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giovedì 11 ottobre 2012

Padova, poliziotti prelevano bimbo con la forza dopo decisione giudice

Roma, 11 ott. (LaPresse) - La Corte d'appello della sezione minori di Venezia decide che il bimbo deve essere affidato al padre e i poliziotti lo vanno a prendere all'uscita da scuola e lo portano via di peso, mentre lui tenta di divincolarsi, scalciando e strillando. E' successo davanti a una scuola elementare nel padovano, drammatico epilogo di una vicenda che si trascina da sei anni, tra servizi sociali, avvocati e tribunali che hanno visto i due genitori uno contro l'altro. Ne dà notizia il Corriere del Veneto, pubblicando anche sul sito il video girato da un parente (http://corrieredelveneto.corriere.it/rovigo/notizie/cronaca/2012/10-ottobre-2012/bambino-affidato-padre-polizia-preleva-scuola-scoppia-rissa-2112202754078.shtml). In un primo tempo era stato il padre a tentare di prendere il piccolo, che abitava con la mamma, recandosi a casa loro, ma lui ogni volta "si nascondeva". Così è ricorso agli agenti.

I poliziotti si sono presentati a scuola con il papà. Oltre il cancello la mamma teneva il bambino per un braccio. La polizia ha riferito che i nonni, anche loro presenti, si sono avventati sugli agenti, per impedire loro di portare via il bambino. Il piccolo ha cominciato a scappare attorno alla scuola e altri agenti lo hanno rincorso. Lo hanno preso e lo hanno portato via. Vicino, una zia aveva una videocamera con la quale ha ripreso la scena. Poi ha spedito il video alla trasmissione 'Chi l'ha visto' che l'ha mostrato ieri in prima serata. "L'intervento - ha sottolineato poi la questura di Padova in una nota - è stato eseguito presso la scuola in quanto i tentativi esperiti in passato presso la casa materna e dei nonni non avevano avuto l'esito sperato, il bambino si nascondeva alla vista degli assistenti sociali e dal personale sanitario intervenuti".

Duro il commento della Lega italiana per il divorzio breve. "Non possiamo entrare nel merito - scrive il segretario Diego Sabatinelli - della decisione che ha spinto la Corte d’Appello della sezione minori di Venezia a prendere quel provvedimento, ma è profondamente sbagliato arrivare fino al punto in cui si è protratta la vicenda che ha visto agenti in borghese letteralmente trascinare via un minore in quel modo. A genitori incapaci di provvedere ai propri figli, sia in costanza di matrimonio che dopo una separazione o un divorzio, deve essere impedito di protrarre la violenza psicologica sui figli il più presto possibile".

"Le immagini che abbiamo visto - aggiunge - sono frutto dell'inerzia degli organi deputati al controllo ed alla vigilanza sul comportamento di certi genitori a cui deve essere tolta senza indugio la potestà genitoriale. Si parla di vicenda che va avanti da ben sei anni, gli anni della fanciullezza di questo bimbo: genitori, servizi sociali e magistratura, ognuno per la parte di rispettiva competenza, si facciano il proprio esame di coscienza e si assumano le proprie responsabilità".

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