanza. Abbiamo visto il lato divertente, e ridevamo del fatto che l’ufficiale aveva anche timbrato il passaporto. Ma, allo stesso tempo, è una preoccupazione per ogni genitore, perché potrebbe risultare semplice il contrabbando di un bambino attraverso la dogana in un altro Paese”.

Leggi l'articolo originale su IlSussidiario.net [4]

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