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mercoledì 15 ottobre 2014

La stagione dell'Ambra Garbatella si apre con 'Le figlie di Magdalene'

Roma, 15 ott. (AdnKronos) - Si apre domani la stagione teatrale 2014 â€" 2015 dell’Ambra Garbatella di Roma, all’insegna del teatro italiano contemporaneo. Saranno infatti tutti italiani gli autori delle 22 pièces che formano il cartellone con un’attenzione particolare rivolta alla commedia brillante e degli equivoci. Autori giovani e meno giovani per raccontare con humor un universo variegato di temi che vanno dalle dinamiche di coppia all’amore omosessuale. Un filo conduttore percorrerà gli spettacoli che vedono i drammi e le ironie dell’essere umano raccontati con leggerezza nel tentativo di dare voce all’arte della commedia, come vero trait d’union degli spettacoli proposti in cartellone. Accanto convivranno classici intramontabili come Romeo e Giulietta o Cyrano, ma anche Snoopy in un divertente musical. Non mancherà l’impegno civile con due pièces sulla dittatura argentina e quella militare brasiliana.

La partenza della stagione curata da Simona Banchi e Enrico Maria Falconi è all'insegna dell'impegno. Primo spettacolo in cartellone, infatti, da domani al 19 ottobre è 'Le figlie di Magdalene' di Tenerezza Fattore, che porta in scena uno struggente spettacolo, ambientato nella cattolica Irlanda dei conventi “Case Magdalene”, sul trattamento riservato alle donne accusate di lussuria. Fortemente impressionata dal film di Peter Mullan, Tenerezza Fattore crestituisce una storia toccante, che parte da lontano ma è di forte attualità. La pièce è interpretata da Veruska Valeau e da alcuni giovani attori di “Cassiopea Teatro Sperimentazione”: Filippo Andreetto, Barbara Bianchi, Chiara Casali, Chiara Laureti, Giuseppina Loschiavo, Chiara Postacchini, Arianna Saturnie. La pièce vede inoltre l'amichevole partecipazione di Riccardo Montillo.

A Maria Maddalena, peccatrice redenta, a partire dal XIX secolo, vennero titolati numerosi conventi diffusi principalmente in Inghilterra e in Irlanda: Le “Case Magdalene” che accoglievano ragazze, per lo più giovanissime, giudicate “immorali” per aver perpetrato una condotta peccaminosa. Le “figlie di Magdalene” erano le figlie del peccato, del pregiudizio e dell’ingiustizia abbandonate dalla famiglia e dallo Stato. In un clima di sottomissione e isolamento, alle penitenti, trattenute spesso contro la loro volontà, era richiesto di lavorare principalmente come lavandaie. Ma c’è qualcosa che lega tutto ciò alle contestazioni degli anni ’60, quando donne oppresse dall’imperante maschilismo scesero in piazza per rivendicare i propri diritti, ricordando al mondo che prima di essere madri, figlie, sorelle, lavandaie, suore, sante e peccatrici, erano soprattutto esseri umani, con la propria individualità e la propria libertà.

La Scuola di Arti Sceniche Cassiopea, fondata da Tenerezza Fattore in collaborazione con alcuni tra i migliori Insegnanti del panorama artistico italiano ed Europeo, opera con successo dal 1997 nel campo dell’insegnamento e della recitazione, fino a creare una rete stabile di Ricerca Pedagogica per l’attore che coinvolge illustri pedagoghi internazionali e collabora con la facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università Roma Tre per il tirocinio dei suoi studenti. Parallelamente al progetto di ricerca pedagogica, Cassiopea è impegnata a realizzare spettacoli che siano coerente espressione dei valori etici ed estetici in cui l’associazione si identifica con l’intento di restituire senso e impegno all’atto Teatrale.

Le figlie di Magdalene è una produzione Cassiopea Teatro Sperimentazione, le scene sono di Massimo Rizzuto e Alessandro Cremona, le luci di Wing Tsou. Vocal coach sono Camilla Di Lorenzo e Adriana Giunta. Le musiche, ritmica strumentale e body percussion, di Mauro D'Alessandro.

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