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lunedì 20 aprile 2015

Pediatria: studio rivela, i bimbi ricchi hanno il cervello più grande

Milano, 20 apr. (AdnKronos Salute) - Nascere ricchi o poveri fa la differenza, non solo a livello sociale ma anche anatomico. Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology americano, su 58 scolari tra 12 e 13 anni sottoposti a risonanza magnetica e a test di apprendimento, indica infatti che i bambini cresciuti in condizioni economicamente migliori hanno un cervello più 'grande'. In particolare, è più spessa la corteccia cerebrale dei lobi temporali e occipitali: aree associate alla percezione visiva e all'accumulo di informazioni. Differenze che, calcolano gli autori, potrebbero spiegare il 44% circa delle diverse performance mostrate durante le prove di rendimento scolastico.

Lavori precedenti avevano già evidenziato differenze cerebrali associate al reddito, ma non le avevano collegate ai risultati ottenuti nei test. Il nuovo studio, pubblicato su 'Psychological Science' e ripreso dal Telegraph, avanza quindi una nuova possibile 'teoria anatomica' per spiegare perché - come emerso in passato da numerose ricerche - i bambini più benestanti vanno anche meglio a scuola e centrano traguardi accademici superiori.

"Esattamente come ci si può aspettare - afferma John Gabrieli, professore di scienze cognitive e del cervello al Mit - il fatto di non poter contare su un ambiente vantaggioso ha un costo reale".

E il prezzo che si paga "lo possiamo vedere non solo dai punteggi ottenuti nei test o dai livelli di istruzione raggiunti, ma anche all'interno del cervello dei bambini. Lo considero un invito all'azione, a fare in modo di aumentare le opportunità anche per quei bambini che non possono contare su un ambiente favorevole". Perché "solide evidenze - ricordano gli scienziati - ci dicono che il cervello è altamente plastico" e dunque l'effetto-povertà potrebbe non essere permanente, bensì recuperabile con stimoli ad hoc.

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