Venezia, 18 set. (LaPresse) - Una classe di 66 bambini, ma tra questi solo un italiano. Il caso si è verificato in una scuola materna di Padova. "La situazione è stata gestita male dal punto di vista organizzativo - commenta il governatore del Veneto Luca Zaia - e l'errore adesso ricade sui ragazzi e le famiglie. Va corretto al più presto, con una diversa distribuzione dei bambini nelle strutture padovane". "Non è assolutamente una questione di razzismo, che per fortuna i bambini non sanno cosa sia- dice Zaia - ma di buon senso, per fare sì che una corretta integrazione, come quella delle famiglie straniere che mandano i loro bimbi a formarsi e crescere nelle nostre strutture, non venga tradita, diventando discriminazione nei confronti dei figli dei Veneti".
A sollevare il caso era stata la mamma di quell'unica bambina italiana. "I timori della signora che ha sollevato il caso - aggiunge il governatore - sono legittimi e comprensibili, ed esigono una risposta perché, se è positivo che tante famiglie straniere cerchino un'integrazione seria e reale nella terra dove hanno un progetto di vita, è altrettanto negativo che, come in questo caso, una ragazza italiana e la sua famiglia debbano sentirsi 'stranieri' nel loro Paese e nella loro terra".
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