Roma, 2 ago. (Adnkronos Salute) - "I giochi davanti al pc e, in generale, le attività condotte in maniera sedentaria espongono i ragazzi a maggiori rischi quando arriva la bella stagione e si esce all'aria aperta: si rischia di più quando pratichiamo sport senza un'adeguata preparazione precedente". Antonino Reale, responsabile di Pediatria dell'Emergenza dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, invita le nuove generazioni a condurre una vita sana, fatta di piccoli gesti quotidiani, anche in estate. Secondo l'esperto "fare sport 2 ore a settimana anche in estate è meno importante del muoversi tutti i giorni per andare a prendere l'autobus o raggiungere la spiaggia a piedi".
In questo periodo "sono molti i casi di ricovero per danni traumatologici con fratture anche gravi. E questo al di là dei singoli dati di accesso registrati all'avvio dell'estate 2013. Numeri, peraltro, rimasti invariati rispetto agli scorsi anni". Per esempio "pattinare a Villa Borghese, oppure giocare a tennis quando siamo 'digiuni' di attività fisica da mesi, richiede uno sforzo maggiore e se non siamo allenati il rischio caduta è dietro l'angolo. Aggiungiamo anche che nessuno o quasi indossa caschi e gomitiere ed ecco trovate le spiegazioni di molti ricoveri". Praticare attività sportive è importante, ma vanno adottati opportuni accorgimenti. Soprattutto in questo periodo. "In primis va osservata una corretta alimentazione ed esercitato anche del sano movimento quotidiano. Non limitandolo alla sola attività episodica".
Poi, per prevenire principi di svenimento quali sincopi e presincopi, bisogna evitare i movimenti improvvisi: soprattutto con il caldo, quando si è in casa o, comunque, negli ambienti chiusi. "Il consiglio â" spiega Reale - è quello di evitare il cambio di posizione in maniera brusca. Se ad esempio siamo sdraiati sul divano e ci alziamo di scatto, questa variazione così repentina ci provocherà l'effetto di vedere d'improvviso dei punti bianchi". Infine, con il caldo in agguato è bene non sottoporsi allo stress. "Proprio di recente, tra i pazienti del Pronto soccorso abbiamo avuto alcuni ragazzi stranieri che hanno accusato dei mancamenti mentre erano in giro per Roma. Per loro stessa ammissione, la notte prima avevano fatto le ore piccole e l'indomani si erano subito messi in moto per visitare la città quanto più possibile. Insomma: l'affaticamento colpisce anche i più giovani".
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