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giovedì 3 ottobre 2013

Salute: giocare non sempre sicuro per i bimbi. Attenzione a gonfiabili

(ASCA) - Roma, 3 ott - I bambini sono spesso vittime di incidenti legati all'attivita' ludica: il dato annuale europeo - diffuso in un convegno alll'Ospedale Bambino Gesu'- indica 139 mila accessi al pronto soccorso per incidenti da attrezzature da gioco (in aree sia pubbliche che private) e 57 mila accessi per problemi legati all'uso di giocattoli. Nella top ten dei giocattoli/attrezzature potenzialmente pericolosi: l'altalena, lo scivolo, il seggiolone, i fasciatoio, la giostra, la carrozzina, il passeggino, i barattoli di pillole, il triciclo. I bimbi maschi piu' esposti a incidenti In Italia gli incidenti rappresentano la principale causa di morte e di disabilita' in eta' evolutiva dopo il primo anno di vita e la maggior parte di quelli con esito mortale nell'infanzia (circa il 50% del totale), avviene sulla strada. Secondo le stime (SINIACA) ogni anno gli incidenti domestici coinvolgono circa 3 milioni di persone di tutte le eta' e costano la vita a oltre 5.000 persone, di cui il 2% tra 0 e 14 anni (circa 100 bambini). In eta' pediatrica gli incidenti prevalgono nettamente tra i maschi, per la maggiore predisposizione a fare - sin da piccolissimi - giochi piu' pericolosi, a esplorare il mondo in maniera diversa rispetto alle femmine. L'eta' del bambino incide sul tipo di rischio: fino ai 3 mesi di vita gli incidenti domestici in genere avvengono per disattenzioni dei familiari (cadute da fasciatoio, marsupio, letto, non adeguata somministrazione di alimenti o farmaci). Dai 3 ai 6 mesi aumenta il rischio di cadute per la maggior mobilita' del piccolo. Tra i 6 e i 12 mesi la fanno da padrone le cadute, ingestioni e inalazioni di corpi estranei. La fascia di eta' 1-3 anni e' quella di maggior rischio per l'accresciuta autonomia del bambino. Anche in questo caso gli incidenti piu' frequenti sono intossicazioni, traumi, ustioni, ingestioni ed inalazioni di corpi estranei. Tra i 3 e i 6 anni aumentano i traumi legati all'attivita' ludica, mentre oltre i 6 anni si registra l'aumento del rischio di traumi legati allo sport. L'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' ha realizzato uno studio dettagliato dell'attivita' del pronto soccorso analizzando gli accessi (22.760) nell'arco di 6 mesi (luglio-dicembre 2011). Dall'indagine e' emerso che piu' di un bambino su 10 (11,02% degli accessi) arriva in ospedale con diagnosi di ''incidente''. La maggior parte e' di sesso maschile (58,2% contro 41,8% femmine). Tra i codici rossi (il grado piu' grave su una scala di 4: rosso, giallo, verde e bianco), la maggior parte dei bambini e' arrivata in pronto soccorso con trauma cranico (33,3%) o con la frattura del cranio (16,7%). Stesse percentuali per i politraumi (33,3%) e per le intossicazioni (16,7%). Tra i codici gialli, la percentuale piu' alta riguarda la frattura di gambe e braccia (arti superiori 37,2%, arti inferiori 4,6%). Percentuali minori per le intossicazioni (6%), ingestione (5,2%) e inalazione (2,5%) di corpi estranei. La caduta e' la modalita' di incidente piu' comune in eta' pediatrica (circa il 50% dei casi). Si cade da fermi o in movimento; dalle braccia di mamma e papa', ma anche dal letto, dal seggiolone, dalla sedia, dal passeggino, dalle scale; quando si gioca dall'altalena, se si fa sport dai pattini e da cavallo. Seguono gli urti, i traumi sportivi, gli incidenti stradali, le pallonate, gli schiacciamenti, lo scivolamento in piscina o nella vasca e le aggressioni. Nel complesso, il 78,6% dei bambini ha riportato un trauma, il 12,4% ferite, il 5,9% ha inalato o ingerito corpi estranei, 1,7% e' rimasto vittima di intossicazioni, l'1% di ustioni e lo 0,4% di morsi di animali. Per 76,9% dei bambini la prognosi e inferiore ai 20 giorni, per il 17,6 superiore a 30 giorni. E gli specialisti segnalano un tipo di trauma in grande ascesa tra i bambini negli ultimi anni: quello legato ai momenti di gioco sui gonfiabili. Dagli 8 casi del 2002 si e' passati agli 81 registrati nel 2012. I 431 incidenti totali si sono verificati per la maggior parte nella fascia d'eta' 3-6 anni. La meta' dei piccoli ha riportato una frattura e per 2 su 10 e' stato necessario il ricovero. red/mpd

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