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venerdì 20 dicembre 2013

Natale: ore piccole, abbuffate e compiti bimbi, decalogo anti-ansia per genitori

Roma, 20 gen. (Adnkronos Salute) - Per i bambini è la festa più amata, ma per i genitori il Natale può essere un momento di dubbi e ansie. "Posso mandarlo a letto tardi la sera? Posso lasciare che si abbuffi? E se mangia troppi dolci? Può partecipare al pranzo se ha la febbre? Quando deve fare i compiti? E i regali, meglio uno caro o due più economici? Queste sono alcune delle domande che tutti i genitori si pongono e che rischiano di rovinare la festa a tutti", ricorda il pediatra di Milano Italo Farnetani, che propone all'Adnkronos Salute il suo decalogo 'anti-ansie' per trascorrere il periodo natalizio "in piena consapevolezza e serenità insieme ai propri figli".

1) Il Natale è una festa religiosa. I genitori devono presentarla come tale, "cioè come una festa religiosa che celebra la nascita di Cristo, e non come una festa laica (per esempio per l'inizio dell'inverno o come la festa del solstizio). La scelta non è confessionale o ideologica, ma si basa su solide motivazioni psicologiche: i bambini hanno bisogno di identificarsi e assimilarsi al gruppo dei coetanei, cioè ai comportamenti dei loro compagni. Altrimenti, considerando che la maggioranza della popolazione italiana ritiene che il Natale sia una festa religiosa che viene ricreata attraverso il presepe e che i bambini tendono a comportarsi come i coetanei, i piccoli si porranno il problema del perché quasi tutti, al contrario della propria famiglia, pensano che il Natale sia una festa religiosa.

2) Si aumenta di peso più a Natale che durante le ferie estive. "Ecco perché suggerisco la 'regola delle 4 C': camminare, cane, ciclismo, comportamento alimentare. Sono i quattro sistemi per combattere in modo efficace la tendenza alla vita sedentaria, perché il sovrappeso e l'obesità si contrasta muovendosi, cioè consumando di più. Camminando, soprattutto a passo veloce, si consumano 500 calorie in un'ora e sono moltissime se si pensa che con la corsa e la pallacanestro se ne consumano 600 e con il calcio 650. Avere un cane è l'occasione per uscire, e per il bambino anche per correre insieme. La terza C è il ciclismo. Andare in bicicletta piace e, oltre che far consumare calorie, è un modo piacevole anche per stare insieme a genitori e nonni. Infine il comportamento alimentare: consumare sempre la prima colazione, perché se si mangia al mattino si ingrassa meno".

3) Questa resta una festa della famiglia. "Le tradizioni e le radici familiari sono un elemento essenziale per la crescita dei bambini, che hanno sempre più bisogno di adulti che parlino e raccontino loro storie", sottolinea Farnetani. "La famiglia è il principale elemento che determina la salute del bambino. Se in famiglia c'è un ambiente psicoaffettivo valido, il bambino sarà sereno e potrà dedicare tutte le proprie energie alla crescita. I genitori devono pertanto essere autorevoli. E un aiuto arriva dai nonni: devono parlare e raccontare le proprie storie ai nipoti".

4) Quando i bambini iniziano a non credere più a Babbo Natale? "Verso gli 8-9 anni iniziano ad avere dei dubbi sulla sua esistenza. I genitori non devono dire mai bugie. Finché i bambini ci credono in modo assoluto - spiega il pediatra - dovranno coltivare la cosa. Ai primi dubbi, i genitori dovranno sostenere sì l'esistenza di Babbo Natale, anche in modo convinto, ma senza insistere troppo, rispondendo ai dubbi che il bambino si pone senza portare eccessive giustificazioni o prove sulla sua esistenza. In tal modo, quando dopo qualche mese i figli si convinceranno che effettivamente Babbo Natale non esiste, i genitori non avranno investito troppo della loro credibilità su un argomento che è destinato a risultare un insuccesso, ma nello stesso tempo non avranno contribuito ad abbattere troppo rapidamente una favola, alla quale anche i grandi, se potessero, vorrebbero credere".

5) Regali e giochi. "Vanno scelti quelli alla moda, perché sono una garanzia di gradimento e successo, anche perché bambini e adolescenti vogliono sentirsi uguali ai coetanei, per questo tendono a seguire le mode e avere anche gli stessi gusti". E ancora, "mai giochi troppo costosi né troppo economici e soprattutto meglio un gioco in più che uno in meno. Importante invece è scegliere giochi che permettano di giocare anche in compagnia, con altri bambini o con gli adulti, meglio se con i genitori".

6) A tavola niente dieta per le feste. Durante le feste natalizie è "assurdo cercare di fare la dieta - prosegue Farnetani - Dal 24 dicembre al 6 gennaio si deve dimenticare ogni tipo di restrizione alimentare. Al contrario, sarà importante portare in tavola le ricette e i piatti regionali perché questa è un'occasione importante per fare acquisire ai figli le radici con i propri luoghi. Anche per i dolci nessuna preoccupazione, ma solo se si mangiano in compagnia. Sono infatti una parte integrante della festa e per questo non vanno lesinati, ma si deve evitare che la grande abbondanza natalizia ne incrementi l'assunzione eccessiva come fuori pasto, cioè che il bambino li mangi in continuazione. E lavarsi sempre i denti dopo i pasti".

7) Ore piccole. "E' quasi sempre impossibile mandare a letto i bambini all'ora consueta, ed è anche più difficile che il bambino si addormenti con facilità, considerando tutte le emozioni, le novità delle giornate del periodo natalizio. E' importante perciò che i genitori alla sera non abbiano mai una fretta eccessiva di mandare i bambini a letto per evitare che restino svegli a rigirarsi fra le lenzuola, cosa che favorisce l'insonnia. Il consiglio è di mandare a letto i figli solo 'quando gli si chiudono gli occhi' e farli dormire quanto vogliono al mattino".

8) Occhio ai brindisi. L'alcol è assolutamente vietato fino all'età di 12 anni e "da non concedere nemmeno per i brindisi". Dopo i 15 anni, se gli adolescenti lo chiedono, possono assaggiare il vino durante i pasti.

9) Fuochi d'artificio. "Non esistono fuochi d'artificio sicuri - avverte Farnetani - I bambini e possibilmente anche gli adolescenti non devono mai usarli da soli, nemmeno quelli più innocui. Il fatto che ci siano fuochi di artificio a norma di legge non significa che non siano pericolosi".

10) Malattie. "Le comuni malattie invernali presenti anche durante le vacanze natalizie, che determinano soprattutto tosse, febbre, mal di gola, raffreddore, non sono certo una controindicazione a passare le feste insieme. I bambini, anche se piccoli, possono essere trasportati da una casa all'altra, purché siano ben coperti e i più piccoli eventualmente anche avvolti in una coperta. Per evitare nei limiti del possibile i contagi - raccomanda il pediatra - è importante aprire spesso le finestre, poiché l'aria stagnante favorisce la diffusione di molti agenti infettivi, in particolare del virus dell'influenza. E' bene ricordarsi inoltre che le malattie respiratorie si trasmettono anche attraverso le mani sporche, perché trasportate dalle secrezioni infette: è importante perciò lavarsi periodicamente le mani, almeno per 30 secondi e, per chi ha il raffreddore non abbandonare in giro i fazzoletti usati, ma gettarli nella pattumiera".

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