(ASCA) - L'Aquila, 9 mag - In un recente convegno svoltosi
all'Aquila, e' stato documentato che un paziente su 100
soffre della malattia celiaca o intolleranza al glutine. Il
dato che pero' fa ancora piu' sensazione e' che in Italia
oltre tre milioni di persone dimostrano sensibilita' al
glutine. La malattia celiaca ha visto modificare la
prevalenza da 1:5.000 negli anni Sessanta all'attuale 1:100,
mentre per l'emergente nuova condizione morbosa, definita
''Gluten Sensitivity'' o ''Sensibilita' al Glutine'', di cui
ancora non si conosce la fisiopatologia e la storia naturale,
si parla di una prevalenza del 6%. Al simposio dell'Aquila,
organizzato dalla pediatra Teresa Gentile, in collaborazione
con il gastroenterologo Giuseppe Frieri, entrambi medici
dell'ospedale ''San Salvatore'', hanno fornito il proprio
contributo di competenza ed esperienza illustri relatori,
affrontando il tema della ''Patologia da glutine''. Uno
screening della malattia celiaca, condotto nelle prime e
seconde classi delle scuole elementari aquilane mediante test
salivare, ha evidenziato una prevalenza della patologia
dell'1,86%, pari quasi al doppio del valore presentato dalla
popolazione generale. Celiachia e sensibilita' al glutine
sono entita' ben diverse e quest'ultima non sembra associata
ad alcuna delle gravi complicanze a lungo termine della
celiachia.
L'aumento su scala mondiale della prevalenza della patologia
da glutine sembra essere correlato a variabili ambientali,
tra cui la modificazione genetica subita nel tempo dal
frumento per aumentarne la resa (12.5 q/ha nel 1926 agli
attuali 54.5 q/ha) che ne ha comportato anche un'aumentata
concentrazione di peptidi tossici. Si e' evidenziato
l'abnorme ricorso alle diete 'fai da te' senza glutine in
assenza di diagnosi, tanto che ogni anno un milione di
italiani che non soffre di celiachia spende ben 35 milioni di
euro per cibi senza glutine non necessari. Gli esperti
suggeriscono che 'e' buona norma, dunque, prima di sottoporsi
a una dieta di esclusione del glutine, pericolosa e
fuorviante, il parere dello specialista gastroenterologo''.