Parigi, 29 mar. - (Adnkronos) - Fine della lunga battaglia a suon di carte bollate nei tribunali e riconciliazione extragiudiziale tra il disegnatore francese Albert Uderzo, 87 anni, il leggendario papà di Asterix a fumetti, e sua figlia Sylvie. Il colpo di scena, con la firma della pace, dopo una guerra giudiziaria durata cinque anni, è stato annunciato oggi con un comunicato congiunto. Padre e figlia precisano di essersi di "nuovo riuniti e risoluti a fare tabula rasa dei dolori inflitti da una parte e dall'altra", chiudendo le cause pendenti davanti alla giustizia. Albert e Sylvie Uderzo desistono così "da tutte le denunce, le istanze e le azioni in corso relative ai conteziosi che oppongono l'uno all'altro".
Questa dichiarazione congiunta è arrivata lo stesso giorno in cui la Corte d'appello di Versailles ha reso nota una senza di non luogo a procedere, dato che Albert Uderzo non è vittima di alcun abuso di circonvenzione di incapace, come invece sostiene la figlia, dato che l'anziano disegnatore è perfettamente in grado di intendere e volere. La Corte ha confermato l'ordinanza di non luogo a procedere del dicembre 2013, secondo cui Albert è "lucido" e in grado di prendere decisioni autonome, contro cui Sylvie aveva fatto ricorso.
La clamorosa battaglia legale all'interno della famiglia Uderzo era iniziata nel 2009, quando Sylvie accusò il padre di aver ceduto il controllo dei diritti sul personaggio di Asterix al gruppo Hachette Livre. "La verità è che mia figlia e suo marito, Bernard Boyer de Choisy, non hanno mai accettato il fatto che nel 2007 io li ho esclusi dalla direzione della casa editrice Albert-Renè", disse papà Uderzo, sconvolto dalle accuse. Da allora Sylvie e il marito iniziarono una serie di cause, la più clamorosa delle quali fu incardinata nel 2011, allorchè Sylvie presentò una denuncia contro ignoti per plagio nei confronti del padre. (segue)
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