Cerca nel blog

martedì 3 marzo 2015

Jovanotti: «L’album? A mia figlia piace»

Jovanotti: «L’album? A mia figlia piace»

A qualche giorno dal lancio ufficiale del suo nuovo disco, «Lorenzo 2015cc» Jovanotti tira il fiato e resta ad osservare le reazioni. «Mi ha molto motivato la platea di casa, come hanno reagito i miei, mia moglie Francesca, mia figlia Teresa, le ho sorprese mentre ascoltavano il disco e le vedevo contente â€" ha rivelato in cantante su Repubblica.it -. Giuro che non sapevano che io ero lì. Ho capito anche che, per la prima volta, in questo disco non pretendevo di avere il controllo totale dell'effetto che potevano avere le mie canzoni. Ho sempre avuto la maniacale fissazione della padronanza della materia, invece qui l'ho lasciata scorrere. Non vuol dire che io non ne sia, per così dire, il regista, ma ho fatto tutto con maggiore libertà. E credo si senta».

«Per come sono fatto la cosa che mi dà sicurezza e che davvero mi interessa è essere moderno, più ancora dell'essere apprezzato â€" ha aggiunto -. Se dovessi scegliere tra l'essere consid erato un innovatore e essere il numero uno, beh sceglierei la prima. Eppure in questo disco ci sono anche canzoni che hanno un suono quasi tradizionale»

Se dovesse dare un nome al suo mestiere, Lorenzo Cherubini opterebbe per «iper dj». Si tratta, spiega, «di un modo di creare sequenze di senso attingendo dal caos. È una programmazione, una radio, una televisione, un giornale, internet, i social media, la camicia che indosso. E qualcosa che si sviluppa anche nel live, non una carrellata di canzoni ma un'opera, un unico grande pezzo che si muove libero e senza scaletta, in un tour che è anche un film, dentro uno spettacolo che è anche un racconto. Un'onda emotiva precisa: la musica, le performance, i video, le luci, lo spazio, i vestiti, il linguaggio, il tempo. È un mestiere bello, sì, nuovo, ma con tanti precedenti illustri».

Ora che il suo album è uscito, ammette Lorenzo, si sente «un po' perduto. La fase del fatto è un conto, la fase dell'uscito à ¨ un'altra. In mezzo c'è un periodo di sofferenza, perché tenere un disco nel cassetto non fa per me â€" ha concluso -. Io appena un lavoro è finito lo pubblicherei immediatamente. E immagino che nel futuro sarà davvero così: canzoni pubblicate il giorno dopo che sono state scritte».

Cover Media

Nessun commento:

Posta un commento