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venerdì 6 settembre 2013

Salute: in Usa stop al calo nascite, americani tornano a fare figli

Roma, 6 set. (Adnkronos Salute) - Il forte calo del tasso di fertilità negli Stati Uniti registrato durante la crisi sembra giunto al termine. I dati federali mostrano un parallelismo tra l'attuale ripresa economica del Paese e lo 'stop' al calo delle nascite. Nel 2012, infatti, il numero di bambini nati negli 'States' è rimasto invariato, ma per la prima volta in cinque anni non è stato registrato un significativo segno negativo. Un dato che secondo i demografi fa bene sperare per un'imminente inversione di rotta. A stabilirlo - riporta il 'New York Times' - sono gli esperti del National Center for Health Statistics.

Il tasso di fertilità è sceso nel periodo 2007-2011 del 9% e le analisi dei demografi individuano nella recessione la maggiore responsabilità. "E' il momento in cui gli americani hanno cominciato a sentirsi meno sicuri e a decidere che non era il momento giusto per mettere al mondo un bebé" osservano gli specialisti. Il tasso di fertilità viene calcolato sul numero totale di bambini nati ogni 1.000 donne tra i 15 e i 44 anni. Lo scorso anno è stato pari a 63, in leggero calo dal 2011. "Al ritmo attuale - avvertono gli esperti - le donne possono aspettarsi 1,9 neonati in media nel corso della loro vita. I livello più basso dal 1957, quando il tasso era di 3,8 bebé". Gli Stati Uniti hanno un tasso di fertilità che tende a salire e a scendere in base ai cicli economici, più elevato rispetto ad altri Paesi sviluppati, perchè hanno una forte immigrazioni ispanica, con persone molto giovani e quindi con più possibilità di riprodursi.

Secondo i demografi il tasso di fertilità delle donne intorno ai 30 anni ha subito un aumento nel 2012 , mentre nelle altre fasce d'età c'è stato ancora un segno negativo. Per le quarantenni, invece, non si era registrata una flessione delle gravidanze durante la recessione, "in quanto queste donne non hanno più molto tempo per ritardare il momento della gravidanza", osservano gli esperti.

Un altro punto che fa ben ben sperare - sottolineano i demografi - è il tasso di fertilità tra gli asiatici e chi risiede nelle isole del Pacifico, in aumento del 7% nel 2012 rispetto all'anno precedente. "L' aumento può essere legato al fatto che il 2012 è stato l' anno del Drago nello zodiaco cinese - affermano gli esperti - un buon auspicio per molte famiglie asiatiche".

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