Cerca nel blog

lunedì 20 aprile 2015

Sanità: il pediatra, su cibi a rischio soffocamento avvisi come sui giocattoli

Roma, 20 apr. (AdnKronos Salute) - Avvisi di pericolo sulle confezioni di cibi più a rischio soffocamento per i bambini piccoli, all'uva dalle carote a fette, dai pistacchi ai wurstel. E' la proposta di Marco Squicciarini, pediatra esperto di manovre di disostruzione nei piccoli. Un'idea lanciata nel corso della presentazione della prima giornata nazionale sulle manovre di disostruzione in età pediatrica, indetta dal ministero della Salute, il cui primo appuntamento è in calendario per il 23 aprile.

"Bisogna ricordare - spiega Squicciarini - che c'è soprattutto il cibo all'origine delle ostruzioni letali. Solo nel 25% dei casi ci sono dei giocattoli. Ma la legislazione prevede sempre le avvertenze nei giochi: il divieto ai bambini di meno di 36 mesi in caso di presenza di parti piccole e l'obbligo alla sorveglianza di un adulto". Ovviamente non basta visto che nel 60% dei casi di soffocamento di un bambino è presente un adulto 'sorvegliante' che, però, non sa intervenire. Da qui la necessità di promuovere la conoscenza delle manovre di disostruzione. "In questi anni - dice Squicciarini - è aumentata la coscienza del bisogno di una maggiore informazione sul tema. Perché semplicissime manovre possono salvare un bambino. Ma serve anche conoscere i cibi al rischio, troppo spesso ignorati da chi si occupa dei bambini".

Esiste un elenco di alimenti con caratteristiche comuni che più di altri provocano incidenti durante il pasto. Una lista nata, purtroppo, dal censimento degli incidenti più frequenti e più gravi. "Il cibo più pericoloso ha delle caratteristiche ben precise e solo memorizzandole potremo avere con noi la capacità di smascherarlo e renderlo inoffensivo", dice l'esperto. La maggior parte dei cibi responsabili di gravi incidenti da soffocamento è piccola, rotonda, ha una forma cilindrica o conforme alle vie aeree del bambino (uva, hot dog, wurstel, ciliegie, mozzarelline, carote a fette, arachidi, pistacchi). Inoltre i cibi pericolosi sono appiccicosi; sono alimenti che pur tagliati non perdono la loro consistenza (pere, pesche, prugne, susine, tozzetti, biscotti fatti in casa); si sfilacciano aumentando l’adesione alle mucose (grasso del prosciutto crudo, finocchio); hanno una forte aderenza (carote julienne, prosciutto crudo). Molti di questi alimenti poi possono esse re resi ancora più pericolosi dalla modalità di somministrazione, e nel modo in cui vengono cucinati.

Gli strumenti per 'formarsi e informarsi', sui cibi a rischio che sulle manovre da attuare, già ci sono ricorda Squicciarini "esistono corsi on line, abbiamo tradotto in Braille gli opuscoli per aiutare anche le mamme non vedenti ad aiutare i propri bambini. Ma potenziare l'informazione è importantissimo".

Negli ultimi 10 anni ci "sono state 6 mila ospedalizzazione per ostruzione delle vie aeree", spiega Dario Gregori docente di statistica medica. "Ma è solo la punta di un iceberg. Si tratta di incidenti che nel 70% dei casi riguardano bimbi sotto i 3 anni, ma resta un 25% di bimbi sopra i 3 anni. E sono i maschietti ad avere più incidenti. Oggi, grazie alla legislazione meno del 4% delle morti è attribuibile ai giocattoli. Nell'80% responsabile è il cibo. Ma il problema reale è che le famiglie non sono adeguatamente informate proprio sugli alimenti".

Nessun commento:

Posta un commento