Roma, 28 ago. (Adnkronos Salute) - Sbarca nei cinema italiani 'Starbuck 533 figli e ...non saperlo', una commedia diretta dal regista canadese Ken Scott, che ha dichiarato di essersi ispirato a un fatto reale: un uomo che avrebbe scoperto davvero di essere padre di 500 figli biologici. Protagonista della pellicola è David Wozniak, un classico Peter Pan quarantenne, che in passato (20 anni prima) aveva fatto una serie di donazioni di sperma in cambio di denaro. David un giorno riceve la visita di un avvocato rappresentante di una banca del seme che gli comunica che è padre biologico di ben 533 ragazzi, 142 dei quali hanno manifestato il desiderio di conoscerlo.
Nonostante la legislazione preveda, teoricamente, l'anonimato del donatore, i ragazzi sembrano decisi a sfruttare una sua presunta falla: il nutrito gruppo ha intentato così una causa legale, con lo scopo di scoprire l'identità del misterioso donatore, ribattezzato Starbuck. Forse solo una provocazione. Sul piano legale, infatti, la storia può trovare pochi riscontri nella realtà , vista la rigidità delle legislazioni sulla privacy che, nella maggior parte dei Paesi, regolano la materia.
Eppure qualche precedente che lascia pensare che non sia tutta una fantasia del regista c'è. "Storie di questo tipo - spiega all'Adnkronos Salute il ginecologo Carlo Flamigni, padre della fecondazione assistita e componente del Comitato nazionale di bioetica - ce ne sono. Mi ricordo ad esempio la vicenda di un medico americano che curava la sterilità : quando morì si scoprì che nei suoi interventi aveva utilizzato sempre il proprio seme". Il film di Scott pone anche la questione dell'anonimato del donatore. "In genere - spiega Flamigni - nei Paesi più civili esiste la possibilità di mantenere l'anonimato, lasciare la scelta ai genitori o svelare l'identità del donatore. In questo caso - conclude l'esperto - bisogna però stabilire regole ben precise. Ad esempio a quale età si deve informare il ragazzo o la ragazza e chi debba farlo".
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